Caponata siciliana
Definire la caponata siciliana non è facile. Non riesco a trovare aggettivi adeguati. Per me, la caponata siciliana, è uno dei principali gioielli della cucina siciliana.
Trovarsi davanti alla caponata siciliana, poter assaporare quest’incontro di gusti, odori e sapidità caratteristici della nostra cucina, è come rivivere in un attimo i millenni di storia che ci sovrastano. Ecco qui la mia ricetta della Caponata di melanzane
Ingredienti per la caponata siciliana
10 melanzane
Olio per friggere
1 grosso sedano
una cipolla
300 grammi olive verdi
3 cucchiai di capperi sott’aceto o salati
1,5 litri salsa di pomodoro fresco
Sale e pepe q.b.
1 bicchiere di aceto
2 cucchiai di zucchero
Procedimento per la caponata siciliana
Sciacquare le melanzane, togliere il picciolo assieme alla punta della melanzana, tagliare soltanto una striscia di buccia praticando un taglio verticale che va da punta a punta. A questo punto tagliare le melanzane a cubetti piuttosto grossi e friggerle in olio bollente e metterle a sgocciolare su carta assorbente (Usa la friggitrice, se non ne possiedi una clicca qui)
Pulire il sedano eliminando tutte le foglie verdi, tagliarlo a pezzi e bollirlo in acqua salata. In un grosso contenitore mettere a soffriggere la cipolla affettata, non appena sarà imbiondita aggiungere il sedano bollito, le olive snocciolate e tagliate a pezzi, i capperi sott’aceto (se usiamo quelli salati bisogna dissalarli) e la salsa di pomodoro. Aggiustare di sale e pepe e far cuocere. A cottura quasi ultimata unire alla salsa le melanzane fritte, pare insaporire per qualche minuto. Nel frattempo sciogliere nell’aceto lo zucchero quindi versarlo nella salsa con le melanzane. Fare sfumare bene l’aceto. È un piatto che si apprezza meglio se consumato freddo.
Il pasticcio di caponata siciliana
Ingredienti per il pasticcio di caponata siciliana
La caponata appena preparata
550 grammi farina 00
200 grammi strutto
40 grammi zucchero semolato
120 grammi vino bianco secco
1 uovo
1 tuorlo
1 cucchiaino di cannella
Un pizzico abbondante di sale
Procedimento
Il giorno prima impastare la farina, lo strutto, lo zucchero, la cannella, il sale, l’uovo intero e il tuorlo e il vino. Amalgamare velocemente fino ad ottenere una pasta liscia e omogenea. Ricoprire con la pellicola e metterla in frigo.
Imburrare una teglia oppure foderarla con carta da forno, quindi stendere la pasta frolla e ricavare due dischi. Con il primo fodereremo la teglia fino ai bordi, l’altro ci servirà per chiudere il pasticcio.
Versare nella teglia la caponata, quindi chiudere con l’altro disco di di pasta frolla, avendo cura di sigillare bene i bordi. Mettere in forno, a temperatura moderata, per circa trenta minuti. Servire freddo o tiepido.
A proposito di caponata siciliana
La melanzana ce la portarono i saraceni, che la chiamavano badindgian, noi siciliani l’abbiamo adottato facendola divenire uno degli elementi più rappresentativi della nostra cucina. Pensiamo, ad esempio, alla sontuosa “pasta alla Norma”, alla lussuosa “parmigiana di melanzane” e agli altri cento modi con cui i cuochi siciliani si esprimono nel cucinarla. Nel tempo divenne la regina di tutti gli ortaggi, al punto che (come cita in un suo libro Gaetano Basile), non di rado, poeti e narratori l’hanno paragonata ad una bella donna: carnosa, soda e dalla pelle nera lucida….
L’agro-dolce, di origine persiana, arrivò in Sicilia grazie ai mussulmani.
Per quanto concerne l’origine del nome, esistono diverse “scuole di pensiero”. Per alcuni, i marinai furono i primi a usare questa salsa che ammorbidiva le loro dure gallette che definivano “cappone di galera”, e che invece veniva chiamata, dai tavernieri, con il nome latino: cauponae. Altri affermano che il nome ci è stato tramandato dai soliti Monsù, che usavano la salsetta per conservare per poco tempo la cacciagione, fra cui il cappone; ingrediente che definiva quelle preparazioni capponate. Altri ancora riferiscono che questo agro-dolce serviva per condire la lampuga tagliata a pezzi. Questo pesce in dialetto lo chiamiamo capone, così si spiega il nesso capone-caponata.
Al di la dell’etimologia, posso affermare con certezza che questa pietanza resta unica nel suo genere e richiede elementi essenziali come la melanzana nostrana che, fra le sue caratteristiche, ha quella di essere compatta al punto giusto da non permettere l’assorbimento d’olio nella frittura, i capperi, il sedano, le olive verdi e l’inconfondibile agrodolce che caratterizza questa sinfonia di odori e sapori.
giovanni cavalieri dice
Alcuni aggiungono un cucchiaino di cioccolato amaro.
E’ corretto?
Giovanni dice
Ciao Giovanni
La caponata di melanzane, tradizionalmente prevede l’uso degli ingredienti descritti nella ricetta. Tuttavia, nel siracusano, è possibile trovare questa pietanza, già raffreddata, amalgamata con poco cioccolato amaro grattugiato. Quindi è una variante della caponata classica.
Ciao e a presto
ALFREDO dice
DA NOI (CT) AGGIUNGIAMO ANCHE I PEPERONI
mrPipposiculo dice
Con i peperoni si usa nel catanese. Preferiscola palermitana!
Turiddu dice
Ricordo un gentilissimo dentista, esperto cuoco, che amava spargere sulla caponata della granella di mandorle abbrustolite. Ciò prima di servire la caponata, ovviamente fredda. A me, dopo circa 60 anni che l’ho provata per la prima volta, continua a piacere.
Giovanni dice
Ciao Turiddu come dico molto spesso agli amici che intervengono nel nostro sito: la cucina è anche creatività. Il dentista, da esperto cuoco, con la granella di mandorle ha dato al piatto quel contrasto morbido-croccante molto gradito da i buongustai. Proveremo anche noi sicuri dell’ottimo accoppiamento. Ciao e a presto.
antonella dice
La posso mettere nei barattoli per conservarla per l inverno
Giovanni Cardella dice
Ciao Antonlla, motivi non dipenderti dalla mia volontà mi hanno impedito di essere sollecito come sempre cerco di fare perciò mi scuso per il ritardo sperando di essere in tempo per il suggerimento.
