Il falsomagro o bruciuluni è uno dei piatti di carne più decantato della cucina siciliana. Diffuso in tutta l’isola, ma originario della città di Palermo, differisce da luogo a luogo nel condimento, cioè nella farcia, che può andare dal salame o la mortadella, all’uovo sodo e ad altri ingredienti come pangrattato, passoline e pinoli, o piselli.
Ingredienti
1 fetta fesa di vitello di circa 500 grammi
400 grammi di carne tritata
50 grammi di pangrattato
5 uova (di cui 3 sode)
50 grammi di parmigiano grattugiato (o pecorino)
50 grammi di passoline e pinoli
Sale e pepe q.b.
Noce moscata
Un mazzetto di prezzemolo
100 grammi di caciocavallotenero
100 grammi di salame
Una cipolla
Olio extravergine d’olive
Un bicchiere di vino bianco
200 grammi concentrato di pomodoro
Laccio da cucina
Procedimento
Amalgamare la carne tritata con due uova, il parmigiano grattugiato, il prezzemolo tritato, sale e pepe, una spolverata di noce moscata e pangrattato. L’impasto risultante dovrà essere morbido. Sistemare la carne su un piano e adagiarvi sopra il ripieno appena ottenuto e adagiarvi sopra il salame e il caciocavallo tagliati a listarelle e le uova sode allineate. Arrotolare la carne in modo da formare un grosso salame e legarlo con il laccio da cucina, in maniera che il ripieno resti ben chiuso all’interno.
In un tegame, capace di contenere il falso magro, fare soffriggere la cipolla tritata, adagiarvi la carne e farlo rosolare in maniera omogenea. Sfumare con il vino, a fuoco vivace, quindi aggiungere il concentrato di pomodoro diluito in acqua tiepida (dovrà ricoprire il falso magro), aggiustare di sale e pepe, un po’ di zucchero e far cuocere per circa un’ora.
A cottura ultimata mettere il falsomagro a intiepidire, quindi eliminare il laccio, tagliarlo a fette, disporlo su un piatto di portata, irrorarlo di salsa di pomodoro caldissima e servire.
La stessa salsa di pomodoro è un ottimo condimento per la pasta.
Curiosità
È uno di quei piatti che preparavano i cuochi delle famiglie aristocratiche, per intenderci i “Monsù”.Questi cuochi, come già sappiamo, sempre alla ricerca di ricette nuove per sbalordire gli ospiti, in questo caso si inventarono un piatto di carne chiamato “farcie de maigre”, cioè carne farcita con verdure e odori. La fantasia popolare subito trasformò “farcie de maigre” in falsomagro. Ma la forma, rassomigliante ad una grossa braciola, gli diede il nome tutto siciliano di “bruciuluini”.
Il falso magro o “bruciuluni”, che dir si voglia, comunque imbottito è una vera bontà. In qualunque luogo della Sicilia lo si gusta resta scolpito nella memoria, tanto da renderlo indimenticabile.
dany dice
ho cercato per mesi senza successo la ricetta del” bruciuluini” per accontentare mio marito siciliano, poi oggi grazie a voi ho capito di cosa di tratta. Proverò a farlo
e vi inviero’ il mio giudizio. complimenti per il sito e per ricordare
la grande cucina siciliana che da buona ligure ho imparato subito ad apprezzare. Dany
Giovanni dice
Ciao Dany.
Siamo contenti di esserti satati utili. La terra ligure e quella siciliana sono legate strettamente dalla storia antica, quando i mercanti genovesi contribuirono allo sviluppo dei commerci palermitani.
Siamo sicuri che la ricetta, di facile esecuzione, non ti deluderà.
Continua a seguirci e troverai tante altre ricette che ti potranno interessare. Auguriamo a te e alla tua famiglia buona Pasuqa.
Imma dice
Ricordo una lontana cugina prepararlo per il picnic di Pasquetta..ma non ricordavo bene se la carne fosse solo tritata o in un’unica fetta.
Lei era di Lentini, quindi la ricetta forse aveva qualche diversità, ma nel dubbio, posso usare la vostra, che unisce sia l’uno che l’altro.
Grazie e saluti
Imma
Giovanni dice
Ciao Imma come diciamo in premessa alla ricetta il falsomagro, originario della città di Palermo, è diffuso i tutta la Sicilia e può differire da luogo a luogo. Infatti, normalmente questo piatto, come ben ricordi, viene confezionato con un’unica fetta di carne oppure soltanto con il tritato. La ricetta da noi descritta è quella che si prepara dalle nostre parti e che, in un certo senso, riunisce le varianti. Il risultato comunque garantito.
Grazie per il tuo commento e a presto
Paola Damiani dice
Piatto carico di ricordi e profumi della cucina di mia nonna Nina, che da brava siciliana e abile cuoca lo preparava per la famiglia. Ora e’ arrivato il momento nella mia vita di ripetere e ricostruire quei momenti, profumi e ricordi. Ho preso il coraggio e faro’ il brucioloni! Penso che questa ricetta rispecchi molto quella della nonna, anche se non ricordo l’uvetta… Ma come sempre.. le versioni sono infinite. Vi seguiro’ con piacere.
Giovanni Cardella dice
Ciao Paola Damiani, leggendo il tuo commento mi viene il magone perchè la coincidenza rispecchia i tuoi con i miei ricordi. Si perchè anche la mia adorta nonna era la Nonna Nina e, altra coincidenza, questa è la sua ricetta!
Mi farà tanto piacere se continuerai a seguirci, magari scoprendo altri ricordi. Buone feste
Maria dice
Ma le passoline e i pinoli…? È notte e il dubbio mi tormenta
Domattina vorrei fare una sorpresa alla mia mamma (che è di Siracusa)
Giovanni Cardella dice
Ciao Maria, puoi anche non metterli se non li trovi. A presto