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Babà Rustico

7 Gennaio 2009 By Giovanni Cardella 4 commenti

Babà rustico

Il babà rustico è un’altra ricetta della nonna Anita, della quale vi ho già parlato nella ricetta della pizza rustica. Con le sue mani fatate preparava anche questo babà rustico anch’esso molto appetitoso e sfizioso. Tanto buono che vi consiglio di raddoppiare, se non triplicare, le dosi perché vi accorgerete che sarà molto gradito e andrà via come…l’acqua!

Ingredienti base per quattro persone

250 farina 00
1 patata
100 burro
3 uova
Un cubetto di lievito di birra (25 gr)
150 salame
200 gruviera a dadini
½ tazza Latte (per sciogliere il lievito)
2 cucchiaini di zucchero
Una presa di sale

Procedimento

Lessare la patata, passarla al setaccio,  farla raffreddare e amalgamarla con la farina, il burro ammorbidito, le uova battute, il lievito sciolto nel latte tiepido assieme allo zucchero e una presa di sale. Unire il salame ed il formaggio tagliati a cubetti e sistemare l’impasto in 2 contenitori per ciambella precedentemente imburrati e infarinati. Lasciare levitare per due ore in un luogo caldo e coperto.
Dato che la pasta per preparare il babà rustico tende a fuoriuscire dal contenitore,  regolatevi nel modo di ricoprire l’impasto.  Trascorso il tempo di lievitazione mettere in forno a 180° per  circa venti  minuti.

A proposito di babà

Per scoprire le origini di questo stuzzicante babà dobbiamo andare molto indietro nel tempo. Stanislao Leszczinski fu re della Polonia (1704-1735) ed era suocero di Luigi XV di Francia. Quando Pietro il Grande, Zar di tutte le Russie, lo destituì  gli diede, per consolarlo,  il ducato di Lorena. Mi direte: ma cosa c’entra Stanislao Leszczinski con il babà? Ebbene, c’entra perché fu lui che diede origine, anche se casualmente, al dolce. I pasticcieri loreni, per soddisfare il desiderio di dolci di Stanislao, spesso gliene proponevano uno fatto di farina, burro, zucchero e uva sultanina, il kugelhupf, tipico di quella zona. Ma l’ex re non lo gradiva, perché lo trovava molto asciutto e si appiccicava al palato. Un giorno, alla riproposizione di quel dolce, per rabbia, lo gettò sul tavolo. Il piatto finì per sbattere su una bottiglia di rhum che, con l’urto, si riversò sul dolce. In quel momento nasce il babà. Il nome glielo attribuì lo stesso Stanislao, visto che era un appassionato lettore del libro Le Mille e Una Notte, dove  Alì Babà ne era il  protagonista.
Questo dolce, presto arrivò a Parigi  e da qui, i cuochi  francesi lo fecero conoscere nel Regno delle due Sicilie e Napoli ne diviene la patria italiana. Ma questa influenza francese si divulgò anche a Palermo e in Sicilia dove i Monsù francesi spopolavano nelle cucine aristocratiche .

Archiviato in: Antipasti, Piatti Unici Etichettato con:Cucina Siciliana

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Commenti

  1. Stella dice

    18 Gennaio 2011 a 16:03

    io vi ringrazio perchè questo babà è semplicemente squisito!!!!

    grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee

    Rispondi
  2. Loredana dice

    21 Febbraio 2012 a 20:31

    Ciao, domenica ho provato a fare il babà e, come voi suggerite, ho versato l’impasto in due stampi per ciambella imburrati ed infarinati,ma non ne capisco la necessità, perchè i due babà non sono lievitati molto, non come mi aspettavo, anche dopo cotti. Vorrei riprovare a farli, potete darmi qualche dritta in più? E poi violoevo chiedervi la patata che peso deve avere per i 250 grammi di farina? Grazie mille. Una siciliana che vive in Puglia!!!

    Rispondi
    • Giovanni dice

      5 Marzo 2012 a 19:57

      Ciao Loredana, con le dosi della ricetta noi abbiamo ottenuto due babà come quello che puoi vedere nella foto. La causa della scarsa lievitazione potrebbe essere legata a diversi fattori (impasto e lievitazione). Per l’impasto ti consiglio di usare possibilmente una planetaria con l’attrezzo a foglia, in modo che risulti ben lavorato ed amalgamato. La lievitazione deve avvenire in un ambiente ben tiepido. Magari ricopri con pellicola da cucina e poi metti sopra una coperta di lana. Questi due accorgimenti dovrebbero essere sufficienti per la buona riuscita.
      Per quanto concerne la patata, deve essere di una grandezza media (circa 250 grammi) e poi, cerca di cuocerla a vapore, passarla al setaccio ancora calda e farla raffreddare prima di proseguire con l’impasto.
      Facci sapere. Una abbraccio dalla tua città
      Ricette di Sicilia

      Rispondi
  3. Loredana dice

    22 Febbraio 2012 a 18:00

    Sono Loredana, di Palermo ma vivo in Puglia da tanti anni. Adoro la cucina siciliana e scoprire questo sito è stato bellissimo. Ho provato la ricetta del babà rustico, è ottimo, ma non è cresciuto molto e non ho capito perchè il composto viene versato in due stampi. Volevo anche sapere quanto deve pesare, indicativamente, la patata. Vi ringrazio e saluto affettuosamente. Loredana

    Rispondi

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