Il cannolo siciliano, insieme alla cassata siciliana, è il dolce più rappresentativo della nostra isola, ed è tipico del carnevale perché sembra essere nato per scherzo.
Da ragazzi, spesso questo scherzo lo facevamo confezionando un cannolo dove alle estremità c’era la crema di ricotta, mentre all’interno mettevamo un batuffolo di cotone idrofilo. Era uno sballo, poiché la vittima morsicava con gusto l’estremità per poi trovare la sorpresa!
Ingredienti per la “scuoccia” (l’involucro)
con questi ingredienti si ottengono circa 40 scorcie
400 grammi di farina
75 grammi di strutto
40 grammi di zucchero semolato
2 uova
1 albume
un pizzico di sale
15 grammi di cacao amaro
60 grammi di Marsala secco
60 grammi di aceto bianco
Cannelle di latta (non saldata) per confezionare i cannoli
Olio di semi di girasole per friggere
Per la crema di ricotta
1 chilo di ricotta di pecora freschissima
600 grammi di zucchero
150 grammi di cioccolato fondente a gocce
Ciliege candite ( 2 per cannolo)
Scorzette di arance candite (1 per cannolo)
Prepariamo le “scuoccie”
Se avete la possibilità usare una planetaria con l’attrezzo a foglia, quindi mescolare farina, zucchero, cacao e sale. Aggiungere lo strutto al miscuglio di farina e farlo ben amalgamare, quindi unire le uova, farle assorbire ed infine continuare a lavorare aggiungendo il Marsala e l’aceto fino ad ottenere un impasto non troppo morbido ma consistente. Formare una palla, avvolgerla in pellicola da cucina e riporre in frigo per almeno un’ora.
Spianare l’impasto ad uno spessore sottile (potete usare una sfogliatrice finendo con uno spessore simile a quello delle tagliatelle) spolverando, man mano, con la farina sia il piano di lavoro che l’impasto. Quando avrete raggiunto lo spessore desiderato, ricavate dei dischetti dal diametro di circa 10 cm. (potete aiutarvi con un coppapasta). Avvolgere i dischetti nelle cannelle unte d’olio, congiungendo i bordi spennellandoli con l’albume battuto. Friggere in abbondante olio ben caldo, due-tre per volta. Non appena la pasta sarà di un bel dorato scuro scolare e mettere a raffreddare su carta assorbente da cucina.
Prepariamo la crema di ricotta
Se la ricotta è molto umida, come dovrebbe essere, farla sgocciolare in modo da eliminare la maggior parte di siero. Amalgamare bene la ricotta con lo zucchero. Lasciare riposare per un’ora e quindi setacciarla. A questo punto unire la cannella e il cioccolato fondente.
Confezioniamo i cannoli
Riempire le scorze con la crema e spianare le parti estreme aiutandovi con un coltello, posare una ciliegia candita alle estremità, mettere in un vassoio e spolverare con zucchero a velo e infine adagiare sul bordo la scorzetta di arancia candita.
A PRPOSITO DI CANNOLI
In Sicilia chiamiamo cannolo la cannula del rubinetto dove scorre l’acqua, ed è proprio una canna che viene adoperata per confezionare l’involucro (la “scorcia”) che contiene la crema, solo che dal rubinetto scorre l’acqua mentre dentro al cannolo scorre… la crema! Da qui lo scherzo carnevalesco e l’impiego in quel periodo. Tuttavia, come tutte le nostre goloserie, anche questo semplice ma fantastico dolce viene mangiato tutto l’anno ed in qualsiasi momento. È sempre un piacere addentare questa particolare pasta croccante ripiena di freschissima crema di ricotta.
In ogni luogo della Sicilia si confezionano fragili e scricchiolanti cannoli che, grazie alla maestria dei nostri pasticcieri, sono diversi da luogo a luogo nella decorazione. Per esempio a Palermo, alle estremità del cannolo si usa adagiare due belle cirase (ciliegie) candite e sul dorso una fettina di buccia d’arancia candita, mentre nella Sicilia orientale è la graniglia di pistacchi di Bronte a dominare la scena. In ogni caso, l’ingrediente che non può mutare è la crema di ricotta, che deve essere rigorosamente di pecora e freschissima.
È una leccornia così cara ai siciliani che, a Piana degli Albanesi in provincia di Palermo, l’onorano con la “Sagra del Cannolo”. Qui, oltre alla sfilata di carri carnevaleschi (che si svolge ogni anno dal 13 Gennaio al 10 Febbraio), si possono gustare cannoli di tutte le grandezze, dai cannolicchi ai cannoli di dimensioni spropositate che rendono ancor più lieta e allegra l’atmosfera carnevalesca, ma soprattutto deliziano lo spirito e il palato.
enri dice
vorrei fare alcune osservazioni…che differenziano questa ricetta bubblicata dal cannolo tipico palermitano.
1. nella pasta aceto al posto delle uova, e vino rosso al posto del marsala
2. nella crema di ricotta solo zucchero, vaniglia, gocce di cioccolato e dadini di zuccata
3. friggere nello strutto
4. quando si avvolgono i cerchi ai tubi di latta si saldano i lembi aiutandosi con un goccio d’acqua
🙂
Saverio dice
Vorrei chiedere come mai la ricotta mischiata con lo zucchero é venuta molto lenta….eppure ho sgocciolato la ricotta che risultava sodissima e setacciato come nella ricetta
Giovanni Cardella dice
Saverio, può succedere ma dipende dalla qualità della ricotta.
Pina dice
La ricotta deve essere setacciata in un colino aiutandosi con un cucchiaio e mai farla con uno sbattitore perché la ricotta diventa liquida e lo zucchero va per metà del peso della ricotta
Giovanni Cardella dice
Ciao Pina, mi permetto di dissentire. Tu puoi continuare a passarla al setaccio (giustamente) posso però assicurarti che come suggerisco io rimane intatta e non liquida. Poi, se metti la ricotta nella planetaria e la frulli allora si che si liquiefà!!!!
giuseppe dice
Nella provincia di Trapani, i migliori cannoli in assoluto si mangiano in due paesini: Dattolo e Fulgatore. Per ovvi motivi non do i nomi delle pasticcerie. Premesso ciò, la mia compagna Abruzzese che è impazzita per la Sicilia e mi obbliga a portarla ogni anno, è diventata una maestra della cucina Siciliana. Per farvi capire, è una delle pochissime in grado di preparare ” li maccarruna di casa” non con i ferri da calza, li busi, ma con la “disa” quella sottilissima erba seccata, perfetta per fare la pasta bucata sottilissima e leggera. I suoi cannoli, hanno vinto un confronto con quelli succitati. La ricetta della scorcia pubblicata sul sito è praticamente uguale alla sua, ereditata da una mia bisnonna. L’unica differenza non da poco è che lei usa rigorosamente cannoli di canna e non metallici per friggere. E sono cannoli che non vengono cambiati. Non è una fisima stupida. C’è una precisa ragione di cottura. Qualche sostanziale differenza c’è con la crema, principalmente nella quantità di zucchero. La ricotta deve essere di pecore di montagna; è molto più dolce e profumata. e deve stare uno o meglio due giorni in frigo per eliminare il siero, come correttamente spiegato. Lo zucchero, per una ricotta di ottima qualità non deve superare i 200 grammi per chilo di ricotta. Solo se, come capita talvolta ,puzza un po’ di “beccume” può essere maggiore, ma i cannoli in ogni caso non saranno il massimo. Passarla una sola volta al setaccio. Solo se ha molti grumi ( ma allora non è perfetta) passarla due volte. Per il resto concordo in tutto. Complimenti per la quasi perfezione della ricetta. In altri siti ho letto cose che fanno accapponare la pelle. Pensate che ho letto di mescolare la crema gialla o impiegare la ricotta di vacca!. Ovviamente data la variabilità di gusti ognuno fa quello che vuole. Io ho parlato del cannolo teorico, perfetto..Complimenti per il resto del sito
Giovanni Cardella dice
Ciao Giuseppe, grazie per le tue preziose informazioni che pubblico in modo di mettrle a doisposizione degli amici del nostro blog. A presto
enri dice
dimenticavo… un po di cacao per scurure le scorze non sta affatto male…e a palermo si decorano generalmente solo con una scorzetta d’arancia candita… scorza d’arancia e ciliegia insieme si mettono sullo sfincione di san giuseppe 🙂
Giovanni dice
Ciao Enri
Accogliamo con piacere i tuoi suggerimenti. Come diciamo spesso, ai nostri amici che ci danno suggerimenti o consigli,la cucina è compsta anche da “variazioni sul tema” e creatività. Ti assicuriamo che, a parte la frittura nello strutto e la ciliegina sulle “sfince di San Giuseppe”, l’aceto al posto delle uova, il vino rosso invece della Marsala e il cacao, fanno parte di quelle variazioni sopra cennate che, in definitiva, risultano afficaci allo stesso modo. Lasciamo quindi liberi i golosi di cannolo di confezionarselo come meglio gli pare, non dimenticando tuttavia che le linee guida per la realizzazione sono quelle che tu e noi suggerimao. Grazie del tuo interessamento e, a presto.
Francesca dice
Ciao volevo sapere quanti giorni si possono mantenere fresche le bucce di cannolo facendole in anticipo, fritte nello strutto. Grazie
Francesca da Roma
Giovanni Cardella dice
Ciao Francesca, non li abbiamo conservate, in una scatola di latta, anche per una settimana, ma penso che si possano conservare più a lungo.
salvina dice
Mi sapete dire quanto tempo posso conservare le cassatelle di ricotta?
Giovanni Cardella dice
Ciao Salvina, non più di un paio di giorni anche se le cassatelle sarebbe opportuno consumarle ancora calde
cristina dice
golosa di questo dolce che non ho mai fatto ,spero a presto d farle sapere come mi è venuto.
grazie
Giovanni dice
Ciao Cristina leggendo le due parole mi vien da dire come zio Paperone: “questa è musica per le nostre orecchie”! Facci sapere. Ti aspettiamo
Pina dice
Proverò questa ricetta per la scorcia perché ancora non ho trovato una ricetta che mi soddisfi , per il momento l’ho sempre comprati alla Coop sono veramente buoni mi fanno sentire di essere in sicilia
francesco dice
un consiglio,la ricotta la mischierei con una minima parte di crema pasticcera era la ricetta di mio nonno pasticcere siciliano
gianni dice
ciao sono un imprenditore edile di rigini palermitana e forte appassionato di cannoli, concordo con il vino rosso e lo strutto, le ciliege o la scorza d’arancia vann a gusto cosi ome a me non piace molto la cioccolata a gocce ma la cioccolata al latte grattuggiata molto sottile
per quanto riguarda la ricotta consiglio di passarla nel pasino dei pomodor diinox per due o tre volte affinch si affini anche lo zucchero
be io ho un cognato pugliese di 60 anni a assaggiato tanti cannoli fatti da tante pasticcerie siciliane in milano ed anche in sicilia, be haclassificato i miei i piu buoni in assoluto.
be vi premetto che li ho fatti soltanto tre volte in vita mia e ne sono rimasto stupito da solo.
