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Pasta brioche da rosticceria

22 Ottobre 2008 By Giovanni Cardella 193 commenti

pasta brioche da rosticceria

Con la brioche da rosticceria e dopo la iris fritta, proseguiamo l’esplorazione delle goloserie tipiche che è possibile trovare in bella mostra sui banconi di rosticcerie e bar del palermitano e di tante altre città siciliane.

Da città a città cambiano nomi e condimenti, ma la logica è sempre quella di avere un contenitore fatto di pasta brioche, ripieno di ogni ben di Dio e infine cotto al forno o fritto. Ed ecco il tripudio dei calzoni, rollò, rollò al wurstel, ravazzate, rizzuole, iris, cartocciate, pituni e chi più ne ha più ne metta.
Vi proponiamo oggi la ricetta per realizzare questo impasto base, con in quale potrete sbizzarrivi in forme e sapori!

Ingredienti

1 kg farina 00
½ litro acqua tiepida
100 grammi strutto
100 grammi zucchero
20 grammi sale
50 grammi lievito di birra
semi di sesamo per decorare (facoltativo)
tuorlo d’uovo e latte per spennellare il prodotto (ravazzate, calzoni, ecc.)

Premessa
Questo impasto (con il quale si ricaveranno circa 15 pezzi normali da rossticceria)  si può ottenere lavorandolo molto bene e a lungo sia manualmente che, come abbiamo fatto noi, con la planetaria.

Procedimento

Mettere nella ciotola della planetaria, con l’attrezzo gancio, l’acqua dove faremo sciogliere il lievito sbriciolato, la farina, lo zucchero e lo strutto. Impastare e, quando la pasta comincia a prendere forma, aggiungere il sale poco per volta. Lavorare fin quando l’impasto sarà ben incordato (1) e si stacca completamente dalle pareti della ciotola. Occorreranno circa dieci minuti. Togliere dalla ciotola e su una spianatoia impastare brevemente a mano facendo delle pieghe (tre o quattro),  pirlarlo (2)

e adagiare l’impasto in una ciotola capiente unta di strutto; ricoprire con pellicola da cucina e mettere a lievitare in luogo tiepido (noi l’abbiamo messo in forno spento con luce accesa) fin quando il volume raddoppia (circa due ore).

Poi procedere alla confezione dei pezzi da rosticceria (ravazzate, pizzette, calzoni al forno e  fritti ecc.).

**********************

(1) Capire quando l’impasto è pronto è abbastanza semplice: avrà un aspetto liscio, sarà coeso e non si appiccicherà alla ciotola.

(2) Pirlare un impasto significa arrotondarlo facendolo girare tra le mani o sul piano di lavoro dandogli una forma sferica regolare, in questo modo si da una crescita regolare all’impasto durante la lievitazione.

 

 

 

 

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Commenti

  1. angelo dice

    18 Aprile 2009 a 13:21

    complimenti sono spettacolari adesso provo anch’io.volevo sapere come si fanno le ciambelle fritte (modello ru ‘sfinciaru’)grazie 1000 per queste ricette che ci fanno sentire un po’ a casa.saluti angelo.reggio emilia

    Rispondi
  2. Frederika dice

    18 Aprile 2009 a 17:06

    AH MA QUESTE RICETTE SONO TUTTE DA COPIARE!(^___^)
    Ora me li stampo…
    Cmq vedo che fate uso di piselli in tante ricette…
    Interessante.
    Ogni regione ha i suoi ingredienti che trovi in molte ricette locali.
    Ho visto che nel Gargano(FG)si fa molto uso di carciofi.
    Sarà perchè ogni regione ha le sue produzioni locali di ortaggi e formaggi.
    Ciao…complimentoni….bellissimo sito.

    Rispondi
  3. Giovanni dice

    19 Aprile 2009 a 08:30

    Ciao Agelo. Il nostro obiettivo è quello di far conoscere a tutti la gastronomia siciliana. Poi, se riusciamo a farvi sentire più vicini a casa, il nostro animo si riepie di gioia.
    Nel pubblicare le ricette seguiamo una scaletta ben precisa, ma ti assicuriamo che, al più presto, troverai quello che hai richiesto. Continua a segurci, troverai tante altre meraviglie.

    Rispondi
    • Rosy dice

      24 Novembre 2015 a 16:52

      Ciao vorrei sapere se è possibile preparare impasto rosticceria e dopo averlo fatto lievitare e prep i pezzi conservarlo in frigo e infornarlo l’indomani e poi forno statico o ventilato e a che temperatura? Grazie

      Rispondi
      • Giovanni Cardella dice

        25 Novembre 2015 a 12:18

        Ciao Rosy, ti consiglio di provare quanto segue (anche se personalmete non ho mai provato): prepara i pezzi e mettili direttamnte in frigo, dove lieviteranno più lentamente: L’indomani completa la lievitazione (devono raddoppiare di volume). Spennellarle con tuorlo d’uovo diluito con poco latte e mettere in forno statico preriscaldato a 200 – 220 gradi per circa 7 minuti. A presto

        Rispondi
        • Rosy dice

          27 Novembre 2015 a 17:01

          Grazie per la risposta……seguirò sicuramente il tuo consiglio e ti farò sapere il risultato. A presto

          Rispondi
          • Giovanni Cardella dice

            27 Novembre 2015 a 18:59

            Ciao Rosy, fammi sapere. A presto

        • Rosy dice

          4 Dicembre 2015 a 13:18

          Grazie tante x i consigli…..la rosticceria è venuta buonissima anche mettendo i pezzi in frigo infornandola il giorno dopo.

          Rispondi
          • Giovanni Cardella dice

            9 Dicembre 2015 a 19:06

            Ciao Rosy, nel nostro piccolo siamo sempre a tua disposizione. Buone feste. A presto

    • Suan dice

      13 Gennaio 2016 a 12:37

      EVVIVA LA CUCINA SICILIANA!!! custode di antichi metodi di cucinare e passioni contadine…vi seguirò certamente!!

      Rispondi
      • Giovanni Cardella dice

        29 Gennaio 2016 a 10:29

        Ciao Suan siamo a tua disposizione. A presto

        Rispondi
        • Mary dice

          30 Maggio 2017 a 11:53

          Salve .. trovo la ricetta molto interessante vorrei sapere se si possono congelare sia cotti che crudi.. grazie 🙂

          Rispondi
          • Giovanni Cardella dice

            2 Giugno 2017 a 09:00

            Ciao Mary, la ricetta, posso garantirtelo, è davvero interessante. Se proprio devi congelare ti consiglio di farlo con i prodotti crudi. Anche se puoi congelarli cotti, in genere, io preferisco non farlo. A presto

    • Beatrice dice

      18 Gennaio 2018 a 15:59

      Buongiorno, vorrei sapere se i vari pezzi di rosticceria realizzati devono riposare e quindi lievitare ancora prima di essere infornati. Grazie

      Rispondi
      • Giovanni Cardella dice

        23 Febbraio 2018 a 20:04

        Ciao Beaatrice, dopo aver preparato tutti i pezzi puoi direttamente infornare. Guarda qui (è come procedere per preparare le ravazzate). A presto

        Rispondi
    • Sophia dice

      7 Novembre 2019 a 13:45

      Buongiorno Giovanni, vorrei sapere il peso dela pezzatura e cone cuocerlo in forno ( ventilato e statico) a quale temperatura e per quanto tempo

      Rispondi
      • Giovanni Cardella dice

        22 Novembre 2019 a 21:02

        Ciao Sophia, se clicchi qui troverai la ricetta per le ravazzate. Quì troverai i suggerimenti che cerchi.
        Per quanto riguarda la temperatura del forno posso dirti che i tempi della nostra ricetta si riferiscono al forno statico. Se poi usi un forno ventilato abbassa la temperatura del 20% rispetto a quella consigliata

        Rispondi
    • Giovanna dice

      18 Aprile 2020 a 09:56

      Buongiorno desidero sapere come posso sostituire lo strutto nell’impasto della rosticceria palermitana, per intolleranza. Grazie

      Rispondi
      • Giovanni Cardella dice

        18 Aprile 2020 a 13:05

        Ciao Giovanna, considerato che di intolleranza parliaimo, lo puoi sostituire con il burro che è comunque anch’esso un grasso animale o con margarina vegetale senza grassi idrogenati
        a presto

        Rispondi
  4. Giovanni dice

    19 Aprile 2009 a 08:47

    Ciao Federika. Il Regno delle due Sicilie comprendeva anche la Puglia che io considero gemella della Sicilia. Infatti anche nella nostra isola si fa largo uso di carciofi. Nei secondi, trovi già la frittedda e i carciofi all’argentiera e, se continui a seguirci, breve troverai, a breve, ancora altre ricette sull’argomento.
    Ti ringrazio delle belle parole, a presto.

    Rispondi
  5. Giovanni dice

    29 Aprile 2009 a 17:17

    Ciao Angelo SOno quelli “ru sfinciunaru”?

    Rispondi
    • Silvia dice

      28 Aprile 2021 a 17:38

      Buonasera, volevo un parere, secondo voi posso preparare l’impasto la sera prima per infornare il giorno dopo?

      Rispondi
      • Giovanni Cardella dice

        1 Maggio 2021 a 18:58

        Ciao Silvia, Io non ho mai provato tuttavia, secondo me, potresti dimezzare il lievito e la sera metti l’impasto in frigo. L’indpmani, l’impasto dovrebbe essere raddoppiato, quindi lo lasci a temperatura ambiente per almeno mezzora e poi procedi con la ricetta.

        Rispondi
  6. angelo dice

    8 Maggio 2009 a 22:07

    CIAO GIOVANNI MI DICONO VECCHI PALERMITANI CHE U SFINCIUNARU FA LO ‘SPINCIONE MENTRE U SFINCIARU E IL PANELLARO SPECIALIZZATO ANCHE IN DIVERSE FRITTURE E PASTELLE VARIE VRUOCCULI A PASTEDDA CARDUNI CACUOCCIULI E VIA DISCORRENDO COME VA BENE UGUALE L’IMPORTANTE E’U CIAVURU A PRESTO

    Rispondi
  7. andrea dice

    12 Giugno 2009 a 10:58

    Ma molti non sanno che in Sicilia oltre al Sole ce´anche una Cucina Superba!E´proprio quello che sto cercando di fare conoscere qui… Vi faro´sapere se ha funzionato,ma non ho dubbi su questo. Grazie e saluti dall´Austria!!

    Rispondi
  8. Giovanni dice

    13 Giugno 2009 a 18:52

    Ciao Andrea ……Ti ringraziamo per il tuo commento, stai tranquillo che si convinceranno, basta provare per credere! Facci sapere.

    Rispondi
  9. roberto dice

    27 Luglio 2009 a 14:28

    da noi si dice: mancia,vivi,futti e tinnifutti, saluti a tutti i siciliani da trento.

