U pupu cu l’uovu, vuol dire pupazzo con l’uovo. È un dolce di Pasqua, tradizionale siciliano, che viene preparato per i giorni di questa festa e che, in ogni parte dell’isola, assume forme e denominazioni diverse.
Quello che vi proponiamo fa parte della pasticceria palermitana. È una ricetta comune in tutta la regione, cambia soltanto il nome da zona a zona così, nel trapanese lo chiamano “campanaru”, nel catanese “cuddura cù l’ova” e in altri luoghi “panaredda” o “palummedda”.
Ingredienti per la pasta
500 grammi di farina 00
150 grammi di zucchero semolato
125 grammi di strutto
2 uova intere
5 grammi di ammoniaca per dolci
1 bustina di lievito per dolci
1 bustina di vaniglina (meglio una bacca)
2 cucchiai di latte
Per la glassa
200 grammi di zucchero a velo
1 cucchiaio di rum
4 cucchiai di acqua
Per guarnire e decorare
6 uova sode
diavoletti colorati
Procedimento
Preparare le uova sode. Una volta pronte metterle in acqua fredda, per circa dieci minuti, quindi sbucciarle e farle ben sgocciolare (dovranno essere asciutte) e metterle da parte.
Amalgamare bene tutti gli ingredienti per la pasta. Quando l’impasto sarà ben lavorato si presenterà come una specie di pasta frolla morbida. Da quest’impatso ricavare sei palline di ugual peso, e con queste confezionare i “pupi cù l’uova”: spianare ogni pallina riducendole ad uno spessore di circa ½ centimetro, inglobare l’uovo sodo, ben asciutto, e comporre la figura che più vi aggrada (cestino, pupazzo, colomba, ecc.). Quando avrete completato le confezioni, aiutandovi con una palettina, adagiarle in una placca, foderata con carta da forno, e metterle in forno preriscaldato a 180° per circa 50,minuti. Quando i “pupi cù l’uova” saranno dorati metterli a raffreddare.
Preparare la glassa: in una ciotola versare lo zucchero a velo e un cucchiaio di rum e, con una forchetta, cominciate ad amalgamare. Aggiungere l’acqua, un cucchiaio per volta, continuando ad amalgamare in modo da non formare grumi. Alla fine dovrete ottenere un composto scorrevole che, con un cucchiaio, potrete far colare sui “pupi’ già raffreddati. Infine cospargeteli con i diavoletti colorati e, dopo poco tempo, lo zucchero si sarà rappreso.
Note:
1. Usualmente l’uovo sodo viene incorporato con il guscio. Io preferisco metterlo già sgusciato perché è più gradevole gustare il “pupu” senza preoccuparsi di eliminare la buccia. È necessario però che l’uovo venga completamente ricoperto di pasta, mentre nella versione con il guscio può rimanere coperto parzialmente.
2. La glassa si può anche ottenere montando a neve, con uno sbattitore o planetaria, un albume con ½ limone spremuto, poi si aggiunge, poco per volta, lo zucchero a velo e si continua a mescolare finche non si forma la glassa. Io preferisco quello che vi ho descritto perché, oltre ad essere semplice ed efficace, mi permette di non usare l’albume non pastorizzato.
A PROPOSITO DI PUPU CU’ L’UOVU
In origine rappresentava un pupazzo (“pupu”) o una colomba che inglobavano l’uovo sodo, ma la fantasia dei pasticcieri lo ha trasformato anche in altre forme. In ogni caso, quel che conta è l’uovo che simboleggia la Santa Pasqua.
La tradizione dell’uovo pasquale risale a prima della nascita di Cristo. Infatti, più di duemila anni fa, i persiani si scambiavano uova di gallina in primavera in occasione del cambio di stagione. Sempre a quei tempi, addirittura, questi giorni rappresentavano l’inizio di un nuovo anno. Queste usanze, con l’avvento del cristianesimo, si fusero in ogni parte del mondo e l’uovo divenne il cardine dei quattro elementi fondamentali per la vita: acqua, aria, terra e fuoco.
L’uovo diventa così un simbolo di nascita. In sintesi ogni essere umano nasce da un uovo. Non per caso anticamente la ricorrenza di Pasqua veniva chiamata “Pasqua d’uovo”, e veniva festeggiata con uova sode colorate e benedette in chiesa.
‘U pupu cù l’uovu”, al di là delle simbologie, sarà molto gradito dai vostri bambini (e non!) che saranno ben felici di gustarli.
mariapia dice
un tuffo nel passato, ricordi legati alla mia città di origine(Trapani),alla mia infanzia quando la nonna di origine contadina creava i” pupi cu’ l’ova” identici a quello della foto, compresi i “diavulicchi” e io pensavo che le su mani fossero magiche e non sarei mai stata capace di impastare e creare come lei! GRAZIE per queste emozioni MARIAPIA
giovanni dice
Ciao Mariapia. Le tue emozioni ci gratificano e ce ne suscitano atre, che ci stimolano a proseguire su questa strada. Grazie per le tue belle parole e continua a seguirci. Buona Pasqua.