Giovanni dice
Ciao Gianni siamo contenti per le tue esperienze dolciarie. Ti assicuriamo che qualunque alimento fatto in casa è sempre più buono, soprattutto per la certezza degli ingredienti impiegati. E poi in certe cose basta un minimo di entusiasmo per la buona riuscita! E ci pare che a te non manchi. Grazie per i consigli e a presto.
enri dice
caro gianni, sono ripassato su questo sito per caso e ho visto che concordi su alcumi miei suggerimenti. anche io sono un imprenditore nel ramo edile e lavoro in polonia. ho la famiglia siciliana e tanti amici pasticceri…per questo so la ricetta palermitana originale (tieni conto che se hai notato a palermo i cannoli i praticamente tutti i bar sono identici, perche e’ proprio una la ricetta, a meno di microscopiche varianti). se vuoi provare dei cannoli veramente buoni consiglio la pasticceria pietro serio a cefalu e mellina a milano (la ricotta e’ veramente di pecora).comunque anche qui a cracovia in polonia me li faccio spesso…per esempio li ho fatti ieri e appena adesso me ne sono riempito uno, decorato e mangiato.se sei interessato a ricette originali come vengono in pasticceria o rosticceria puoi contattarmi.ovviamente la passione per l’edilizia ci accomuna, per cui possiamo metterci in contatto. tu in che citta lavori? scrivimi tanquillamente ad ayor123@libero.it
Valentina dice
Io non li ho mai fatti …ma in questi giorni mi piacerebbe provare a farli..mandami la tua ricetta visto che li fai così buoni.
Giovanni Cardella dice
Cia Valentina, non capisco perchè non provare la ricetta sulla quale hai fatto il commento che, fra l’altro, ti dà la possibilità di vedere il risultato. Per il gusto ti devi fidare è ottimo, senza nulla togliere ai cannoli di enri. A presto
Stefy dice
Ciao!
Io abito in Campania e la ricotta di pecora non si trova in tutti i caseifici,posso usare quella di bufala?
Giovanni dice
Ciao Stefy La crema di ricotta di pecora sarebbe l’ideale. Maolgrado ciò, si può anche realizzare con ricotta ricavata dal latte di mucca e quindi, ritenedondo che quella di bufala sia simile va bene anche quella. D’altra parte come si può negare una gioia al palato se l’ingrediente principale non si trova? Facci sapere il risultato. Grazie e a presto
Cristiana dice
Ciao,
oltre a farvi naturalmente i complimenti per i contenuti del vostro sito, volevo chiedervi se avete per caso la ricetta della variante dei cannoli al cioccolato che ho assaggiato la scorsa estate a Catania…
Grazie, saluti
Cristiana
Giovanni dice
Ciao Cristiana, intanto benvenuta nel nostro sito, ti ringraziamo per i complimenti e ci auguriamo di rileggerti più spesso. Per quanto riguarda la tua richiesta ti consigliamo di seguire il procedimento per realizzare i cannoli siciliani (clicca qui per la ricetta) soltanto che invece di utilizzare la crema di ricotta utilizzerai la crema al cioccolato.
Per la crema al cioccolato ti consigliamo di procedere preparando questa crema pasticcera (clicca qui per la ricetta). Quando la crema sarà pronta versala, ancora calda, in una pirofila dove al fondo avrai depositato 240 grammi di cioccolato fondente sminuzzato. Mescola velocemente con la frusta, finché il cioccolato sarà ben amalgamato, quindi procedi come indica la ricetta della crema pasticcera.
Sperando di esserti stati utili ti invitiamo a farci sapere come è andata. Ciao
Cristiana dice
Grazie mille!
Vi farò sapere appena possibile com’è andata 😉
A presto.
Ciao
Cristiana
Giovanni dice
Ciao Cristiana grazie a te, a presto
francesco dice
Buongiorno , innanzitutto compilmenti …è bellissimo potersi confrontare su questi argomenti…Scusatemi se da toscano mi permetto di intervenire su una delle massime espressioni della pasticceria siciliana ma non posso fare a meno di segnalare la versione (credo Catanese )in cui il cannolo , una volta riempito , viene “inzuppato” in una granella ottenuta pestando dei fantastici pistacchi di Bronte in modo che rimanga attaccata alla ricotta…una delizia . Saluti .
Giovanni dice
Ciao Francesco ti ringraziamo per i complimenti e soprattutto per le tue parole: “…una delle massime espressioni della pasticceria siciliana…”
Non possiamo non essere d’accordo con te che scrivi dalla terra adottiva del grande Pellegrino Artusi. Tuttavia ti segnaliamo che nella presentazione della ricetta diciamo: “….in ogni luogo della Sicilia si confezionano fragili e scricchiolanti cannoli che, grazie alla maestria dei nostri pasticcieri, sono diversi da luogo a luogo nella decorazione. Per esempio a Palermo, alle estremità del cannolo si usa adagiare due belle cirase (ciliegie) candite e sul dorso una fettina di buccia d’arancia candita, mentre nella Sicilia orientale è la graniglia di pistacchi di Bronte a dominare la scena. In ogni caso, l’ingrediente che non può mutare è la crema di ricotta, che deve essere rigorosamente di pecora e freschissima….” Forse non hai letto fino in fondo. In ogni caso ti ringraziamo e ti aspettiamo sempre con grande interesse. A presto
ina lo nardo dice
ciao Giovanni,sono entrata nel tuo sito per lo sfincione e sono arrivata ai cannoli. Che meraviglia! m’è venuta una gran voglia di mangiarli! Qui secondo me, non ne capiscono niente di cannoli e soprattutto di crema di ricotta, mi fanno venire una rabbia quando si vantano di saperli fare!Io che in genere cucino poco, ho un sacrosanto rispetto per i miei ricordi di “autentica” palermitana. Tra questi ci sono i cannoli, la caponata, i broccoli con la “pastetta” e le arancine che preparava mia madre.Ecco perchè mi sono “arricriata” nel leggere le tue ricette, (sono ancora all’inizio)mi sento un pò a casa mia, quando abitavo a Palermo e sentivo questi odori! Sono già una tua “fan”, spero di provarne più di una e ti farò sapere. Dinuovo ciao Ina
Giovanni dice
Ciao Ina sono contento di sapere che hai apprezzato questo lavoro. È iniziato come hobby, che tuttavia è divenuto un gradevole impegno giornaliero. Sapere che migliaia di persone sparse per il mondo, soprattutto nostri conterranei, ci seguono e ci scrivono, con parole a volte commoventi, ci sprona a continuare su questa strada. La cucina siciliana, come ben sai, porta con se la storia che ha sovrastato la nostra incantevole terra, ed è per questo che abbiamo deciso di farla conoscere un po’ a chi ne vuol sapere, rendendoci anche conto che tutto è limitato alle nostre conoscenze. Conoscenze che, con i contributi dei nostri frequentatori, giorno dopo giorno, si allargano anche a tradizioni di paesi della Sicilia dove, per esempio, le “ravazzate” (che per i palermitani sono quelle magnifiche “ brioscine” ripiene di prosciutto e mozzarella) sono dei dolci ripieni di crema di ricotta!
Il tuo significativo commento, oltre a gratificarmi, conferma quanto detto.
Ti aspetto man mano che vai leggendo. Ciao Giovanni
Giacomo dice
Ho iniziato da poco a cucinare alcune cose tipiche siciliane seguendo le vostre ricette e devo dire che sono davvero ben spiegate e non troppo difficili da realizzare, in particolare ho fatto il pan di spagna, le arancine e i cannoli appunto..
Che bella cucina quella siciliana!!
Grazie
Giacomo da Genova (Zena)
Giacomo dice
Una domandina..come setacciare la ricotta?
Giovanni dice
Ciao Giacomo intanto grazie per le tue belle parole. Per quanto riguarda la crema di ricotta ti suggeriamo il nostro procedimento: usiamo una planetaria e amalgamiamo ricotta e zucchero, con l’attrezzo a frusta, fin quando ottieni una crema ben liscia.
Se non possiedi la planetaria puoi usare un setaccio a fori non troppo sottili aiutandoti con un tarocchino (è un specie di paletta di plastica che ti aiuterà nell’operazione). Un amico del nostro sito ci ha suggerito che lui procede setacciando la ricotta per due-tre volte al passino (il passa pomodoro manuale). In ogni caso, qualunque metodo userai, quello che conta è il risultato, ovvero una crema liscia che è quella che noi preferiamo. Puntualizzo quanto detto perché c’è invece chi, nella pasticceria siciliana, preferisce una crema più grezza. Sperando di esserti stati utili ti salutiamo e ti aspettiamo su altre ricette.
anna dice
Ne ho fatto una dose completa: un vero successo!!!!!!!!!!!!!! Buonissimi, non disgustano, fantastici, con pochissima difficoltà di lavorazione. Complimenti!!!!!!!
Giovanni dice
Ciao Anna ricevere questi attestati ci invoglia ancor più a continuare su questa strada, ovvero mettere a vostra disposizione ciò che poi risulta un successo della nostra gastronomia siciliana. Grazie e continua a seguirci. A presto.
melino dice
URGENTE!!!! Ciao Giovanni,stasera ho delle visite! nella ricetta dei cannoli posso sostituire lo strutto con del burro? se é possibile che quantitá devo mettere? Rispondimi prestooooo!!! grazie di antemano.
Giovanni dice
Ciao Melino spero di essere giunto in tempo! Puoi usare il burro (anche se non non l’abbiamo provato) come segue:
150 grammi di farina, 15 grammi di cacao in polvere, 20 grammi di burro, 1 uovo, 20 grammi di zucchero e un cucchiao di vino (o marsala). Inpasta e fai riposare per circa un’ora e poi segui la ricetta. Evidentemente adegua le dosi secondo le tue esigenze: Ciao, fammi sapere e a presto
flaviana dice
ciaooo cercavo un ottima ricetta per i cannoli ed eccola qua!!!!volevo preparare i cannoli per i miei titolari siciliani (quali miglior intenditori)e solo che non riesco a trovare le canne per friggerli come posso sostituirle?altrimenti credo che dovrò cercare in un negozio specifico per pasticcerie un saluto.a presto
Giovanni dice
Ciao Flaviana le canne per confezionare le bucce, come diciamo nella ricetta, devono avere le dimensioni indicate e possono essere delle vere e proprie canne (che è il metodo antico, ma oggi non si usano più). Oggi è facile reperirle in negozi specializzati. Se sei a Palermo potrei suggerirti anche dove, tuttavia leggendo il tuo commento penso che sei fuori dalla Sicilia, pertanto devi cercare: oggi esistono in acciaio in modo da poterle utilizzare quando vorrai. Facci sapere se riuscirai a fare la sicuramente gradevole sorpresa ai tuoi titolari. Ciao e a presto
Giulia dice
Ciao non ho trovato le canne x friggire posso metterla intorno ad un cannellone grazie
Giovanni Cardella dice
Ciao Giulia, se per cannellone intendi la pasta te lo sconsiglio. Se puoi usa, come si faceva anticamente, delle canne. A presto
Giacomo dice
Oggi ho trovato della bella ricotta fresca siciliana qua al mercato a Milano e ho provato a setacciarla nel passino come suggerito però il risultato non è stato dei migliori, perchè essendo non molta la ricotta è più quella che rimane sopra al passino che quella che scende..
Non avendo la planetaria procedo con lo frusta elettrica, meggiu che ninte si dice a genova..
Il passino lo riutilizzerò dal kg di ricotta in su..
Sbagliando si impara.
Saluti a tutti
Giovanni dice
Ciao Giacomo per ottenere una ricotta ben setacciata puoi usare anche un setaccio (tipo quello che puoi vedere cliccando qui) capovolto e setacciala aiutandoti con un tarocco (è un raschietto di plastica) oppure con un cucchiaio di legno largo; in questo modo la potrai setacciare tutta, anche piccole quantità ottenendo una crema ancora più raffinata. Grazie per la tua attenzione e..facci sapere. Ciao
Biagio dice
Ciao a tutti. Sono un ingegnere modenese di origini pugliesi con una spiccata passione per la cucina, e da buon golosone, ho una particolare passione per il cannolo siciliano. Finalmente la scorsa settimana, avendo trovato gli ingredienti, soprattutto la ricotta di pecora siciliana, ho provato ha preparare la mitica prelibatezza. Tutto è andato bene, ma nella “scorza”, durante la frittura non si sono sviluppate le classiche ” bolle d’aria”. Gli amici siciliani sostengono perchè non ho messo l’aceto… Secondo voi? Come posso perfezionare?