Si, puoi congelare la caponata in barattoli sterili per poi scongelarla e gustarla quando vuoi. A presto
Antonella dice
Salve Giovanni, da siciliana rispondo alla signora Antonella, si…..può metterla nei barattoli sterili e conservarla in dispensa…….non la congeli! Io da palermitana doc non l’ho MAI congelata, sempre invasata nei barattoli sterili…..buon lavoro Antonella
Giovanni Cardella dice
Ciao Antonella, d’accordissimo! A presto
Ricette di Sicilia
Andrea dice
Buongiorno a tutti, ho trascorso una settimana alle isole Eolie e mi sono così abbuffato di melanzane, ortaggio che adoro, in tutte le fogge possibili che mi venivano proposte. Chiedo agli esperti: come faccio a farle asciugare bene? lasciarle semplicemente riposare o usare il sale? le taglio a dadini subito o a fette grandi, poi le scole e poi le taglio? si fanno scolare in unrecipiente qualsiasi o ve n’è uno più adatto degli altri? sono un provetto cuoco e single da sempre, mi arrangio piuttosto bene ma cucinare bene le melanzane mi manca, e quindi chiedo un piccolo aiuto convinto poi di riuscire. Grazie a tutti.
Giovanni dice
Ciao Andrea Prima di tutto ti consigliamo di usare melanzane di stagione, pertanto se usi queste, di solito puoi procedere direttamente all’utilizzo ( a fette, a cubetti, ecc.). Se poi le melanzane vuoi usare il sale, allora procedi così:
Taglia le melanzane a fette, cospargi il sale sulle fette e mettile in un colapasta con un peso sopra. Ciò consente di far fuoriuscire il liquido di vegetazione e l’eventuale gusto amarognolo delle melanzane. Fatto ciò sciacqua le fette, asciugale con un canovaccio o con carta da cucina assorbente e procedi al taglio a cubetti (se la ricetta lo prevede) e friggi.
tina dice
la caponata che faccio io è…quasi identca..l’unica variante..le olive,io metto quelle nere e come variante sfiziosa ….ogni tanto la diversifico con le mandorle sminuzzate e tostate messe prima di servire sopra….buonissima
Giovanni dice
Ciao Tina, come dico spesso, la cucina permette di essere creativi, e le tue varianti, a parte le tradizionali mandorle, ne sono la dimostrazione.
A presto
Oscar dice
Ciao ragazzi, una ricetta graziosa e creativa: preparare la caponata, come l’avete descritta voi, con una aggiunta di mandorle e poi prendete una formina monodose cospargetela di burro, sporcatela con del pan grattato e aggiungetegli un filetto di pesce sul fondo, passatelo qualche minuto nel forno (tempo che si colora il pesce) e poi aggiungetegli la caponata dentro la formina pressandola, servitela fredda capovolgendola nel piatto e aggiungete, come una decorazione, del agretto di pomodoro………….. E VEDI CHE MANGI!
Oscar dice
PS: COMPLIMENTI DEL FORUM…..
A PRESTO
Giovanni dice
Ciao Oscar, innanzitutto ti ringraziamo per i complimenti al nostro blog e poi anche per la variante della caponata, che proveremo, perché ci sembra veramente interessante e originale. Speriamo di leggerti ancora!
Ricette di Sicilia
rita dice
salve sono siciliana la nostra terra ci permette diverse ricette cn le melenzane ad esempio la torta di melenzane gli involtini e tante altre ricette la melenzana come i carciofi e un.ortaggio da fare come vuoi
Giovanni dice
Ciao Rita è proprio vero! Le melanzane e i carciofi della nostra terra sono delle risorse insostituibili per i nostri palati.
Ricette di Sicilia
federica (roma) dice
torno oggi da una bellissima settimana a san vito lo capo e credo di aver mangiato una caponata insuperabile in un ristorante del posto,con aggiounta rispetto agli ingredienti descritti di qualche pezzetto di uva passa. Complimenti ai siciliani per l’ottima cucuna e l’ospitalità….
Giovanni dice
Ciao Federica quando vorrai sarai sempre benvenuta in questo piccolissimo pezzettino di Sicilia. A presto
Ricette di Sicilia
matilde dice
Ciao a tutti, siciliani e non..
Sono via dalla madre terra Sicilia da quasi trent’anni e sono capitata qui per caso per risopoverare la ricetta della caponatina, come la chiamamva la mia mamma. La preparo a memoria e ogni volta i miei amici mi ciedono il bis ele porzioni tris da port una volta l’anno perche è lunga e laboriosa da preparare. Leggendo però i Vs garbati post mi è venuto un dubbio atroce. Io la prepararo soffrigendo separatamente uno dopo l’altro, melanzane, peperoni, cipolle, sedano ma, non scandalizzatevi, anche qualche patata… Dopo aggiungo popomodoro, aceto zucchero e capperi. La mia mamma la faceva così. E’ sbagliato?
Un saluto a tutti
Mati
Giovanni dice
Ciao Matilde, la caponata e la caponatina (come correttamente la chiami) sono due ricette molto simili. La differenza sostanziale è che la caponata – quella da noi pubblicata – è in uso nella Sicilia Occidentale, mentre la caponatina (quella che preparava la tua mamma) è tipica della Sicilia Orientale, e che a Palermo chiamiamo “canazzu” (che presto pubblicheremo). Pertanto, nessun errore, e poi sono due piatti eccezionali. A presto
Ricette di Sicilia
Giovanni dice
Ciao a tutti io sono originario di Bagheria, dove purtroppo non vado da tantissimo. Sto per preparare la caponata che domani porterò da mia sorella dove ci ritroveremo tutti i fratelli per una grigliata (M…… casinu, siamo in tanti) mi era venuto in mente di mettere delle foglioline di mentuccia sia nella caponata che nell’olio dove friggerò le melanzane, che ne dite …. ci può stare?? Volevo farvi i complimenti, ho trovato nel sito vecchie ricette, che mia madre prepararva con molta sapienza, che avevo quasi dimenticato ma di cui il gusto è ancora molto molto presente nella mia testa, tanto per dirne una “I SPITINI” e diverse altre. ciao e buona giornata a tutti.
Giovanni dice
Ciao Giovanni, mi dispiace per il ritardo, purtroppo l’estate non ci consente di essere tanto veloci…! In ogni caso io non aggiungerei altri odori e sapori forti, come la mentuccia. La caponata è già un capolavoro così com’è!
Ti ringraziamo per i complimenti al sito e, con l’occasione, se ti fa piacere, ti comunico che saluterò la tua Bagheria luogo da me preferito per uno sfincione bianco che una mia amica di questa cittadina sa preparare da maestra. A presto
Paola dice
Ciao Giovanni,
al contrario di quasi tutti quelli che ti scrivono, non sono sicula ma lombarda, ma la mia cucina è molto molto meridionale, adoro i vostri sapori e così anche i miei ospiti…..forse ho degli antenati siculi….chissà…
ma veniamo al dunque, io ho sempre fatto la caponata come dalla tua ricetta, suggeritami da una amica siciliana, ora, mio marito non può più mangiare fritti, se le melanzane le faccio bollire anzichè friggere, pensi sia fattibile o rischio di mandare tutto nella spazzatura? Grazie, Paola
P.S. un sito bello e interessante ma soprattutto goloso….!