    Rispondi
  10. antonella dice

    13 Agosto 2009 a 17:05

    grazie a te x le belle ricette,io sono palermitana ma risiedo a new york da 34 anni,e credimi a casa mia si cucina di tutto,arancine,ravazzate sfincione,cassate, cannoli,only the best.kiss.

    Rispondi
  11. Giovanni dice

    13 Agosto 2009 a 17:53

    Ciao Antonella grazie a te per le belle parole ma soprattutto per i ricordi indelebili che conservi per la nostra terra. Veramente only the best. A presto

    Rispondi
  12. giovanna dice

    1 Settembre 2009 a 18:23

    ciao scusa ma non so se hai la ricetta della focaccia quella che si trova nelle paninerie farcita con pomodoro mozzarella e altro ben di dio mi piacerebbe tanto farla ciao e grazie

    Rispondi
  13. Giovanni dice

    2 Settembre 2009 a 12:55

    Ciao Giovanna la focaccia che richiedi puoi ottenerla usando la pasta per preparare lo sfincione, soltanto che userai farina di grano duro. Prepara delle pagnotte e mettile in forno (possibilmente a legna, ma fa lo stesso). Quando saranno cotte tagliale a metà e le puoi farcire con pomodoro e mozzarella e con quello che più ti piace. Ti suggerisco di provarle, ancora calde, condite con olio extravergine d’oliva, caciocavallo semistagionato grattugiato e una spolverata di pepe e origano; poi se vuoi provare una “botta di vita” aggiungi qualche filetto di acciuga salata. Facci sapere, a presto.

    Rispondi
  14. giovanna dice

    2 Settembre 2009 a 14:15

    grazie tante x la risposta disgraziatamente non vivo piu a palermo quindi quando ho voglia di qualcosa devo organizzarmi ciao

    Rispondi
  15. Giovanni dice

    4 Settembre 2009 a 11:48

    Ciao Giovanna grazie a te e tieni presente che oltre ad essere sempre benvenuta sul nostro sito, nel nostro piccolo, proviamo ad esservi utili (soprattutto per voi lontani dalla nostra terra. A Presto.

    Rispondi
  16. MARCO dice

    13 Settembre 2009 a 15:56

    Ciao a tutti. Stupendo il vostro sito.
    Volevo chiedervi se c’è già la ricetta del calzone fritto, quello con prosciutto e mozzarella intendo.
    Ho letto della pasta base per la rosticceria in generale ma questo vale sia per il forno che per la frittura.
    Il calzone fritto è liscio di fuori quindi penso che non sia impanato…
    Mi date un vostro parere?
    Grazie,
    Marco.

    Rispondi
  17. Sonia dice

    2 Dicembre 2009 a 19:58

    Ciao, ho provato tante volte e tante ricette per riuscire ad ottenere un impasto morbido e spugnoso come quello da rosticceria. Ma ogni volta, il gusto è ottimo ma la consistenza non è quella giusta. E’ più sbricioloso e secco. Ho pure provato una ricetta di un fornaio, ma nulla da fare! proverò questa. Non è che per caso avete anche una versione senza glutine? .-))
    Ciao e complimenti

    Rispondi
    • Giovanni dice

      4 Dicembre 2009 a 02:19

      Ciao Sonia Ti assicuriamo che con quest’impasto otterrai ciò che ti aspetti da una pasta brioche da rosticceria. Per quanto riguarda la versione senza glutine ci spiace dirti che non l’abbiamo provata, tuttavia sappiamo che qualcuno ha provato ad eseguire la stessa ricetta con la farina senza glutine ma non conosciamo il risultato. Se provi facci sapere, può servire ad aiutare qualcuno che ha lo stesso problema. Grazie e a presto

      Rispondi
  18. Sonia dice

    7 Dicembre 2009 a 19:35

    Ciao. Ho fatto ieri le ravazzate col ragù seguendo questa ricetta. Io non ho potuto mangiarle, perchè sono celiaca, ma mio marito mi ha assicurato che erano squisite. L’impasto è risultato morbido e saporito, come da bar. L’unico neo è che la superficie non è venuta colorita, ma è rimasta bianca.So che dipende dal mio forno. Ho messo il grill ma per paura che la cottura andasse oltre l’ho tenuto pochissimo. Ripeto che il risultato era ottima solo il colorito era pallido: che devo fare? Ad ogni modo ho postato la vostra ricetta sul mio blog e l’ho pubblicizzata come vostra. Grazie infinite e appena li faccio senza glutine sarete i primi a saperlo.
    Ciao. Sonia

    Rispondi
    • Giovanni dice

      8 Dicembre 2009 a 12:03

      Ciao Sonia abbiamo visto le tue ravazzate e, come tu dici, sono risultate “palliducce”, tuttavia possiamo dirti che il risultato è buono (lo conferma anche tuo marito!). Due domande: hai preriscaldato il forno? hai spennellato la superficie con tuorlo? Se lo hai fatto continua la cottura (senza usare il grill) magari mettendole nella parte più alta del forno in modo che la parte inferiore non si biscotti. Un consiglio: se il tuo forno non è ventilato metti sul fondo una vaschetta piena d’acqua. Infine, se vuoi, puoi consultare il nuovo blog “magie in cucina” dove potrai trovare tante altre ricette e trucchi utili in casa ed in cucina. Facci sapere che ne pensi. Grazie e a presto.

      Rispondi
  19. pia galdieri dice

    29 Dicembre 2009 a 10:21

    molto bella, e penso facile a realizzarsi, questa ricetta per la pasta brioche ma per me che non posso utilizzare lo strutto, è valida l’alternativa con della margarina?

    Rispondi
    • Giovanni dice

      29 Dicembre 2009 a 17:00

      Ciao Pia il risultato di questa pasta brioche da rosticceria è ottimo con lo strutto, ciò non toglie di poter utilizzare un altro tipo di grasso come la margarina. Il risultato srà leggermente diverso ma vale la pena provare. Ti consigliamo di procedere nella seguente maniera: metti nella planetaria,con l’attrezzo a gancio, farina 0 (ancora meglio la manitoba) setacciata, il lievito e lo zucchero. Comincia a farla lavorare e, poco per volta, aggiungi l’acuqa fino ad eseurimento. Continua a lavorare l’impasto finche il liquido sia ben amalgamato con la farina. A questo punto unisci la margarina morbida poco per volta;infine aggiungi il sale, fai lavorare bene per qualche minuto ancora quindi procedi come descritto nella ricetta della pasta brioche, vale a dire dalla lievitazione in poi. Facci sapere il risultato e buon 2010

      Rispondi
  20. benedetta dice

    30 Gennaio 2010 a 10:37

    complimenti, la ricetta è straordinaria!!!
    ieri ho fatto i calzoni e le pizzette al forno, avevo amici a casa ed ho organizzato una cena informale: è stato un successo… i calzoni li ho fatti ripieni in vario modo (prosciutto, salame e mozzarella, wurstel, salame piccante ed emmenthal) li ho spennellati con il tuorlo d’uovo e sembravano di pasticceria.
    se non me li avessero visti uscire dal forno, non mi avrebbero creduto…
    alla prossima,
    benedetta

    Rispondi
    • Giovanni dice

      2 Febbraio 2010 a 20:25

      Ciao Benedetta la ricetta di questa pasta brioche da rosticceria è super sperimentata. Siamo contentissimi per la riuscita così lusinghiera. Complimenti!

      Rispondi
  21. rita dice

    3 Febbraio 2010 a 21:38

    per la brioche da rosticceria si puo’ sostituire lo strutto con un altro grasso? devono essere buonissime potete rispondermi al piu’ presto? Complimenti e’ un bel sito per noi siciliani nel mondo

    Rispondi
    • Giovanni dice

      12 Febbraio 2010 a 21:16

      Ciao Rita per manutenzione al sito non abbiamo potuto essere tempestivi come di solito cerchiamo di essere. Ti abbiamo risposto comunque giorno 3 febbraio con una gmail per la quale ti chiedevamo conferma per sapere se era giunta a destinazione. A tutt’oggi non abbiamo ricevuto conferma, in ogni caso se vuoi puoi farlo dal sito stesso. A presto.

      Rispondi
  22. giovanna dice

    13 Febbraio 2010 a 16:18

    grazie per le ricette che proverò senz’altro. anch’io siciliana di palermo ma emigrata altrove. ho sempre cercato una ricetta che desse come risultato perfetto “li sfinci di san giuseppe” quali si vedono e si mangiano nelle migliori pasticcerie anche di Alcamo dove sanno veramente fare tutti i dolci ottimi. Ne ho sperimentate diverse anche datemi da pasticcieri ma purtroppo non mi vengono come vorrei. o troppo unte o troppo scure o non crocconti o addirittura pesi dentro. Li batto con la forchetta mentre friggono, metto lo strutto come consigliato… ma niente, il risultato lascia a desiderare. C’è la ricetta con l’olio bollente al massimo e quella con l’olio che non deve raggiungere alte temperature, quella con l’acqua e quella con il latte, quella con 750 g. di strutto per un kg di farina e l’altra con molto meno. anche per le uova numero discordante… insomma, potreste aiutarmi? è l’unico dolce che assaggerei volentieri poichè non amo molto i dolci ma ho dovuto arrendermi parecchie volte. grazie in anticipo e spero risolvere il problema una volta per tutte. giovanna

    Rispondi
    • Giovanni dice

      13 Febbraio 2010 a 17:55

      Ciao Giovanna, benvenuta nel nostro sito. Mi auguro che questo sia il primo commento di una lunga serie. Vediamo che il messaggio lo hai inviato da “pasta brioche da rosticceria” e pensiamo che ancora non hai provato questa ricetta. Se hai la possibilità provala e poi ci farai sapere cosa ne pensi.
      Per quanto concerne le “sfince di San Giuseppe” ti consiglio di cliccare qui, dove troverai la ricetta della quale non rimarrai disillusa (segui attentamente grammature ed esecuzione). Hai ragione quando elenchi le vane prove: non sempre i suggerimenti riscontrano la realtà, tuttavia ti assicuro che le ricette che troverai su questo sito sono prima testate e poi pubblicate pertanto provala e facci sapere. Ti aspettiamo, a presto.

