broccoletti e carciofi alla pastella
I broccoletti e carciofi alla pastella, in siciliano rispettivamente“vrocculi e cacuocciuli ‘a pastetta”, vanno ad aggiungersi alla grande ed antica famiglia del mangiare da strada dei palermitani.
Ingredienti
Un broccolo (cavolfiore)
Carciofi
Succo di un limone
Per la pastella con lievito di birra
500 grammi di farina 00
15 grammi di lievito di birra
Due cucchiaini di zucchero
10 grammi di sale
325 ml di acqua
Per la pastella con lievito naturale
Per la pastella con lievito naturale
200 grammi di lievito naturale
600 ml acqua
500 grammi di farina 00
3-4 grammi lievito di birra
Due cucchiaini rasi (da caffè) di zucchero
5 grammi di sale
Olio di semi di arachide per friggere
Procedimento per la pastella con lievito di birra:
Mettere in una ciotola il lievito e lo zucchero sciolti in poca acqua tiepida. Unire la farina setacciata e l’acqua rimanente. Lavorare l’impasto energicamente. Dopo qualche minuto aggiungere il sale e continuare a lavorare l’impasto fino ad ottenere un composto liscio omogeneo e abbastanza morbido. Mettere a lievitare in luogo tiepido per circa due ore (il volume deve raddoppiare).
Procedimento per la pastella con lievito naturale
(per il lievito naturale clicca qui per la ricetta):
E’ conveniente preparalo la mattina per utilizzarlo la sera.
Dopo aver effettuato il rinfresco del lievito naturale già maturo prenderne 200 grammi e depositarlo in una ciotola per circa tre ore, quindi scioglierlo con l’acqua a temperatura ambiente, unire lo zucchero, il lievito di birra e la farina setacciata. Impastare energicamente (noi abbiamo usato la planetaria con l’attrezzo a foglia). Quando l’impasto avrà preso forma aggiungere il sale e continuare ad impastare fino ad ottenere un composto liscio omogeneo e abbastanza morbido. Mettere a lievitare temperatura ambiente per circa otto ore (il volume deve raddoppiare).
Nel frattempo lavare i broccoli ricavare soltanto le cimette e sbollentarli in acqua salata. Toglierli dal fuoco non appena saranno al dente scolarli bene e metterli da parte.
Pulire i carciofi, privarli dalle foglie più dure in modo di lasciare anche la parte tenera del gambo, eliminare la parte superiore con le spine, tagliarli a spicchi, eliminare il fieno ed immergerli in acqua acidulata con il succo del limone. Sciacquarli e sbollentarli in acqua salata. Toglierli dal fuoco non appena saranno al dente, scolarli e metterli da parte.
Non appena la pastella sarà ben lievitata riscaldare abbondante olio (noi abbiamo usato una friggitrice portando il termostato a 170°/180°) e, quando sarà alla giusta temperatura, friggere le cimette di broccolo e di carciofi dopo averli passati nella pastella (un pezzo per volta). Farli friggere fino al raggiungimento della completa doratura.
A PROPOSITO DI BROCCOLI E CARCIOFI ALLA PASTELLA
A proposito delle cimette di broccoletti della ricetta ricordiamo, ancora una volta, che a Palermo quando si parla di broccoli, in realtà si intende il cavolfiore; mentre ciò che comunemente sono i broccoli noi li chiamiamo “sparaceddi” e più precisamente “sparaciddati”. La ricetta che descriviamo l’abbiamo catalogata come rosticceria e non, come avviene oggi, fra gli antipasti sfiziosi, perché anticamente arricchiva le vetrinette delle friggitorie palermitane assieme a melanzane a quaglia, o a piccoli pesciolini fritti, o ancora alle più famose panelle e cazzilli che, in ogni caso, finivano per essere tutti ingredienti base per imbottire mafalde o piccole pagnotte adatte all’uso.
Questa volta vi proponiamo due tipi di pastella; la prima tradizionale con farina, acqua e lievito, mentre la seconda è ricavata usando il lievito naturale. Questa seconda versione, anche se un po’ più laboriosa, vale la pena provarla perché migliora il gusto, la consistenza e l’eventuale conservazione.
cosimo dice
Sarde a beccafico e pasta chi saiddi a fini ru munnu.
ina dice
favolosaaaaaaaa
paola dice
Bellissime ricette, complimenti ma perchè metti il lievito di birra nella pastella con pasta madre?
Giovanni dice
Ciao Paola, i 3-4 grammi di lievito di birra servono ad accorciare i tempi di lievitazione. Pertanto puoi farne anche a meno tenendo conto di quanto detto.
Nel ringraziarti per i complimenti porgiamo i nostri saluti. A presto
Ricette di Sicilia
gianfranco dice
il sale nel primo procedimento non c’è, va messo o no?
Giovanni dice
Ciao Gianfranco, hai ragione, c’è stato un errore di trascrizione. Grazie per avercelo fatto notare. Abbiamo provveduto alla rettifica. A presto
Stella dice
La pastella mi è venuta e’ solo che è troppo filamentosa e i frittelli mi sono venuti imbevuti di olio…può essere che ho sbagliato a friggerle? Perché non fai un video con il procedimento? Grazie.
Giovanni dice
Ciao Stella, sicuramente la temperatura dell’olio ha procurato l’inconveniente. Tieni presente che per questa ricetta l’olio deve essere ad una temperatura di 170°. In linea di massima, per le fritture, la temperatura dell’olio è inversamente proporzionale alla grandezza di ciò che devi preparare. Vale a dire che cose piccole vogliono temperature alte mentre quelle più grosse richiedono temperature basse. Se queste regole non sono rispettate può verificarsi ciò che ti è accaduto.
Per i video ci stiamo lavorando ma tutto è legato alle nostre priorità. A presto