La cuccia con crema di ricotta è un dolce tradizionale siciliano. Nel palermitano si consuma principalmente per la festa di Santa Lucia.
Ingredienti
500 grammi di frumento tenero
Un pizzico di sale
1,5 chili di ricotta di pecora freschissima
450 grammi di zucchero semolato
300 grammi di capello d’angelo
150 grammi cioccolato fondente (a gocce o a pezzettini)
Granella di pistacchio q.b.
Cannella in polvere q.b.
Procedimento per cucinare il frumento
Il frumento si mette in acqua tre giorni prima della preparazione della cuccia, cambiando l’acqua ogni giorno.
Prima di cucinarlo scolarlo e metterlo in un tegame ricoprendolo d’acqua e aggiungendo un pizzico di sale. A questo punto si deve procedere alla cottura, che tradizionalmente si protrae per 6 – 8 ore a fiamma bassissima, lasciandolo riposare nell’acqua di cottura, coperto per tutta la notte. Io vi consiglio, per abbreviare di moltissimo i tempi di cottura, di usare la pentola a pressione nella seguente maniera: dopo avere ammolato il grano per tre giorni, metterlo nella pentola a pressione con acqua che non superi il limite indicato dalla stessa, con un pizzico di sale e cuocere per 45 – 50 minuti lasciandolo poi a raffreddare nell’acqua di cottura.
Prepariamo la crema di ricotta
Mettere la ricotta con lo zucchero in una ciotola abbastanza capiente e lavorarla con le fruste, possibilmente con uno sbattitore. Lasciarla riposare per circa mezz’ora, quindi aggiungere il capello d’angelo tagliato a piccoli cubetti e le gocce di cioccolato fondente.
Scolare bene il frumento, ormai freddo e aggiungerlo alla crema, amalgamando accuratamente.
Si serve in ciotoline cospargendovi sopra la granella di pistacchi e cannella in polvere.
A prposito di Cuccìa
Un’antica usanza a Palermo, per il giorno di Santa Lucia, proibiva il consumo di pane e pasta. Lo ricorda Giuseppe Pitrè, famoso studioso di tradizioni popolari, nel suo libro proverbi siciliani :
Santa Lucia pani vurria, pani nu nn’hauiu, accussì mi staiu (Santa Lucia vorrei del pane, ma pane non ho, digiuno mi sto).
Invece a Palermo, in questa ricorrenza si fa tutto il contrario rispettando però l’usanza di non mangiare pane e pasta. Infatti per Santa Lucia il palermitano si abbuffa di panelle fritte o dolci, arancine, sformati di riso, gattò di patatee tante altre ghiottonerie.
io al posto del frumento tenero uso il frumento duro:vi posso assicurare che risultato è migliore! il tempo di cottura in pentola a pressione sarà maggiore: 60-75 minuti.
CHE COSA E’ IL CAPELLO D’ANGELO,MIA MADRE LA FACEVA SEMPRE CON LA CREMA DI CIOCCOLATO,ADESSO CHE LEI NON C’E’ PIU’NON LA FACCIAMO PIU’.
BUONA MI RICORDO QUANDERO IN SICILIA E SI MANGIAVA CON IL VINO COTTO BUONA GIORNATA
la cuccia con la crema di ricotta è ottima ma io sono solita prepararla in modo diverso: intanto prima di cuocere la cuccìa la metto a bagno nel giorno dell’Immacolata, cambio l’acqua tutti i giorni fino alla sera del giorno 12,poi la lascio cuocere con la pentola a pressione per almeno tre ore, avvolgo in una coperta di lana e lascio raffreddare tutta la notte. La mattina preparo la crema con latte, amido di grano, zucchero e cioccolata al latte a pezzi a cui aggiungo bucce di arance sciroppate precedentemente preparate e pezzi di zuccata candita quindi la mescolo alla cuccia ben scolata, ben gonfia e fredda. A me sembra buonissima, provare per credere!!