DANIELA dice
Ringrazio di cuore chi la pubblicato…….i miei figli mi han chiesto una ricetta Siciliana,pensavo proprio a questa,ma non credevo di trovarla,grazie.
antonella dice
ho fatto il dolce u pupu cu l uovo e mi è venuto buonissimo
antonella dice
non lo mangiavo da tanto tempo,lo faceva una mia zia ora che ho imparato ha farlo lo apprezzo di più grazie
Frank dice
Questa ricetta mi ha fatto ritornare indietro di 35 anni. La zia Nannina, (quella “schetta”) ce li preparava sempre. Le mie figlie di 21 e 17 anni mi hanno chiesto di preparare le uova colorate come si usa qui a New York. Oggi invece prepariamo i pupi cu l’ova.
Giovanni dice
Ciao Frank
Siamo felicissimi di raggiungervi anche se siete tanto lontani. Questo mezzo ci fa sentire più vicini a tutti voi, e nello stesso cerchiamo trasmettere ciò che di bello la nostra terra è capace di offrire. Continuate a seguirci. Tanti auguri di buona Pasqua.
Giovanni dice
Ciao Daniela
Continua a seguirci, vedrai che troverai tante altre ricette che ti possono interessare. Nel ringraziarti augriamo buona Pasqua a te e alla tua famiglia.
olga dice
carissimi il mio problema piu’ grande e’ ottenere una buona glassa mi viene troppo liquida anche se seguo le direzioni che faro di sbagliato? grazie mille
giovanni dice
Ciao Olga
La glassa che vedi nelle foto è fatta con le dosi indicate. Ma, visto che viene ancora liquida, probabilmente è la grandezza del cucchiaio che usi. Ti suggerisco, a questo punto, di quantificare l’acqua in 35 grammi. se ancora non riesce prova ad aumentare la dose di zucchero a velo. Ti assicuro che dovrebbe riuscire. Facci sapere. Buona Pasqua.
Giorgia dice
ragà x me l’rticolo va bn ka dovreste mettere altre ricette nn sl i pupi cull’ova!!!!!!!!
Gabriele dice
Ciao Giorgia, hai forse qualche difficoltà nel visitare il nostro sito? Non è polemica, mi interessa davvero sapere se trovi difficoltoso scorrere le quasi cento ricette che ospitiamo su questo blog; ci dispiacerebbe davvero se per qualche banale motivo la navigazione risultasse poco chiara o poco intuitiva.
Mi permetto di darti un suggerimento, da qualsiasi pagina se scorri il blog verso l’alto e clicchi sulla scritta grande “ricette di sicilia” verrai portata alla pagina principale e da li potrai accedere a tutte le ricette, che tra l’altro sono suddivise per categoria.
Per qualsiasi dubbio non esitare a contattarci.
Ciao e grazie della visita.
Gabriele
Anna dice
ciao sono Anna , e anche io sono siciliana trapiantata al nord precisamente a Como , vi volevo fare davvero tanti complimenti per il vostro sito è molto interessante e fatto davvero bene………… le ricette sono quelle originali siciliani! no come quelle taroccate ke si trovano in giro…………….. ancora tanti complimenti , ciao .
Giovanni dice
Ciao Anna
Come ormai ci accade spesso, quando riceviamo commenti come il tuo, non possiamo non esprimere il nostro compiacimento. I tuoi complimenti ci gratificano per il tempo che destiniamo al nostro hobby preferito: la Cucina Siciliana. Poi, apprendere che i nostri conterranei, e non,ci seguono da tutto il mondo con lo stesso tuo interesse, ci stimola a proseguire su questa strada.
Le ricette che trovi sul nostro sito, oltre ad essere prima provate, rispettano il più possibile, le tradizioni della nostra celebre cucina. È per questo che possono essere realizzate da chiunque ne abbia voglia. Perciò continua a seguirci poiché avrai ancora da verificare tante altre ricette interessanti. Grazie e a presto.
pascia dice
Tante grazie per questo ricordo
étant petite ma mère pour pâques me faisait ces pupo con l’uovo ce sont des souvenirs inoubliables et excellents
encore merci pour votre recette
Giovanni dice
Bonjour Patricia
Grazie a te per seguirci
Merci beaucoup de tes trés belles mots! Continues a nous suivre, tu vas trover beaucoup de recettes siciliennes a commenter.
Donatella dice
Wow i pupi cull’ova.
