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Pasta alla Norma

18 Febbraio 2009 By Giovanni Cardella 21 commenti

pasta alla norma

La pasta alla Norma, è la più famosa pasta con pomodoro e melanzane della cucina siciliana, e simbolo della città di Catania. Quando si parla di pasta alla Norma non si può non pensare al collegamento fra Vincenzo Bellini e il capoluogo siciliano ai piedi dell’Etna.  Questo piatto prende il nome dall’omonima opera del famoso compositore  catanese.

Ingredienti

500 grammi di maccheroni (ma va bene qualunque tipo di pasta)
1 chilo pomodoro maturo per salsa
4 melanzane nostrane (vedi caponata)
Un ciuffo di basilico
2 spicchi d’aglio
Olio per friggere
Sale e pepe q.b.
Ricotta salata

Procedimento

Soffriggere l’aglio interro e aggiungere al soffritto il pomodoro lavato e tagliato a pezzi con qualche foglia di basilico. Aggiustare di sale e pepe e far cuocere a fuoco basso. Quando il pomodoro sarà appassito, toglierlo dal fuoco,  passarlo al setaccio e mettere da parte la salsa ottenuta.
Sciacquare le melanzane, togliere il picciolo assieme ad una parte di melanzana, tagliare soltanto una striscia di buccia praticando un taglio verticale da punta a punta (la buccia deve rimanere, tranne questa striscia). A questo punto bisogna scegliere se tagliare le melanzane a fette o a cubetti, io le preferisco a cubetti il risultato non cambia, quindi friggerle in abbondante olio e riporle su carta assorbente da cucina. Cuocere la pasta al dente, amalgamarla con la salsa di pomodoro e servire adagiandovi sopra le melanzane fritte, qualche foglietta di basilico e una bella spolverata di ricotta salata grattugiata al momento.

A prposito di pasta alla norma

 Si racconta che, molti anni fa, ad alcuni artisti che in quel periodo rappresentavano l’opera, fu servito questo semplice e sublime piatto di pasta col sugo e melanzane fritte. Lo stupore degli artisti fu talmente grande che alla fine del pasto esclamarono: “ma questa è Norma”! esprimendo così, la perfezione della pietanza. In sintesi, l’esclamazione degli artisti coincide con la venerazione che la città di Catania ha nei confronti di Bellini e la Norma.  Per i catanesi questo binomio è simbolo di perfezione, di grande, di eccelso.
A questo piatto, conosciuto in ogni angolo dell’isola, proprio i catanesi diedero quel toco da grande chef:  la spolverata finale di ricotta salata infornata.
Si usa condirla anche con caciocavallo o parmigiano, ma la ricotta salata, secondo me, è insostituibile.
Noi, alcune volte, apportiamo una variante, che non esclude alcun ingrediente della ricetta originale, ma che dà un’altra opportunità per apprezzare ancor di più il piatto. La modifica consiste nell’aggiungere alla pasta, ancora bollente, qualche cubetto di mozzarella per poi completare il condimento con salsa di pomodoro, melanzane fritte e ricotta salata. Una vera bontà!

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Commenti

  1. salvatore genova dice

    27 Luglio 2011 a 15:46

    salutiamo.Piccola modifica,se vi piace:friggere le melenzane tunisine a fette e lasciarle scolare dell’olio in più,cuocere la pasta “capelli d’angelo “molto al dente,scolarla e condirla con abbondante sugo di pomodoro,avvolgere, a mò di coppa ,nelle fette di melenzane la pasta,sistemandola in una teglia, cospargere di sugo e beschamel una grattata di noix muscade e buon appetito.sul sito di face metterò le foto del risultato di domenica scorsa

    Rispondi
  2. salvatore genova dice

    27 Luglio 2011 a 17:30

    ops…..dimenticavo,una foglia di basilico ogni involtino e mettere al forno caldo per 20 minuti

    Rispondi
  3. catanisi dice

    31 Marzo 2012 a 21:31

    salve, da buon catanese desideravo fare un’appunto: la ricotta salata non si usa il tipo “infornata” ma quella solo stagionata

    Rispondi
    • Giovanni dice

      5 Aprile 2012 a 12:17

      Ciao Catanisi, accettiamo l’appunto, anche se della ricotta salata infornata ne parliamo in premessa. Negli ingredienti è indicata semplicemente “ricotta salata”.
      Buona Pasqua, e a presto

      Rispondi
  4. pasquale da Crotone dice

    15 Aprile 2012 a 11:10

    …è vero,pasta alla Norma non è “pasta e sugo con melanzane fritte”…ma tutto un “matrimonio” di sapori e profumi,e poi la mozzarella…la mozzarella che ci azzecca,magari da calabrese aggiungerei una manciata di peperoncino!!! ciao. N.B:a ,e poi togliere un striscia di buccia!cos’è un gesto scaramantico?

