Le frittelle di neonata, esprimono al massimo quel che si dice dalle nostre parti quando si vuol esaltare la bontà e la freschezza di un piatto a base di pesce: “hannu ‘u sapuri ru mari” (hanno il sapore del mare). È proprio vero, perché questi minuscoli pesciolini, oltre al sapore possiedono quell’odore caratteristico che, se chiudi gli occhi e fiuti bene, ti senti in riva al mare.
Quella che vi descriverò, è una ricetta che ormai fa parte delle tradizioni della nostra cucina. La neonata di sarde (in dialetto nunnata o sarduzza o sardella) è particolarmente apprezzata nella nostra isola dove, malgrado il divieto di pesca, in certi periodi dell’anno, la si trova sempre al momento giusto.
Il modo di cucinarla, può differire da luogo a luogo; c’è chi usa mettere perfino il pecorino. Secondo me, il sapore del pesce non deve essere disturbato, perciò preferisco contaminarlo il meno possibile per poter apprezzare “‘u sapuri ru mari” .
Ingredienti
1 kg di neonata di sarde
4 uova e un cucchiaio colmo di farina 00
Un ciuffo di prezzemolo
Olio per friggere
Procedimento
Prima di procedere, controllare se fra i piccoli pesci c’è qualcosa da togliere, come ad esempio alghe o altro, quindi mettere in una ciotola la neonata e unirvi le uova, la farina ed il prezzemolo tritato finemente. Mescolare, facendo attenzione a non maltrattare la neonata.
Preparare una padella, possibilmente antiaderente, e friggere, in poco olio, e poco per volta i pesciolini. Aiutandovi con un cucchiaio formare delle frittelle direttamente nella padella. Rigirarle in modo che si dorino da ambo le parti e metterle a sgocciolare su carta assorbente da cucina. Servire calde.
Non ho usato sale e pepe, tuttavia se volete potete farlo quando le frittelle sono sul vostro piatto; così come, potete mettere qualche goccia di limone, come qualcuno usa fare. Io preferisco mangiare queste splendide frittelle così come escono dalla padella.
A Catania si chiamano “puppetti di muccu”.
Io li gradirei come fai tu, ma mia moglie li cucina senza le uova. Solo con un po’ di farina e prezzemolo. Importante che la” neonata” sia ben asciutta. In questo modo penso che l’odore del mare sia veramente eccellente! Complimenti per il sito e per le belle ricette!!
Ciao Nino Leto, Innanzitutto ti ringrazio per i complimenti poi, diciamo che tua moglie non ha tutti i torti. Tuttavia, a parte la tradizione che prevede le uova, posso assicurare che non disturbano affatto il gusto della neonata. Poi, non mi permetto di discutere i gusti: i gusti vanno rispettati. A presto
Salve, io le prederisco fritte ma provate anche senza aggiungere nulla e arrostitela in una piastra antiaderente formando sempre delle piccole polpette con un cucchiaio. Oppure marinatela con limone e olio e pepe umhhh che prelibatezza. Complimenti x le ricette Enzina 80.
A Palermo quando condiamo la neonata mettiamo aglio tritato pecorino e mentuccia fresca
Ciao Cetty, mai provata questa versione, anche perchè, personalmente, non gradiosco il formaggio con il pesce.