Grazie mille.
Biagio
Giovanni dice
Ciao Biagio le bucce dei cannoli che abbiamo suggerito nella nostra ricetta è una delle classiche. Tuttavia si possono ottenere anche con altri procedimenti, come ad esempio con 600 grammi di farina, 30 grammi di sugna e due tuorli d’uovo (che è un’altra ricetta tradizionale) oppure, come nella nostra ricetta, sostituendo le uova con albumi e aceto e aggiungendo poco cacao amaro in polvere. Bisogna ottenere sempre un impasto piuttosto duro ed elastico. Aspettandoti con i tuoi risultati, ti ringraziamo e ti salutiamo
nanà dice
complimenti per l’idea di pubblicare le ricette regionali, io avendo un marito di origini siciliane ne ho sperimentato qualcuna, oggi fatto gli arancini, una vera DELIZIA!!!!!!!
Giovanni dice
Ciao Nanà ti ringraziamo per i complimenti e ci auguriamo che, poco per volta, proverai tutte le nostre ricette. Siamo sicuri che ci risentiremo spesso….
Un suggerimento? Prova questa ricetta (clicca qui)
Ciao e a presto
Sandro dice
salve, ho provato la ricetta è il risultato è stato ottimo. le dosi consigliate pero’ non sono per 12 cannoli ma molti, molti di piu’.
potresti fornirmi le dosi esatte per 12? grazie
Giovanni dice
Cia Sandro, siamo molto contenti per il tuo ottimo risultato. Per quanto concerne la dose per 12 cannoli ti consigliamo, una volta preparato l’impasto della nostra ricetta, di dosarla (visto che ormai conosci la quantità) conservando in freezer una parte dell’impasto, in modo da riutilizzarlo la prossima volta che preparerai i cannoli. Nel ringraziarti per il tuo commento ti salutiamo e ti aspettiamo.
davo8531 dice
per questo so la ricetta palermitana originale (tieni conto che se hai notato a palermo i cannoli i praticamente tutti i bar sono identici, perche e’ proprio una la ricetta, a meno di microscopiche varianti). se vuoi provare dei cannoli veramente buoni consiglio la pasticceria pietro serio a cefalu e mellina a milano
buona ricetta e vorrei rispondere al tipo sopra dicendo che i cannoli sono tutti uguali perchè fatti di fabrica quelli fatti in casa sono tutt’altra cosa che ormai nn fà più nessuno neanche a cefalù
michela dice
Ciao mi chiamo Michela ,ti sto scrivendo prima di tutto per farti i complimenti per le ricette pubblicate ,ne ho provata qualcuna (cassatelle ,diplomatiche genovesi),e devo dire che il risultato è stato eccellente .Ti premetto che sono di Trapani e, che quindi conosco bene tutti i dolci pubblicati,e ti posso dire che sembravano usciti da una pasticceria non solo per l’aspetto ma soprattutto per il sapore ,devo dirti però che purtroppo ho avuto problemi con la buccia dei cannoli,sia nel sapore che era diverso da quelli comperati ,che a livello estetico,ti spiego meglio:quando li ho fritti, questi non hanno fatto le classiche bollicine del cannolo,ma restavano piatti, potresti dirmi come mai?la farina che ho usato è quella doppio zero in quanto non hai specificato altro.Mi sorge un’altra domanda ,sicuro che la dose dell ‘impasto sia per dodici scorze? Ho provato a dividere l’impasto in dodici porzioni e ho fatto friggere una scorza ,era enorme e strana, cosi ho provato a stendere l’impasto di due millimetri circa e ti ho gia detto prima che la riuscita è stata pessima, ti premetto che ho eseguito tutto alla lettera,ti ringrazio di avermi ascoltata e spero tu possa rispondermi al piu presto,ad ogni modo complimenti…..SPERO CHE IN SEGUITO POSSIATE PUBBLICARE LA RICETTA DELLE PESCHE E DEI DOLCI DA RIPOSTO.
Giovanni dice
Ciao Michela ti ringraziamo per i complimenti e siamo contenti per la buna riuscita delle ricette che hai provato. Per quanto riguarda la buccia dei cannoli devo dirti che hai ragione per la quantità dell’impasto che sicuramente è per più di dodici cannoli (abbiamo modificato la ricetta), tuttavia se ti attieni alle nuove indicazioni date nella ricetta, puoi ricavare quelle che desideri e il rimanente impasto puoi conservarlo benissimo in freezer per poi riutilizzarlo in futuro, oppure dimezza gli ingredienti per ottenere un impasto meno…abbondante, oppure ancora friggi tutte le bucce che puoi ottenere con l’impasto, utilizza quelle che ti servono e quelle rimanenti le puoi conservare in scatole di latta che potrai riutilizzare quando vorrai.
Abbiamo nuovamente descritto nella ricetta un modo più dettagliato per la realizzazione delle bucce. Un suggerimento è quello di stendere la sfoglia con una sfogliatrice (la foto che potrai vedere è il risultato finale).
Infine, per le pesche e i dolci di riposto, ti invitiamo a pazientare ancora un po’ perché fanno già parte della nostra scaletta, ciò vuol dire che le vedrai pubblicate al più presto.
Nel salutarti, sperando di aver fatto cosa gradita, ti aspettiamo. A presto
Ljdia dice
Ciao!Complimenti per il sito è bellissimo!
Per il compleanno di mio nonno, che è di Agrigento, seguendo le vostre ricette ho potuto fargli una bella sorpresa, anche tutti gli altri commensali han gradito *ç*
Per il dessert ho preparato i Cannoli seguendo la vostra ricetta ma la scorcia è venuta poco croccante, anche se si sono formate le bollicine e il colore e il sapore eran perfetti.In cosa ho sbagliato?
Ho il dubbio che lo spessore finale non fosse quello giusto, mi spiego, avvolgendo l’impasto sulle cannelle mi faceva un doppio giro.Ho sbagliato?Doveva essere meno lungo?
L’altro mio dubbio era sulla quantità dell’olio,in mancanza della friggitrice li ho fritti in un padella antiaderente ma non erano completamente immersi, infatti ho dovuto girarli.
Alcuni consigliano, per renderli croccanti, di riporre in frigo i cannoli formati prima di friggerli, ha senso? E la temperatura dell’olio non ne risente?
Grazie Ljdia
Ps:Attendo con anzia la ricetta per le “minni di virgini” ^_~
Giovanni dice
Ciao Ljdia grazie per gli apprezzamenti sul nostro sito e complimenti per il gradimento dei tuoi ospiti. Per quanto riguarda la scorcia se segui attentamente la nostra descrizione il risultato sarà quello che vedi nella foto a corredo dell’articolo. Le canne devono essere della lunghezza di circa 12 cm e lo spessore di circa 3 cm. Dopo aver lavorato l’impasto, come descritto, devi ridurlo ad una sfoglia sottile (come le tagliatelle), quindi devi ricavare dei dischetti dal diametro di 10-12 cm (corrisponde alla lunghezza delle canne). Procedi sempre come descritto friggendo in olio profondo (sa puoi usare una friggitrice sarà meglio perché puoi regolare il termostato a 180°) e le scorcie verranno anche croccanti. Secondo me gli errori possono essere stati due: lo spessore e la quantità di olio che, durante la frittura, deve ricoprire i cannoli. Facci sapere.
Per le “minni di virgini” devi avere un po’ di pazienza. Se continuerai a seguirci troverai questa ricetta che fa già parte della nostra scaletta. A presto
Ljdia dice
Grazie per i consigli, proverò a rifarli non appena possibile! ^_^
Intanto per domani ho in programma il cous cous alla Trapanese Slurp!
lucrezia dice
very …good..
verramente buoni…
Silvestro dice
La ricotta di bufala non è “simile” a quella di mucca, è INFINITAMENTE MIGLIORE. E’ la migliote ricotta in assoluto, e suppongo che i cannoli con essa siano STREPITOSI. Uso il condizionale perché qui a Livorno hanno smesso di venderla proprio quando pensavo di usarla per i cannoli…
Giovanni dice
Ciao Silvestro sicuramente la ricotta di bufala sarà migliore, tuttavia, come la tradizione richiede, i cannoli siciliani richiedono la crema di ricotta di pecora (in Sicilia la ricotta di bufala, anche se ottima, difficilmente è reperibile). In mancanza usa senz’altro quella di bufala e il risultato sarà eccellente. A conferma di ciò posso assicurarti dalle nostre parti, spesso viene usata la ricotta di mucca e il gusto è buono, anche se il siciliano doc preferisce quella di pecora.
Facci sapere il risultato. A presto.
Giuseppe Mura dice
Salve scusate se mi intrometto, io sono sposato con una ragazza palermitana e vengo da cagliari. Anche la sardegna ha forti radici sulla tradizione culinaria. Ho notato che a seconda di cio che mangia l’animale e sopratutto il procedimento,la ricotta cambia. Uno non esperto potrebbe comprare una ricotta buona ma troppo “umida”da farlo impazzire nel far scolare il siero. Bisogna conoscere chi la fa buona e puntare sempre su quel prodotto ,saporita e asciutta quanto basta. Io l’ho provata con la nostra ricotta di capra che rimane piu delicata di quella di pecora,più leggera e saporita, ed escono piu buoni. Però ripeto in diverse zone d’italia il latte di capra cambia, spesso ho sentito molte differenze. Comunque i gusti sono gusti ma le tradizioni sono cosi e devono restare tali. Un abbraccio a tutti.
Emy dice
Ho trovato un sacco di belle ricette in questo blog….ti scrivo nel mio breve periodo di permanenza (per lavoro) in questa splendida regione…. dove ho conosciuto, e più che assaggiato divorato, la cassata palermitana, quella catanese, e la torta cioccolato e pistacchi…ne conosci per caso le ricette….io so solo che la cassata palermitana è quella con la pasta di zucchero sopra e quella catanese ha i pistacchi…quella al cioccolato e pistacchi addirittura non so neanche il nome….
Se le conosci, me le invieresti via mail?…intanto ti invito a visitare il mio blog le torte stregate di emy
Giovanni dice
Ciao Emy la cassata siciliana, come correttamente affermi, è tipica di Palermo. Ciò non toglie che in Sicilia questo dolce è eccellente ovunque. I pistacchi sulla cassata sinceramente non li ho mai visti, neanche a Catania; tuttavia è possibile che qualche pasticcere li abbia usati. In ogni caso la ricetta classica della cassata siciliana la puoi trovare sul nostro sito (clicca qui).
Per quanto concerne la torta al cioccolato e pistacchi (il nome è questo) ti consiglio di visitare questo blog dove troverai due ricette.
Nel salutarti e nel complimentarmi per il tuo blog, mi auguro di esserti stato utile. A presto.
Tommaso dice
Ho pubblicato la tua ricetta su facebook e gli ho gia provati sono buonissimi !!!
Grz mille
Giovanni dice
Ciao Tommaso mi piacerebbe conoscere il tuo spazio su Facebook, magari potremo diventare amici. Ciao, a presto
Silvia dice
La crema di ricotta mi è venuta liquida, come si fa a togliere tutta l’acqua ? Visto che deve essere fresca e quindi la crema deve essere fatta in giornata? Aiuto
Giovanni Cardella dice
Ciao Silvia, la ricotta fresca , s’è molto ricca di siero, la puoi mettere a sgocciolare, in un colapasta, lasciandola in frigo per anche per un giorno intero. Insomma, prima di utilizzarla deve essere piuttosto asciutta.