giuseppe dice
Se posso, rispondo a Paola, per suggerire un trucco , valido per tutti, insegnatomi da mia madre.Dopo aver tagliato a cubetti le melanzane (quelle lunghe non quelle cosiddette “turche ” che sono rotonde e chiare) tenetele immerse completamente per circa due ore , eventualmente con un peso sopra, in acqua molto salata, quasi come quella del mare per intenderci. Poi scolatele e asciugatele perfettamente all’esterno con carta assorbente da cucina o uno straccio, senza strizzarle.Appena asciutte, friggetele in olio bollente. Ovviamente non salate. Fate poi sgocciolare su carta assorbente. Con questo metodo assorbiranno pochissimo olio e saranno leggere anche per quelli come me che soffrono di stomaco e fegato. Provate e mi saprete dire.
valentina dice
all’ultima cena con i miei genitori e mia zia -palermitani doc!!- ho azzardato la caponata e la pasta con le sarde… ho dovuto implorare il marito di mia zia di smettere di leccare la pirofila della caponata!! 😀
carmen dice
io l ho appena preparata, e ne ho fatto una piccola scorta conservandola nei vasetti,…la ricetta è identica alla vostra ,solo che io metto uva passa e pinoli…..una vera bonta….cari saluti…
salvatore genova dice
buona sera,per esperienza vissuta un piccolo suggerimento sulla preparazione delle melenzane che in effetti,dopo essere state tagliate,per togliere un pò di amaro che si avvertirebbe,bisogna salarle e farle sgocciolare per almeno un ora ,a quel punto sono pronte per essere fritte.spero di essere stato utile.A presto e buone vacanze
Alina dice
Grazie per un sito cosi´utile!!!
Noi da un anno che siamo trasferiti in Germania e non voglio dimenticare favolosa cucina siciliana.. anche se non sono italiana ))
Comunque, questo sito ho gia´nei “preferiti” e vi visitero´molto spesso!
Sergio Lima dice
Uff, che fatica trovare una ricetta ORIGINARIA su internet. Ci sono decine di varianti assurde tutte immancabilmente spacciate per originarie.
La vostra, devo dire, mi e’ sembrata una delle piu’ rigorose, complimenti. Avrei pero’ alcune domande:
– Molte delle ricette che ho trovato on line includono il basilico ! Non ricordo, francamente, questo ingrediente, tra le centinaia di caponate mangiate a Palermo, potreste cortesemente confermare
– Su un paio di siti, oltre ad una accurata analisi storica dell’origine della pietanza sulle stesse righe della vostra, si accredita la caponata, nella sua versione tradizionale siciliana, come pietanza tipica dell’entroterra agrigentino. Voi che informazioni avete a riguardo.
– Infine le dosi. La vostra ricetta indica 10 melenzane. Sembra un quantita’ davvero grande…per quante persone e’ la vostra ricetta ?
Grazie per l’attenzione e complimenti per il sito.
Sergio Lima dice
Un’ultima cosa..L’ACETO !! che tipo di aceto raccomandate ? Immagino quello di vino rosso ? Grazie
Salvo dice
Salve
bhe per un Siciliano come me che vive lontano(Parigi)
visitare il vostro sito è un ritorno a casa…dai poi la caponata …
grazie per le idée che mi date
a presto
Giovanni dice
P.s. Sergio: l’aceto: rigorosamente bianco!
Giovanni dice
Ciao Sergio rispondiamo volentieri ai tuoi quesiti:
– nella caponata il basilico potrebbe essere ingrediente per preparare la salsa di pomodoro;
– l’origine della ricetta, per la presenza dell’agro-dolce (aceto-vino), è certamente mussulmana. Quella che descriviamo noi è quella tradizionale palermitana. Bisogna pur dire che in Sicilia ne esistono tante versioni, una delle quali prevede fra l’altro peperoni, olive nere, un rametto di basilico e altro che sicuramente trae origini dall’entroterra agrigentina;
– quando in casa nostra prepariamo la caponata per noi è un giorno di festa. Io particolarmente potrei mangiarne fino a star male, pertanto la quantità abbondante (molto soggettiva) è per cinque-sei persone che apprezzano come me questo magnifico ed unico piatto.
Ti ringraziamo per i tuoi complimenti e ti aspettiamo con altri “quesiti”.
A presto.
Ricette di Sicilia
felice dice
Sono molto buone anche le melanzanine, quelle piccole piccole, che hanno un leggero retrogusto amarognolo, mia mamma le faceva ripiene, vanno leggermente svuotate e riempite con un battuto di prezzemolo aglio e pezzettini di caciocavallo fresco, cotte poi in tegame con un pò di pomodoro, molto molto appetitose!
Giovanni dice
Ciao Felice, parli delle tipiche “milincianedde ammuttunati”. Se ti interessa, nel sito puoi trovare una variante a questa famosa ricetta, altrettanto gustosa e appetitosa. Clicca qui per la ricetta.
A presto
Ricette di Sicilia
Bettina dice
Mi piacciono tanto le melanzane e ho provato a fare la caponata. E’ venuta buonissima. La prossima volta pero’ invece di friggere le melanzane, le faro’ cuocere nel forno (dato che il fritto fa’ male.
Vorrei sapere come si fa’ per conservala nei vasetti e qual’e’ la durata. Grazie.
Giovanni dice
Ciao Bettina, anche se le melanzane nella caponata per tradizione sono fritte, cause di forza maggiore giustificano il tuo rimedio. Se puoi, facci sapere la riuscita con le melanzane al forno.
Per conservare la caponata, devi procurarti dei barattoli nuovi, coperchi compresi e, dopo averli sterilizzati in acqua bollente per qualche minuto, asciugali bene. A questo punto versa la caponata ancora calda, chiudi ermeticamente i barattoli e conserva in luogo fresco e buio.
Se vuoi, puoi anche conservali in freezer e scongelarli al momento di consumarli, trattandoli come un normale alimento posto a surgelare. A presto
Paola dice
Io le faccio sempre al forno, non potendo friggere, poi anziché condirle con la salsa le salto direttamente nella padella con la salsa e utilizzo,poi un filo di olio a crudo.
Non è esattamente uguale ma credete non ha niente da invidiare! Buonissima!
maria dice
ma quanto pesano 10 melanzane?
Giovanni dice
Ciao Maria
Dipende dalla grandezza. In ogni caso le melanzane variano da 100 a 300 grammi.
Lia dice
Buongiorno a tutti, io alla caponata tradizionale catanese cioè con i peperoni aggiungo le patatine tagliate a bastoncino e fritte, ovviamente non ci metto l’aceto e le olive. Provate è una vera delizia!
Giovanni dice
Ciao Lia, abbiamo avuto modo di gustarla in casa di un nostro amico catanese: diversa dalla caponata palermitana ma ugualmente eccellente.
francesco dice
A differenza delle vs. ricette, una versione della caponata che ho utilizzato spesso e con soddisfazione prevede le sole melanzane, senza coè peperoni o patate, e non la salsa ma i pomodori pelati (io uso quelli a pezzetti) che vanno cotti con l’olio usato per friggere le melanzane. Grazie e complimenti per il sito!
Giovanni dice
Ciao Francesco, intanto grazie per i complimenti. Apprezziamo la tua versione della caponata anche se la nostra ricetta non prevede sia le patate che i peperoni. A presto
ilvana dice
ho assaggiato per la prima volta in vita mia la caponata sono calabrese ma abito in veneto una vera goduria la farò assaggiare ai veneti complimenti
Giovanni dice
Ciao Silvana, ti ringraziamo per i complimenti e… facci sapere se i veneti gradiscono. A presto
Giorgio dice
salve a tutti, complimenti per il sito, già solo per il fatto di divulgare la nostra cultura del palato, grazie.