    Rispondi
    • Giovanni dice

      19 Aprile 2012 a 19:53

      Ciao Pasquale, la pasta alla norma tradizionale, una vera sinfonia per il palato, prevede obbligatoriamente ricotta salata stagionata. Qualunque diversificazione è lecita, tuttavia resta sempre una variante; anche la mozzarella (come del resto specifichiamo nella ricetta). Per quanto riguarda il pecorino non mi trovi d’accordo, anche se nulla è proibito. È soltanto questione di gusti!
      Infine, per quanto concerne il gesto scaramantico: dalle nostre parti, per tradizione, si usa togliere la striscia di buccia in modo da rendere la prima e l’ultima fetta simili alle altre. Se poi non la vuoi togliere fai tu. Magari potrebbe essere questo un gesto scaramantico?
      Ricette di Sicilia

      Rispondi
  5. Marco dice

    4 Novembre 2012 a 23:23

    Da correggere il testo,perché c’è un errore, il capoluogo siciliano non si trova ai piedi dell’età perché non é Catania ma Palermo.

    Rispondi
    • Giovanni dice

      5 Novembre 2012 a 09:52

      Ciao Marco, il capoluogo siciliano ai piedi dell’Etna non può che essere Catania.
      La Sicilia ha nove capoluoghi di provincia, di cui Palermo che, oltre ad essere capoluogo, è anche capitale della Sicilia.

      Rispondi
  6. Beppe dice

    12 Novembre 2012 a 09:44

    Ehm, buonissima la pasta alla Norma pero’ Palermo e’ il capoluogo di regione della Sicilia — le altre citta’ sono solo capoluoghi di provincia.

    Rispondi
    • Giovanni dice

      17 Novembre 2012 a 14:50

      Ciao Beppe, se proprio dobbiamo fare una dissertazione sull’argomento, confermo quanto detto a Marco, nel commento precedente, vale a dire che il capoluogo siciliano ai piedi dell’Etna non può che essere Catania. Dei nove capoluoghi siciliani, Palermo, oltre ad essere capoluogo di provincia, è anche la capitale della Sicilia. Non abbiamo mai pensato di spostare la capitale della Sicilia.

      Rispondi
      • Margherita dice

        26 Gennaio 2017 a 11:46

        Grande Giovanni!

        Rispondi
  7. erpeppe dice

    9 Marzo 2013 a 12:02

    Guardate che state in italia……la capitale è una sola:Roma.
    mah

    Rispondi
    • Giovanni dice

      9 Marzo 2013 a 20:05

      Ma davvero? boh!!

      Rispondi
  8. ALESSANDRO dice

    5 Aprile 2013 a 12:52

    CARI BUONGUSTAI PREMESSO CHE IN VIA ETNEA A CATANIA C’è UN BELLISSIMO GIARDINO INTITOLATO AL GRANDE MERAVIGLIOSO BELLINI. IO COMUNQUE GUSTAI UNA PASTA ALLA NORMA DELLA QUALE RICORDO ANCORA IL SAPORE A SIRACUSA UNA trattoria CHE SI TROVA PER SCENDERE VERSO IL TEATRO GRECO. UN RICORDO BELLISSIMO
    NEI PRESSI DELLA PORTA ANTICA

    Rispondi
  9. Roberta dice

    6 Aprile 2013 a 15:01

    Salve a tutti
    io ho tutti gli ingredienti in casa tranne la ricotta stagionata. Ho la ricotta fresca ed il parmigiano ed anche la mozzarella. Aggiungo che non potrei comunque trovare la ricotta stagionata perché abito in Svezia e qui non si trova. Ormai ho deciso di fare questo piatto che adoro mangiare quando sono in italia ma voi cosa mi consigliate? ricotta fresca? mozzarella?

    Rispondi
    • Giovanni dice

      11 Aprile 2013 a 10:07

      Ciao Roberta, la ricotta fresca non è il caso di usarla. Considerato che non puoi trovare la ricotta salata ti conviene sostituirla con il parmigiano grattugiato. Poi, se vuoi fare la versione con la mozzarella, di cui parliamo in premessa alla ricetta, puoi usarla tranquillamente. In definitiva per questa ricetta non serve la ricotta fresca. A presto
      Ricette di Sicilia

      Rispondi
  10. mia dice

    28 Giugno 2013 a 13:54

    E qui.. come ci starebbero dei fiocchi di sale di Cipro all’aglio orSino assieme alla ricotta salata?? Si può conciliare tradizione ed innovazione??

    Rispondi
    • Giovanni dice

      27 Luglio 2013 a 13:39

      Ciao Mia, non saprei. Posso dirti la stessa cosa che ti ho scritto nel commento che hai fatto sulla caponata di carciofi: se questo sale può sostituire il comune sale marino perché no? Anche perché sono favorevole alla conciliazione fra tradizione e innovazione. A presto

      Rispondi
  11. Luciana dice

    12 Novembre 2018 a 19:20

    Ciao a tutti sono Luciana vi scrivo da Cremona. Questa sera c’è nebbia e la mia pasta alla Norma catanese che mi è venuta proprio bene mi illuminerà la serata !!!

    Rispondi
    • Giovanni Cardella dice

      13 Novembre 2018 a 19:47

      Ciao Luciana, dispiace per la nebbia ma siamo felici per il tuo rimedio!
      Buona serata

      Rispondi

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  1. Ricetta siciliana per lo sformato di riso e melanzane | Ricette di Sicilia ha detto:
    27 Agosto 2013 @ 19:50

    […] cotoletta, melanzane imbottite a modo nostro, melanzane al trito dio aglio e prezzemolo, la sontuosa pasta alla Norma, lo sformato che vi proponiamo oggi e tante altre ricette che […]

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