      Rispondi
  23. giovanna nobile dice

    13 Febbraio 2010 a 18:25

    grazie per la vostra tempestività e gentilezza. avete ragione, non ho ancora provato la ricetta per le brioches ma lo farò molto presto. vi farò sapere senz’altro come va con le sfince. grazie ancora e a presto giovanna

    Rispondi
  24. giovanna nobile dice

    16 Febbraio 2010 a 13:32

    torno a voi per comunicarvi che ho sperimentato la ricetta per la “cucuzzata” : un disastro. Brutta da vedere e da toccare. Io ho eseguito i vostri suggerimenti con tre etti di zucca gialla e tre etti di zucchero. Tagliata a fette spesse. Ho fatto le debite proporzioni con il vostro chilo. Tanta zucca quanto zucchero. Si è sfatta quasi e la scorza è legnosa. In cosa ho sbagliato? E ancora: la cucuzzata che io ho sempre visto e mangiato è di un bianco trasparente, possibile che si facesse con la zucca lunga estiva? Quella dei tenerumi per intenderci. Una volta durante una mio ritorno estivo in quel di Trappeto di Palermo una signora mi ha detto che utilizzava propria questo tipo di zucchina (lunga) e che era la regina della cucuzzata. E’ possibile?? Ricordatevi che fuori dalla Sicilia non esiste la cucuzzata. grazie ancora giovanna

    Rispondi
    • Giovanni dice

      16 Febbraio 2010 a 21:17

      Ciao Giovanna ci dispiace tanto per la cattiva riuscita della zuccata e, prima di affrontare l’argomento, ti ringraziamo per averci fatto notare un errore nella trascrizione della ricetta che abbiamo già corretto. Non pensiamo che tu abbia sbagliato nel procedimento pertanto ci scusiamo per l’inconveniente. Inoltre, se consulti ancora la ricetta corretta, troverai anche la procedura originaria per ottenere la zuccata. Per quanto riguarda la zucchina lunga è possibile che la signora di Trappeto l’abbia utilizzata per la zuccata, pensa che si ottiene anche con la buccia dell’anguria e anche con quella del melone bianco (con la buccia gialla o verde); è soltanto una questione di consistenza.
      Nel ringraziarti per i tuoi proficui commenti, ci scusiamo ancora e ti salutiamo. Facci sapere e a presto

      Rispondi
  25. salvo dice

    16 Marzo 2010 a 06:47

    ciao a tutti mi potete dire a quale temperatura si mette il forno per cuocere le iris al forno grazie

    Rispondi
    • Giovanni dice

      16 Marzo 2010 a 09:39

      Ciao Salvo dopo aver spennellato con tuorlo d’uovo diluito con poco latte, mettere in forno preriscaldato a 200 – 220 gradi fino a doratura. Grazie a te e continua a seguirci, a presto.

      Rispondi
  26. rita dice

    21 Marzo 2010 a 00:27

    complimenti ho provato la ricetta della pasta brioche pero’ con la margarina al posto dello strutto e’ buona anche cosi’ alcune le ho fritte altre le ho fatte al forno con prosciutto e mozzarella ciao a tutti voi e di nuovo complimenti per il vostro sito

    Rispondi
    • Giovanni dice

      24 Marzo 2010 a 20:22

      Ciao Rita grazie per i complimenti. Anche con la margarina sono buone, comunque sia quest’impasto è un passepartout per la rosticceria siciliana; il risultato, come tu dici, è garantito! Complimenti a te per la realizzazione e…ti aspettiamo con altri commenti su altre ricette. A presto

      Rispondi
  27. Argy dice

    30 Marzo 2010 a 23:14

    Salve,ho già sperimentato la ricetta per panelle e cazzilli ed è stata un successone. Ora mi appresto a provare questa,ma volevo sapere se la pasta si può congelare..oppure se si possono congelare i pezzi già cotti o ancora da cuocere. Insomma se si possono preparare con qualche giorno d’anticipo…

    Grazie e ancora complimenti!

    Rispondi
    • Giovanni dice

      1 Aprile 2010 a 07:56

      Ciao Argy puoi preparare la pasta lievitata anche con qualche giorno d’anticipo e congelarla tranquillamente. Quando la devi utilizzare la fai scongelare completamente, quindi rilievitare e confezionare ciò che hai deciso di preparare. Per quanto riguarda i pezzi, se proprio li devi congelare, preferirei congelarli una volta cotti. Lo stesso vale per lo sfincione. Ti ringraziamo per i complimenti e ti aspettiamo, anche per sapere com’è andata. A presto.

      Rispondi
  28. Argy dice

    30 Marzo 2010 a 23:23

    Ah…la stessa domanda vale anche per la pasta da sfincione….si può?

    Rispondi
  29. Argy dice

    1 Aprile 2010 a 18:43

    Ciao e grazie per i suggerimenti. La prossima volta mi saranno molto utili. Intanto ieri sera ho organizzato una cena a base di rosticceria palermitana per mio marito(che è catanese) ed è andata alla grande!! Ravazzate,rizzuole,calzoni ecc… Panelle e cazzilli e sfincione e paner con la milza!Unico neo: ho provato a fare le pagnottelle x la milza,ma non sono venute bene. Sono rimaste bianche bianche,non si sono neanche gonfiate. Il sapore non era cattivo,ma sis entiva il lievito e cmq non avevano quella morbidezza particolare. Anzi,erano piuttosto durette.Ho seguito la ricetta passo passo,ma evidentemente in qualcosa ho sbagliato! Qualche suggerimento?

    Rispondi
    • Giovanni dice

      3 Aprile 2010 a 12:48

      Ciao Argy complimenti del tuo successo per la cena tutta palermitana. Per le pagnottelle ti suggerisco intanto di usare una farina più proteica, tipo la 0 o la manitoba, poi riduci il lievito a 25 grammi e aggiungi all’impasto 10 grammi di malto per panificazione. Procedi poi come descritto nella ricetta (l’impasto, come al solito, deve raddoppiare in luogo tiepido). È molto importante la lievitazione e la temperatura del forno 180-200°.
      Facci sapere come è andata.
      Tanti auguri per una serena Pasqua.

      Rispondi
  30. Tury dice

    30 Maggio 2010 a 09:22

    Ciao ciao beddi carusi io e’ da un po’ che leggo le vostre ricette e piano piano sto’ sperimentandomi in cucina dato che essennu ri palermo ma emigrato in Piemonte dove la gastronomia lascia a desiderare ,ieri finalmente dopo varie prove l’impasto mi e’ riuscito pero non riesco a capire come fare le forme e come devo riempirle ? se prima o dopo la cottura ?le ho provate entrambi pero’ il risultato non e’ avvincente potreste darmi qualche consiglio…vostro fedelissimo estimatore 🙂

    Rispondi
    • Giovanni dice

      30 Maggio 2010 a 18:36

      Ciao a te fedelissimo estimatore e ci permettiamo di dirti anche caro amico palermitano. Per quanto riguarda il consiglio, clicca qui e troverai la ricetta per la ravazzata. Questa ricetta ti servirà da guida per fare un po’ tutto quello che vuoi con questo impasto polivalente (calzoni, rizzuole, rollò… e quant’altro). Ciò non toglie che potrai commentarci e chiedere consigli quando lo riterrai opportuno.
      Con l’occasione ti comunichiamo che siamo presenti su Facebook con Amo la Cucina Siciliana divieni anche tu un membro: (http://www.facebook.com/group.php?gid=53090777240)
      Se vuoi, puoi anche iscriverti alla newsletter del sito stesso; in questo modo riceverai in contemporanea la comunicazione delle nuove ricette che man mano aggiungeremo.
      Un caro saluto e facci sapere com’è andata.

      Rispondi
  31. lorena dice

    20 Giugno 2010 a 19:52

    Buonissime devo provare anch’io a farle ciao

    Rispondi
  32. Giovanni dice

    26 Giugno 2010 a 08:32

    Ciao Lorena ti assicuriamo il buon risultato. Facci sapere. Ti informiamo che puoi ritrovarci su Facebook “Amo la cucina Siciliana”. Inoltre, se vuoi puoi aderire a “unisciti a questo sito” e iscriverti alla “newsletter”, sul sito; è facile e gratuito. Ti aspettiamo. A presto

    Rispondi
  33. linda dice

    23 Agosto 2010 a 01:25

    ciao, bellissimo sito vivo negli states ma “sicula sugnu”le tue ricette sono davvero belle ma soprattutto mi riescono sempre gustose, grazie tanto per aver creato questa pagina internet,i sapori siciliani sono indimenticabili, viva palermo e S.Rusulia.

    Rispondi
  34. paolo dice

    25 Agosto 2010 a 10:46

    ……scusa ma i tempi di cottura?….il forno a che temperatura?….ventilato?…….grazie

    Rispondi
  35. linda dice

    10 Settembre 2010 a 11:58

    Ciao, ho appena letto la ricetta della pasta briosce,devo fare la torta a forma di numero x il compleanno dei miei bambini che dopo farciro’ con crema pasticcera o loro mi suggeriscono nutella…..vedremo!Sono anch’io SICILIANA ma abito in provincia di milano, ho letto le vostre ricette e sono deliziose le provero’ tutte!
    A presto ciao

    Rispondi
  36. Giovanni dice

    14 Settembre 2010 a 12:50

    Ciao Linda siamo molto lieti di sapere che, da buona sicula, apprezzi il nostro lavoro. Ti segnaliamo che puoi ritrovarci su Facebook “Amo la cucina Siciliana”. Inoltre, se vuoi puoi aderire a “unisciti a questo sito” e iscriverti alla “newsletter”, sul sito steso; è facile e gratuito. Ti aspettiamo. A presto

    Rispondi
  37. Giovanni dice

    14 Settembre 2010 a 12:56

    Ciao Paolo per i tempi di cottura consulta la ricetta delle ravazzate (clicca qui per la ricetta) il forno da noi usato è quello a legna, quindi non ventilato. Scusandoci per il ritardo ti aspettiamo con altre tue opinioni. Ciao e a presto

    Rispondi
  38. Giovanni dice

    21 Settembre 2010 a 19:40

    Ciao Linda facci sapere il risultato! Noi ti aspettiamo con i tuoi commenti e magari con qualche foto di ciò che hai realizzato.
    Ti informiamo che puoi ritrovarci su Facebook (gruppo: “Amo la cucina Siciliana”). Inoltre, se vuoi puoi aderire a “unisciti a questo sito” e iscriverti alla “newsletter”, sul sito stesso; è facile e gratuito. A presto

    Rispondi
  39. piero dice

    26 Settembre 2010 a 10:23

    Ho provato la ricetta ieri sera: SONO BUONISSIMI!
    Oltre ogni aspettativa…ho un futuro!
    La prossima volta, provo anche quelli fritti.
    Grazie a tutti.

    PS: io e mia moglie pensiamo che la cucina siciliana è la migliore al mondo!

