Cipolline catanesi
Scopri come è facile preparare le cipolline catanesi. Pezzi da rosticceria della città di Catania che vi sbalordiranno per la semplicità e il gusto che vi lascerà senza parole….
appunti di un viaggio gastronomico
Scopri come è facile preparare le cipolline catanesi. Pezzi da rosticceria della città di Catania che vi sbalordiranno per la semplicità e il gusto che vi lascerà senza parole….
timballo di patate in crosta
Il gattò di patate, dal francese gateau ci ricorda l’influenza francese nella cucina siciliana. Nel seicento, non c’era casa aristocratica palermitana che non avesse un cuoco francese, il monsù cosi chiamato dai siciliani deformando il francese monsieur. Il monsù era sempre artefice di piatti eccezionali, e fra i tanti che la storia ci ha tramandato troviamo tanti pasticci e timballi. Il gattò di patate non è altro che un timballo di patate.
Il timballo di patate di oggi, a differenza del solito gattò di patate, è avvolto in un involucro costituito dalla pasta frolla siciliana che, ricordiamo, è ingrediente fondamentale per la realizzazione del timballo del Gattopardo.
Gli ingredienti sono per una teglia di 30 cm di diametro
550 grammi farina 00
200 grammi strutto
40 grammi zucchero semolato
120 grammi vino bianco secco
1 uovo
1 tuorlo
1 cucchiaino di cannella
Un pizzico abbondante di sale
Impastare la farina, lo strutto, lo zucchero, la cannella, il sale, l’uovo intero, il tuorlo e il vino. Impastare velocemente fino ad ottenere una pasta liscia e omogenea. Ricoprire con la pellicola e metterla in frigo.
Kg. 1,500 di patate
200 grammi prosciutto cotto
250 grammi di mozzarella fiordilatte
4 uova di cui 3 per il timballo e 1 per spennellare la crosta
150 grammi caciocavallo stagionato grattugiato (o grana)
pangrattato q.b.
Sale e pepe q.b.
noce moscata secondo gradimento
poco latte per la rifinitura
Lessare le patate, passarle al setaccio in una ciotola capiente. Mentre sono ancora tiepide unire una bella noce di burro e amalgamarla all’impasto. Fare raffreddare, quindi unire le uova, il formaggio grattugiato, sale e pepe, una spolverata di noce moscata, il prosciutto e la mozzarella tagliati grossolanamente. Amalgamare bene il tutto in modo da ottenere un impasto morbido e mettere da parte.
Adesso prendere la frolla stenderla ad uno spessore di circa mezzo centimetro e ricavare due dischi uno dei quali un po’ più grande che servirà per foderare la teglia fino ai bordi.
Foderare la teglia con carta da forno e adagiarvi sopra il disco di pasta frolla più grande, in modo da ricoprire pure i bordi.
A questo punto versare la purea di patate livellarla aiutandovi con un cucchiaio di legno e ricoprire il tutto con l’altro disco di frolla avendo cura di sigillare bene i bordi.
Punzecchiare la superficie con i rebbi di una forchetta, spennellarla con il tuorlo miscelato con un cucchiaio di latte e mettere in forno preriscaldato a 180° per circa trenta minuti e, in ogni caso, fino a doratura.
Fare riposare in modo che si intiepidisca, sformare e servire.
Ricetta focaccia tradizionale messinese
Tipica del messinese, originaria dai primi del 900, insieme ai pituni messinesi la focaccia tradizionale messinese rappresenta una delle ghiottonerie più famose nella tradizione culinaria di Messina.
…
Arancine di riso al forno
Le arancine di riso al forno sono la versione non fritta delle tradizionali arancine siciliane. Indubbiamente hanno un gusto leggermente diverso tuttavia sono ugualmente buone e, sopratutto, danno la possibilità a chi non può abusare delle fritture di mangiare qualcosa alla quale avrebbe dovuto rinunciare.
In genere quando prepariamo le arancine, una parte le confezioniamo con la sfoglia per destinarle a chi, in famiglia, deve o vuol fare a meno delle fritture.
…
Il gattò di patate al ragù, dal francese gateau che sicilianizzato diviene gattò (gatò), è uno di quei piatti dei monsù (da monsieur) che ci ricorda l’influenza francese nella cucina siciliana. Nel seicento, non c’era casa aristocratica palermitana che non avesse un cuoco francese, il monsù appunto.
…
Poiché tutti amiamo le torte salate, pratiche, sfiziose e veloci, oggi abbiamo deciso di preparare questa sfoglia con cavolfiore, salsiccia e caciocavallo perché, troppo spesso, davanti ad un piatto di pasta con broccoli in tegame, quella che in siciliano chiamiamo pasta chi vruocculi arriminata (pasta con i broccoli rigirata o in tegame), ci siamo chiesti se, oltre alla versione classica, si potesse escogitare un’altra variante alla ricetta tradizionale. È nato così lo sformato di riso o di pasta al forno con broccoli in tegame, e lo stesso rivisitato ancora con salsiccia.
…