Grazie, li farò sicuramente, ma una domanda e vediamo se possiamo accontentare mio marito.
Io da Palermitana conosco i “pupi cull’ova”, mio marito di Polizzi Generosa mi mensiona sempre “l’aceddi cull’ova” sapreste per caso dirmi se sono la stessa cosa o se la ricetta si differenzia magari di poco?
Un grazie grandissimo
Donatella
Giovanni dice
Ciao Donatella ‘u pupu cu l’uova è una ricetta comune in tutta la Sicilia, cambia soltanto il nome da zona a zona. In origine rappresentava un pupazzo (“pupu”) o una colomba che inglobavano l’uovo sodo, ma la fantasia dei pasticcieri siciliani lo ha trasformato, da luogo a luogo, in forme diverse l’una dall’altra. Così, nel trapanese lo chiamano “campanaru”, nel catanese “cuddura cù l’ova” e in altri luoghi “panaredda” o “palummedda”. Ti confermo inoltre che a Polizzi Genrosa li chiamano “aceddi cu’ l’uova”; in altre parole cambia la forma ma la ricetta è uguale. In ogni caso, l’elemento essenziale, è l’uovo che simboleggia la Santa Pasqua. Ciao e a presto
antonio dice
ciao, volevo sapere, se a casa non si ha del rum per la glassa può essere usato un altro liquore? grazie e complimenti.
Giovanni dice
Ciao Antonio, se non hai il rum puoi usare un liquore simile tipo un brandy non molto invecchiato. Ciao e a presto
Ricette di Sicilia
Rosalba dice
ciao…bellissimo e “buonissimo” sito!!!
io sono catanese e l'”acceddu cu l’ova” non manca mai a Pasqua, anzi non si riesce a resistere e spesso si mangia prima della festa
la mia ricetta è simile alla tua, meno la glassa che faccio senza liquore ma con essenza di vaniglia e uso burro a posto dello strutto e l’uovo con il guscio…comunque quest’anno voglio provare esattamente q2uesta…mi sa di buono!!!
grazie e BUONA PASQUA §§§
Giovanni dice
Ciao Rosalba, grazie per le tue lusinghe. Ti aspettiamo con piacere per altri scambi di idee. Con l’occasione ti auguriamo una felice Pasqua.
Ricette di Sicilia
ba dice
li ho appena fatti (sostituendo il burro allo strutto): buonissimi, la frolla è proprio quella giusta! lo stesso sapore di tanti tanti anni fa… e ottima l’idea dell’uovo sbucciato! GRAZIE!!!
Giovanni dice
Ciao Barbara, grazie a te per la comunicazione. Il burro è il non plus ultra per un’ottima pasta frolla. Noi abbiamo riportato la ricetta dell’antica tradizione siciliana che richiede lo strutto. Il burro, allora molto costoso, è roba relativamente recente: sono stati i “monsù” francesi ad introdurlo nella nostra cucina.
L’idea dell’uovo sbucciato invece e del tutto personale (e non tradizionale) perché mi piace gustare tutto assieme. C’è un piccolo inconveniente, si deve… consumare presto perché l’uovo sbucciato trasmette umidità alla frolla che, a lungo andare, si ammorbidisce. Tuttavia a me ‘u pupu cù l’uovu mi piace assaporarlo senza perdere tempo a sbucciare l’uovo. Il gioco vale la candela!
A presto
Tina dice
Io li ho fatti l’anno scorso ai miei nipoti e sono rimasti veramente contenti, quest’anno ripetero’. Grazie ancora per queste ricette!
ANNA dice
VORREI SURGELARE LA CREMA DI RICOTTA SI PUO’?
ATTENDO GRADITA RISPOSTA
Giovanni dice
Ciao Anna, si, si può surgelare
Giulia dice
io mi ricordo quando mia madre le faceva metteva dentro le uova sode senza sgucciarle e noi le chiamiamo li picciuna
grazia dice
in english please
Giovanni dice
Hi grazia we’re working on it. Thank you for following. Ciao
tilesilvy dice
Ciao e complimenti! Quest’anno (se nn collasso prima) farò tutto all’insegna della tradizione : stamattina ho fatto le pecorelle di martorana e a breve inizierò cassata, colomba (anche se “nordica” voglio cimentarmi) qualche biscottino guarnito e il casatiello (giusto per nn farmi mancare niente…)
Cercavo infine la ricetta del pupu cu l’uovo ed eccomi qui ma per ovvie ragioni di tempo volevo chiedervi…la versione “sbucciata” quanto tempo prima posso farla? Sapete com’è…vorrei organizzarmi una bella tabella di marcia 🙂 ma temo per l’uovo…grazie mille! Vi prego fate presto che la pasqua incombe!!!!