    Rispondi
  40. Giovanni dice

    30 Settembre 2010 a 16:53

    Ciao Piero Complimenti! ti assicuro che quelli fritti lo saranno altrettanto! Nel ringraziarti e aspettando il risultato di quelli fritti ti salutiamo. A presto

    Rispondi
  41. Graziella dice

    4 Gennaio 2011 a 09:01

    Grazie per tutte queste buonissime ricette. Essendo Siciliana I love tutte le ricette di rosticceria (quando siamo in Sicilia facciamo scorpacciate a pranzo a base di spitini) ho fatto la prova a cucinare i spitini e son venuti BUUUUUUUUUUONISSIMI
    THANKS A LOT
    Graziella

    Rispondi
  42. Giovanni dice

    12 Gennaio 2011 a 10:49

    Ciao Graziella, i messaggi come il tuo gratificano il nostro lavoro. Inoltre siamo molto contenti per la buona riuscita degli “spitini” che, fra l’altro, richiedono molta pazienza per la realizzazione. Continua a seguirci. A presto

    Rispondi
  43. martina dice

    5 Marzo 2011 a 19:54

    ciao, ho provato questa ricetta ma qualcosa non ha funzionato… la pasta mi è rimasta appiccicosa, non si staccava mai bene dalle mani o dalle pareti dell’impastatrice. che cosa ho sbagliato?
    per la verità il sale l’ho messo all’inizio perchè la ricetta che avevo io è praticamente uguale ma questo dettaglio del sale dopo non lo riportava

    Rispondi
  44. Giovanni dice

    9 Marzo 2011 a 13:05

    Ciao Martina, mi dispiace per il risultato e, soprattutto, perché questa ricetta è collaudatissima; tuttavia hai tu stessa identificato ciò che ha causato l’inconveniente. A tale proposito in siciliano si dice che “u sali cù lievitu si sciarrianu” (il sale e il lievito litigano). Tecnicamente è un fatto chimico, pertanto riprovando la ricetta con l’impastatrice, quando l’impasto è bene incordato al gancio aggiungi il sale come suggerito nella ricetta. Procedendo in questo modo vedrai che la massa si staccherà dalle pareti del contenitore. Fai lavorare ancora per qualche minuto ed è pronto. Fammi sapere
    A presto

    Rispondi
  45. lola dice

    16 Marzo 2011 a 20:12

    li ho appena fatti davvero spettacollariiiiiiiiiiiiii complimenti

    Rispondi
  46. daniele dice

    27 Marzo 2011 a 16:41

    ciao ho preso questa ricetta tanti mesi fa….e ancora oggi 2 volte a settimana impasto e sforno tante cose buone. grazie ciao a tutti

    Rispondi
  47. Giovanni dice

    5 Aprile 2011 a 18:59

    Ciao Daniele, siamo molto contenti; la ricetta è infallibile!
    Ne hai provate altre? Facci sapere. A presto
    Ricette di Sicilia

    Rispondi
  48. Maria dice

    29 Giugno 2011 a 20:37

    Come ti capisco Angelo,io sono di Parma e non avendo qui tante di quelle belle pietanze della nostra Sicilia tocca a noi metterci ai fornelli,meno male che esiste questo sito che ci da la possibilità di riprodurre le nostre prelibatezze.
    Grazie mille Giovanni (author)

    Rispondi
  49. Laetitia dice

    5 Luglio 2011 a 15:47

    Buongiorno Giovanni, vi ho scoperto oggi mentre cercavo la ricetta della marmellata di zucchine che le mie zie (Gangiane) usano mettere nei loro dolci ripieni. E leggendo un pò quà e un polà mi sono imbattuta in questa bella ricetta della pasta brioche che vorrei tanto provare (visto che le briosce con la granita sono la mia passione!)
    Volevo chiederti è la ricetta per fare le suddette brioscine? e poi posso usare il lievito naturale visto che c’è l’ho e in che proporzioni?
    il procedimento cambia?
    Grazie in anticipo e a presto

    Letizia

    Rispondi
  50. Giovanni dice

    5 Luglio 2011 a 17:57

    Ciao Letizia benvenuta fra di noi! La ricetta in questione è semplicemente eccellente anche per le “brioscine” di cui parli. La ricetta è stata testata con il lievito di birra, poi se vuoi utilizzare il lievito naturale prova con 250 grammi di lievito madre, rinfrescato il giorno precedente, per ogni Kg di farina 00 (ancora meglio se Manitoba). Fai lievitare fino al raddoppio dell’impasto, tenendo conto della temperatura ambientale, e poi procedi come descritto nella ricetta.
    A presto

    Rispondi
  51. Giovanni dice

    5 Luglio 2011 a 19:38

    Ciao Maria, grazie a te per i tuoi apprezzamenti. A presto.
    Ricette di Sicilia

    Rispondi
  52. Maria Luisa dice

    6 Luglio 2011 a 14:07

    Giovanni, ho appena scoperto il tuo blog. Eccezionale!
    Allora ho delle domande. IO sono una palermitana golosa e vivo a Dubai. Purtroppo qui non si trova lo strutto e molto difficilmente il lievito di birra fresco, si trova invece quello secco granuloso. Non e’ che per caso sai le proporzioni per sostituire il lievito di birra fresco con quello secco.
    Cosa posso usare al posto dello strutto? Oltre al burro e alle margarine e gli olii qui si trova il Ghee che credo sia un derivato del latte di mucca (un burro chiarificato che non va in frigo) e poi c’e’ lo shortening (usato molto nella cucina americana) di origine vegetale e’ cremoso bianco ed a vedersi assomiglia allo strutto.
    Infine, cosa e’ una planetaria.
    Grazie mille e a presto

    Rispondi
  53. Giovanni dice

    8 Luglio 2011 a 20:24

    Ciao Maria Luisa, grazie per i tuoi apprezzamenti. Per quanto riguarda lo strutto, puoi usare la margarina vegetale, anche se il risultato sarà un po’ diverso. Il lievito va bene anche quello granulato in questa proporzione: 7 grammi di granulato equivalgono a un cubetto da 25 grammi di lievito fresco. Infine, per quanto concerne la planetaria, clicca qui e ne saprai di più.
    A presto
    Ricette di Sicilia

    Rispondi
  54. Maria Luisa dice

    9 Luglio 2011 a 16:13

    Grazie mille Giovanni! A presto.
    Maria Luisa

    Rispondi
  55. raffaella dice

    25 Luglio 2011 a 23:45

    grazissime per la ricetta, io li adoro.. letto cotto e mangiato.. ma, per i frettolosi precisatelo di sciogliere prima il lievito nel liquido, messo tutto di getto il sapore è perfetto ma è rimasto spento di gonfiore, mi si è appesantito l’impasto!!! ottimi, li debbo rifare a breve fino a che non saranno precisi e perfetti!!! grazie
    p.s. se volete dare altri trucchi sul procedimento ben venga.. io credo di non essere stata precisa nel mettere tutto in sequenza piuttosto che sciogliere il lievito prima ad esempio, fondamentale il forno caldo e tocco non indifferente la spennellata di rosso d’uovo, gnam ^^

    Rispondi
  56. carmen dice

    1 Agosto 2011 a 15:02

    salve…..ho fatto un lungo giro alla ricerca di ricette di rosticceria…niente da fare solo le vostre sono insuperabili….oggi provero’ questa e speriamo bene…..ho solo il problema di non riuscire a trovare la ciciulena…ehehe dato che mi trovo in calabria…..aho ma sono siciliana…………..baci x tutti e buona estate………..

    Rispondi
    • Gabriele dice

      6 Settembre 2011 a 22:50

      Cerca il sesamo! Nei negozi Bio o nei supermercati ben forniti dovresti trovare facilmente delle confezioni da 100-250 grammi.

      Rispondi
  57. Chicca dice

    2 Settembre 2011 a 11:55

    Ciao,
    che piacere trovare queste ricette, non conoscevo questo sito|
    Avendo consorte palermitano sarà un piacere poter replicare qualche specialità. Tutti in famiglia amiamo la Sicilia e la sua cucina.
    Ti chiedo se conosci anche la ricetta delle brioche che a Palermo trovo in tutti i panifici, ma non sono le brioche che vedo in tutti i siti (col tuppo) per la granita/gelato e nemmeno le treccine. Sono rotonde od oblunghe e non sono dolci, si utilizzano di solito per fare dei panini. Qui al nord tutti i panini morbidi sono fatti con il latte, ma in casa abbiamo problemi di intolleranze, mentre queste sono senza latte e morbidissime.
    Forse avrai già inserito la ricetta, ma devo ancora andarle a vedere tutte, ti ho appena scoperto!!!

    Grazie mille

    Rispondi
  58. Giovanni dice

    7 Settembre 2011 a 08:54

    Ciao Raffaella ci scusiamo per il ritardo: cause di forza maggiore ci hanno impedito di essere veloci. La ricetta della pasta brioche è collaudatissima e difficilmente fallisce. Tuttavia suggeriamo “per i frettolosi” questa sequenza: lievito sciolto in poca acqua tiepida (se si usa quello in bustine si può unire direttamente alla farina), farina e acqua; lavorare e unire lo strutto. Non appena l’impasto sarà formato aggiungere il sale (regola fondamentale per gli impasti con il lievito di birra: sale lontano dal lievito) e continuare fino a completa “incordatura”, vale a dire un impasto morbido e omogeneo che non si attacca alle mani o alle pareti della planetaria.
    Questa pasta si presta per tantissime ricette della rosticceria siciliana, pertanto nelle varie ricette, come ad esempio http://www.ricettedisicilia.net/piatti-unici/ravazzata-una-bomba-nella-cucina-siciliana/, troverete il procedimento più dettagliato. A presto
    Ricette di Sicilia

    Rispondi
  59. Giovanni dice

    13 Settembre 2011 a 18:23

    Ciao Chicca, benvenuta nel nostro sito. Ci auguriamo che questo sia il primo di una lunga serie di commenti.
    Per quanto riguarda la tua richiesta puoi consultare le due ricette delle quali ti indico i link: brioche siciliana e pasta brioche da rosticceria. Quest’ultima è quella per realizzare le brioche che normalmente puoi trovare nei panifici, tuttavia penso che ti riferisca più al panino morbido che alla vera e propria brioche. Se è così ti consiglio di consultare il link della muffoletta. Con questa ricetta puoi ottenere dei panini molto morbidi e dargli la forma che vuoi. Spero di esserti stato utile e, in ogni caso, fammi sapere. Ti aspetto, a presto

    Rispondi
  60. ornella dice

    7 Ottobre 2011 a 10:46

    salve,innanzitutto,volevo farvi i miei complimenti x questo bellissimo sito,pian pianino li provero’ tutte queste ricette.premetto che sono siciliana.volevo chiederti se posso utilizzare questa ricetta per fare la classica pizza a tanci (o cosiddetta a taglio) che si compra nelle rosticcerie ed anche x fare le piccole pizzette rotonde.grazie mille.

