Crostata al gelo di mellone
La crostata al gelo di mellone di cui vi parlerò è un tipico dolce Palermitano, ed è l’incoronazione del gelo di anguria (che in Sicilia comunemente si usa chiamare mellone).
Ingredienti per la pasta frolla
400 grammi di farina
200 grammi di burro
200 grammi di zucchero
3 tuorli più un uovo intero
mezza bustina di lievito per dolci (8 grammi)
La scorza di un limone grattugiata
un pizzico di sale
Ingredienti per il gelo di mellone
Circa 4 chili d’anguria
250 grammi amido per dolci
300 grammi di zucchero
150 grammi di cioccolato fondente a gocce
1 bustina vaniglia (meglio il contenuto di una bacca di vaniglia)
250 grammi di gelsomini freschi (in mancanza usare l’aroma naturale di gelsomino)
50 grammi di pistacchi tritati
50 grammi di zucca candita (cucuzzata)tagliata a piccoli dadini
con questi ingredienti si possono confezionare due crostate da 26 cm di diametro per 2,5 cm di altezza (noi abbiamo usate due teglie di stagnola usa e getta)
Procedimento
Il giorno prima di preparare la crostata al gelo di mellone, mettere a macerare il gelsomino.
Preparare la pasta frolla amalgamando bene gli ingredienti, facendo attenzione di non lavorare troppo la pasta per evitare che il burro faccia diventare la pasta troppo morbida. Una volta ottenuto l’impasto formare una palla, avvolgerla in un panno e riporla per qualche ora in frigo.
Spianare un disco di pasta frolla dallo spessore di circa ½ centimetro, direttamente su carta da forno e della grandezza della teglia, in modo che possa ricoprirne anche i bordi. Adagiare il disco, con la carta da forno sulla teglia e decorare i bordi con i rebbi di una forchetta. Bucherellare la pasta frolla con una forchetta, quindi poggiarvi sopra un disco di carta da forno e ricoprire con fagioli secchi o riso, in modo da non far gonfiare la pasta frolla. Riporre in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 30 – 40 minuti. Trascorso questo tempo, togliere fagioli e carta da forno e lasciare dorare per qualche minuto e lasciare raffreddare.
Passare al setaccio la polpa ricavata dall’anguria, otterremo circa tre litri di liquido; versarlo in un grosso tegame e, a freddo, sciogliervi l’amido, lo zucchero e l’acqua dove ha macerato il gelsomino, facendo attenzione a non far formare grumi. Mettere sul fuoco e portare a ebollizione, mescolando continuamente, quando il liquido si sarà addensato togliere dal fuoco, aggiungere la zucca candita a pezzettini e la bustina di vaniglia. Lasciare intiepidire, passarlo al setaccio per renderlo più cremoso e versarlo sulla crostata già pronta. Lasciare raffreddare completamente e spolverare con gocce di cioccolata e i pistacchi tritati.
Curiosità
Sembrerebbe che, in tempi antichi, fosse in uso la tradizione popolare di confezionare il gelo per il festino, (10-15 Luglio) in onore di Santa Rosalia patrona della città. Il gelo di mellone è un dolce estivo, ubriacante nei suoi profumi che sanno d’oriente. In molte altre località dell’isola perde il suo carattere “religioso” e si trasforma in dolce tipico del ferragosto.
L’anguria, “mellone rosso” per noi siciliani, è un frutto tropicale a suo tempo importato dall’Africa e dall’Asia. All’inizio della sua diffusione, venne considerato cibo plebeo per poi nobilitarsi nelle mense dei ricchi.
In Sicilia la coltivazione dei melloni è molto diffusa: famosi sono i “ muluna” di Messina, Paceco, Trapani e Ustica.
Il dolce che vi propongo, oltre ad esaltare la fragranza della pasta frolla e dell’anguria, odorosa di gelsomino, ci ricorda i profumi caratteristici della Sicilia. Davanti a questo commovente connubio di aromi e sapori la vita sembrerà più bella!
non la conoscevo..l’assaggerei volentieri!!!
Ciao Mauri ti assicuriamo che val la pena provare a prepararla. A presto
ma hai anche la ricetta del gel di arance e di limone?mi ricordo che ci vuole il succo del frutto lo zucchero e gelatina in foglia ma mi mancano le dosi mi potresti aiutare?