Anche io la faccio così ( con il “biancomangiare”. )
Cia Mara, ottima anche con il biancomangiare
Ciao Dorotea il capello d’angelo è un particolare tipo di zuccata tagliata sottilmente. Per intenderci è quella che troviamo per abbellire la cassata siciliana. Puoi usare, per la cuccia, tranquillamente la zuccata tagliata a cubetti.
In Sicilia la cuccia si prepara in tanti modi, il nostro e quello che preparava la tua mamma sono fra i più tradizionali e preferiti dai più golosi.
A presto
Ciao Ina sarà veramente buona, la proverò.
Un abbraccio
….invece o la preferisco in modo semplice e povera, zucchero e cannella.
Da me , a Trapani si preparava con il vincotto , grano di quello duro,poca cioccolatta a pezzetti.
Ma erano altri tempi, dove c’era il poco!!
Nel mio paese, a Mussomeli, dopo aver lasciato riposare il frumento per tre giorni ( vanno aggiunti dei ceci che simboleggiano il Pater noster ), si mette a cuocere, a fuoco lento per circa un’ora, aggiungendo all’acqua buccia di arancia e di limone e tre foglioline di alloro che rendono la cuccia più digeribile.Una volta cotta, la cuccia si condisce con zucchero ed un velo di cannella. Buon appetito.
Ciao Pippo se consideriamo che, come da tradizione, questo piatto nasce per un giorno di penitenza a Santa Lucia, possiamo affermare che la ricetta con il vincotto è la più consona. Oggi, con il passare degli anni e con la possibilità di poter lavorare di fantasia, anche questo semplicissimo piatto si modifica con le mille varianti legate ai luoghi dove è in uso la tradizione
Ciao Graziella, come ci dice anche Pippo, in un commento precedente, a Trapani la preparano con il vincotto. Mi fa piacere suscitare il vostro interesse che, nello stesso tempo, consente a tutti noi di apprendere le usanze di ogni angolo della nostra amata terra. Ciò inoltre ci gratifica perché conferma che il nostro intento si materializza con le vostre informazioni che restano così a disposizione di quanti volessero approfondire la conoscenza della nostra cucina.
Grazie e Buon Natale.
A presto
Io nn ho mai fatto la cuccìa. nn sapevo neanche cosa fosse, dalle mie parti nn esiste questa usanza (catanìa), poi mi sono trasferita nell’agrigentino, e ho scoperto questa bontà, fatta con la crema pasticcera al cioccolato, spolverizzata con nocciole tostate e tritate, vi assicuro che ne vale la pena…..provare per credere 😉
Ciao Angela! Si conosciamo la variante fatta con la crema al cioccolato, è davvero ottima!
Hai provato la nostra versione con la crema di ricotta?
neanche io ho fatto mai la cuccia, l’ha sempre fatta mio padre, ma adesso lavora di continuo e ormai non ha più tempo e siccome la vorrei fare ma sarebbe la prima volta, non ci sarebbe un modo più semplice?
Ciao Rosy, ti assicuriamo che non è affatto difficile. La complicazione potrebbe nascere dal fatto che dovresti mettere il grano in acqua fin da oggi. La crema di ricotta, poi, è facilissima. Quindi bollire il grano e poi mescolarlo con la crema di ricotta: facile, facile!
Esistono altri modi di preparare la cuccia, tuttavia questa ricetta è il non plus ultra.