    Rispondi
  61. Giovanni dice

    7 Ottobre 2011 a 14:36

    Ciao Ornella, grazie per i complimenti e…man mano che le proverai facci sapere.
    Questa pasta brioche da rosticceria si presta anche per fare la pizza di cui parli nel commento. Tieni presente che otterrai una pizza “morbida”, come quella delle pizzette rotonde di cui parli. Premesso che puoi fare anche quella a taglio, che risulterà sempre morbida, ti consiglio di usare l’impasto per lo sfincione (clicca qui per la ricetta) che ti consentirà ottenere un pasta più consistente.
    A presto

    Rispondi
  62. raffaella dice

    18 Ottobre 2011 a 16:19

    come bisogna conservare le brioche dopo cotte? in genere già il secondo giorno risultano più secche e un pò durette

    Rispondi
  63. Laura dice

    23 Ottobre 2011 a 16:22

    Grazie!!!Ho seguito la ricetta e ho ottenuto una pasta morbidissima e gustosissima. L’ho utilizzata per fare calzoni al forno e brioches … ho ritrovato il sapore di Sicilia che qui al nord non riuscivo a trovare!!! Di nuovo grazie e complimenti per il sito.

    Rispondi
  64. Giovanni dice

    30 Ottobre 2011 a 14:05

    Ciao Raffaella
    Le brioche vanno consumate in breve tempo. Per migliorarle potresti aggiungere all’impasto il malto (10 grammi per chilo). Ciò agevolerà la lievitazione e la morbidezza Tuttavia non dimentichiamo che le nostre brioche “casalinghe” non potranno mai avere le caratteristiche di quelle preparate industrialmente, perché non usiamo particolari additivi i quali permettono alle brioche di durare molt più a lungo.

    Rispondi
  65. Giovanni dice

    31 Ottobre 2011 a 20:43

    Ciao Laura siamo soddisfatti per riusciti a farti ritrovare il sapore della nostra terra. Grazie per i complimenti e grazie a te per essere una dei nostri!
    Ricette di Sicilia

    Rispondi
  66. viviana dice

    3 Novembre 2011 a 16:56

    e se volessi usare il lievito secco ne metto 14 gr,ovvero 2 bustine,ottengo lo stesso risultato?grazie tante

    Rispondi
  67. Giovanni dice

    4 Novembre 2011 a 17:46

    Ciao Viviana, va benissimo anche il lievito secco. Tieni presente che una bustina di lievito secco corrisponde ad un cubetto di lievito di birra da 25 grammi. Facci sapere. A presto

    Rispondi
  68. salvo messina dice

    9 Novembre 2011 a 10:18

    ciao, io sono messinese e vivo a giulianova (TE) nella costa adriatica, volevo sapere se con questo impasto base ci va l’uovo nell’impasto, appunto per fare calzoni al forno salati o pizzettine, sfincioni fritti o altro… Grazie, e complimenti per il sito, ciaooo

    Rispondi
    • Giovanni dice

      11 Novembre 2011 a 08:43

      Ciao Salvo, questa ricetta non prevede l’uovo, tuttavia ti consentirà di ottenere ottimi risultati per i prodotti di cui parli. Poi, se vuoi realizzare la brioche classica, quella per il gelato per intenderci, usa l’altra nostra ricetta per la brioche siciliana (clicca qui per la ricetta).
      Grazie per i complimenti e…a presto

      Rispondi
  69. ornella dice

    15 Novembre 2011 a 11:24

    salve,volevo provare questa ricetta x fare delle pizzette rotonde x la festa di compleanno di mia figlia,va bene?posso utilizzare questa? ed inoltre volevo chiederti con 1 kg di farina quante pizzette verrebbero fuori? grazie mille.

    Rispondi
    • Giovanni dice

      19 Novembre 2011 a 09:55

      Ciao Ornella, si questa ricetta ti consente di preparare anche delle morbide pizzette. Per la quantità è tutto relativo alla grandezza delle pizzette, o altro, che vuoi preparare. Per indicazione ti possiamo dire che per una brioche (che vedi nella foro dell’articolo) abbiamo utilizzato circa 60 grammi di impasto già lievitato. Con la stessa quantità puoi ottenere una pizzetta di circa 10-12 cm di diametro. Tieni presente che con gli ingredienti della nostra ricetta otterrai un impasto lievitato di circa 1,800 kg. Quindi regolati approssimativamente con questi dati.
      Con l’occasione ti informiamo che abbiamo pensato ad un regalo davvero unico per tutti gli utenti e amici di Ricette di Sicilia; un pratico ebook contenente una raccolta di ricette da preparare per i tuoi pranzi e cene delle festività più una ricetta inedita!
      Tanti auguri per la tua bimba e a presto
      ___________________________________
      Clicca su questo link per scaricare l’ebook
      http://www.ricettedisicilia.net/wp-content/landingpage/

      Rispondi
  70. GIUSEPPE dice

    5 Gennaio 2012 a 17:24

    CIAO, GIOVANNI PER OTTENERE UN IMPASTO OTTIMO COSA MI CONSIGLI?
    FARINA 00 DEBOLE, FARINA 00 RINFORZATA , O MANITOBA ?
    GRAZIE
    BUON ANNO !!

    Rispondi
    • Giovanni dice

      5 Gennaio 2012 a 18:53

      Ciao Giuseppe, per la ricetta della pasta brioche ti consiglio una farina di forza, vale a dire ricca di glutine, pertanto la manitoba è ottima. Buon Anno anche a te, grazie e a presto

      Rispondi
  71. teresa dice

    13 Gennaio 2012 a 12:25

    scusate la mia ignoranza,la ricetta io l’ho seguita passo per passo,però non leggo come deve avvenire la cottura delle briosche se al forno e a quanti gradi, o se devono essere fritti. Gradirei una vostra risposta con una certa urgenza visto che l’impasto l’ho già fatto, Grazie mille.

    Rispondi
    • Giovanni dice

      17 Gennaio 2012 a 20:05

      Ciao Teresa, scusaci per il ritardo, cause di forza maggiore ci hanno impedito di essere solleciti. Come diciamo in premessa all’articolo la pasta brioche da rosticceria è un impasto base per quasi tutte le ricette della rosticceria palermitana. Puoi pertanto utilizzarla per le ravazzate al forno e fritte, pizzette da rosticceria (quelle che trovi normalmente nelle rosticcerie, calzoni, rollò con wurstel, “brioscine”, brioche farcite, rizzuole ecc. Tante di queste ricette le ritrovi nel sito stesso, basta inserire nella casella “ricerca” la parola chiave, ad esempio “ravazzate”. Facci sapere. A presto

      Rispondi
  72. salvatore dice

    21 Gennaio 2012 a 19:50

    questa sera primosale fritto pane e panelle e sfincione (cassatina x finire)mica male x uno che vive a milano buona serata a tt sono nuovo utente

    Rispondi
    • Giovanni dice

      26 Gennaio 2012 a 10:21

      Ciao Salvatore, benvenuto fra di noi! Le premesse mi sembrano ottime.
      A presto
      Ricette di Sicilia

      Rispondi
  73. Caterina dice

    23 Gennaio 2012 a 18:45

    Utilizzo la Vostra ricetta da tanto tempo ormai, devo farvi i complimenti perchè fra le molte provate questa è davvero perfetta. Ho inserito sul mio blog la ricetta, ovviamente menzionandoVi. Complimenti per tutte le altre ricette, sono appassiaonata di cucina ma tengo molto a valorizzare e divulgare le ricette della nostra regione.

    Rispondi
  74. Dorina dice

    24 Gennaio 2012 a 21:31

    Ciao ,sono siciliana ma vivo a Milano.il vostro blog e stupendo ,inoltre posso migliorare la mia cucina con i vostri suggerimenti.grazie e continua così troppo forte!!!!!!

    Rispondi
    • Giovanni dice

      31 Gennaio 2012 a 19:47

      Ciao Dorina, questo sito è nato soprattutto per voi, lontani dalla nostra terra. Leggere le tue parole ci inorgoglisce e ci incita proseguire su questa strada. Continua a seguirci e, quando lo vorrai, contattaci. A presto
      Ricette di Sicilia

      Rispondi
  75. Erica dice

    24 Febbraio 2012 a 09:44

    Ciao,vorrei provare a fare questo impasto ma leggendo tra gli ingredienti non c’è il latte (x l’impasto più morbido) e se farei metà latte e metà acqua?
    poi se preparo l’impasto la mattina per la sera dimezzo la dose di lievito?come dovrei comportarmi anche per non far seccare in superficie l’impasto?.
    Un ultima cosa che tipo di farina devo usare se non trovo la manitoba,farina 00 ? o farina 0 ovvero semola di rimacino? grazie

    Rispondi
  76. Erica dice

    24 Febbraio 2012 a 09:53

    Scusami dimenticavo in questo impasto dici che si può usare x iris,ravazzate ecc ecc ma l’impasto esempio della ravazzata è un po diverso c’è il latte e l’uovo

    Rispondi
    • Giovanni dice

      26 Febbraio 2012 a 13:56

      Ciao Erica,
      Va bene anche metà latte e metà acqua.
      Puoi benissimo preparare l’impasto la mattina per la sera usando meno lievito oppure, ancora meglio, usare il lievito naturale.
      Ricopri l’impasto con pellicola da cucina per evitare l’inconveniente.
      La farina: se non trovi la Manitoba usa una farina 0 ma non la farina di semola.
      Questo impasto, chiamato appositamente.. da rosticceria, è molto versatile e puoi ottenere tutto ciò che citiamo nella ricetta, anche la ravazzata. In pratica, questa è la ricetta che viene usata da quasi tutte le rosticcerie palermitane.
      Se poi vuoi ottenere una brioche da pasticceria allora ti consigliamo la ricetta per la brioche siciliana; un po’ più complicata ma ugualmente ottima: è la classica brioche che si usa abbinata alle granite e, soprattutto, al gelato.
      In ogni caso, la pasta brioche da rosticceria, non ti deluderà mai!
      A presto
      Ricette di Sicilia

      Rispondi
  77. Rachel Parker dice

    28 Febbraio 2012 a 16:36

    Ciao,volevo sapere se per poter fare le cartocciate catanesi posso usare questa pasta “brioche da pasticceria” che tu gentilmente ci hai suggerito e ci hai fatto conoscere la ricetta.Grazie.Rachel

    Rispondi
    • Giovanni dice

      1 Marzo 2012 a 19:29

      Ciao Rachel, gli impasti sono molo simili, pertanto ritengo che puoi usare tranquillamente la nostra ricetta. A presto

      Rispondi
  78. Anna dice

    29 Marzo 2012 a 18:08

    Salve,
    Vorrei sapere cosa posso utilizzare al posto dello strutto, non posso utilizzarlo perchè mio marito è vegetariano. Grazie

    Rispondi
    • Giovanni dice

      3 Aprile 2012 a 19:10

      Ciao Anna, quindi niente strutto o burro. Potresti usare la margarina. A presto

      Rispondi
  79. giuliana dice

    20 Aprile 2012 a 18:28

    ciao
    complimenti x il sito e x le ricette!!!!!!!! volevo sapere se utilizzo il lievito naturale come mi devo comportare x le quantità e x i tempi di lievitazione ??? (scusate ma è la prima volta che lo uso) ;))

    Rispondi
    • Giovanni dice

      25 Aprile 2012 a 20:44

      Ciao Giuliana, per un kg di farina puoi usare 250 grammi di lievito madre. Per la lievitatura procedi così: prepara l’impasto con il lievito naturale e lo metti a lievitare per un paio d’ore, quindi prepara le forme che vuoi realizzare e lascia lievitare finché il volume raddoppia (in genere cinque – sei ore). A presto
      Ricette di Sicilia

      Rispondi
  80. Anto dice

    9 Maggio 2012 a 08:55

    Ciao,
    ho provato questa ricetta ieri sera per fare la “mattonella” con prosciutto, mozzarella e pomodoro (nell’impasto ho usato la margarina al posto dello strutto); che dire… buonissima! Unico inconveniente, non ho usato la mozzarella per pizza ma quella fior di latte, e mi è venuta un pò “morbida” sotto. Mea culpa. Ma sono sicura che la prossima volta verrà spettacolare.
    Grazie mille e complimenti!