Ho una domanda da fare a chi ha già fatto, quello che vado a chiedere: la caponata si può conservare? intendo come si fà per il pomodoro, le melanzane stesse etc.. etc..? se si, qualcuno gentilmente potrebbe condividerla? grazie a chi vorrà dare indicazioni. Saluti da un Siciliano che vive all’Elba
;:
Giovanni dice
Ciao Giorgio, la caponata si può conservare come si fa per il pomodoro, tuttavia, dopo aver riempito i barattoli, è bene sterilizzarli, cioè bollirli in modo da creare il sottovuoto che garantisce la conservazione. Un altro metodo ottimo è quello di riporre la caponata, già nei barattoli, in freezer.
danilo graser dice
mi son veneto. Mi piace molto la caponata, e viste le vostre varianti e aggiunti li mettero in prattica. Grazie
Giovanni dice
Ciao Danilo, siamo particolarmente soddisfatti nel leggere il tuo messaggio. Se ti sarà possibile, facci sapere i risultati. Un abbraccio dalla Sicilia.
Ricette di Sicilia
francesco di fiore dice
Grande sito. Soffro di saudade come tutti i siciliani ed in particolare, i palermitani. Grazie a voi ho scoperto anche il gruppo folk Agricantus. Sono commosso. Grazie
Giovanni dice
Ciao Francesco, amico palermitano. Ci auguriamo di poter attenuare la tua saudade con il nostro sito. Gli Agricantus, secondo noi, sono patrimonio musicale siciliano, ed in particolare palermitano, che vale la pena conoscere più a fondo.
Un abbraccio dalla Sicilia
Ricette di Sicilia
Giovanni Martines dice
Ciao a tutti e complimenti per il sito é bellissimo e soprattutto calmo.
Molto bella la discussione sulla caponata con i suggerimenti di tutti e le belle varianti.
Grazie a tutti.
Giovanni
fabrizia dice
Mio padre che era originario di Messina mi ha insegnato a preparare la caponata la ricetta è simile ma io aggiungo anche le patate e i peperoni e fredda è molto piu buona perche si amalgamano tutti i sapori.
Giovanni dice
Ciao Fabrizia, tuo padre ti ha insegnato bene perché nella Sicilia orientale viene preparata come tu dici. Quella del nostro sito è la tipica caponata palermitana.
michela dice
E’ la prima volta che guardo questo sito. E’ bellissimo e mi ha conquistata.Sono pugliese di origine e la mia mamma la preparava mettendo insieme melanzane,sedano e peperoni in una padella larga con dell’olio e con una bella cipolla affettata. Di solito non metteva le patate ma quando le metteva evitava di mettere l’aceto e lo zucchero.Poi quando le verdure erano ammorbidite ma non scotte aggiungeva dei pomodori maturi sfilettati o tagliati,lasciava finire la cottura, regolava di sale, aggiungeva 1/2 bicchiere di aceto con un cucchiaio di zucchero. Solo prima di togliere dal fuoco aggiungeva del basilico spezzetato con le dita. Che buon profumo!
michela dice
Ah, dimenticavo, il mio papà ci aggiungeva del peperoncino piccante.Ma forse non è più caponata ma noi la chiamavamo così…….forse per ignoranza. Ma era buonissima.
Giovanni dice
Ciao Michela, come detto ad altri amici che hanno commentato questa ricetta, ti diciamo che la nostra si riferisce alla caponata palermitana che non prevede nient’altro che melanzane. Tuttavia in Sicilia esistono altri luoghi, per esempio nella Sicilia orientale (dove la caponata comprende anche peperoni e patate) che è molto simile a quella che preparava tua madre. In ogni caso, possiamo affermare che sono tutte ottime anche se diverse negli ingredienti, ivi compreso il peperoncino che gradiva tuo padre. Ci auguriamo che ci visiterai anche una seconda, terza, quarta…volta, così avremo modo di scambiarci curiosità e similitudini con la cucina pugliese che, personalmente, considero stretta parente con quella siciliana. A presto
ilcarlo40 dice
Desde Murcia, España, questo piato lo faceba la mia NONNA in Argentina, 50 anni fa….lo e visto che lo mangiaba il altro giorno in TV, il Comisario Montalbano….me a tornato a la testa y lo fare questa settimana, grazie mile a tutti
Carlo
Giovanni dice
Hola estimado, gracias por el comentario.
mauro faglioni dice
Sarà fata in Brasile!
Francesca dice
Io nella caponata metto anche la cipolla.
E’ un piatto che mi piace moltissimo e spesso la preparo con l’intenzione di metterne via qualche vasetto per poterla poi mangiare successivamente.
Il fatto è che, avendola già a disposizione, difficilmente riesco a lasciarvela, perché dopo qualche giorno l’ho fatta fuori tutta!!!!
Giovanni dice
Ciao Francesca, anche noi usiamo preparare quantità industriali di caponata per poi poterla gustare (sempre che ne rimanga) magari in inverno.
Per quanto rigurda l’uso della cipolla, forse ti è sfuggito che fra gli ingredienti della nostra ricetta c’è scritto “1 grosso sedano e una cipolla”. A presto
Pivatelli dice
Sono di Siracusa;la capponatina è un piatto tradizionale della mia famiglia in una variante che viene tramandata di generazione in generazione fino a risalire alla zia di una mia bisnonna che era monaca di clausura nella seconda metà dell’Ottocento.La nostra capponatina è in agro,non in agrodolce,non prevedendo l’utilizzo dello zucchero.Comprende i peperoni fritti a quadrotti,olive verdi schiacciate,sedano e cubetti di melanzane fritte.Di sopra va spolverata con mollica di pane grattugiato e graniglia di mandorle abbrustolite.Non esiste al mondo un antipasto o anche un contorno migliore di questo.Un ulteriore variante prevede l’inserimento di crostacei,polipi,calamari ,cozze.Il sublime.
Francesco Bologna dice
Caro Giovanni, sono in Salento x le vacanze e, dal momento che questa splendida terra mi ricorda tantissimo la nostra Sicilia, ho voluto cucinare la Caponata con gli ingredienti locali. Grazie per il “remember” della ricetta sul tuo Blog.
Monika dice
Complimenti un sito fantastico,io da palermitana stretta la caponata la faccia solo con melenzane cipolla sedano e olive senza ne peperoni e ne patate…….comunque direi un piatto idilliaco,lo consiglio …e poi se fai i vasetti x l’inverno é un ottimo contorno!!!!
Roberto dice
Ciao,
vorrei condividere con voi la variante di una caponata mangiata a casa di un amico a Trapani. Tutto come nella vostra ricetta ma con l’aggiunta delle mandorle verdi, era eccezzionale. Inoltre per una cena l’ho preparata in due varianti. Una con l’aggiunta di cubetti di pesce spada saltato in padella, e una in coppette monodosi foderate da fette di pesce spada affumicato. E’ stato un successo.