Silvestro dice
Ahimè, non posso fare i cannoli con la ricotta di bufala, perché non la vendono più…
Si trova (a Livorno) solo una mediocre ricotta di pecora e una cattiva ricotta di mucca. Comunque, per fortuna, si trovano cannoli originali siciliani, spediti surgelati, ma il risultato non è male,certo migliore dei cannoli fatti nelle pasticcerie di qui.
Adele dice
Io ho partecipato ad un corso di pasticceria e rosticceria siciliana a palermo, purtroppo per una serie di eventi ho perso tutte le ricette che avevo imparato compresa quella della “buccia” dei cannoli, però non ricordo assolutamente che tra gli ingredienti vi fosse l’aceto, e se non lo metto che succede???? Aspetto una risposta grazie a tutti.
Giovanni dice
Ciao Adele, se non lo metti succede che le caratteristiche bolle non vengono fuori. A presto
maria pia dice
Io la ricotta,anzichè passarla al setaccio,la mescolo nel mixer insieme agli altri ingredienti e viene liscia e cremosa. Provare per credere!
Raffaele dice
Ciao Giovanni, ho provato la ricetta dei cannoli e finalmente posso riprodurre quel mix di croccantezza e morbidezza tipica del mio dolce palermitano preferito!!!
Giovanni dice
Ciao Raffaele siamo felici di averti dato la possibilità di prepararti questo dolce unico al mondo.
A presto
tufo dice
ma è difficile da fare
giorgio marturano dice
BASTAAAAAAAAA, MANDATEMI UN CANNOLO MEZZO CANNOLO, QUì NON CI SONO E NON SI POSSONO NEMMENO FARE PERCHE NON C’è NEMMENO LA RICOTTA FRESCA. COMPLIMENTI , VIVA LA sICILIA E UN SALUTO DALL’eCUADOR
germana dice
Siciliana d’origine (prov. di Agrigento), vivo all’estero(isola di Creta)da 27 anni non per necessita’ ma per scelta (marito cretese conosciuto all’universita’). Nella mia cucina sono sempre stati presenti i piatti della nostra tradizione, ma mi mancavano ancora alcuni gusti legati ai miei primi 20 anni (vedi cannoli alla ricotta, brioche con la granita di limone, muffuletti coi semi di finocchio ripieni col tonno o con le salsicce etc) o perche’ non avevo la ricetta o per la difficolta’/impossibilita’ di reperire alcuni ingredienti. Oggi ho scoperto il vostro site con le ricette di cui sopra e a questo punto non ho piu’ alcuna giustificazione; mi resta pero’ un piccolo problema da risolvere: nella ricetta dei cannoli, con che cosa posso sostituire lo strutto che qui non si trova e in che quantita’ devo usare il sostituto?
Grazie di tutto, soprattutto per le meravigliose ricette.
Giovanni dice
Ciao tufo, ci vuole un po’ di pazienza per realizzare le bucce. Complessivamente è molto facile. Facci sapere.
A presto
Ricette di Sicilia.net
Giovanni dice
Ciao Giorgio ci dispiace non poter esaudire il tuo desiderio. Ci occupiamo solo di ricette e, ti assicuro, ci piacerebbe tanto poter soddisfare soltanto per la nostalgia che trasuda dalle tue parole. Ti auguriamo di tornare al più presto nella tua amata Sicilia. Un abbraccio dalla Sicilia
Ricette di Sicilia.net
Giovanni dice
Ciao Germana, intanto ti ringraziamo di far parte dei nostri tanti amici corregionali, e non, sparsi per il mondo. Poi, per realizzare il cannolo senza lo strutto, puoi provare a sostituirlo con olio extravergine d’oliva in questa proporzione: circa ½ bicchiere per chilo di farina. Per gli ingredienti della nostra ricetta puoi provare ad utilizzare 65 grammi di olio invece dei previsti 75 grammi di strutto. Magari prova con una quantità inferiore per verificare il risultato.
Con l’occasione ti informiamo che puoi ritrovarci anche su Facebook: gruppo “Amo la cucina Siciliana”.
Inoltre, se vuoi, puoi aderire, sul sito stesso a:
• “unisciti a questo sito”;
• iscriverti alla “newsletter” che ti permetterà di ricevere, in contemporanea, i nuovi post che man mano verranno aggiunti;
Tutto ciò è molto facile e gratuito.
Facci saper il risultato. Restiamo a tua disposizione per ogni altro chiarimento.
A presto
Ricette di Sicilia.net
kevin dice
grazie per tutta la informazione,sn squisiti dall immagine,spero che sarete i primi al mondo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!ciao da tutti di vicenza
Giovanni dice
Ciao Kevin grazie per il tuo entusiasmo e per il tuo augurio. Noi già siamo molto soddisfatti per i commenti come il tuo.
Un abbraccio dalla Sicilia. A presto
albebbe45 dice
ciao a tutti, sono un messinese in esilio (per lavoro) ed ormai mi sono stabilito qui a Torino, e ieri cercando una ricetta tipica del messinese, (stoccafiffo) sono capitato a leggere i dolci, e essendo un golosone di cannoli ho provato a fare anche la crema al CAFFE’, unendo alla ricotta qualche cucchiaino di caffè macinato, debbo dire che sono piaciuti anche ai miei amici.- Provate a farli non so se vi piaceranno però……. !!! ciao a tutti .-
Giovanni dice
Ciao Albebbe, proveremo senz’altro la tua prova di cannolo con la crema al caffè. Siamo certi che sarà ottima (l’accoppiamento non è male!).
A presto
sebastiano dice
ciao Giovanni complimentisssssimi per questo bellissimo sito io sono un Palermitano di origine e Amo cucinare volevo chiederti una cosa io ho fatto questi splendidi cannoli tutto ok tranne un paio di cose come mai non mi sono venuti croccanti come quelli comprati in pasticceria? e un’altra cosa come mai dopo i primi 5-6 mi si bruciano ? io per friggere le scorcie ho usato un banalissimo olio di semi e li ho fatti con un pentolino e senza friggitrice in attesa di una tua risposta ti faccio ancora tante congratulazioni e ti saluto
Giovanni dice
Ciao Sebastiano, grazie per i complimenti. Il problema che ci descrivi potrebbe essere dovuto alla temperatura dell’olio (la “scorcia” ha assorbito olio), prova ne è che, dopo i primi 5-6, si bruciano. Ciò è dovuto probabilmente al fatto che l’olio continua a salire di temperatura.
Quelli che vedi nelle foto della nostra ricetta li abbiamo fritti con una friggitrice usando olio di semi di arachide (ma questo non è fondamentale) ad una temperatura di 170°. Insomma l’olio deve essere ben caldo ma non bollente.
Facci sapere. A presto
Ricette di Sicilia
francesco dice
aiutoooooo sto a cracovia e mi voglio fare dei cannoli dove posso trovare sta scorza per cannoli siciliani spero che qualcuno mi possa aiutare aiutatemi per favoreeeeeee grazieeeeeeeeeeee
Giovanni dice
Ciao Francesco, non sono molto pratico di Cracovia, tuttavia ti consiglio di seguire la nostra ricetta perché non è affatto difficile fare la scorza dei cannoli. Provaci e fammi sapere.
Ricette di Sicilia
maria dice
caro Giovanni grazie de receta de cannoli siciliani no io te chedo un favore Voglio tanto a preparare vostri corneti che se vendono in bar no no lo sho a preparare.Mi dai per favore la ricetta? Grazie mille.
Giovanni dice
Ciao Maria, ti invito ad iscriverti alla newsletter del nostro sito. Ciò ti consentirà di ricevere in contemporanea le nuove ricette che, man mano verranno aggiunte. La ricetta del cornetto fa già parte della nostra scaletta, pertanto continua a seguirci perché al più presto la troverai. A presto
clary dice
grazie 😀
sandra dice
ottima come ricetta
delfina dice
come mai i miei commenti postati due settimane fa non trovano riscontro? altri commenti postati negli stessi giorni, ricevono un’immediata e pronta risposta.dov’ è finita la tanto celebrata (da questo sito) cordialità siciliana? è solo grottesco folclore? ho capito tutto….
Giovanni dice
Ciao delfina
Mi pare che molto affrettatamente hai deciso sulla nostra cordialità. In ogni caso rispettiamo il tuo pensiero. Dal canto nostro cerchiamo di essere sempre ciò che siamo.
Con tutti i nostri limiti, se (e succede molto raramente) diamo priorità a qualche commento – come nel presente caso – è semplicemente perché riteniamo che meriti precedenza. Ciò non può essere spunto per chicchessia esprimere giudizi come il tuo.
Detto ciò ti ricordiamo che Ricette di Sicilia non è un forum e che, tuttavia, il nostro lavoro amatoriale non ci esonera dal massimo rispetto di chi ci legge.
Ricette di Sicilia
delfina dice
il blog è,per sua stessa natura, luogo di scambio di opinioni spesso divergenti: non importa che si dia una risposta,ma che si leggano i commenti di tutti….sono entrata con entusiasmo e gentilezza…ma,forse,la mia ‘diversità’ culturale ha infastidito non poco…..
Giovanni dice
Ciao delfina
Dispiace doverti contraddire perché lo scambio di opinioni (soprattutto quelle divergenti) sono da noi sempre ben accolte. Quello che risulta molto irritante non è assolutamente la tua “diversità culturale” (quella ci può soltanto onorare), ma è sentirti affermare (anche se con ??) che la nostra cordialità è solo “grottesco folclore”. Ti assicuriamo inoltre che i commenti che riceviamo sono da noi tutti letti ed a tutti (magari con un po’ di ritardo) viene data risposta.
Nel confermare il nostro massimo rispetto per chi frequenta il nostro blog e la nostra disponibilità allo scambio di opinioni, cordialmente ti salutiamo
Ricette di Sicilia
Luca dice
Ciao oggi mi sono alzato presto e ho detto… “ho voglia di cannoli” in veneto è dificile trovare una pasticceria che faccia i cannoli siciliani dunque navigando in internet ho visto il vostro sito… pieno di belle ricette… dunque per soddisfare la mia sfrenata voglia di cannoli e sono andato a fare la spesa… ho preso le canne di metallo il cacao le gocce lo strutto e gli altri ingredienti… poi vedendo nel banco frigo ho visto dei cannoli in scatola… li ho presi per vedere la differenza… ho iniziato per pranzo e ho seguito tutti i passaggi… appena liho finiti mi sono buttato a capofitto… prima su quelli compri e poi quelli caserecci…
risultato: i caserecci aevano un gusto semplcemente sublime
i cannoli industriali sapevano da plastica…
grazie per la ricetta mi è piaciuta molto!!!
massimo dice
ciao sono massimo,vivo in argentina e da buon siciliano mi mancano i deliziosi cannoli.grazie per la vostra ricetta proverò a prepararli e vi farò sapere. ciaoo
rita dice
io ne ho provato di ricette per l’involucro,ma non sono mai riuscita a farle croccanti,proverò anche questa e speriamo bene che non ci sia un segreto di cui non ci si vuole informare,ciao rita
Giovanni dice
Ciao Rita nessun segreto! Le foto degli involucri che puoi vedere nella foro sono stati realizzati con questa ricetta. Dacci sapere come è andata. Un saluto. A presto
soad el mahgiub dice
Cari amici, devo chiedervi un consiglio e spero che mi potrete accontentare. Io sono italiana mussulmana e ovviamente non posso usare nè lo strutto nè la marsala. Posso usare altre cose o devo semplicemente privarmi di un dolce cosi squisito come i cannoli siciliani? grazie dell’aiuto, sarà davvero apprezzato. Io voglio farli a casa perchè vivo in Inghilterra ed è difficile trovarli e poi adesso che conosco gli ingredienti, non posso più mangiarli….