    Rispondi
    • Giovanni dice

      15 Maggio 2012 a 10:03

      Ciao Anto, anche se per la mattonella si usa la pasta sfoglia siamo molto contenti per il tuo risultato.
      Puoi usare anche la mozzarella fior di latte, l’importante e metterla a sgocciolare qualche ora prima dell’utilizzo. Facci sempre sapere delle tue prove con le nostre ricette. A presto

      Rispondi
  81. cristian dice

    9 Giugno 2012 a 16:26

    ciao volevo sapere i tempi di cottura per fare il pan briosch e la temperatura del forno

    Rispondi
    • Giovanni dice

      17 Giugno 2012 a 08:00

      Ciao Cristian, clicca su questo nostro link (http://www.ricettedisicilia.net/piatti-unici/ravazzata-una-bomba-nella-cucina-siciliana/) e troverai la risposta alla domanda. A presto.
      Ricette di Sicilia

      Rispondi
  82. maurizio dice

    2 Luglio 2012 a 12:06

    Oggi ho provato anch’io a fare le brioche, ed ho notato che l’impasto è venuto molliccio, volevo sapere se è normale oppure ho sbagliato qualcosa?

    Rispondi
    • Giovanni dice

      5 Luglio 2012 a 20:14

      Ciao Maurizio, Probabilmente hai smesso di impastare presto. Il composto, alla fine, sarà morbido. La caratteristica essenziale è che alla fine della lavorazione l’impasto deve staccarsi dalle mani o dalle pareti del cestello della planetaria (se hai usato quest’attrezzo).

      Rispondi
  83. Margherita dice

    13 Luglio 2012 a 13:39

    Oggi ho voluto provare questo impasto, in occasione di una festa tra amici. Che dire? E’ l’impasto giusto, la consistenza giusta, il sapore e’ quello, senza ombra di dubbio! Ne ho fatto calzoncini e rollo’ con wurstel, e con il poco impasto rimasto ho fatto delle palline con all’interno un quadratino di cioccolata. In tutto son venuti 14 calzoni, 13 rollo’ con wurstel tradizionale (non quelli big) 1 minicalzoncino fatto da mia figlia e 6 palline con cioccolata. Una resa stupenda dell’impasto, grazie Giovanni!

    Rispondi
    • Giovanni dice

      21 Luglio 2012 a 07:31

      Ciao Margherita, grazie a te per essere una nostra estimatrice.
      Quest’impasto è da noi supercollaudato e pertanto mi permetto di dire che la riuscita è garantita. Puoi usarlo anche per alcune delle versioni fritte di rosticceria, come ad esempio il calzone fritto. Provalo e facci sapere. A presto
      Ricette di Sicilia

      Rispondi
  84. gilda dice

    14 Settembre 2012 a 16:11

    Salve, io vivo a Malta e qui nn c’è lo strutto ! 🙁

    posso usare il burro in alternativa?
    grazie a tutti!

    Rispondi
    • Giovanni dice

      15 Settembre 2012 a 09:06

      Ciao Gilda, puoi usare il burro oppure la margarina vegetale. A presto
      Ricette di Sicilia

      Rispondi
  85. CETTY dice

    17 Ottobre 2012 a 14:53

    CIAO OGGI PROVERO’ A FARE LA MILLEFOGLIE CON LA BASE DELLA PASTA BRIOCHES, GIA’ MIO CAVALLO DI BATTAGLIA PER TUTTA LA ROSTICCERIA SICILIANA. I MIEI BAMBINI PUR SE NATI IN VENETO, QUANDO ANDIAMO A PALERMO VANNO AL PANIFICIO A COMPRARLA, E LA PRIMA COSA APPENA SCESI DALL’AEREO CI CHIEDONO DI FERMARCI UN UN BAR MOLTO CONOSCIUTO. LA NS MILLEFOGLIE MI RICORDA LA SCUOLA ELEMENTARE, ERA LA MERENDINA PRESA AL PANIFICIO PRIMA DI ENTRARE E COSTAVA 500 LIRE.
    COMLIMENTI PER IL SITO, TUTTE LE RICETTE RISCONTRANO I MIEI RICORDI E LE DOSI SONO ESATTE. CONTINUATE PER NOI TUTTI CHE DOBBIAMO CUCINARCI DA SOLI QUANDO NE ANDIAMO VOGLIA E NON POSSIAMO TROVARLI PRONTI AL BAR.

    Rispondi
  86. luciana dice

    4 Novembre 2012 a 19:56

    Carissimi
    Oggi con la vostra ricetta di pane brioche da rosticceri ho preparato dei buonissimi calzoni al forno e i rollè con wustel.
    Ho seguito la vostra ricetta passo passo e sono venuti fuori dei prodottispettacolari… Parola di buona Siciliana. Grazie.Vorrei postare le foto di come sono venuti come faccio

    Rispondi
    • Giovanni dice

      10 Novembre 2012 a 20:18

      Ciao Luciana, ci farebbe piacere vedere le foto dei tuoi prodotti realizzati con le nostre ricette. Sulla nostra pagina facebook http://www.facebook.com/pages/Ricette-di-Sicilia/34411667643?ref=hl, avrai la possibilità di inserirle e poi le vedrai pubblicate sull’album a voi dedicato.
      Ricette di Sicilia

      Rispondi
  87. Marilena dice

    8 Novembre 2012 a 18:03

    Ricetta provata, ed è perfetta!!!
    ho fatto calzoncini al forno, fritti, rollò con wurstel, e mini ravazzate…Uno spettacolo

    Rispondi
  88. Gaetano dice

    6 Dicembre 2012 a 13:14

    Ciao Sono di palermoho provato più volte questo procedimento per la rosticceria e’ ottimo, unica variante da me apportata faccio lievitare l’impasto già’ farcito quindi per i calzoni ad esempio faccio la forma già’ ripiena li dispongo nella teglia e li lasciò lievitare per almeno due ore, poi scaldo l’olio e friggo mente quelli da fare al
    Forno li inforno senza toccarli

    Rispondi
  89. Laura dice

    21 Dicembre 2012 a 18:45

    Ciao complimenti per il sito é fantastico Siete bravissimi e Grazie per condividere tutto questo con Noi! Ho preparato il vostro impasto (ne ho provati anche altri simili) era ottimo, ma manca quel sapore e quel profumo inconfondibile che non so definire… tipico da rosticceria!!!ho forse sbagliato qualcosa??!! Vivo in Germania e vorrei poterli gustare anche qui con mio marito e i miei bambini e magari sentire meno la mancanza della nostra terra!! A presto

    Rispondi
    • Giovanni dice

      5 Gennaio 2013 a 20:55

      Ciao Laura intanto ti ringraziamo per i complimenti al sito. Poi, per quanto riguarda il gusto e profumo tipici a cui ti riferisci, non comprendiamo bene. La ricetta che abbiamo pubblicato è quella che, comunemente viene usata nelle rosticcerie palermitane, tuttavia la pasta per brioche, per esempio quelle che comunemente si accoppiano con i gelato, si può ottenere con un procedimento diverso. In questo caso parliamo della classica brioche. Se vuoi saperne di più puoi leggere ricetta cliccando qui. Infine, per esperienza personale, esistono anche dei profumi e sapori che sono strettamente legati ai nostri ricordi personali. Fragranze e gusti che restano impressi nella nostra memoria difficilmente raggiungibili. La mia esperienza si riferisce allo sfincione che preparava mia nonna. Ho tentato in tutti i modi di replicarlo usando gli stessi ingredienti e, addirittura, lo stesso metodo: teglia adagiata su carbonella ardente ricoperta con un coperchio di alluminio anch’esso ricoperto di carbonella ardente. Mia nonna chiamava questo metodo di cottura (non possedendo un forno) “focu sutta e focu supra”. Bene! il gusto non è mai risultato quello che mi ricordavo e sono arrivato ad una conclusione: sono i miei ricordi d’infanzia che sono rimasti talmente scolpiti nella mia mente che mi inducono a ricercare un gusto che certamente non ritroverò. Spero di non averti annoiato anche se ciò rimane soltanto una mia chimera. A presto
      Giovanni

      Rispondi
  90. Lea dice

    22 Gennaio 2013 a 19:06

    Ciao, come tanti vi hanno già detto… complimentoni per il sito!!! Strutturato benissimo e le ricette sono favolose. Ho provato questa pasta da rosticceria per fare le classiche pizzette che si trovano al bar e vengono eccezionali (sostituendo però lo strutto con il burro). Idem per quei panini morbidi morbidi che vengono cotti con il condimento già dentro. Stendo l’impasto sulla mano, metto prosciutto e provola, chiudo per benino dando una forma a pallina e lascio a lievitare ancora. Dopo si spennellano con tuorlo e latte, si aggiunge del sesamo sopra se si vuole e vengono eccezionali!!! Il segreto è non lasciarli troppo in forno, devono essere appena dorati. Hanno voluto tutti la ricetta! Bravi davvero, e continuate così!!! Saluti da Siracusa 😉

    Rispondi
    • Giovanni dice

      7 Febbraio 2013 a 20:22

      Ciao Lea, cosa dire? Grazie, grazie, grazie! A presto

      Rispondi
  91. enza dice

    29 Marzo 2013 a 19:54

    ciao anch’io ho provato a fare l’impasto per rosticceria favoloso!!!!!!!!!!!non lo cambio più

    Rispondi
  92. Cristiana dice

    31 Maggio 2013 a 00:27

    Ciao, complimenti per il sito, favoloso!! da siciliana vorrei provare a fare a casa i calzoni con questa pasta quindi, vorrei sapere lo strutto va messo precedentemete scioloto o ammorbidito a temperatura ambiente? li devo infornare all’altezza centrale alla temperatura e per il tempo delle ravazzate spennellandoli prima con latte e tuorlo? grazie

    Rispondi
    • Giovanni dice

      25 Giugno 2013 a 19:52

      Ciao Cristiana, lo strutto va lavorato, a temperatura ambiente, insieme a farina, zucchero, lievito sbriciolato e acqua tiepida aggiunta poco per volta.
      Conviene infornare all’altezza centrale (per poi eventualmente spostarle un poco più in alto per favorire la doratura) alla temperatura e il tempo delle ravazzate, spennellando, prima di infornare, con latte e tuorlo.

