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Zucca grigliata all’agrodolce e menta
Scopri come è facile trasformare un piatto tradizionale in un altro altrettanto buono.
Come preparare la zucca grigliata all’agrodolce e menta
La zucca grigliata in agrodolce e menta la rivisitazione della più nota ricetta palermitana della zucca rossa in agrodolce, conosciuta in quei luoghi come “u ficatu ri setti cannola” (il fegato dei sette rubinetti). Abbiamo deciso di grigliare la zucca invece di friggerla. Il risultato, molto buono, l’abbiamo considerato meritevole e ve lo proponiamo.
Ingredienti zucca grigliata all’agrodolce e menta
500 grammi di zucca rossa
olio evo
uno spicchio d’aglio
un ciuffetto di menta fresca
un quarto di bicchiere di aceto
un cucchiaio scarso di zucchero
sale q.b.
procedimento per grigliare la zucca
Sbucciare la zucca ed eliminare i semi, tagliarla a fette spesse circa un centimetro e grigliarle (noi abbiamo utilizzato una piastra/griglia elettrica per quattro minuti per ogni lato.
ricetta Zucca grigliata all’agrodolce e menta
Sistemare le fette in un piatto spennellandole con poco olio evo. Mettere un paio di cucchiai d’olio evo n una padella capiente e rosolarvi l’aglio tagliato a fettine facendo molta attenzione a non farlo imbiondire. Adesso unire la zucca grigliata, aggiustare di sale e versare l’aceto nel quale avremo sciolto lo zucchero. Fare sfumare l’aceto a fiamma vivace, quindi aggiungere le foglioline di menta e adagiare su un piatto di portata.
Servire freddo.
A proposito di “ficatu ri setti cannuola”
La zucca rossa all’agrodolce è un antico piatto palermitano che viene alla luce sulle bancarelle dei venditori ambulanti della Vucciria, uno dei mercati più antichi e popolari della città.
In questo mercato molto particolare, è facile imbattersi nelle più svariate e colorite forme di commercio; dal venditore di olive ai fruttivendoli, dai pescivendoli, alle carnezzerie (macellerie) antiche quanto il mercato stesso e a quant’altro di commestibile si può trovare in un mercato popolare. Nel territorio troviamo ancora oggi, nell’omonima piazza, la fontana del Garraffello. Questa fontana è caratterizzata da “setti cannola” (sette cannule dalle quali scorre l’acqua). I venditori, che anticamente operavano in questa piazza, “abbanniavano” (reclamizzavano) la zucca rossa fritta preparata in agrodolce gridando “u ficatu ri setti cannola” (il fegato dei sette rubinetti). Allegoria, tutta palermitana, riferita al fatto che questa pietanza era rivolta a chi, non potendo comprare il fegato, si accontentava di questa simulazione.