Giovanni dice
Ciao tilesilvy, puoi preparare la versione “sbucciata” anche il giorno prima. Come diciamo nella ricetta, è molto importante che l’uovo sodo sia ben asciutto perché in fase di cottura, rilasciando liquido, può ammorbidire la frolla che lo circonda. È solo un problema di consistenza che preferiamo in quanto il dolce si può gustare senza perdere tempo a togliere la buccia.
Considerato il tour de force che ti proponi, ti auguriamo buon lavoro!..e Buona Pasqua
Ricette di Sicilia
nata PINO dice
si mia mamma li faceva con luovo con la buccia vorrei sapere io sono in australia e non l-ammoniaca cosa potrei usare noi li chiamavamo la cudura
Giovanni dice
Ciao nata PINO, al posto dell’ammoniaca per dolci puoi usare il lievito per dolci in pari quantità.
tilesilvy dice
Ciao Giovanni! Ringrazio e ricambio gli auguri 🙂
Sono stanca ma felice: pecorelle finite, biscotti guarniti, impasto della colomba in forno a lievitare, impasto del pupu già in frigo, pan di spagna per la cassata già sfornato…e domani il casatiello (scusate “l’intruso” ma io amo il salato!) ! Non resta che assemblare il tutto 😉
Ah… se mio nonno (pasticcere) potesse vedermi…Grazie a voi ho potuto replicare tante ricette della tradizione, il sapore (e i profumi) della mia infanzia 🙂
Ps complimenti anche per il tuo avatar 😉
Giovanni dice
Ciao tilesilvy, tuo nonno ti vede e sicuramente sarà orgoglioso di sua nipote! Ti ringrazio tanto per il complimenti al mio avatar: era il mio splendido gattone che rimarrà nel mio cuore per sempre.
pina dice
Ciao,
Grazie per tutte queste belle ricette. Vado sempre in cerca di ricetta che faceva mia nonna, questione di mantenere la tradizione, siamo in Montreal, Canada.
Allora questa settimana faro la pecorella di frutta reale dato che adesso ho trovato la forma. Ed anche questo pupu cu l’ovu. Non ho trovato la ricetta per la pastiera di grano. Per caso l’ho mancata?
Grazie ancora e Buona Pasqua.
Giovanni dice
Ciao Pina, la pastiera è un dolce tradizionale napoletano pertanto non è fra le ricette di questo sito. Noi abbiamo un altro sito http://www.magieincucina.com che si occupa di ricette in generale che, fra l’altro, ti consiglio di visitare. In ogni caso clicca qui per la ricetta della pastiera. Un abbraccio dalla Sicilia e Buona Pasqua
Francwsco dice
Salve,
Sto cercando la ricetta di una cosa che ci preparava la mia nonna che non c’è più.
Era una sorta di “cuddura cu l’ovu” che lei chiamava “ciciu” oppure “campanaru”.
Sto riuscendo a trovare solo ricette con lo zucchero su internet. Ma ricordo benissimo non essere dolci. Credo mettesse solo acqua, strutto, sale e pepe con un uovo sodo al centro.
Qualcuno sa aiutarmi?
Vorrei farli a mio figlio.
Grazie!!!
Giovanni Cardella dice
Cia Francesco, cuddura cu l’uovu, ciciù o campanaru (quest’ultimo in uso a Campobello di Mazzara) non son altro che pupi cu l’uovu che, in questo caso possono non essere dolci anche se nell’impasto un pò di zucchero c’è. Generalmete la ricetta è questa: 1 kg di farina, 300 g di zucchero, 250 g di strutto, 3-4-uova, 10 g. cremor di tartaro e 5 g. di bicarbonato. Aiutandosi con l’acqua si otterrà un impasto simile a quello del pane dal quale si ricavano figure (banmbole, agnelli, panierini, colombe od altro, in cui si inseriscono le uova sode con guscio colorato che poi si decorano secondo fantasia. Si cuociono in forno e, a differenza del nostro pupu cu l’uovu, non vengono addolciti con la glassa. Mi dispiace tanto per il ritardo ma, per ragioni tecniche, soltanto adesso ho letto il tuo commento. Fammi Sapere e a presto
ileana dice
Ciao a tutti,vorrei preparare questa ricetta per pasqua, volevo sapere se fosse possibile farli il giorno prima anche se faccio la versione con la buccia..?? Grazie e complimenti per il sito
Giovanni Cardella dice
Ciao Ileana, motivi non dipendenti dalla nostra volontà ci hanno impedito di essere solleciti, come cerchiamo di fare. Mi dispiace perchè Pasqua è passata. In ogni caso, puoi prepararli il giorno prima, ancora meglio se prepari la ersione con la buccia (che è la tradizionale). Un abbraccio e a presto