Avendo trascorso le vacanze estive in giro per la Sicilia Sud Orientale ho avuto modo di riscoprire e gustare alcuni prodotti tipici siciliani d’eccellenza prodotti storicamente in questa zona dell’Isola. Proponendomi di raccontarvi a tappe gli aspetti gastronomici di questa vacanza, voglio iniziare con il Cioccolato di Modica. Molti di voi sicuramente lo conosceranno e lo apprezzeranno, ma per alcuni amici che ci seguono da lontano potrebbe essere una vera e propria rivelazione.
Il Cioccolato di Modica non somiglia affatto, per consistenza e gusto, al cioccolato in tavolette al quale siamo tradizionalmente abituati. La particolare lavorazione, rigorosamente artigianale, di questa delizia modicana, conferisce al cioccolato una consistenza friabile e granulosa, oltre ad un gusto aromatico e deciso assolutamente inconfondibile.
Curiosa ed avvincente è la storia del Cioccolato di Modica, lo si fa discendere in linea praticamente diretta da quello preparato e consumato dalle popolazioni Azteche. A portare in Sicilia questa bontà, e le tecniche di lavorazione e preparazione, furono gli Spagnoli al tempo della loro dominazione sull’Italia meridionale. I Conquistadores apprezzarono decisamente il xocoatl che gli aztechi consumavano principalmente come bevanda in occasione di cerimonie e riti sacri. La pianta del cacao aveva un’ importanza sociale ed economica per quelle popolazioni, i semi di cacao erano infatti considerati una vera e propria moneta di scambio. I semi erano ritenuti talmente preziosi che nel tesoro dell’imperatore Motecuhzoma Xocoyotzin, sicuramente più conosciuto come Montezuma II, ne venne rinvenuta una grande quantità.
I semi di cacao venivano lavorati a freddo sul “Metate”, un particolare mortaio di pietra sul quale si faceva rotolare un cilindro, sempre di pietra. Questa particolare lavorazione permetteva di tirare fuori il burro di cacao dai semi, lasciando così un impasto granuloso. Contrariamente a quanto avviene nella lavorazione del cioccolato tradizionale, il modicano non subisce la fase del concaggio, non viene quindi impastato e lavorato aggiungendo burro di cacao.
Durante la lavorazione del Cioccolato di Modica viene aggiunto dello zucchero il quale, trattandosi di una lavorazione a freddo, non si discioglie nell’impasto, ma mantiene integri i cristalli, contribuendo così a rendere ancora più croccante la sensazione al palato.
Una peculiarità del Cioccolato di Modica è quella di venire aromatizzato con spezie esotiche, agrumi o frutta secca. Personalmente ho fatto una scorta quanto mai ricca di gusti, osando scegliere perfino quello al sale marino, al peperoncino e alla carruba. Tra i gusti più “facili” ho scelto quello al pistacchio (ottimo), alla vaniglia, all’arancia e quello, delicatissimo, aromatizzato ai fiori di gelsomino.
Spacchettando le confezioni notiamo subito quanto visivamente sia particolare il cioccolato modicano; molto scuro e massiccio ha un aspetto “grezzo” e basta spezzare la tavoletta per rendersi conto della sua composizione granulosa e friabile.
Al palato il Cioccolato di Modica regala un turbine di sensazioni; basta assaggiarne un pezzetto per mettere in moto la macchina dei nostri sensi. A contatto della lingua e delle mucose si avverte una sensazione astringente e, mentre ce ne rendiamo conto, il cioccolato comincia a sgranarsi e a sciogliersi liberando tutti i sapori che racchiude. Il gusto è intenso, gli aromi aggiunti sono presenti in quantità equilibrate, mai prevalenti. Considerando che si tratta di una cioccolata con almeno il 65% di cacao, le versioni più pure arrivano al 90% ma sono destinate a palati “allenati”, questa bontà modicana non è mai dolcissima, anzi. Il gusto è deciso e soprattutto persistente e al primo assaggio in assoluto potrebbe lasciare interdetti, ma basta pazientare qualche istante per godere di un piacevole e persistente retrogusto carico di aromi. Io ho particolarmente apprezzato il Cioccolato al Peperoncino, un mix di contrasti tra dolce, amaro e piccante, oltre al particolarissimo Cioccolato al Sale.
Silvestro dice
Condivido tutto. E’ eccezionale. Abbasso la nutella!