Gli involtini di pesce spada alla siciliana rappresentano uno dei secondi più diffusi della nostra regione. In qulache località lo possiamo trovare con nome diverso (come ad esempio “braciolettini” invece di involtini), comunque sia resta uno dei piatti più gustosi della cucina siciliana; la differenza sostanziale nel preparare questa pietanza sta tutta nel ripieno che va dal pecorino grattugiato, ai capperi al basilico o passoline e pinoli. I più rinomati sono quelli della cucina palermitana e messinese.
Questo pesce, in Sicilia, viene sfruttato in mille modi, come primo o secondo piatto o anche come stuzzicante antipasto (ricordiamo il carpaccio di pesce spada caratteristico della splendida Messina e la sua provincia).
Il pesce spada per i siciliani è un pesce speciale dovuto al fascino che esercita la leggenda, secondo la quale, i pescatori usavano una tecnica alquanto seducente per catturarlo. Si racconta appunto che i pescatori usavano recitare una cantilena nel dialetto di allora (che era un greco maccheronico), affinché i pesci rimanevano incantati e si facevano prendere con facilità. Tuttavia la leggenda narra altresì che non appena il pesce si rendeva conto della lingua imperfetta l’incantesimo svaniva.
Aldilà della leggenda questo pesce, ricco di vitamina A, è abbondante nelle calde estati siciliane, come dicevamo, viene sfruttato al massimo, tant’è che in un menù estivo sono sempre presenti gli involtini tipici del luogo. Quelli che vi proponiamo si preparano nel palermitano.
Ingredienti
Un chilo di pesce spada
3 Sarde salate
2 cucchiai di passoline (uvetta sultanina)
2 cucchiai di pinoli
250 grammi di pangrattato
80 grammi di caciocavallo semistagionato (o parmigiano)
Olio extravergine d’oliva q.b.
Una cipolla per la confezione degli involtini
3 spicchi d’aglio
Un bel ciuffo di prezzemolo
Foglie di alloro q.b.
Sale e pepe q.b.
Procedimento
Tagliare il pesce a fettine sottili (circa 40 grammi a fettina) per confezionare gli involtini (dalle nostre parti questo lavoro lo fa direttamente il pescivendolo); spianarle con in batticarne ad uno spessore di circa mezzo cm., prenderne circa 300 grammi e tritarlo con un coltello.
Soffriggere l’aglio schiacciato che appena imbiondisce toglieremo, unire il pesce spada ed prezzemolo tritati. Sciogliere le sarde salate in poco olio e aggiungerle al soffritto. Infine unire il pangrattato, il formaggio grattugiato e le passoline e pinoli. Aggiustare di sale e pepe e fare insaporire per pochi minuti. Adagiare su ogni fettina di pesce spada un poco del condimento appena ottenuto, quindi avvolgerli in modo da formare degli involtini e, dopo averli arrotolati, spennellarli con l’olio e poi passarli nel pangrattato rimasto (l’impanatura esalta la morbidezza ).
Man mano che li confezionate preparare lo spiedino procedendo come segue: in una stecca da spiedo in bamboo infilzare una sfoglia di cipolla, una foglia di alloro e l’involtino e poi continuare con cipolla, alloro e involtino. Comporre uno spiedino di quattro involtini e terminare con alloro e cipolla. Procedere così fino ad esaurimento degli ingredienti. Una volta completati passateli alla griglia sulla carbonella non troppo ardente. Se non si disponete della carbonella si può benissimo usare anche una piastra adatta allo scopo.
É un paradiso,, guardare queste ricette siciliane sono tutte buoni,, perö non trovo ancora la ricetta del dolce chiamato IRIS fatto con riso. VIVA LA SICILIA la terra piü bella del mondo,, CIAO a tutti i SICILIANI
Ciao Sarah, la ricetta di cu parli è una delle prime ricette pubblicate sul nostro sito (20.10.2008). Per il futuro ti suggeriamo di utilizzare due modi per effettuare ricerche di ricette sul nostro sito:
1) utilizza la casella “ricerca” inserendo la parola chiave (ad esempio iris)
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In ogni caso, clicca qui per la ricetta.
Un abbraccio dalla Sicilia
Ricette di Sicilia
Ciao, sono Cristina da Roma. E’ un pò che non scrivo. Questi involtini sono veramente eccezionali. Ho letto anche la ricetta delle sarde a beccafico, un pò simile a questi involtini, mi sembra! Mi è piaciuta molto la variante catanese alle sarde a beccafico. Ecco vorrei apportare questa variante catanese delle sarde a beccafico alla ricetta degli inv0ltini di pesce spada. Invece di oleare, impanare e cuocere alla griglia gli involtini, vorrei passarli nell’uovo e poi impanarli in un misto di pangrattato e farina, quindi friggerli in olio bollente….che ve ne pare, si stravolgerebbe troppo la tradizione? Con affetto. Cristina
Ciao Cristina, è vero che gli ingredienti sono simili tuttavia non abbiamo provato gli involtini di pesce spada in questa versione. Le sarde a beccafico nella versione catanese sono eccellenti però, è da tenere presente il gusto completamente diverso del pesce spada.
Sicuramente la tradizione, per gli involtini di pesce spada, non prevede questa esecuzione però conosco delle ricette di pesce spada fritto e il risultato è ottimo. Perché non provare, aldilà delle tradizioni?
Come spesso mi capita di osservare, la cucina è anche creatività!