Cipolline catanesi
Scopri come è facile preparare le cipolline catanesi. Pezzi da rosticceria della città di Catania che vi sbalordiranno per la semplicità e il gusto che vi lascerà senza parole….
appunti di un viaggio gastronomico
Scopri come è facile preparare le cipolline catanesi. Pezzi da rosticceria della città di Catania che vi sbalordiranno per la semplicità e il gusto che vi lascerà senza parole….
Scopri questo semplice e prelibato piatto con le triglie di scoglio e la ricciola
Pasta con ricciola e triglie. Una vera soddisfazione preparare la pasta con ricciola e triglie di scoglio. La triglia è un pesce prelibato dalle carni tenere dal gusto inconfondibile che insieme alla ricciola (insolito pregiato pesce azzurro) in questa ricetta danno vita ad un piatto veramente sfizioso.
500 grammi di spaghetti o altro tipo
300 grammi di triglie di scoglio sfilettate al netto di squame, lische e spine
un trancio di ricciola (circa 300 grammi)
1 spicchio d’aglio
300 grammi pomodoro fresco
Olio evo
mezzo bicchiere di vino bianco
Sale e pepe q.b.
un ciuffo di prezzemolo tritato
Sciacquare le triglie e la ricciola, pelare i pomodori tagliarli a filetti e mettere il tutto da parte.
Mettere due cucchiai d’olio in una padella capiente e soffriggere l’aglio schiacciato interro; aggiungere il pomodoro e far cuocere per qualche minuto. Non appena il pomodoro sarà appassito eliminare l’aglio, unire le triglie e la ricciola e far rosolare per qualche minuto. Sfumare con il vino e, nel frattempo, cuocere la pasta al dente.
Scolare la pasta e adagiarla nella padella insieme al condimento. Aggiungere un filo d’olio e qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta e far mantecare fino a cottura completa.
Servire la pasta con ricciola e triglie spolverando con prezzemolo tritato e un filo d’olio
timballo di patate in crosta
Il gattò di patate, dal francese gateau ci ricorda l’influenza francese nella cucina siciliana. Nel seicento, non c’era casa aristocratica palermitana che non avesse un cuoco francese, il monsù cosi chiamato dai siciliani deformando il francese monsieur. Il monsù era sempre artefice di piatti eccezionali, e fra i tanti che la storia ci ha tramandato troviamo tanti pasticci e timballi. Il gattò di patate non è altro che un timballo di patate.
Il timballo di patate di oggi, a differenza del solito gattò di patate, è avvolto in un involucro costituito dalla pasta frolla siciliana che, ricordiamo, è ingrediente fondamentale per la realizzazione del timballo del Gattopardo.
Gli ingredienti sono per una teglia di 30 cm di diametro
550 grammi farina 00
200 grammi strutto
40 grammi zucchero semolato
120 grammi vino bianco secco
1 uovo
1 tuorlo
1 cucchiaino di cannella
Un pizzico abbondante di sale
Impastare la farina, lo strutto, lo zucchero, la cannella, il sale, l’uovo intero, il tuorlo e il vino. Impastare velocemente fino ad ottenere una pasta liscia e omogenea. Ricoprire con la pellicola e metterla in frigo.
Kg. 1,500 di patate
200 grammi prosciutto cotto
250 grammi di mozzarella fiordilatte
4 uova di cui 3 per il timballo e 1 per spennellare la crosta
150 grammi caciocavallo stagionato grattugiato (o grana)
pangrattato q.b.
Sale e pepe q.b.
noce moscata secondo gradimento
poco latte per la rifinitura
Lessare le patate, passarle al setaccio in una ciotola capiente. Mentre sono ancora tiepide unire una bella noce di burro e amalgamarla all’impasto. Fare raffreddare, quindi unire le uova, il formaggio grattugiato, sale e pepe, una spolverata di noce moscata, il prosciutto e la mozzarella tagliati grossolanamente. Amalgamare bene il tutto in modo da ottenere un impasto morbido e mettere da parte.
Adesso prendere la frolla stenderla ad uno spessore di circa mezzo centimetro e ricavare due dischi uno dei quali un po’ più grande che servirà per foderare la teglia fino ai bordi.
Foderare la teglia con carta da forno e adagiarvi sopra il disco di pasta frolla più grande, in modo da ricoprire pure i bordi.
A questo punto versare la purea di patate livellarla aiutandovi con un cucchiaio di legno e ricoprire il tutto con l’altro disco di frolla avendo cura di sigillare bene i bordi.
Punzecchiare la superficie con i rebbi di una forchetta, spennellarla con il tuorlo miscelato con un cucchiaio di latte e mettere in forno preriscaldato a 180° per circa trenta minuti e, in ogni caso, fino a doratura.
Fare riposare in modo che si intiepidisca, sformare e servire.
spaghetti allo scoglio
Gli spaghetti allo scoglio sono un antichissimo piatto povero nato dalla semplicità dei tempi che furono.
Qualche tempo fa ho letto sul libro (“Guida ai sapori perduti” di Marcela Croce, scrittrice, fotografa e viaggiatrice palermitana) che a Trapani i pescatori preparavano una minestra con la pietra,
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Ricetta focaccia tradizionale messinese
Tipica del messinese, originaria dai primi del 900, insieme ai pituni messinesi la focaccia tradizionale messinese rappresenta una delle ghiottonerie più famose nella tradizione culinaria di Messina.
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Polpette di pesce spada fritte
Le polpette di pesce spada fritte sono un’insolita vera bontà. Un piatto eccellente che merita un posto di riguardo insieme alle altre squisitezze della cucina siciliana come ad esempio gli involtini di pesce spada, la ‘mpanata di pesce spada e la pasta con pesce spada e melanzane.
Preparare le polpette di pesce spada fritte sarà una vera soddisfazione per voi, ma anche una piacevole sorpresa per i vostri commensali.
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