      Rispondi
  93. Simona dice

    8 Settembre 2013 a 13:46

    Ciao a tutti, ho bisogno di un consiglio. Sapete se l’impasto posso lavorarlo con il bimby (modalitá spiga)?
    Grazie in anticipo!

    Rispondi
  94. Viviana dice

    2 Ottobre 2013 a 11:26

    Uso questa ricetta da anni,ma posso preparare l’impasto il giorno prima?lo conservo in frigo?poi lo posso utilizzare direttamente?grazie per le speldide ricette

    Rispondi
    • Giovanni dice

      6 Ottobre 2013 a 11:52

      Ciao Viviana, considerato che i lievitati messi in frigo rallentano la lievitazione, diciamo che si può fare. Ciò nonostante è necessario dosare in modo diverso il lievito. Io, ad esempio, uso il lievito naturale che mi consente di preparare l’impasto la sera così, conservando quest’impasto in frigo per una notte, l’indomani lavoro il composto preparando le forme e faccio lievitare finché raddoppiano di volume. Pertanto, secondo me, diminuendo la quantità di lievito (per esempio a 25 grammi per un chilo di farina) puoi procedere come accennato sopra (usando il lievito naturale). Poi, se hai la possibilità di conservare in frigo le forme già pronte (sempre diminuendo la quantità di lievito), l’indomani osserva a che punto è la lievitazione e, se sono raddoppiate di volume, puoi infornarle.
      Se puoi, ti consiglio di usare il lievito naturale che ti permetterà di realizzare tantissimi lievitati che, alla fine, hanno caratteristiche migliori di quelli per i quali viene usato il lievito di birra. Se ti interessa il lievito naturale clicca qui.
      Il lievito naturale lo uso ormai da anni e con questo, settimanalmente faccio il pane e quant’altro mi permetta di usare questo preziosissimo elemento. A presto

      Rispondi
  95. Roberta dice

    3 Ottobre 2013 a 15:33

    Salve Giovanni, voglio innanzitutto farle tantissimi complimenti per il sito, io non sono siciliana ma romana e queste ricette sono del tutto nuove per me, ma mi piacciono tantissimo. Vorrei provare quindi questa pasta brioche da rosticceria ma ho un dubbio. lei dice che è una pasta base e che va bene per I calzoni, I rollo’ ecc. ma per quste preparazioni salate devo togliere lo zucchero? O va bene per tutto?
    Grazie e ancora complimenti

    Rispondi
    • Giovanni dice

      6 Ottobre 2013 a 11:30

      Buongiorno Roberta, In genere questo impasto viene usato dagli addetti ai lavori per realizzare quasi tutti i pezzi da rosticceria. La ricetta va bene così, anche per le preparazioni da lei citate. Tuttavia, quando si preparano pezzi dove la farcia non è dolce si possono regolare gli ingredienti adattandoli ai propri gusti. Pertanto si può diminuire lo zucchero aumentando, di pari peso, la farina. Nel ringraziarla per i complimenti le invio un abbraccio dalla Sicilia. Mi faccia sapere. A presto
      Giovanni

      Rispondi
      • Roberta dice

        20 Ottobre 2013 a 13:13

        Buongiorno Sig. Giovanni, mi scusi il ritardo nel risponderle. grazie per la risposta, allora intanto proverò questa pasta brioche così come lei la descrive nella ricetta poi, se troppo dolce, in futuro mi regolerò. Ci sono nel suo sito tante ricette che vorrei provare, naturalmente le farò sapere, a presto e stia certo che anche qui a Roma la pasticceria siciliana e la rosticceria, hanno la loro ben meritata fama. Grazie e un saluto da tutta Roma

        Rispondi
  96. maria grifo´ dice

    6 Ottobre 2013 a 13:31

    grazie bellissime le ricette siciliane

    Rispondi
  97. Simona dice

    27 Ottobre 2013 a 20:12

    Mi sono cimentata anche su questa ricetta e che dire?Vi adoro, non so come ringraziarvi, faccio sempre un figurone!!
    La caponata buonissima, gli anelletti al forno buonissimi, la cassata al forno buonissima, le panelle buonissime e questa pasta per rosticceria incredibilmente buona!!!!
    Grazieeeee!!!

    Rispondi
  98. elisa dice

    24 Novembre 2013 a 13:38

    mitico sono una palermitana doc e molto attaccata a tutto quello che appartiene alla mia terra .per cause di lavoro mi trovo in veneto e queste cose ce le sognamo .grazie mettendo questa ricetta mi hai ridato il sorriso

    Rispondi
  99. Elisa dice

    11 Dicembre 2013 a 01:08

    Ciao, ho preparato l impasto questa sera con il lievito di birra, e dovrei preparare domani la rosticceria! È probabile che non mi riescano perchè hanno lievitato troppo? Io solitamente dopo averli fatti lievitare per 2-3 ore faccio le forme e poi li faccio ri -lievitare! Posso fare così per una sicura riuscita? Grazie

    Rispondi
    • Giovanni dice

      20 Dicembre 2013 a 11:43

      Ciao Elisa, per futuro ti consiglio di lasciare l’impasto in frigo per tutta la notte. Anche se in frigo l’impasto lievita, tuttavia ciò ti permetterà, la mattina seguente, di preparare le forme e farle rilievitare come usi fare di solito. A presto

      Rispondi
  100. alex dice

    4 Gennaio 2014 a 18:03

    Complimenti per il sito e le ricette! Volevo chiederle signor Giuseppe, posso utilizzare il burro anziché lo strutto? Se volessi preparare metà impasto basta dividere per due la quantità di ingredienti?

    Rispondi
    • Giovanni dice

      12 Gennaio 2014 a 12:14

      Ciao Alex, puoi dividere per due gli ingredienti e usare il burro invece dello struttto

      Rispondi
    • Giovanni dice

      18 Gennaio 2014 a 20:07

      Ciao Alex, sono contento per l’ottimo risultato. A proposito del dare più gusto alla pasta ti ricordo che la caratterista di quest’impasto è proprio quella di non predominare, per gusto, sulla farcitura che che completare la ricetta. Infatti è pasta brioche da rosticceria Pertanto se vuoi accentuare un gusto più dolce, a questa ricetta, puoi aumentare la quantità di zucchero e diminuire, di pari peso, la farina. In ogni caso, se vuoi una brioche da pasticceria (che soddisfa le tue esigenze) clicca qui: tieni presente che questa ricetta la devi eseguire tenendo conto che è indispensabile seguire, passo passo, le indicazioni della ricetta, ivi compreso la premessa alla ricetta stessa che riguarda la farina. A presto

      Rispondi
  101. alex dice

    12 Gennaio 2014 a 17:22

    Grazie Giovanni sono venute benissimo le ho usate perle ravazzate …. Fantastiche. Mi manca solo dare più gusto alla pasta. Consideri che ho usato gli stessi ingredienti a parte lo strutto,consigli?

    Rispondi
  102. salvo dice

    17 Marzo 2014 a 17:52

    io uso a posto dello strutto olio d’oliva e aumento di 20 grammi lo zucchuero

    Rispondi
  103. francesco dice

    12 Luglio 2014 a 17:01

    Una pasta di B…..da fare impazzire coloro che dicono di non mangiare mai

    Rispondi
  104. giusi benigno dice

    26 Ottobre 2014 a 09:47

    Buongiorno Giovanni complimenti x tutte le ricette sono una meraviglia di gusto volevo chiederti un consiglio: con la pasta brioche di cui si realizza la iris , ravazzata posso fare anche i calzoni fritti? grazie anticipatamente

    Rispondi
    • Giovanni Cardella dice

      30 Ottobre 2014 a 13:42

      Ciao Giusy, si puoi utilizzarla tranquilamente. A presto

      Rispondi
  105. Dolly dice

    2 Dicembre 2014 a 18:03

    Buongiorno, io ho conosciuto da poco l’impasto da rosticceria siciliana, per caso in un bar di Pavia, ne avevano fatto tranci di focaccia (mai assaggiata una così soffice e morbida!), ho trovato qui la ricetta, fatta domenica mi hanno fatto i complimenti! Proverò le altre ricette, brioche, iris, ravazzate ecc. Complimenti, la cucina siciliana è ottima e da far conoscere.

    Rispondi
    • Giovanni Cardella dice

      17 Dicembre 2014 a 20:16

      Ciao Dolly, questo impasto è veramente universale, sia per prodotti da forno che da friggere tuttavia, per le iris ti consiglierei di dare uno sguardo alle ricette presenti sul sito: clicca qui per la ricetta. A presto

      Rispondi
  106. chiara dice

    24 Febbraio 2015 a 12:37

    Che tipo di farina 00 si deve utilizzare per l’impasto della rosticceria? e per la cottura è meglio mettere una bacinella d’acqua nel forno per mantenere l’umidità? Vi sarò grata se mi risponderete e complimenti per il sito, veramente siciliano!

    Rispondi
    • Giovanni Cardella dice

      7 Marzo 2015 a 11:12

      CViao Chiara, tranne che non compri una farina, che invece di 00 indichi il valore in W (contenuto di glutine), alloradevi usare la comune farina 00. A presto

      Rispondi
  107. giovanni dice

    8 Marzo 2015 a 17:34

    Salve è possibile sostituire lo strutto con altro?