Aspetto ansiosamente una risposta…..
Grazie!
Giovanni dice
Ciao Soad, per quanto riguarda lo strutto potresti usare un prodotto vegetale, ad esempio la margarina. Per quanto concerne il Marsala tieni presente che serve, assieme all’aceto, alla formazione delle caratteristiche bolle del prodotto finito. Quindi, per non rinunziare al cannolo, potresti sostituire i liquidi della ricetta con altri liquidi. In considerazione dell’uso della margarina assieme agli altri liquidi, sicuramente otterrai una cialda molto diversa dall’originale. Puoi provare, magari diminuendo le quantità, per vedere il risultato per poi decidere se ne vale la pena.
A presto
ROSANNA dice
Ciao a tutti,
Caro Giovanni, càpito qui per la prima volta alla ricerca della ricetta del cannolo siciliano che ho assaggiato qlc settimana fa durante la mia prima visita in Sicilia. Mio marito è rimasto letteralmente “folgorato” dalla vs cucina ed in particolare dai dolci e dal cannolo. Appena trovo le cannelle di latta mi ripropongo di sperimentare la tua ricetta. Volevo far sapere a tutto il mondo (forse esagero un po’… magari a tutti quelli che leggono) che sono stata in Sicilia per la prima volta in vita mia e ho visitato la zona orientale da Taormina a Noto. Be’ è il posto più bello che ho mai visto in vita mia: bella la natura, belle le città e cittadine cariche di storia, bella la gente: allegra, solare, semplice, colta e raffinata, molto disponibile allo scambio e al contatto umano. Sono arrivata carica di pregiudizi sul siciliano malavitoso e sulla Sicilia depressa e isolata dal mondo; me ne ritorno a casa con tanta nostalgia per una terra veramente magica e seducente. Un abbraccio e a presto, quando ti racconterò dei cannoli preparati da me …:)
Giovanni dice
Ciao Rosanna, quando il 26 ottobre del 2008 abbiamo intrapreso questa piacevole avventura abbiamo scritto di aver iniziato l’attività di questo blog per condividere la nostra passione per la cucina e la cultura siciliana. Abbiamo anche sperato di coinvolgere i siciliani sparsi per il mondo ma, soprattutto, di appassionare anche chi siciliano non è.
Oggi, con grande orgoglio, possiamo affermare che la nostra speranza è una realtà che ci stimola a continuare su questa strada: siamo riusciti ad interessare non solo i siciliani ma anche le persone che, come te, esprimono giudizi lusinghieri sulla nostra – per certi versi strana – meravigliosa terra.
Per quanto concerne i pregiudizi, posso soltanto dirti che una mia esperienza, simile alla tua, alla fine mi ha fatto riflettere al punto che, oggi prima di esprimere giudizi mi piace prima constatare personalmente e poi trarre le mie deduzioni. Pertanto benvenuta fra di noi, e che questo sia il primo di una lunga serie di dialoghi. Fammi sapere dei cannoli! A presto
Francesco dice
Ciao,
ho seguito pedissequamente la ricetta, ma nelle scorze vengono poche bolle e sono meno friabili e croccanti da quelle che si trovano in pasticceria.
Ho provato tutte le variabili di ricette reperite in internet (vino rosso al posto del marsala, con e senza uovo,etc..) ma il risultato non è quello che mi aspettavo.
Può dipendere dalla temperatura dell’olio di frittura? Adopero olio di semi di arachidi e metto le scorze quando è ben caldo ma non fumante.
Mi puoi aiutare?
Io ricordo da piccolo le scorze fatte da mia madre leggere, soffici e croccanti, piene di bolle che si rompevano solo a sfiorarle, con l’interno rosso scuro per l’uso (credo) di molto vino rosso….ma non riesco più a trovare la ricetta.
Grazie per l’attenzione
Francesco da Catania
Francesco dice
Scusami, dimenticavo di aggiungere che per spianare la pasta uso la macchina a manovella dell’Imperia, con spessore impostato sul penultimo scatto (circa 1 mm ). Va bene?
Grazie ancora e scusa il disturbo.
Francesco da catania
Francesco dice
Sono forse un pochino assillante, ma mi fa rabbia non riuscire a fare delle scorze come si deve: dimenticavo ancora di dire che mentre l’esterno della scorza fritta diventa molto scuro, all’interno resta molto chiara, quasi bianca; dipende dal tempo di frittura o dalle “canne” di alluminio che uso? Le ho acquistate in un negozio di forniture per pasticceria.
Grazie ancora e scusami tanto per l’insistenza.
Complimenti per il sito
Francesco da Catania
Francesco dice
Grazie lo stesso……
ho risolto da me….si trattava dell’olio troppo caldo; ho acquistato un termometro e friggendo a 180° le “scorze” vengono perfette.
Buon Natale a tutti
Francesco
Giovanni dice
Ciao Francesco, ci dispiace e ci scusiamo di non potere essere stati tempestivi ma siamo contenti del tuo risultato finale. Ci scusiamo ancora, ad maiora!
Buon Natale e felice 2012
Ricette di Sicilia
Gianni dice
Salve, ho mescolato la ricotta ( abbastanza consistente ) con lo zucchero. Dopo averla amalgamata bene e’ riuscita molto morbida. Cosa ho fatto di sbagliato?
Grazie
Cecilia dice
Carissimo Giovanni,
è stato con immensa allegria che ho trovato il tuo sito e questa ricetta meravigliosa.
Abito in Brasile e qui, difficilmente si trovano i cannoli. E quando si, non sono affatto buoni come gli originali.
Anche se la mia famiglia è parte romagnola, parete milanese, a me piacciono tantissimo i dolci siciliani, specialmente cannoli e la superba sfogliatella.
Non appena riesco as avere le cannelle (un amico le sta confezionando per me appositamente), farò il primo esperimento. Ho visto diverse ricette in internet, ma la sua mi sembra di essere quella vera e la più buona.
Un dubbio, per favore – con questa ricetta basica, più o meno quanti cannoli saltano fuori? Forse è scritto in qualche commento, ma sono tanti che ho fatto una lettura superficiale.
Grazie!
Cecilia
Giovanni dice
Ciao Cecilia, la ringraziamo per essere una di noi. Noi siamo siciliani e pertanto abbiamo dedicato questo sito alla nostra terra, tuttavia il nostro intento era, e rimane, quello di coinvolgere anche chi siciliano non è. Per noi è importante poter dialogare con tutti, quindi siamo particolarmente felici quando riceviamo messaggi come il suo.
Con questa ricetta, approssimativamente ne dovrebbe ottenere una decina, tuttavia dipende anche dalla tiratura della sfoglia.
Le auguriamo un felice 2012. A presto
Ricette di Sicilia
Cecilia dice
Appena una rissalva alla mia ignoranza – le sfogliatelle sono napoletane. Chiedo scusa a tutti per il mio sbaglio.
Cinzia dice
La ricetta mi piace molto….ma una cosa devo proprio dirla… l’olio di girasole non è assolutamente adatto x la frittura xchè non mantiene le alte temperature e si degrada subito!!!
buon natale a tutti!
Giovanni dice
Ciao Cinzia, grazie per avercelo fatto notare. È stato un errore di trascrizione che abbiamo già provveduto a correggere. Ti ringraziamo ancora.
Buon 2012
Ricette di Sicilia
TOMMASO dice
Carissimo Giovanni,
da oltre 40 anni sono cliente abituale di una prestigiosa Pasticceria Palermitana che non cito per correttezza redazionale; ma poichè sono anche figlio nonchè nipote di grandi pasticcieri Napoletani, mi voglio innanzitutto congratulare con te ed il tuo staff per la disciplina e la professionalità con la quale gestite il vostro sito. La cucina e la pasticceria siciliana sono entrambe cose meravigliose da scoprire, e possibilmente in loco. Quello che trovo però, è che ancora nessuno abbia pensato ad un consorzio di tutela di queste sue prelibatezze così eccellenti. Se sono disinformato, perdonatemene, ma se solo digiti ,come ho fatto io , CANNOLI SICILIANI , vengono fuori tante ricette e tanti AZZECCACARBUGLI che c’è da star male.Un tocco finale: seguendo la mia curiosità ,le mie informazioni e le mie letture, trovandomi a Palermo sono andato fino a Piana degli Albanesi perchè mi han sempre detto che è qui che si preparino i migliori cannoli siciliani. Sarò stato sfigato,qualcuno dall’alto avrà voluto punire questa mia trasferta golosa, ma non ho mai mangiato niente di così disgustoso nella mia vita. E ci ho rimesso un bel numero di kilometri!!! Baciamo le mani!( se fanno dolci e piatti buoni )!
Giovanni dice
Ciao Tommaso, scusami per il ritardo causato da qualche ricerca relativa alla tua domanda a proposito del consorzio di tutela. Devo purtroppo confermare quanto dici; nessun consorzio ma, soprattutto, pochi presidi slow food sui tanti prodotti della nostra terra che meriterebbero una giusta collocazione almeno fra i 27 presidi della Sicilia.
Sono particolarmente sorpreso per la tua esperienza di Piana degli Albanesi. Probabilmente non hai trovato la pasticceria giusta. A Piana esistono diverse pasticcerie, e le più storiche, come l’Extrabar, Kalinikta, Antico Bar Sport e altri producono cannoli di ottima fattura.
Infine vorrei rivolgerti un particolare ringraziamento da parte nostra e del nostro staff, per i tuoi apprezzamenti nei nostri confronti. Ciò ci gratifica e ci incoraggia a proseguire su questa strada. Grazie ancora, e a presto.
Giovanni
Matteo dice
Ciao a tutti!Ieri ho fatto i cannoli come da vostra ricetta.Direi che come prima volta non è andata male,però ho riscontrato che il ripieno effettivamente era un po troppo lento,mi spiego meglio era come poco solido,più tendente al liquido.
Premetto che ho usato ricotta fresca,tenuta appena 8 ore in frigo,poi l’ho setacciata con il setaccio a maglie fine metalliche.Forse l’ho tenuta troppo tempo fuori mentre farcivo i cannoli?
Ne approfitto per un’altra cosa,che olio usare al posto di quello di girasole?
Grazie ed evviva i cannoli di sicilia!
Giovanni dice
Ciao Matteo, la ricotta deve essere freschissima e comunque, prima di lavorarla, deve sgocciolare a lungo affinché il siero residuo venga quasi del tutto eliminato. Insomma, quando la passerai al setaccio dovrà essere quasi asciutta. Per quanto riguarda l’olio per friggere, nella ricetta raccomandiamo olio di semi di arachide, che poi è quello da noi usato.
Ricette di Sicilia
Calogero dice
Che meraviglia della cucina siciliana il cannolo…
Cannolo siciliano dice
Ciao a tutti e complimenti per il sito.