LA CUCCIA, A PARTE LA TRADIZIONE CHE PORTA A CONSUMARLA IL GIORNO DI “SANTA LUCIA, E’ BUONISSIMA IN QUALSIASI MOMENTO… LA PUOI “CUNZARI” COME VUOI, ALLA CREMA, CON LO ZUCCHERO,CON LA CANNELLA,RICOTTA E CANDITI E IN QUALSIASI ALTRO MODO PREFERISCI, PERO’ SAPPIATE CHE L’ORIGINALE CUCCIA SICILIANA E’ “CUCCIA E VINU COTTU”…
da noi si usa mangiarla con il “biancomangiare” cioè la crema fatta con latte, zucchero e amido, poi gocce di cioccolatto e cannella sopra
scusami se nn cambio l acqua ogni giorno ….l ho cambiato solo una volta in tre giorni….grazie
Ciao Viviana, il bagno in acqua del frumento è necessario innanzitutto per ammorbidirlo, poi, il cambio d’acqua giornaliero serve, oltre a tenere pulita l’acqua, per eliminare residui di sporcizia che potrebbero essere presenti fra i chicchi di frumento. Per quanto riguarda la bontà della ricetta, ci trovi perfettamente d’accordo. Un abbraccio
Ricette di Sicilia
vorrei sfatare il fatto di mettere tre gg prima la cuccia in bagno io uso da sempre la pentola a pressione (copro la cuccia con abbondante acqua, buccia di arancia, alloro e sale )a 10 minuti dal fischio spengo e lascio raffreddare la pentola poi scolo e condisco con ricotta o cioccolata
Si può surgelare la cuccìa?
Ciao Elena, abbiamo provato a surgelare la crema di ricotta (e non la cuccia) ed il risultato non è stato del tutto soddisfacente. Tuttavia abbiamo dedotto che la buona riuscita dipende dalla quantità di zucchero contenuto nella crema pertanto, supponiamo che con una crema piuttosto zuccherata il risultato migliorerebbe. In conclusione, puoi provare a surgelare e constatare se l’esperimento darà i risultati sperati!
Grano precotto??? Quello che vendono per la pastiera?
Ciao Loredana, si
salve a tutti io vorrei sapere come si fa al gusto di cioccolato
Ciao Mery, devi preparare una mousse al cioccolato.
Salve potreste darmi la ricetta per la crema al cioccolato per 500 gr di cuccia? grazie
Ciao Giovanni, puoi utilizzare gli ingredienti da questo nostro link: clicca quì
domani la preparo anche io. Mia mamma la faceva con il biancomangiare, ma devo dire che con la crema di ricotta ha più successo. Io vivo a Roma e non trovo il grano da cucinare ma solo quello precotto. In genere lo lavo e poi lo uso: ma alcuni suggeriscono di cuocerlo un pochino. Voi cosa ne pensate?
Ciao Maria Pia, potrebbe essere utile una ulteriore cottura. L’importante è ottenere un prodotto piuttosto morbido ma non scotto.
Io sono fuori dalla Sicilia e qui trovo solo il grano saraceno quello usato per fare la pastiera napoletana io volevo sapere ma lo devo mettere sempre a bagno ho lo posso cucinare direttamente perche non sono molto pratica
Ciao Anna, penso che il grano saraceno non abbia bisogno di bagno. Secondo me lo puoi cucinare direttamente (esempio: 8 minuti in pentola a pressione). A presto
se per la cuccia adopero il grano cotto devo cucinarlo ancora? se si come? grazie
Ciao Gioacchino, se hai il grano cotto perchè cuocerlo nuovamente? Procedi come da ricetta dopo la cottura el grano. A presto
salve mi viene difficile trovare il grano intero ho trovato il grano spezzato va bene lo stesso
Ciao Rosa, credo di no perche tenderebbe a spezzettarsi
Da noi e nella mia famiglia si fa la cuccia con i ceci, c’è una ricetta per capire se vanno cotti insieme? Grazie
Ciao Crocetta, non conosco questa ricetta, tuttavia sono certo che i tempi cottura fra ceci e frumento siano diversi. Il frumento si mette in acqua tre giorni prima della cottura mentre per i ceci basta una sola notte. Quindi penso che potresti fare le due cotture e poi assemblare il tutto. A presto e buon Natale
Ciao Concetta De Marco, penso che le cotture vadano eseguite separatamente perché per i ceci basta una notte di ammollo in acqua, mentre la cuccia ne richiede tre. A presto