Simona dice
Fatta alla palermitana, senza peperoni né patate.Buonissima!
paola dice
volevo sapere il peso del sedano. non vorrei metterne ne troppo ne troppo poco. Grazie
Giovanni Cardella dice
Ciao Paola, se rispetti gli ingredienti della ricetta nessun ingrediente prevarica. Per il sedano posso consigliarti di usarne uno di medie dimensioni (noi non l’abbiamo pesato) e nello stesso tempo assicurarti che, nel complesso, non disturberà affatto. A presto
maria dice
ok.e’ buona.ma la dose degli ingredienti e’ molto vaga.ad esempio delle melanzane.
10 melanzane a che peso devono corrispondere? perché ci sono piu’ misure.magari le stesse 10 piu’ piccole o piu’ grosse cambiano anche le dosi degli altri ingredienti.sarei contenta di saperlo perché oggi la faccio con un punto interrogativo…..
Giovanni Cardella dice
Ciao Maria, abbiamo inserito, al centro dell’artivolo, ua foto così potrai vedere. In ogni caso una delle mealnzane che vedi nella foto hanno un peso di circa 200/300 grammi. Non abbiamo indicato il peso perchè è molto variabile. A presto
luisa dice
Ciao Giovanni, sono lombarda e buongustaia ma mi piace anche cucinare; se devo essere sincera la caponata l’ho sempre solo mangiata perchè me la portava un carissimo amico palermitano quando tornava dalla Sicilia era fatta dalla sua anziana nonna e a volte dalla sorella (ma non era divina come qualla della nonna) Oggi per caso sono passata sul tuo sito e devo dire che la semplicità con cui vengono spiegati i passaggi per le cotture mi hanno convinto …posso farcela! ..Non ho mai avuto coraggio perchè la ritenavo di difficile esecuzione. SPERO di riuscirci.
Un caloroso grazie…a presto!
Giovanni dice
Ciao Luisa, sono certo che riuscirai. È soltanto un po’ lavorata tuttavia non è di difficile esecuzione. Fammi sapere com’è andata. Un abbraccio dalla Sicilia
lia dice
Mi dispiace contraddirti, ma la vera ricetta della caponata, è una vera tradizione che si tramanda da madre in figlia e non è assolutamente quella che hai dato tu! la tua ricetta è solo un’idea della caponata palermitana! mia madre che era bravissima nella cucina tradizionale palermitana faceva una caponata sublime, e diciamo che io custodisco il suo segreto, poiché anche la mia è eccellente, e ti garantisco che non è assolutamente come la fai tu !
Giovanni dice
Ciao Lia, i commenti, positivi o negativi, a questo sito sono sempre ben graditi a patto che siano costruttivi e finalizzati alla migliore conoscenza delle tradizioni siciliane. Detto questo, considerato che la nostra ricetta, secondo te, è solo un’idea della caponata palermitana e considerato quanto sopra detto, metti a disposizione di chi ci legge la tua versione di caponata palermitana. Per inciso, la nostra ricetta è quella che preparavano prima mia nonna, poi mia madre, palermitane Doc e bravissime anche loro nella cucina palermitana. Ti assicuro che loro non ritenevano di essere le uniche depositarie delle ricette originali. Come ben saprai, in Sicilia, di una pietanza esistono tante versioni quante sono le massaie e tutte AUTENTICHE! Pertanto, prima di esprime giudizi definitivi, sarebbe opportuno tener ben presente quanto appena detto. In ogni caso, se vuoi far conoscere i segreti della tua caponata noi siamo sempre disponibili ad espandere le nostre conoscenze.
Ricette di Sicilia
irene dice
Salve Lia, anche io sono Palermitana e faccio la caponata, come la faceva mia madre, mia nonna e così via per generazioni, proprio come è descritta da ricette di sicilia… unica differenza che uso più cipolla e nn una sola… quindi mi sa che la sua sia solo una versione rivisitata dalla sua famiglia ma nn per questo ricetta DOC.
Cordialmente Irene
Giovanni dice
Ciao Irene, auguriamoci che la signora Lia ci legga e ci sveli il segreto della sua ricetta. A presto
Giovanni Lo Buono dice
Ciao Giovanni, anche mia madre era depositaria dell’autentica ricetta della caponata e la stessa adesso la conservo gelosamente e confrontandola con quella del sito vedo che è’ identica. Le varianti alle ricette vengono apportate continuamente e non sempre quelle che ci lasciano i genitori sono quelle originali…… Signora Lia confronti la sua con la nostra e….
Giovanni dice
Ciao Giovanni, come dicevo alla signora Lia, quualsiasi piatto tradizionale, che ogni buon siciliano prepara, secondo lui è “autentico”, pur non sapendo, a volte, qual’è la vera tradizione.
Tempo fa, rispondendo ad un altro commento simile, riferito alla pasta al forno, ho risposto che anche fra vicini dello stesso pianerottolo si preparano ricette considerate fedeli alla tradizione pur essendo diverse l’una dall’altra. Secondo me, questa peculiarità dei siciliani rafforza la regola che la cucina è creatività, al di la delle tradizioni che, in ogni caso, vengono rispettate.
giuseppe dice
Salve a tutti,
vorrei solo intervenire dicendo che oggi giorno tradizione e genuinità sono spesso una chimera. Olio, melanzane, pane, pomodori, sedani e cipolle sono gli stessi di una volta? O sono prodotti senza sapore, realizzati o coltivati in maniera intensiva e chissà dove?!
Negli ultimi anni la disponibilità di alimenti anche di quelli che un tempo erano considerati rari o raffinati si è allargato ampiamente a discapito della qualità.
C’è una tremenda abbondanza negli scaffali dei supermercati ma poi, sotto sotto, se leggessimo le etichette sopriremmo che è mm………. (scusate).
La nostra è solo parvenza di cucina.
Anche perché noi, come si legge dai commenti a queste ricette, già non siamo più noi.
Siamo stati sradicati dal tessuto sociale in cui siamo cresciuti e finiti al Nord a fare qualsiasi cosa: con ritmi, frutti, sapori e stagioni che non ci appartengono.
E questi siti di cucina (con rispetto parlando) assomigliano sempre più al racconto dei deportati italiani nei campi di concentramento tedeschi che ingannavano il tempo e la fame raccontandosi la preparazione di piatti semplici e deliziosi che non vedevano da tempo come le loro mogli e i figli!
La capponata di un tempo era migliore perchè gli ingredienti erano più genuini, le mamme la cucinavano in più tempo e a pranzo o a cena mangiavamo solo quella (con la pasta e/o “spunzavamo” (intingevamo) il pane)!
Credo comunque che la ricetta della capponata di questo sito sia poco precisa rispetto ad altre ricette dello stesso sito: per esempio:
1 Quanto tempo tempo deve cuocere la salsa?
2 Un bicchiere di aceto e 2 cucchiaini di zucchero fanno veramente l’agrodolce?
3 Non usate togliere l’amaro dalle melanzane passando i cubetti prima di friggerli nel sale e premendoli lentamente e poi sciacquandoli sotto l’acqua corrente?