Da specialista vorrei ricordare a tutti gli amici che provano a fare la scorza del cannolo ed hanno difficioltà, che la temperatura nelle fritture gioca sempre un ruolo fondamentale. Se non siete pratici vi consiglio di acquistare un termomentro da cucina… fidatevi…
Marta dice
Ciao Giovanni,
tantissimi complimenti per il sito, l’ho scoperto oggi nel cercare una ricetta per la “broscia” da mangiare con la granita e me lo sto guardando in lungo e in largo… è bellissimo, complimenti!!! Il mio compagno è siciliano (della zona di Messina) e non vede l’ora che mi metta a provare a fare tutte le tue ricette… meno male che mi piace cucinare! 😉
In settimana proverò a fare i cannoli, penso di usare burro o margarina la posto dello strutto perché io sono vegetariana… qual è meglio secondo te? In passato li avevo già fatti con una ricetta diversa (quella del pasticcere Maurizio Santin) e ho avuto un problema con le scorce: in fase di frittura si facevano le bolle così grosse che spesso il cannolo si “srotolava” dalla canna e si apriva… secondo te il problema può essere legato alla quantità di aceto e marsala o è un problema di temperatura dell’olio? La cottura viene bene, le scorce sono leggere e croccanti e ben cotte, ma la metà mi si aprono in cottura e mi spiace buttarle!
Giovanni dice
Ciao Marta, ti ringraziamo per i complimenti e ci auguriamo che entrerai a far parte dei nostri aficionados! Leggiamo che hai intenzione di realizzare, oltre i cannoli, anche la “broscia”. A tal proposito ti consigliamo di leggere, qualora non l’avessi già fatto, la pasta brioche da rosticceria, molto più facile da realizzare e dal risultato simile.
Per quanto concerne la ricetta per le scorcie: viene usato lo strutto perché contribuisce alla croccantezza delle stesse, pertanto considerate le tue necessità, puoi usare un altro grasso in pari misura come ad esempio il burro. Facci sapere. A presto
Ana Lucia dice
Cidispiaci ma non parlo italiano molto bene. Io voglio ringraziare das ricettas. Sono un mezzo cuore italiano brasiliana. Congratulazioni per il vostro sito è molto utile.
Giovanni dice
Ciao Ana Lucia, il tuo italiano lo comprendiamo benissimo, pertanto continua a scriverci quando lo ritieni opportuno. Noi ti ringraziamo per i complimenti e siamo felici sapere di essere seguiti da una delle terre più belle al mondo. un abrazo desde Sicilia. A presto
sara dice
stasera lo preparo visto che il mio fidanzato che vive in itlaia l’ha provato,e l’ha trovato buonisiomo! qundi oramai e il suo dolce preferito,e me l’ha fato provare anche a me. pero avrei una cosa da chiedere come mai la crema si fa con ricotta? a quando me lo ricordo non aveva il gusto del ricotto,sempre se lo capisco bene cos’e’ la ricotta,perche non sono italiana! mi potete aiutare??
Giovanni dice
Ciao Sara, il cannolo è un dolce caratteristico siciliano il cui ingrediente principale è la crema di ricotta. La ricotta è un derivato del latte di pecora e, a tal proposito, se ti interessa, ti invitiamo a leggere un nostro articolo sull’argomento (clicca qui per leggere l’articolo). Ci auguriamo di esserti stati d’aiuto.
Un abbraccio dalla Sicilia.
Ricette di Sicilia
Susy dice
Ciao e complimenti per il sito.
Il cannolo siciliano è un dolce divino…ne mangerei sempre, a tutte le ore e tutti i giorni. E’ favoloso.
Scappo a gustarmi le altre ricette del sito 🙂
Sara dice
Complimenti per il sito. Ricetta provata. Le scorze sono uscite eccezionali, fragranti e buonissime! Per il ripieno di crema di ricotta, mi è stato fatto osservare da chi li ha assaggiati che i cannoli acquistati nelle pasticcerie qui nel Lazio risultano molto più “saporiti”, cioè arricchiti con essenze(di vaniglia e di fiori d’arancio)…forse la prossima volta li proverò cosi, ma devo dire che personalmente sono rimasta molto soddisfatta già così!!
Giovanni dice
Ciao Sara, siamo contenti per il buon risultato raggiunto. Per quanto riguarda altre essenze per la confezione della crema di ricotta, ripetiamo quel che sempre diciamo quando ci troviamo in presenza di varianti, vale a dire: la cucina è creatività, pertanto al gusto personale non si comanda! Pensa che anche in Sicilia è facile trovare anche i cannoli ripieni con altre creme o, addirittura, con le “scorcie” foderate al cioccolato fondente. La nostra ricetta rispetta ciò che prevede la tradizione, in ogni caso provare nuovi accorgimenti non nuoce a nessuno. A presto.
Ricette di Sicilia
sarda fenice dice
Ciaooo..
complimenti per i contenuti piuttosto esaurienti di questo sito vi ringrazio non solo per la ricetta ottima…
ma anche per i modi sempre adeguati utilizzati per rispondere alle nostre richieste…
grazie di cuore..un abbraccio
Giovanni dice
Cia Sarda Fenice, grazie per le tue belle parole, ciò significa per noi che il risultato che ci siamo prefissi è raggiunto. Un abbraccio
Ricette di Sicilia
GARY dice
SCORRENDO TUTTE LE E-MAIL INVIATEVI, MI SONO SENTITO OBBLIGATO,VISTO IL PERIODO NATALIZIO,DI FARVI PERVENIRE LA MIA OPINIONE IN MERITO,NON SOLTANTO PER QUANTO RIGUARDA LA RICETTA DEI CANNOLI MA PER TUTTE LE ALTRE CHE RIGUARDANO IL CUCINARE TIPICO DI UNA REGIONE.
LE ORIGINI DELLA MIA FAMIGLIA MI HANNO INDIRIZZATO VERSO UN CREDO,CHE SECONDO ME,RITENGO SIA IL PIU’ CORRETTO.
ANTICHI RISTORATORI PALERMITANI E PROPRIETARI ALLA FINE DELL’800 CON PROSEGUIO NEL 900 SINO AL 930, HANNO FATTO CONOSCERE ALLA BELLE EPOQUE UN MANGIARE TIPICO PALERMITANO-FRANCESE,DOVE LE DUE CUCINE APPARENTEMENTE COSI’LONTANE SI SCOPRONO (RITENGO) COSI’ VICINE.
“”TUTI I PIATTI DEBBONO ESSERE CUCINATI COME SONO STATI TRAMANDATI NEL TEMPO,SENZA RICORRERE A VARIAZIONI DI NESSUN GENERE,PERCHE A QUEL PUNTO STIAMO PARLANDO DI UN ALTRO PIETANZA””.
SE AD ESEMPIO METTIAMO NELLA PASTA CON LE SARDE LA SALSA,PER COLORARE IL TUTTO,NON CAPISCO PERCHE NON UTILIZZARE LO ZAFFERANO,CHE PORTA NON SOLO UNA GRADEVOLEZZA DIVERSA MA CHE COLORA IN MODO CORRETTO.
CHE DIRE DEL CACIOCAVALLO ALL’ARGENTIERA FATTO FRIGGERE NELLA PADELLA E POI SERVITO NEL PIATTO,TOGLIENDO QUANTO DI PIU’ RAFFINATO E PROFUMATO QUESTO ELEMENTO POSSA TRASMETTERE.
IL TUTTO VA SERVITO NEL PADELLINO A DUE MANICI RIGOROSAMENTE D’ACCIAIO UTILIZZANDO IL FORMAGGIO STAGIONATO DI 2 MESI CON L’AGGIUNTA DI AGLIO,UNA SFUMATURA DI ALICE,DUE FOGLIE DI MENTUCCIA ,UNA SPRUZZATA DI ACETO BIANCO,TUTTO IL RESTO CHE NON E’ QUESTA RICETTA E’ SOLO UNA COSA DIVERSA.
NON MI DILUNGO OLTREMODO PERCHE NON VOGLIO ESSERE ESAGERATO,MA PER MANGIARE TIPICO NON CERCHIAMO LE VARIAZIONI, RESTIAMO ANCORATI ALLA TRADIZIONE E SAREMO SEMPRE SOFFISFATTI.
GRAZIE A TUTTI
giorgy dice
mi sembra proprio BUONA la vostra ricetta
Tamara dice
Ciao!
Per questa ricetta, come i cannoli può fare. Forse hai detto ma sono americana e non capisco il stile della ricetta italiana molto bene. Voglio fare una cena veramente italiana quindi ho voluto le ricette italiane veramente :). Grazie.
pagnottella dice
Ma siete una scoperta fantastica, sono di Enna, insegnante per professione E cui a per amore, E queste ricette sono spettacolari. Complimenti
Paola dice
Ciao , sono di Verona ed ho provato oggi a fare i cannoli, strepitosi davvero! Qui non è’ facile trovare la ricotta di pecora ma non potevo resistere così dopo molti tentativi l’ho trovata , complimenti ai maestri siciliani!
Michele Campanozzi dice
Oggi 18 marzo 2013 pugliese garganico vorrei segnalare la opportunità,secondo mia moglie siciliana, che nella valle del Belice Provincia di Trapani, per fare le scorce dei cannoli si usano le canne di legno naturale di un canneto e non le cannule metalliche di lamierino o stagnola, perchè il metallo fa affondare il cannolo, mentre la canna naturale lo fa galleggiare e capovolgere nell’olio bollente (esclusivamente di olio extravergine di oliva e non di semi e ancor meno in burro).- Tante cordialità
Giovanni dice
Ciao Michele, tua moglie ricorda bene. Originariamente, e probabilmente ancora in qualche luogo della Sicilia, si usano le canne. Tuttavia, con l’evolversi dei tempi e dei materiali, le canne sono passate in secondo ordine. A tal proposito, è però essenziale sottolineare che le cannule odierne DEVONO essere esclusivamente di acciaio e non di lamierino o stagnola chicchessia.
Per quanto riguarda l’olio di semi di arachide consigliato nella ricetta è perché non disturba il sapore complessivo del dolce; cosa che potrebbe invece verificarsi con l’uso dell’olio d’oliva. Poi, le tradizioni insegnano che anticamente le fritture venivano realizzate con lo strutto, e ciò perché in Sicilia (lasciando da parte il burro che in questa ricetta non c’entra per niente) l’olio d’oliva era un bene prezioso riservato a pochi eletti. Con simpatia
Ricette di Sicilia
Giuseppe dice
Grazie mille per questa ottima ricetta. Da buon palermitano mi permetto di suggerirvi una minore quantità di zucchero nella ricotta.
Seguendo infatti la vostra ricetta l’ho trovata troppo zuccherata.
Consiglio non più di 500 gr di zucchero a chilo di ricotta.
Grazie ancora.
GIUSY dice
A ME PIACE TANTISSIMO QUESTO DOLCE
qa1 shocks mustang dice
What’s up i am kavin, its my first occasion to commenting anyplace, when i read this post i thought i could also create comment due to this sensible piece of writing.
Giovanni dice
Hi kavin thank you very much for your compliments. Thank you for following us.
Ricette di Sicilia
rebecca dice
Enri ho visto che suggerisci di mettere aceto al posto delle uova nella pasta, ma nella ricetta di Giovanni l’aceto c’e’ gia’ (60ml), tu aumenti le dosi dell’aceto eliminando le uova? potresti essere piu’ preciso? Grazie 🙂
Santo dice
Carissimi,
oggi per la prima volta ho scorso commenti e risposte. Mi permetto di giudicare il vostro un cortese e puntuale segno di vitalità nell’arte culinaria. Per la vita che conduco, piuttosto frenetica, non ho avuto modo di leggere tutti i passaggi. Lo farò appena possibile. Vengo ad un punto: penso che sarebbe opportuno citare che i cannoli siciliani al paese mio (Acireale) vengono preparati con crema di ricotta, con crema pasticciera e con crema al cioccolato. Quand’ero ragazzino (molti anni fa) si preparavano con le due ultime. Mi riprometto di visitare con frequenza questo blog. Grazie per quanto fate.
Gabriele dice
Ciao Santo, è un piacere leggerti e grazie per le tue parole.