    Rispondi
    • Giovanni Cardella dice

      12 Marzo 2015 a 09:49

      Ciao Giovanni, puoi sostituirlo con burro o margarina anche quest’ultima non mi piace usarla (personalmente)

      Rispondi
      • giovanni dice

        18 Marzo 2015 a 11:49

        Grazie proverò

        Rispondi
  108. antonino dice

    29 Aprile 2015 a 19:47

    salve ho letto che bisogna farla lievitare 20 minuti ma non sono pochi di solito si fa due ore

    Rispondi
    • Giovanni Cardella dice

      29 Aprile 2015 a 23:27

      Ciao Antonio, sembrano pochi, però devi considerare 50 gr di lievito di birra per un chilo di farina. E poi, a parte il tempo di lievitazione indicato, tieni sempre presente che il volume deve raddoppiare; ciò vuol dire anche che la lievitazione è legata anche alle condizioni ambientali. Prova a dimezzare la quantità di lievito e vedrai che ci vorranno le due ore canoniche. A presto

      Rispondi
  109. Graziella dice

    31 Maggio 2015 a 13:28

    Sono genovese, amo la cucina regionale italiana ed in modo particolare quella siciliana. Cucino abitualmente molte delle vostre meravigliose specialità , alle quali ora vorrei aggiungere le Iris al forno. Ho un dubbio : è meglio che , per preparare la pasta base segua il procedimento descritto nella ricetta ” Iris fritte” o quello descritto qui per la pasta briosce da rosticceria? So che potrei provare entrambe e vedere qual è la migliore, ma non ho molto tempo a disposizione, perché le dovrei fare tra qualche giorno per i miei ospiti. Complimenti per il vostro lavoro importantissimo di mantenimento e di divulgazione delle tradizioni siciliane. Siete fantastici.

    Rispondi
    • Giovanni Cardella dice

      3 Giugno 2015 a 19:57

      Ciao Graziella, per la iris al forno devi usare la pasta brioche da rosticceria. Ti consiglio di seguire il procedimento descritto per la ravazzata avendo cura di farcire con crema di ricotta invece che con il ragù. Clicca quì per la ricetta.
      Un abbraccio
      Ricette di Sicilia

      Rispondi
  110. Graziella dice

    3 Giugno 2015 a 20:04

    Per fare le iris al forno è meglio seguire la ricetta delle iris fritte oppure quella della pasta base per
    brioches ?sarei molto contenta di avere una risposta.

    Rispondi
  111. Francesca dice

    17 Novembre 2015 a 13:52

    Salve Giovanni,
    Potrebbe cortesemente consigliarmi le giuste dosi per circa 30 persone (mignon)
    Grazie

    Rispondi
    • Giovanni Cardella dice

      25 Novembre 2015 a 12:39

      Ciao Francesca, devi provare a preparare con gli ingredienti consigliati e poi calcolare secondo i pezzi mignon che vuoi preparare. Con le dosi indicate nella ricetta noi abbiamo preparato ciò che è riprodotto nella foto più qualche altro pezzo di dimensioni normali. A presto

      Rispondi
  112. Giorgio dice

    12 Aprile 2016 a 15:44

    Salve signor Giovanni!!! Complimentoni per il sito e le buonissime ricette,le ho provate tutte o quasi tutte. Sono Siciliano ma vivo da un bel po’ oramai in Irlanda. Quindi spesso la mancanza di casa si sente specialmente per i nostri buonissimi piatti,quindi spesso mi cimento. Ho fatto tante di quelle volte questa ricetta e devo dire davvero buona. Ma…. Premesso che sostituisco lo strutto con il burro. Cosa potrei usare/mettere per rendere questa pasta più morbida a lungo? ( nelle prime otto ore dopo la cottura è sempre soffice,dopodiché tende a diventare dura) grazie in anticipo. In attesa di nuove ricette 😀

    Rispondi
    • Giovanni Cardella dice

      14 Aprile 2016 a 19:44

      Ciao Giorgio, grazie per essere un nostro seguace affezionato. Questa ricetta super collaudata ha purtroppo queto limite. Quest’impasto è la maniera più semplice per ottenere prodotti da consumare velocemente.
      Se vuoi, puoi cimentarti con un’altra ricetta che è un prodotto da pasticceria e non un semplice lievitato come questa ricetta. Clicca qui e troverai la ricetta per la brioche siciliana dove, oltre al burro, troverai anche le uova e un modo molto diverso (e un pò più complicato) di lavorazione. Fammi sapere. Un abbraccio dalla Sicilia

      Rispondi
  113. Barbara dice

    19 Settembre 2016 a 16:59

    Buonasera, sono appena rientrata dall’ennesima vacanza in Sicilia
    e cercando di fare qualche manicaretto mi sono imbattuta in questo sito….
    Eccezionale, quante cose buone ho visto! piano piano cercherò di imparare….
    io e mio marito amiamo questa terra e il suo popolo,
    persone squisite, gentili e cordiali, sempre pronte ad aiutarti!
    Siamo sbarcati stamattina e già pensiamo all’anno prossimo!
    A presto
    Barbara

    Rispondi
    • Giovanni Cardella dice

      18 Novembre 2016 a 19:05

      Ciao Barbara, mi scuso per il grande ritardo (abbiamo avuto qualche problema con la nostra sezione deoi commenti). Tuttavia, siccome sono abituato a rispondere a tutti, anche se è passsato tanto tempo, lo faccio ugualmente.
      Leggere il tuo commento gratifa noi di ricette di Sicilia e il popolo siciiano.
      Quando vorrai sarai la benvenuta su questo blog; magari mi racconterai delle ricette che hai realizzato. Un grande abbraccio dalla Sicilia! a presto
      Giovanni

      Rispondi
  114. Cinzia dice

    10 Novembre 2016 a 01:50

    Buona sera, potrebbe dirmi il quantitativo esatto dello zucchero? È vero che per avere un buon risultato del l’impasto ossia morbido, si aggiunge più o meno zucchero in base alla temperatura esterna!? Oppure la morbidezza che troviamo nei bar e’ dovuta solo ed esclusivamente agli agenti chimici che gli aggiungono? Grazie

    Rispondi
    • Giovanni Cardella dice

      3 Dicembre 2016 a 10:23

      Ciao Cinzia, se segui passo, passo la ricetta otterrai un risultato anche migliore di quello dei bar. La quantità di zucchero è indicata nella ricetta. A presto

      Rispondi
  115. Francesca dice

    14 Luglio 2017 a 17:02

    Salve, non volendo usare strutto, burro o margarina posso mettere dell’olio di semi nell’impasto e quanto? Vorrei provare a fare questa ricetta ma devo dire che il quantitativo di grassi animali mi inibisce.
    La Manitoba sarebbe più indicata per fare qualcosa di salato invece della farina 00?
    Grazie.

    Rispondi
    • Giovanni Cardella dice

      18 Luglio 2017 a 15:27

      Ciao Francesca, non ho mai provato in questa ricetta a sostituire i grassi con l’olio. Indicativamente posso dirti che la proporzione burro/olio è circa 100/80 vuol dire che 100 grammi di burro possono essere sostituiti ccon 80 grammi di olio (d’oliva o di semi, è uguale). Quindi, non conoscendo il peso specifico dello strutto, e considerandolo come se fosse burro, nella nostra ricetta dovresti sostituire 100 grammi di strutto con 80 grammi di olio. Uso il condizionale perchè non ho fatto alcuna prova. Provaci e fammi sapere.
      Per quanto riguarda la farina posso dirti che le farine sono classificate in deboli, medie, forti e speciali. La forza delle farine viene indicata con il coefficiente W. Un alto valore di w indica un alto contenuto di glutine; questo vuol dire che la farina assorbirà molta acqua e che l’impasto sarà resistente e tenace, e che lieviterà lentamente perché le maglie del reticolo di glutine saranno fitte e resistenti. Viceversa, un w basso indica una farina che ha bisogno di poca acqua e che lievita in fretta, ma che darà un impasto leggero e poco consistente utilizzabile per fare biscotti, cialde, grissini e piccola pasticceria. Riepilogando molto brevemente, la manitoba è una farina che ha un valore W superiore a 350 quindi forte, mentre la 00 ha un valore w fino a 170 perciò una farina debole. Devi decidere di volta in volta che farina utilizzare in funzione della ricetta che vaia preparare.
      Noi per questa ricetta consigliamo la manitoba o altra farina bianca (esempio una 0 che ha un valore W molto simile alla manitoba) perchè il risutato finale è eccellente per un certo di tipo di preparazioni. A presto

      Rispondi
  116. Marcella dice

    16 Ottobre 2017 a 18:53

    Salve vorrei provare a riprodurre per mia figlia delle brioscine ripiene di prosciutto mozzarella e besciamella (le mangiamo daI Cuochini a Palermo). Come faccio con il ripieno? Per brioscine semplici basta fare l’impasto a palline e poi farle lievitare, ma per farle ripiene cosa mi consiglia? Grazie mille.

    Rispondi
    • Giovanni Cardella dice

      17 Ottobre 2017 a 20:03

      Ciao Marcella, ti consiglio di leggere il procedimento per realizzare le ravazzate. Clicca qui per la ricetta. A presto

      Rispondi
  117. argy dice

    13 Febbraio 2018 a 00:42

    Salve,una curiosità:per questo tipo d’impasto non sarebbe preferibile la farina 0 o manitoba? Oppure metà 0 e metà 00?

    Rispondi
    • Giovanni Cardella dice

      23 Febbraio 2018 a 19:31

      Ciao Argy, con la farina indicata nella ricetta, vale a dire la 00, il risultato è eccellente. Poi, se vuoi utilizzare altri tipi di farine, come la 0 o la manitoba o mista ricordati che le farine di forza (molto proteiche) si comportano in maniera diversa dalla 00 pertanto dovrai adeguari i liquidi. Infine una domanda: perchè vuoi cambiare qualcosa che funziona benissimo? Grazie
      A presto

      Rispondi
      • argy dice

        1 Marzo 2018 a 09:48

        Non voglio cambiare niente. Era solo,come ho detto,una curiosità. Dato che,di solito,per impasti di questo genere,vine indicata la manitoba. Tutto qui.
        A presto.

        Rispondi
        • Giovanni Cardella dice

          3 Marzo 2018 a 12:37

          Ciao Argy, scusaci, acnhe la nostra era semplice curiosità.
          Un abbraccio
          A presto

          Rispondi
  118. Sophia dice

    27 Marzo 2020 a 02:09

    Buona sera, ma con questa pasta si possono fare diversi tipi di rosticceria? ES. calzoni fritti, iris, ravazzate al forno oppure cambia tipo di impasto per ognuno?

    Rispondi
    • Giovanni Cardella dice

      18 Aprile 2020 a 13:22

      Tranne che per la iris si. Puoi fare tutti i pezzi da rosticceria palermitana incluse le classiche pizzette da rosticceria

      Rispondi
  119. Luigi Di Fiore dice

    3 Aprile 2020 a 07:42

    Buongiorno, cortesemente, con questa ricetta, quanti pezzi di ravazzate si fanno? E la ricetta delle stesse per quante persone è?
    Grazie mille in anticipo

    Rispondi
    • Giovanni Cardella dice

      18 Aprile 2020 a 13:17

      Ciao Luigi, circa 10-12 se conssideri che un pezzo d’impasto, prima di infornarlo, pesa circa cento grammi
      a presto

      Rispondi

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