Ciao Silvana, continua a seguirci. Troverai sempre qualcosa che può interessarti.
In ogni caso ti anticipiamo una ricetta che presto inseriremo sul sito. Si tratta del gelo (gelatina) di arance, che puoi usare anche per quello di limone:
5 arance non trattate, 1 limone, 120 grammi di zucchero semolato, 80 grammi di amido per dolci. Dopo aver lavato accuratamente le arance, grattugia le bucce che accantonerai in un recipiente; in questo versa un bicchiere d’acqua, copri e lascia riposare per una notte. Filtra il liquido, mescola il succo filtrato delle arance ed aggiungi tanta acqua per raggiungere un litro di soluzione. Stempera in questa soluzione l’amido e lo zucchero facendo attenzione a non creare grumi, quindi metti sul fuoco e porta ad ebollizione avendo cura di mescolare continuamente. Appena la crema si addensa spegni il fuoco, lasciala intiepidire e trasferiscila in uno stampo inumidito con acqua fredda. Metti in frigo per un giorno intero ed infine….facci sapere! A p
presto
Ricette di Sicilia
L’uso della doppia L palermitana DOC è meraviglioso. 🙂
semplicemente divina…..mhhhhhhh
nella ricetta del gelo di anguria (altro post) non si parlava dell’aroma di gelsomino, che non mi pare di aver mai visto in vendita.cercherò meglio. Per quanto riguarda i fiori freschi, ma il gelsomino non è tra le piante velenose ??? Mi ricordo che quando avevo mio figlio piccolo mi dicevano di far attenzione che non mettesse fiori e/o foglie in bocca….
Ciao Paola, il gelsomino è un arbusto rampicante, appartenente alla famiglia delle oleacee, e vanta più o meno 300 varietà. Quello a cui facciamo riferimento nella ricetta è il gelsomino siciliano bianco che, mi risulta, essere tutt’altro che dannoso. Ritengo pertanto che le raccomandazioni che ti facevano per tuo figlio, erano generiche e legittime se si riferivano ad altri tipi di questa pianta della quale esistono esemplari tossici.
Per quanto riguarda l’aroma ti ho indicato (nel commento al gelo di mellone) un sito dove puoi reperire anche questo ingrediente.
Grazie Giovanni, la tua risposta mi fa pensare a quello che una mia zia siciliana diceva : la nostra cucina è buona perchè la nostra materia prima E’ UNICA!!!! Infatti lei quando tornava giù, rientrava stracarica di tantissime cose, anche di quelle che a noi banalmente sembravano trovabili anche qui, ma lei sosteneva che “la faccia è la stessa, la sostanza è diversa….!”
Qualche anno fa ho preparato la caponata mentre eravamo in Abruzzo. Il risultato è stato una caponata dal gusto totalmente diverso! (le melanzane non erano quelle adatte); perciò, come dare torto a tua zia?
Gentile Giovanni, la feci appreezzando molto la giusta consistenza del gelo.
crostata al gelo di mellone
è una specialità unica
è una specialità unica è ottima e gustosa
Caro Giovanni Melone o anguria? Il gelsomino poi dove lo vado a trovare? Anche se noi lo abbiamo non ha quell’essenza forte di quello siciliano. Se metto la vaniglia va bne? Sei proprio bravo e gentile! perchè non aptite un negozie con gli ingredienti veramente tutti siciliani, tipo i fiori di gelsomino! La frolla mi si straccia devo sempre bagnarmi le mani, c’è un altro segtreto affinchè non si roimpa? GrAZIE SEMPRE DI TUTTO!
Ciao Adriana, se leggi attentamente la ricetta troverai le risposte alle tue domande. In mancanza dei fiori e dell’essenza di gelsomino, ti consiglio una bacca di vaniglia. Stesso discorso per la frolla: segui attentamente la ricetta è non si straccerà. A presto
Buon giorno, avrei bisogno di fare la crostata un giorn9 prima di servirla. Secondo voi diventerà molla?
Grazie,
Ciao Gabriele, puoi preparare la frolla e sulla superficie cospargere cioccolato fuso, in modo che diviene imprmiabile. Io preparerei il tutto e la confezionerei al momento di servire
A presto