Per quanto riguarda i cannoli siciliani, ogni provincia ha, giustamente, la propria variante con sapori, profumi e colori, diversi dalle altre ricette isolane. Per noi sarebbe un piacere pubblicare la ricetta dei Cannoli di Acireale, se ne possiedi una versione che ritieni attendibile e magari ci fornisci anche una foto saremo ben lieti di divulgarla attraverso il nostro sito. L’invito è ovviamente esteso a tutti i nostri lettori che in qualche modo vogliono contribuire a far conoscere una ricetta, una pietanza o una peculiarità gastronomica del proprio territorio.
Ciao a tutti!
Gabriele
Ed Dales Digital Publishing Blueprint dice
We stumbled over here from a different website and
thought I may as well check things out. I like
what I see so now i’m following you. Look forward to going over your web page yet again.
aurora dice
Ciao ragazzi! Io sono di Palermo, ma abito a Biella e da quando ho trovato il vostro sito non sento più tanto la mancanza della mia amata cucina palermitana. Qui trovo tutto e le ricette sono azzeccatissime! Grazie grazie grazie
Buon lavoro
Alessandro dice
Ricetta fantastica!!!!
Grazie
francesco dice
da alcuni antichi pasticceri siciliani, nell’inpasto va messo l’alcol per liquori e il marsala senza cacao, vanno frirrti con la sugna e messi nelle canne di bambu.
Tina G. dice
Spero che con questa ricetta di ottenere delle ottime bucce per cannoli.
Katia dice
ciao, perchè l’aceto nella pasta? adoro i cannoli e adoro la sicilia!
Giovanni dice
Ciao Katia l’aceto aiuta a far venire le caratteristiche bolle dopo la frittura
salvatore dice
complimenti per il sito,io sono nato a palermo e vi ho vissuto per pochi anni durante l’infanzia ma i miei nonni e mio padre erano palermitani doc, le ricette proposte sono esattamente tipiche palermitane e trovano molte varianti in ogni angolo della sicilia ed in alcuni casi scopiazzature in tutto il resto d’italia e del mondo.ora vivo in australia e qui non è assolutamente possibile trovare ricotta di pecora, con quella di mucca si ottiene un ottima ricotta ma,a causa di quel sapore unico ed autentico della ricotta di pecora che le papille gustative hanno memorizzato , difficilmente si otterrà la stessa sensazione di appagamento.
Qui ci provano tutti a fare i cannoli, manco uno degno di nota e, la variante più gettonata è quella con crema pasticciera gialla arricchita di aroma all’arancia e cannella, la scorza invece, pietà, giallina senza bolle e morbida, nà fitinzia.
Tutto questo per dire che, il vero cannolo palermitano è proprio quello descritto nella vostra ricetta , il vero cannolo siciliano lo si può trovare in ogni angolo della sicilia con tantissime varianti e bisogna provare e tastare per giudicare, come s citato, piana degli albanesi, dattolo, enna , catania etc. Spero continuiate con le ricette, vorrei e sarei felice di trovarne altre ancora soprattutto palermitane.Ciao a tutti e auguri
franca dice
Io sono Ennese, ma da 63 anni ( tutta una vita ) vivo in Argentina: Sono tante le ricette della cucina siciliana che avendole imparate della mamma e della nonna continuo a fare. Purtroppo con i cannoli ho un grosso problema. Se voglio prepararli con molto anticipo la scorcia si umidisce, perció devo mettera la crema di ricotta o a volte la crema pasticciera ad ultimo momento e a volte questo mi da fastidio. La mia ricetta della pasta per la scorcia è quasi identica alla sua. Cos’é che non va? la ringrazio tanto per il suo consiglio
Giovanni dice
Ciao Franca, premetto che il cannolo tradizionale siciliano ha, purtroppo, questa caratteristica, tant’è che anche le pasticcerie usano farcire il cannolo quasi all’ultimo momento. Penso pertanto che non vi sia alcun errore sui tempi della sua preparazione. Ultimamente in Sicilia si possono trovare cannoli già farciti che resistono all’inevitabile umidità della crema. È un metodo che non ha nulla a che vedere con la tradizione, tuttavia funziona. Il sistema consiste nello spalmare all’interno della scorcia del cioccolato fondente. Questo strato di cioccolato solidificato permetterà di rimediare all’inconveniente. Infine, se già non lo facessi, le consiglio di depositare la crema in una sacca da pasticceria con beccuccio largo e metterla in frigo fino all’utilizzo. A presto
Cetti Mangano dice
Bravo Giovanni, mi chiamo Cetti sono di Palermo ma vivo nella zona di Washington. Il tuo sito e` stupendo e me lo studiero` con attenzione visto che insegno lingua e cultura italiana a Washington e la cucina e’ uno dei mezzi di comunicazione. Una nota sulla tua ricetta dei cannoli: a palermo di certo non usiamo cannella e solo nel ragusano che invece la usano moltissimo e con la ricotta vaccina.
Fiammy dice
Ottima ricetta! Vorrei fare questi cannoli per Pasqua ma posso preparare le scorze
qualche giorno prima e la crema di ricotta la sera prima? Farcirei i cannoli al momento di portarli in tavola, però vorrei essere sicura del risultato.
Grazie
Giovanni dice
Ciao Fiammy, si per quanto riguarda le scorze. Va bene anche la preparazione della crema la sera precedente, in più ti consiglio di metterla in frigo coperta, a contatto, con pellicola da cucina. La pellicola a contatto con la crema permette una conservazione perfetta. Buona Pasqua
elisa dice
Ciao…..mio papa e siciliano e sn abituata a mangiare i cannoli! Da piccola nn m piacevano, ora li adoro e mi piace da morire cucinare soprattutto fare dolci e volevo provare con i cannoli! Ho provato 2 impasti uno completamente diverso dall altro, uno trovato su un libro di cucina dedicato alla sicilia ma e tutto a base d caffe praticamente e l altra ricetta e la tua! Si sono aperti solo 4 cannoli in totale x cui ho assaggiato entrambe le ricette e purtroppo secondo me nessuno assomiglia a quelli che sn abituata a gustare! La tua ricetta si avvicina….ma qualcuno e rimasto un po molle forse l ho fatto cuocere poco ma il difetto piu grande secondo me e che si sente troppo l aceto!!!! 🙁 🙁 cosa mi consigli? Grazie mille ciaooooo
Giovanni dice
Ciao Elisa, Le bucce fotografate nel sito sono ottenute con questa ricetta e ti assicuro che erano croccanti e senza alcun odore di aceto. Probabilmente, come tu stessa dici, dovevano ancora friggere e questo ha causato i due inconvenienti. Per il futuro ti consiglio di friggerli ad una temperatura di 170/180°. A presto
elisa dice
Grazie mille speriamo nella prossima!!!!! Gentilissimo
martina dice
Ciao a tutti…non ho mai provato a fare i cannoli siciliani, ma voglio seguire questa ricetta sperando in un buon risultato…:) volevo chiedere:con la dose di questa ricetta quanti cannoli vengono più o meno..? Grazie mille
Giovanni Cardella dice
Ciao Martina, ne vengono una decina. A presto
martina dice
Grazie mille ! proverò a farli e poi vi farò sapere il risultato!!! ciaoo
martina dice
Buonasera a tutti ! Ho provato a fare i cannoli con questa ricetta e sono venuti molto buoni 🙂 anziché usare il Marsala (purtroppo all’ ultimo mi sono accorta che mi mancava) ho usato un buon vino rosso. L’ unica pecca è che la scorcia doveva risultare più croccante, invece era un po molle…però credo ke dipenda dalla frittura… ?
Grazie ciaoo !
lidia dice
vorrei sapere quale ingrediente produce le bolle tipiche delle scorze dei cannoli siciliani
i miei cannoli sono buoni,ma …quanto a bolle lasciano a desiderare
grazie
Giovanni Cardella dice
Ciao Lidia, E’ l’insieme degli ingredienti. Con la nostra ricetta vengono fuori le bolle caratteristiche. A presto
Lidia dice
Aiuto l’impasto mi è venuto molle e giusto lo riposto in frigo spero che mi rispondete subito
Giovanni Cardella dice
Ciao Lidia, mi dispiace di aver letto soltanto ora il messaggio si poteva aggiungere poca farina in modo da ottenere un impasto consistente. Fammi sapere. A presto
Fely dice
Vorrei provare i vostri cannoli, abito a Ginevra e quindi difficile da reperire oppure anche se si trovano sono solo delle volgari imitazioni fatti di pasta sfoglia e cotti al forno, …volevo chiedere al riguardo: con questa ricetta, vengono ben friabili e croccanti, oppure morbidi?? Perché li ho comprati in una pasticceria in vacanza al mio paese e sono rimasta delusa perché non erano friabili e croccanti..
Giovanni Cardella dice
Ciao Fely, le “scorcie” che vedi nella foto sono quelle realizzate con questa ricetta. Il risultato è quello che desideri: croccanti e friabili. Facci sapere. A presto
Alessandra dice
Ciao Giovanni!
Vorrei cimentarmi nella preparazione dei cannoli, ma visto che devo farli per capodanno e portarli a casa di amici, puoi dirmi con queste dosi quanti ne vengono più o meno?
Grazie e buone feste!
Giovanni Cardella dice
Ciao Alessandra, a noi ne sono venuti una decina, tuttavia tieni presente che tutto dipende a quale spessore è tirata la sfoglia , perciò la quantità detta è solo indicativa. Buon Anno
Alessandra dice
Ciao Giovanni.
Premetto che ho fatto le scorce seguendo quasi alla lettera la tua versione e sono venute buone, mi ritengo molto soddisfatta. Tuttavia, non so come tu possa dire che te ne sono venute 10. A me ne sono venute esattamente 4 volte tanto, e ti assicuro che la pasta non era tirata fine, anzi. Ho fatto anche diverse prove con vari spessori.
Beh, era solo per fartelo presente, magari se qualcun altro te lo chiederà, potrai regolarti meglio.
Grazie ancora e buon anno.
Giovanni Cardella dice
Ciao Alessandra, grazie per avermelo precisato. Inserirò la tua informazione sul sito. Buon Anno anch a te. A presto
Felicia dice
Ciao Giovanni, ho fatto la Vs ricetta della crema per i cannoli l’anno scorso ed è venuta buonissima… volevo chiederti se invece dello zucchero semolato va bene lo stesso lo zucchero a velo??? Grazie e complimenti per il sito 😉
Giovanni Cardella dice
Ciao Felicia, la ricetta richiede lo zucchero semolato. Lo zucchero a velo non l’ho mai usato pertanto non saprei consigliartelo. Posso chiederti perchè vuoi usare lo zucchero a velo? Un abbraccio e a presto
katia dice
ho realizzato questa ricetta seguendo scrupolosamente tutti i passaggi. premetto che sono palermitana ed appassionata di cucina. che dire? in una sola parola: IMMANGIABILI. l’impasto puzzava di aceto (anche quando fritto) e l’impasto, una volta fritto, è risultato morbido e non croccante. non dico che mi aspettavo le scorze di Rosciglione, che in assoluto sono le migliori in Sicilia, ma sicuramente la croccantezza è la caratteristica principale di questo goloso “involucro”. chi cura un blog di cucina ha il dovere di sperimentare personalmente le ricette prima di proporle altrimenti meglio tacere.
Giovanni Cardella dice
Mia cara Katia, normalmente sono molto paziente e indulgente. Tuttavia, ciò che non sopporto è l’arroganza e la presunzione che trovo nel tuo modo di esprimerti. Nella tua convinzione di aver seguito scrupolosamente ogni passaggio della ricetta non hai pensato, neanche lontanamente, che magari qualcosa hai sbagliato (la temperatura dell’olio ad esempio) o qualche ingrediente (l’aceto ad esempio) che non era il massimo.