Ciao
giuseppe dice
Io apporterei le seguenti modifiche alla ricetta:
4) le melanzane le taglierei a strisce non molto spesse e le passerei nel sale, come raccontato nel punto 3 (commento precedente);
5) soffriggerei le melanzane con la cipolla e 2 bei spicchi di aglio;
6) sfumerei con un bel bicchiere di vino bianco o con un bicchiere di birra per dare un sapore più pastoso al piatto.
7) Aggiungerei, non la salsa, ma 1 o 2 pomodori maturi…..
8) poi i sedani mondati e sbollentati precedentemente,
9) le olive nere,
10) i capperi di Pantelleria, belli grossi e salati.
Sul finire, badando di non cuocere molto i pomodori e le melanzane né di amalgamare molto né di asciugare il sugo, facendo in modo che si senta al palato ciascun ingrediente distintamente, aggiungerei:
11) qualche peperoncino havanero tagliato a listelli: per dare un sapore più mediterraneo.
Oppure qualche peperoncino dolce, di quei piccoli, gialli o rossi: per colorare la pietanza ed arricchirla.
12) qualche foglia d’alloro, vi siete dimenticati l’alloro?
13) I 2 cucchiaini di zucchero e forse un pò di aceto.
Al momento di portare in tavola:
servirei la caponata accompagnandola con dei crostoni conditi con olio di oliva e un filo di salsa di pomodoro o semplicemente con uno strato sottile di foie gras.
Oppure condirei con la caponata un bel piatto di maccheroni e ci aggiungerei una ricca manciata di formaggio pecorino! (In questo caso è però necessario allungare il sugo e lasciare da parte un pò di caponata per non appesantire la pasta)
Come diciamo a Bari:
“E’ la morte sua, é!”
Ciao
Giovanni dice
Ciao Giuseppe, se le modifiche di cu parli servono per realizzare la caponata barese, nulla da ecccepire. Se invece vuoi apportare tali modifiche alla nostra ricetta ti chiedo: ma di cosa stiamo parlando?
Giovanni dice
Ciao Giuseppe, l’analisi sulla qualità dei prodotti ci trova parzialmente d’accordo. Il parzialmente è dovuto al fatto che anche oggi si possono trovare buoni prodotti anche se, certamente, non possono essere paragonati a quelli dei nostri antenati. Poi, essere stati sdradicati dal tassuto sociale per trasferirsi in altre parti del globo penso che, per la maggioranza, si tratti più di necessità che di un capriccio. Per questi, da parte mia, il più grande rispetto e la riconoscenza per non aver mai dimenticato quelle radici di cui parli. La malinconia è un sentimeto che provoca degli stati d’animo che, secondo me, giustificano il trovare sollievo nella lettura di qualcosa che, in qualche modo, ti fa rivivere e sentire quel legame che, per chi è lontano dalla propria terra, non abbandona mai. Per quanto riguarda i tuoi rilievi sulla precisione della notra ricetta, ripeto una tiritera che non so ormai quante volte ho reiterato; vale a dire che nessuno di noi ha la pretesa di essere in possesso dell’originale formula segreta di ogni ricetta. Noi scriviamo ciò che viviamo senza la pretesa di garndi chef, perchè non lo siamo; scriviamo di ciò che, in qualche modo, possa non far perdere le nostre tradizioni.
E infine i tre punti della nostra presunta mancata precisione
1 il tempo di cottura della salsa non indicato? Si, forse una mancanza di dettaglio che non mi pare così grave (in ogni caso si fa una domanda e, se siamo capaci, chiariamo)
2 alla domanda dell’agrodolce, rispondo con un altra domanda: dimmi tu qual’è la formula segreta dell’agrodolce. Noi la facciamo così e l’agrodolce lo sentiamo!
3 Non usiamo mettere le melanzane nel sale perchè l’amaro di cui parli forse si riferisce a quando quest’ortaggio era la mela insana e pertanto era necessario usare questo procedimento. Oggi le cultivar delle melanzane sono cambiate pertanto noi non riteniamo necessaria questa procedura e, ti assicuro che l’amaro non esiste.
Restiamo sempre a disposizione dei nostri amici. Buona Pasqua e a presto
luisa dice
Ciaio Giovanni, come vedi ti scrivo per comunicarti la buona riuscita della mia fatica in cucina con la caponata.Ho usato solo due melanzane e tutti gli altri ingredienti in proporzione poich è ero ancora titubante.” l’esperimento” però è riuscito, anzi un successo. Non so dire se il sapore è venuto come quello della caponata che faceva la tua famiglia ma ti posso assicurare che questa era ottima e presto la rifarò in quantità maggiori.
Un abbraccio e un grazie di cuore.
Giovanni dice
Ciao Luisa, dopo l’esperimento positivo, adesso puoi sbilanciarti in una preparazione più… voluminosa. La nostra caponata familiare la prepariamo sempre in quantità industriali perché una buona parte (sempre che ne rimanga), la surgeliamo in modo da poterla gustare in periodi dell’anno quando le melanzane non sono di stagione. Ti dico ciò per suggerirti che ne vale proprio la pena. Se vuoi, facci sapere sempre delle tue esperienze con le nostre ricette. Un abbraccio dalla Sicilia
giusy dice
salve a tutti , mi chiamo giusy e sono siciliana . gironzolando un po’ ho visto la ricetta della caponata ke è uguale alla mia la quale mi è stata tramandata di generazione in generazione … domani la devo fare e come sempre con ottimi risultati … ci possono essere altra varianti , ki mette un ingrediente ki ne mette un altro , ognuno la personalizza come vuole ma la ricetta principale è sempre quella .io aggiungo anche i pinoli e ci stanno perfettamente … ragazzi del sito continuate così , continuerò a seguirvi , anzi se volete vi posso postare delle ricette della mia famiglia .. un abbraccio dalla sicilia 🙂
Giovanni dice
Ciao Giusy, d’accordissimo su quanto dici a proposito della personalizzazione di ricette siciliane e non. Poi, ti ringraziamo per l’incitamento e anche per essere disponibile a postare le tue ricette di famiglia. Il nostro sito nasce con l’intento di far conoscere a chi vuole le ricette e, per quanto possibile, le tradizioni della cucina siciliana. Detto questo, come abbiamo già fatto in alte occasioni, siamo disponibili a pubblicare anche ricette dei nostri “aficionados”, sempre che rispettino lo scopo di cui sopra. Come puoi notare, nelle nostre pagine, in ogni ricetta cerchiamo di descrivere ciò che si riferisce alla tradizione, aneddoti o storie relative alla ricetta stessa. Pertanto quando deciderai di postare le tue ricette dovresti, possibilmente, corredarle con qualche notizia (magari delle vostre tradizioni familiari). Se ciò non fosse possibile, che, provvederemo noi. Infine è necessaria una foto della pietanza. Facci sapere quando sarai pronta, così ci metteremo d’accordo su come farci pervenire il materiale. A presto
Ricette di Sicilia
filippa dice
ciao a tutti
mi ritrovo con la ricetta di giovanni .Io non ho ricette tradizionali di famiglia ma la ho preparata dopo averla mangiata per anni inserendo gli stessi ingredienti ottima. non ho mai surgelato ma la metto nei vasetti e li passo in bagno maria ptrovate a conservarla cosi ciao
Nino dice
…Però falla bollire a lungo, perchè il terribile botulino è sempre in agguato!
piera dice
Ciao Giovanni, io ti scrivo dalla provincia di Catania. La caponata della mia mamma prevede la frittura separata, di peperoni, melanzane e cipolla, poi insaporite nella salsa di pomodoro nello stesso modo descritto da te. Ti assicuro che è veramente sublime ma, sono d’accordo con te quando dici che esistono tante varianti quante sono le massaie siciliane.
