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Conserva di cedro

22 Maggio 2010 By Giovanni Cardella 5 commenti

Conserva di cedro

La conserva di cedro o citrata in siciliano, è una antica ricetta della pasticceria siciliana legata a questo particolare limone dal gusto particolarmente dolce. La coltura di questi alberi è collegata all’immigrazione ebraica delle prime epoche del periodo cristiano e alla seguente invasione bizantina. Per quel popolo rappresentava un elemento essenziale per la festa dei Tabarnacoli e per le loro feste religiose.

Ingredienti

1 kg di cedri
800 grammi di zucchero
Mezzo bicchiere d’acqua
Cannella

Procedimento

Bucherellate i cedri aiutandovi con una forchetta e metterli in acqua per almeno due giorni, avendo cura di ricambiare spesso l’acqua. Trascorso il tempo sgocciolarli, asciugarli, grattugiarli ed eliminare i semi. Depositare in un tegame e mettere sul fuoco a fiamma bassa. Unire lo zucchero,  l’acqua  e la cannella polverizzata. Con un cucchiaio di legno mescolare continuamente fin quando il composto si addensa. Togliere dal fuoco e depositare in vasetti di vetro sterilizzati. Tappare e poggiare su di un piano i vasetti capovolti per almeno mezz’ora (si crea così il sottovuoto) quindi rigirarli e conservarli al buio e all’asciutto.

A prposito di cedri

Nel 1600 la coltura di cedri era specifica in Calabria, ciò nonostante il cedro veniva coltivato anche in Puglia, in Campania  e in Sicilia. Con la dominazione spagnola questo frutto fu quasi estinto per l’intolleranza degli spagnoli alla religione ebraica.
Oggi rimane in Sicilia qualche isolata cultura dove i contadini, organizzati in cooperative, riescono a commercializzare questo prodotto.
In Sicilia il cedro è molto diffuso nella pasticceria ed in particolar modo per confezionare canditi e la conserva per farcire dolci che si prestano a questa gustosa guarnizione.

Archiviato in: Dolci Etichettato con:marmellata

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Pasticciotti siciliani »

Commenti

  1. Enrico dice

    20 Gennaio 2011 a 22:25

    SARA’ BUONISSIMA……………..
    Domani la faccio…
    Grazie

    Rispondi
  2. agata dice

    6 Maggio 2012 a 14:05

    ma si fa cuocere con la buccia?

    Rispondi
    • Giovanni dice

      17 Maggio 2012 a 11:33

      Ciao Agata, si magari tagliando a fettine i limoni e non interi

      Rispondi
  3. Emanuela dice

    14 Settembre 2019 a 12:20

    Ciao Giovanni, ti leggo da molto e seguendo le tue ricette non ho mai fatto cilecca con amici e anche con “nemici”. Questa volta vorrei cimentarmi a fare gli ericini ( li adoro ) e come ben sai ho bisogno di una conserva di cedro delicata (impossibile da trovare dalle mie parti) che non copra il gusto delle mandorle. Ho letto la tua ricetta ed ho qualche dubbio o, diciamola tutta, non ho capito che devo fare. Dunque, dopo aver tenuto i cedri in ammollo per 2 giorni li faccio sgocciolare, li asciugo e poi? Questa è la parte che non capisco, li grattugio tutti, cioè come se stesssi grattugiando un pezzo di pane duro, oppure grattugio solo la superficie, come se volessi sgrossare un po le protuberanze? la parte grattugiata va dentro la pentola insieme al resto? se devo solo sgrossare con la grattugia per togliere i semi quindi li taglio a fettine? Aiutooo che confusione! La colpa è mia ovviamente… 🙂 Sei grande!
    Emanuela

    Rispondi
    • Giovanni Cardella dice

      17 Settembre 2019 a 19:41

      Ciao Emanuela,
      forse non mi sono spiegato bene nella descrizione ma risolviamo!
      Il grattugiarli è per far venire una conserva più omogenea. In ogni caso va grattugiato tutto (questo ti consentirà di eliminare facilmente i semi) escluso le estremita (dove c’era l’attaccatura alla pianta). Puoi evitare di grattugiare tagliando tutto a pezzi ma devi procedere con qualche variaziane rispetto a ciò che suggerisco nella ricetta. Vale a dire devi prima mettere nella pentola l’acqua, lo zucchero, la cannella e poi unire i pezzi di cedro.
      Considerato l’uso che ne devi fare, il mio consiglio è quello di grattugiarli perchè potrai gestire meglio quando dovrai farcire i tuoi ericini.
      Apero di esserti stato utile. A presto

      Rispondi

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