Certo non pretendevamo di essere paragonati con chi produce industrialmente l’involucro per i cannoli, ciononostante siamo molto convinti del fatto che la produzione artigianale, fatta in casa, è certamente più genuina, quanto meno perché sai che prodotti usi.
Infine, per tua informazione, tutte ciò che pubblichiamo sul sul nostro sito è rigorosamente e personalmente da noi testato. Inoltre, le foto che vedi sono tutte fedeli a ciò che pubblichiamo, ivi comprese quelle delle “scorce” dei cannoli e dei cannoli stessi. E’ per questo che, tuo malgrado, continueremo a non tacere.
Sara dice
Intanto, complimenti per il sito, e per le ricette, che sembrano “quelle giuste”, difficili da trovare! Causano frustrazione, però, perché fuori dalla Sicilia determinati ingredienti sono quasi impossibili da reperire, come la selvatica ricotta di pecora che mangio a Mirabella Imbaccari quando vado a trovare la mia famiglia..che nostalgia..Ma cerco di arrangiarmi con quello che trovo qui, al nord! Volevo segnalare una diversa versione del ripieno, che trovo nel profondo entroterra, zona Caltagirone-Enna, soprattutto per i mignon: il biancomangiare, di una consistenza molto soda, e senza pistacchi, chiamato semplicemente “crema” in quelle zone.
Grazie ancora per questa bellissima raccolta, proverò senz’altro un sacco di ricette!
Giovanni Cardella dice
Ciao Sara,ti ringraziamo per l’informazione. Sembra una versione del cannolo molto interessante. Vale la pena provarli! A presto
Gianni dice
Sono un appassionato dei cannuoli siciliani e mi permetto anch’io di suggerire una variante sul ripieno. Io metto i canditi di frutta, quelli comprati al supermercato in vasetto per intenderci, in un bicchiere di maraschino per qualche giorno. Il tutto poi va mescolato alla ricotta. Altra variante per insaporire il ripieno aggiungo due cucchiai di acqua di fiori d’arancio, reperibile in supermercato anche quest’ultimo. I cannuoli vuoti poi, la parte interna la cospargo di cioccolato fondente liquido che faccio sciogliere a bagnomaria. Questo accorgimento fa sì che il cannuolo rimane sempre croccante poiché isola il ripieno dalla pasta. In ultimo: consiglio di riempirli pochi minuti prima di servirli e lasciarli in frigo. Provare per credere. In bocca al lupo a tutti Voi.
Gianni
Max Dolce dice
Mi è venuta voglia di cannoli siciliani, dove è possibile comprare i cannoli online? Conoscete qualche sito web che li possa spedire in Germania?
Giovanni Cardella dice
Ciao Max, possiamo indicarti un link di chi potrebbe spedirti l’involucro dei cannoli (la scorcia) per la crema dovrai pensarci tu. Se interessa questo e il link che potrebbe interessarti clicca qui
stefano dice
‘limpasto per l’involucro secondo le quantità enunciate viene una pastella ci deve essere qualche errore sulle quantità dei liquidi v
Giovanni Cardella dice
Ciao Stefano, nella ricetta è scritto: …”lavorare aggiungendo il Marsala e l’aceto fino ad ottenere un impasto non troppo morbido ma consistente”… Significa che non bisogna andare oltre il non troppo morbido ma consistente.
fra dice
Salve,sono da poco ritornata da una visita a Catania e ho preso i cannoli..Ero alla ricerca della ricetta e questa è molto interessante,solo ho notato che in questa e nelle altre non si accenna al fatto che ci il bordo interno è rivestito di cioccolato,allora mi domandavo,ma è una variante delle pasticceria in cui l’ho presa???e quale cioccolato uso??
Giovanni Cardella dice
Ciao Fra, la ricetta tradizionale e’ quella del nostro sito. Negli ultimi anni qualche pasticceria usa rivestire l’interno con cioccolata. La tradizione inoltre prevede che il cannolo venga farcito nel momento in cui va consumato, mentre foderandolo con la cioccolata può essere farcito è consumato in un secondo tempo: la cioccolata lo impermeabilizza. Puoi usare del cioccolato fondente e spalmarlo con un pennello. Fai asciugare e poi farcisci con la crema. Questo cannolo non rispetterà la tradizione, tuttavia il risultato è eccellente. A presto
Raffaella dice
Ciao. Io abito in America. Quale farina dovrei utilizzare. Qui la Manitoba non esiste e quando uso farina normale (all purpose) le scorce vengono troppo delicate e si rompono. Grazie
Giovanni Cardella dice
Ciao Raffaella, nella nostra ricetta non parliamo di farina manitoba; in ogni caso usa una normalissima farina 00. A presto
francesca dice
Sonio una siciliana che vive in Argentina da tantissimi anni. Faccio i cannoli spesso ma devo confessare che ho sempre lo stesso problema. Devo lasciare ad ultimo momento riempimento delle scorcie perche se lo faccio con anticipo si umediscono e perdono lka croccantezza e per me non sono gia buone. avete cualche segreto perche questo non succeda. Sarei molto grata per un vostro valioso consiglio
ECCELLENTE la vostra ricetta. Complimenti!!!!! E grazie mille
Giovanni Cardella dice
Ciao Francesca, la tradizione VUOLE che i cannoli vengano riempiti esattamente come fai tu; vale a dire all’ultimo momento. Una soluzione, che non prevede la tradizione, potrebbe essere quella di spennellare l’interno delle scorcie con cioccolato fondente fuso. Questo, una volta solidificato funge da isolante. È un buon metodo che però, come dicevo, gli amanti della tradizione storcono un po il muso. Un abbraccio dalla Sicilia. A presto
suan dice
Ciao Giovanni scusa il disturbo…mi puoi dire se esiste un parametro di calcolo x un tot di cannoli vuoti quanto ripieno occorre? Ovvero in una scarica singola quanto ripieno occorre? Scusa ma essendo tutte quantità da laboratorio ne volevo fare 5. o 6 grazie e buona giornata
Giovanni Cardella dice
Ciao Suan, non disturbi mai, anzi ci fa tanto piacere dialogare con chi ci segue. La ricetta, anche se prevede 40 scorce e un chilo circa di crema di ricotta, si puo dimezzare negli ingredienti.
Il cannolo senza la farcitura si mantiene per un buon periodo di tempo così come la crema di ricotta, messa in una saccapoche. Potresti anche dividere per tre o per quattro. Devi un po adattare la ricetta alle tue esigenze.
Tieni presente che quando prepari venti cannoli vanno via come l’acqua!! A presto
Giuseppe Barresi dice
Ciao Giovanni e complimenti per il sito,
volevo chiederti una variante per la crema in mancanza di ricotta di capra, io sono in Romania e dispongo solo di ricotta da supermercato, provando la Galbani e la Granarolo, ritengo che quest’ultima sia migliore, ma il risultato non è eccellente, leggendo tutto il tuo lungo post, qualcuno scrive di mischiare un po’ di crema pasticciera. Cosa mi consigli in merito ????
Giovanni Cardella dice
Salve Giuseppe, penso volessi scrivere ricotta di pecora e non di capra. Detto questo, considerata la mancanza della materia prima, biogna accontentarsi di quello che offre il mercato, vale a dire la ricotta bovina. Come dici il risultato è diverso (ma non pessimo) ma, tutto sommato, il prodotto ottenuto sarà mngiabile. Poi, per quanto concerne la mescolanza con crema pasticciera, posso soltanto dirti (aldilà della tradizione che si va a fare benedire!) che non l’ho mai provata, tuttavia, ad occhio e croce, invece di fare mescolanze, preferirei riempire il cannolo direttamente con la crema particciera. Almeno avrai un sapore ben definito.
Ina dice
Buongiorno da siciliana palermitana la buccia dei cannoli si chiama “scuoccia” la u e la o unificata che prevale la o , io specifico il palermitano poi non so di dove e lei . In questi giorni faro la preparazione di questa riccetta per la scuola di mia figlia ci siamo trasferiti in Sardegna è stanno facendo le ricette che conosciamo un dolce soprattutto ,poi le farò sapere come è andata , ma cambio qualcosa invece del marsala mettero il vino rosso
Giovanni Cardella dice
Buona sera Ina
E’ una delle prime ricette pubblicate e, allora, abbiamo un po’ italianizato il correttissimo termine “scuoccia”.
Provvedo a corregere ringraziando per il suggerimento.
Va benissimo anche il vino rosso
Mi faccia sapere
ANGELA LUCIA STERLINO dice
Salve a tutti oggi mi cimento in questa ricetta, sono siciliana e vivo a Napoli, non so se troverò il Marsala, ma in caso che vino mi consigliate in sostituzione?
Giovanni Cardella dice
Ciao Angela, anche se penso che ormai il Marsala si possa reperire un po’ ovunque, puoi usare un vino bianco secco.
Anto' dice
[…] “Un pizzico di cannella, meglio il contenuto di una bacca di vaniglia” […] Decidetevi, cannella o vaniglia? Sono due cose diverse.
Giovanni Cardella dice
Hai ragione Antò, ne l’una ne l’altra. E’ stato un errore di trascrizione che abbiamo eliminato.
Grazie per la segnalazione
Cinzia dice
Buongiorno Giovanni, ho preparato i cannoli seguendo la sua ricetta in particolare una ricetta che ha dato all’interno di una risposta con 20 grammi di burro 150 di farina, 20 di zucchero, 15 grammi di cacao ed 1 cucchiaio di marsala. Ne sono venute 12 ed erano friabili e buonissime. Se possibile io aggiungerei il tempo di frittura (giusto per gli imbranati come me) per chi non conosce gli originali è difficile orientarsi, io li ho tenuti circa 1 minuto dentro l’olio bollente e per capire che l’olio era pronto ho utilizzato uno stuzzicadenti di legno che deve fare le bollicine per capire che l’olio è pronto. Vi metto tra i preferiti per non perdervi di vista. Buon lavoro e grazie ancora.
Giovanni Cardella dice
Grazie a te Cinzia. Il tuo commento e i tuoi suggerimenti adesso possono essere letti da tutti i nostri frequentatori. A pretso
Franco dice
Vorrei sapere se l’impasto dei cannoli si può congelare. Grazie mille
Giovanni Cardella dice
Ciao Franco, si può congelare. E’ importante scongelare bene
Franco dice
Ciao a tutti, porto la mia esperienza. Io e mia moglie siamo emigrati nel nord Italia. Le poche volte che scendiamo in calabria durante l’anno, ci facciamo preparare i cannoli scomposti dalla nostra pasticceria (sono squisiti), le cialde in vassoio e la crema dentro un contenitore di polistirolo dei gelati. Appena arriviamo a casa, congeliamo tutta la crema mettendola in bicchieri di plastica, le cialde le imbusto in sottovuoto quel tanto che basta per non romperle. Quando abbiamo il desiderio, scongeliamo un bicchiere nel forno a microonde modalità defrost e durante lo scongelamento apriamo il forno 3/4 volte per lavorare la ricotta con una forchetta in modo che torni cremosa come da fresca. Infine apriamo la busta sottovuoto, leviamo le cialde e ripetiamo il sottovuoto. Riusciamo ad andare avanti così per circa 6 mesi. Dopo questo periodo la cialda comincia a perdere un po’ il suo gusto caratteristico. La crema invece vi assicuro che rimane intatta. Ciao!
Giovanni Cardella dice
Grazie Franco, mettiamo a disposizione dei nostri amici le tue esperienze
a presto