Nino dice
Salve, sono palermitano. Ottime ricette, solo qualche appunto e qualche precisazione:
– quando parliamo di caponata occorre specificare se è palermitana o meno. A Palermo non si mettono i peperoni nè le carote, nè l’uva sultanina.
– il pasticcio di caponata aromatizzato alla cannella mi pare un’ invenzione familiare, in 60 anni non ne ho mai sentito parlare da nessuno. Non l’ho mai vista in nessun ristorante, in nessuna friggitoria, in nessun libro, nessuno dei miei avi, cultori della cucina tradizionale, me ne parlò mai;
– la pasta di farina di ceci bollente NON deve assolutamente raffreddarsi, si stende bollente, altrimenti si rapprende vanificando l’impresa;
– la “rascatura”, parente povera (direi misera) delle panelle, altro non era che la pasta di ceci bruciacchiata raschiata (da qui il nome) dal fondo del paiolo alla fine del lavoro di stesura della pasta di ceci. Oggi è pressochè dimenticata, non la chiede più nessuno. In tempi di povertà si recuperava anche quella e i poveri che non potevano permettersiil “lusso” di comprare le economicissime panelle, si accontentavano dello scarto, cioè della “rascatura”.
Detto questo, volevo dire che nessuno è depositario della verità assoluta, piccole varianti alle ricette classiche, esistono dappertutto.
Però secondo me, certe innovazioni vanno osteggiate, non per “integralismo”, ma perchè trovo ingiusto snaturare le ricette antiche a qualunque costo …esempi? Vicino casa mia qualcuno fa le panelle farcite di crema pasticcera, alcuni rosticcieri fanno le arancine al tonno, quelle agli spinaci, ai carciofi e speck etc…
Giovanni dice
Salve Nino, intanto ti ringraziamo per i tuoi preziosi suggerimenti e per i complimenti alle nostre ricette. Per i chiarimenti e precisazioni sulla caponata confermiamo che, anche se non scritto esplicitamente, parliamo della caponata palermitana. Poi, per quanto riguarda il pasticcio di caponata chiariamo che la nostra non vuole essere né una innovazione né, tanto meno, una trasgressione alle tradizioni. È una variante certamente a te sconosciuta, se vuoi chiamala familiare, che sicuramente non troverai mai nelle rosticcerie. Se vuoi puoi paragonarla al più noto pasticcio del monsù che è ricetta tradizionale, e che non ho mai visto in un ristorante o in una friggitoria. Come tu stesso giustamente dici nessuno è depositario della verità assoluta!
Infine, per quanto riguarda invece le precisazioni sulle panelle ( – la farina di ceci bollente non deve raffreddarsi- la “rascatura”) mi permetto di dire che non hai letto l’introduzione alla ricetta.
alessandra dice
Ecco, questo piatto e una delle delizie che mi fa rinpiangere di essermi lasciata col “moroso” palermitano. Essendo veneta purtroppo non riuscirò mai a riprodurre questo capolavoro, anche comprando tutti gli ingredienti non si riesce ad avere lo stesso sapore.. già solo le olive che ho assaggiato giù qua al nord non le ho più trovate ; ( Le sere d’estate all Addaura a mangiare pane e caponata rimarranno un dolce ricordo
Giuseppe Queirolo dice
Io ho elaborato una ricetta di mia figlia sposata in Sicilia, aggiungendo carote ed una zucchina, ANCHE SE QUESTE AGGIUNTE POSSONO SCANDALIZZARE QUALCUNO. E’ venuta molto buona. MA LA COSA Più IMPORTANTE, QUALE CHE SIA LA RICETTA, E’ QUESTA: BISOGNA FAR CUCINARE LE VARIE VERDURE SEPARATAMENTE, PERCHE’ CIASCUNA HA IL SUO TEMPO DI COTTURA, E TIRARLE BELLE ASCIUTTE. Non deve più esserci un goccio di acqua di vegetazione. Solo alla fine le verdure si mettono assieme. .
anna maria dice
ciaoo giovanni.. sono siciliana e mi trovo a mio figlio al nord..bella questa soluzione della caponata da inseririre in un pasticcio:Grazie la preparenò oggi sicuro che farò un figurone!!! Ciaoo alla prossima
chiara dice
Caro Giovanni…domani provero a fare la caponata.. spero venga bene. Dimmi un po..come posso conservarla x un periodo un po piu lungo di qualche giorno? Grazie anticipatamente
Giovanni dice
Ciao Chiara
Puoi tranquillamente metterla in barattolo sterile e conservarla in freezer. A presto
elena dice
Ciao Giovanni,
ho assaggiato pochi giorni fa per la prima volta la caponata di melanzane ,pensa, in vasetto comprato alla Coop, e sono rimasta affascinata de quel miscuglio di sapori buonissimi, anche così. Sono entrata in rete a cercare la ricetta …e mi sono soffermata alla tua . Non vedo l’ora di farla, anche se nulla è di stagione in questo periodo, ma voglio provare lo stesso, e assolutamente senza il “segreto sublime” della acida sig.ra Lia.
Grazie per la ricetta ,per il tuo “sublime” garbo ,e ti farò sapere come me la sono cavata.
Ciao, Elena da Milano …e da molto più lontano.
Giovanni dice
Ciao Elena, a prescindere dalla sig.ra Lia, certo che sia andata bene, mi interesserebbe sapere come te la sei cavata. A presto
giovanna dice
ho adesso l’età che aveva mia nonna, sia lei che mia madre palermitanissime facevano la caponata con la stessa ricetta di Giovanni
rosamaria dice
Posso dare anche io la mia versione di caponata,anzi caponatina? Innanzi tutto io abito in prov. di Catania ma la mia famiglia ha origini palermitane e quindi troverete delle particolarità, ma vi assicuro che la mia caponata ha sempre avuto un grande successo.
Ingredienti
2 grosse melanzane
3 peperoni di colore diverso(giallo, rosso ,verde
1 grossa cipolla
1 tazza di salsa di pomodoro
1 mezzo bicchiere di aceto con sciolto un cucchiaio di zucchero
uvetta, pinoli, sale e pepe q.b. una spolverata di cacao amaro
Preparazione
tagliare a dadini i peperoni e le melanzane, queste ultime precedentemente ammollate nell’acqua con grosso pugno di sale grosso.
Friggete prima i peperoni e poi, nello stesso olio, le melanzane, ponetele in un contenitore a raffreddare.
