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Cassata Costanza d’Aragona

4 Aprile 2021 By Giovanni Cardella 4 commenti

Cassata Costanza d’Aragona
Oggi parleremo della cassata Costanza d’Aragona che è la versione più elegante della cassata siciliana al forno. Più elegante perché raffigura la tiara di Costanza d’Aragona che fu sposa in seconde nozze di Federico II di Svevia (stupor mundi), regina consorte del regno di Sicilia (1209-1222) e imperatrice del Sacro Romano Impero (1212-1222).
L’origine della cassata al forno risale all’epoca della dominazione saracena in Sicilia, e precisamente nel periodo in cui si diffondeva nei territori islamici del Mediterraneo, e quindi anche in Sicilia, la canna da zucchero.


Riepilogando, esistono tre diverse versioni di cassata siciliana. La prima è la classica cassata siciliana più conosciuta e famosa per la sua inconfondibile copertura di glassa arricchita con la coloratissima frutta candita e con i bordi dai quali si intravede velatamente il pan di spagna e la pasta reale verde. La seconda e la terza, più antiche della più celebre, sono costituite da pasta frolla, pan di spagna, crema di ricotta di pecora e differiscono soltanto nella forma. La cassata al forno più semplice viene preparata utilizzando il classico stampo rotondo, mentre la cassata Costanza viene confezionata in uno stampo a forma di mezza sfera e poi decorato in modo da ricordare la tiara di Costanza.

Ingredienti per la pasta frolla

Stampo mezza sfera
600 grammi di farina
300 grammi di burro
300 grammi di zucchero
6 tuorli
4 cucchiai di marsala
la buccia di un limone grattugiata
un pizzico di sale
zucchero a velo q.b. (per decorare)
ciliegie candite q.b. (per decorare

Pan di Spagna

clicca qui per la ricetta

Ingredienti per la crema di ricotta

800 grammi di ricotta di pecora freschissima
300 grammi di zucchero
150 grammi di cioccolato fondente a gocce
150 grammi di zuccata tagliata a dadini

Procedimento

Preparare la pasta frolla amalgamando bene gli ingredienti, facendo attenzione di non lavorare troppo la pasta per evitare che il burro faccia diventare la pasta troppo morbida. Una volta ottenuto l’impasto formare una palla, avvolgerla in un panno e riporla per qualche ora in frigo. Intanto prepariamo la crema di ricotta amalgamando bene tutti gli ingredienti (aiutatevi con una frusta o una forchetta).
Spianare un disco di pasta frolla dallo spessore di circa ½ centimetro, direttamente su carta da forno e della grandezza che si adegui alla stampo sferico. Sistemare il disco nello stampo (lasciando la carta forno a contatto dello stampo) e foderate fino ai bordi. Ricoprire lo strato di frolla con un sottile strato di pan di Spagna. A questo punto versare la crema di ricotta. A questo punto adagiare un altro sottile strato di pan di Spagna sul quale adageremo un altro disco di pasta frolla che dovrà essere ben saldato ai bordi della frolla che fodera la semisfera. Sformare la cassata su una teglia da forno e decorare la superficie a vostro piacimento tenendo presente la nostra foto oppure osservate la foto della tiara.

 tiara Costanza
fonte: https://www.viaggiatricecuriosa.it/2019/11/21/itinerario-chiese-di-palermo-quelle-imperdibili/tiara-costanza/

Mettere in forno preriscaldato a 180° per circa un’ora.
A cottura ultimata, fare raffreddare e spolverare con zucchero a velo.

Archiviato in: crema di ricotta, Dolci

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Sfincione palermitano con lievito madre »

Commenti

  1. Marianna dice

    21 Aprile 2021 a 15:07

    Molto interessante! Non conoscevo altre versioni della cassata siciliana e questa mi sembra altrettanto buona. Grazie anche per la spiegazione storica della sua forma, ho apprezzato!

    Rispondi
    • Giovanni Cardella dice

      27 Aprile 2021 a 12:06

      Grazie Marianna, grazie per davvero! I ltuo commento ci gratifica tantissimo.
      Buona Giornata

      Rispondi
  2. Mariarosaria dice

    24 Marzo 2022 a 15:29

    Essendo nata prima dell’uso del “Pan di spagna”,come si spiega la presenza di quest’ultimo nella ricetta della cassata al forno?
    Può darsi che nn fosse previsto ma ,solo successivamente,x la necessità di trattenere umidità del ripieno ,sia stato inserito?

    Rispondi
    • Giovanni Cardella dice

      7 Aprile 2022 a 19:43

      Ciao Mariarosaria, sono convinto anch’io che l’uso del pan di spagna in questa ricetta ha la funzione di evitare il contatto diretto con la frolla. In ogni caso, anche se in origine non c’era, il risultato è pregevole

      Rispondi

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