A questo punto soffriggete la cipolla e sfumate con il bicchiere di acqua e zucchero, aggiungete anche pinoli ed uvetta ed infine la salsa di pomodoro. Fate cuocere per una decina di minuti poi versate la salsa sui pomodori e le melanzane mescolando delicatamente. Infine spolverate con cacao amaro.
Vi assicuro che è buonissima.
Ciao
Giovanni Cardella dice
Ciao Rosamaria, bene questa è la ricetta della caponatina (diversa negli ingredienti rispetto alla caponata) che fa parte delle nostre prossime ricette da pubblicare. Dal momento che la tua ricetta ci sembra interessante, se interessa, potremo inserirla sul nostro sito. Se sarai d’accordo facci sapere e, in quell’occasione, parleremo sul da farsi. Grazie e a presto
rosamaria dice
Forse la mia risposta non è arrivata, ci riprovo. Ho letto che la mia ricetta della caponatina l’hai trovata interessante e che avresti voluto pubblicarla, ne sono molto contenta e, se ti fa piacere, potrei mandare qualcos’altro, sempre delle vecchie ricette di mia nonna.
Ciao, Rosamaria
Giovanni Cardella dice
Ciao Rosamaria, è vero, infatti aspettavo una tua risposta. In ogni caso ti ho mandato una mail al tuo indirizzo dove ti spiego meglio ciò che potremo fare. A presto
orlando fossa dice
#Carissimos proficionais do ramo culinario
Li alguns comentarios sobre caponata Siciliana !!! mas posso dizer que a culinaria Siciliana é diversa,
pois de região a região muda muito a forma de se preparar autentica “caponata” DELLA SICILIA, tenho amigos e parentes “nella isola” onde aprendi muito de culinaria Siciliana,,,pois eu sou amante da culinaria mediterranea”
embora meu pai é d`ABRUZZO, CITTÁ FOSSA,,,minha é CALABRESA D, REGIO,,,posso dizer, não percam tempo,
em travarar embates sobre, SICILIA BEDDA,,,AMARA i DULCE,,,
Saluto del Brasile per Tutta la Sicilia,
Att, ORLANDO FOSSA.
eleonora dice
Caro sig.Giovanni ho avuto il piacere di trovare la sua ricetta della caponata siciliana e ho voluto prepararla per la prima vola in occasione del 60 compleanno del mio papà.ho avuto un grande successo ma il successo più per me è stato quello di ricevere i complimenti da due persone siciliane invitate alla festa le quali mi hanno detto che era più che ottima grazie mille
Giovanni Cardella dice
Ciao Eleonora, sono contento per il successo. Se avrà l’occasione di provare altre nostre ricette ci facci aspere. A presto
eleonora dice
Caro sig.Giovanni ho trovato la sua ricetta e l’ ho preparata in occasione del compleanno di mio papà è stato un successo grande anche perché al pranzo c’erano due siciliani e mi hanno detto che era buonissima è stata una grande soddisfazione
Dany dice
“Chicchèsenedica” questa ricettuola della caponata siciliana è promossa!!!!! Preparata per ben due volte,la seconda volta l’ho migliorata,evitando di esagerare con la salsa….Melanzane nostrane, salsa fatta in casa, olive nostrane, caperri di pantelleria… E tanta tanta passione per la cucina ed amore per la nostra splendida terra!!!!! La Sicilia! Complimenti per le vostre ricette!! Facili, gustose e……..succulente.Bravissimi!!
Giovanni Cardella dice
Ciao Dany, il tuo commento ci gratifica per il nostro lavoro. Pensa che qualcuna ha messo in dubbio la bontà della ricetta che tu “promuovi” (e noi pure!). Per quanto mi riguarda la caponata è una poesia. Mi dispiace di non essere un poeta perchè sicuramente le avrei dedicato qualche verso. Ti auguriamo Buona Pasqua. A presto
Luisa dice
Ciao Giovanni, sento il desiderio di farti una comunicazione eccezionale! Come sai sono lombarda e circa due anni fa’
ho voluto cimentarmi nella ricetta da te proposta della caponata siciliana e mi era riuscita ottima, bene … alcune sere fa ho avuto a cena amici meridionali di cui due erano siciliani e per fare piacere ai nuovi amici siciliani ho preparato la caponata. Ero un po’ titubante e aspettavo la loro reazione all’assaggio … i complimenti sono stati tanti e hanno fatto onore alla caponata…. e ti assicuro era tanta. Grazie ancora per avermi incoraggiato due anni fa a provare la tua ricetta. Ciao, un grande abbraccio da Luisa
Giovanni Cardella dice
Ciao Luisa, motivi non dipenderti dalla mia volontà mi hanno impedito di essere sollecito come sempre cerco di fare perciò mi scuso per il ritardo. Sono particolarmente contento del tuo successo.
Come ti dissi nel 2013 (“…adesso puoi sbilanciarti in una preparazione più… voluminosa. La nostra caponata familiare la prepariamo sempre in quantità industriali perché una buona parte (sempre che ne rimanga), la surgeliamo in modo da poterla gustare in periodi dell’anno quando le melanzane non sono di stagione…”) è la tua conferma che mi fa dire ancora che ne vale la pena! Facci sapere sempre delle tue esperienze con le nostre ricette. Un abbraccio dalla Sicilia
Giovanni
Perla dice
Non ho capito il significato del taglio in verticale di una striscia di buccia. Le melanzane sono da sbucciare o si cuociono con la buccia?
Cordiali saluti
Giovanni Cardella dice
Ciao Perla, probabilmente, per quanto riguard il taglio delle melanzane non ci siamo espressi in maniera chiara; per rimediare ti consiglio di cliccare quì dove troverai delle foto che ti possono aiutare.
dopo ver praticato questo taglio verticale, taglia le melanzane a cubetti piuttosto grossi e friggili in olio bollente con tutta la buccia rimasta. Spero di esserti stato utile. A presto
Pino Punzi dice
Caro Giovanni, ti scrivo un’altra volta.
Mi puoi dire che differrenza c’é tra la salsa di pomodori e il sugo?
Saluti dalla Spagna
Pino Punzi
Giovanni Cardella dice
Ciao Pino Punzi, la salsa di pomodoro è ciò che si ottiene dalla cottura dei pomodori, cioè la semplice passata senza altri ingredienti. Il sugo di pomodoro è invece la salsa con l’aggiunta di altri ingredienti come aromi, cipolla, aglio, ecc. Nel caso della caponata si usa la salsa e dopo l’aggiunta di sedano, cipolla, olive e capperi, diviene sugo. Spero di essermi fatto capire. Un abbraccio. A presto
Tania dice
Che sito meraviglioso!
È proprio la ricetta della mia mamma…come tante altre che vedo qui..complimenti da una palermitano Doc!
Mi sa che verrò a trovarvi molto spesso!
Giovanni Cardella dice
Ciao Tania, scusami per il ritardo (abbiamo avuto qualche problema con la nostra sezione dei commenti).
Ti ringrazio per i complimenti, ma sopratutto perchè mo hai ricordato che questa era la ricetta della mia mamma, così come tante altre che troverai su questo blog. Un abbraccio dalla tua città! A presto