Oggi abbiamo deciso di proporvi il tiramisù al pistacchio di Bronte. Si tratta di una libera interpretazione del tiramisù classico, uno dei dolci più famosi e diffusi in tutta Italia
Sulle origini controverse di questo dessert al cucchiaio, possiamo dirvi che sono attribuite sopratutto al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. Quel che è certo è che in ogni luogo d’Italia è divenuto un simbolo della pasticceria italiana del quale non si può fare a meno.
Il protagonista della nostra ricetta, è il pistacchio di Bronte: prezioso ingrediente che, nelle terre siciliane, trova il suo habitat naturale ed è un prodotto pregiato unico nel suo genere. Inoltre, in questa nostra versione abbiamo deciso volontariamente di non utilizzare le uova crude per evitare il rischio (spesso sottovalutato) di salmonella, sopratutto per i bambini e le donne in gravidanza e, oltre a ciò, abbiamo usato prodotti non contenenti lattosio in modo da rendere il tiramisù godibile anche per chi soffre di questa intolleranza che, ai nostri giorni tormenta gran parte della popolazione.
Ingredienti per sei persone
300 grammi di crema al pistacchio
500 ml di latte al pistacchio senza lattosio
500 grammi di mascarpone senza lattosio
300 grammi di savoiardi
granella di pistacchi q.b.
zucchero a velo q.b.
semi di mezza bacca di vaiglia
Ingredienti per circa 300 grammi di crema al pistacchio
150 grammi pistacchi di Bronte pelato e tostato
75 grammi di zucchero a velo
4-5 cucchiai olio di semi di mais
Procedimento
Portare ad ebollizione un pentolino con acqua e immergervi i pistacchi; dopo averli bolliti per un minuto, spegnere il fuoco e lasciarli in acqua per sette-otto minuti. Adesso potrete togliere tranquillamente la pellicina. Deporre i pistacchi in una teglia e farli tostare (rigirandoli spesso) in forno a 180° per circa dieci minuti. Fate attenzione perché da forno forno le temperature non sono identiche, quindi controllare frequentemente fin quando non otterrete il risultato voluto.
Dopo aver messo nel mixer i pistacchi tostati e lo zucchero, mettere in funzione l’apparecchio e farlo lavorare finché i pistacchi, per via dell’olio che rilasceranno, saranno divenuti una farina cremosa e piuttosto compatta. Per rendere più fluido il composto di pistacchi, amalgamarlo con quattro o cinque cucchiai di olio di semi e poi mettere da parte in un barattolo ben coperto.
Adesso adagiare nella planetaria il mascarpone, i semi della bacca di vaniglia e la crema di pistacchi della quale ne metteremo da parte due cucchiaini (saranno in seguito diluiti nel latte ai pistacchi che servirà per inzuppare i savoiardi). Mettere in funzione la planetaria, con la frusta, e lavorare fin quando mascarpone e crema di pistacchi saranno ben amalgamati. Se la crema ottenuta dovesse risultare densa, aggiungere poco latte al pistacchio in modo da renderla più fluida. Si dovrà ottenere un composto liscio, omogeneo e compatto così come deve essere la crema di un tiramisù. Assaggiare e se lo riterrete opportuno, amalgamarvi poco zucchero a velo; mettere il composto in una sac a poche e depositarlo in frigorifero. Versare, in una ciotola capiente, il latte al pistacchio e sciogliervi dentro i due cucchiaini di crema al pistacchio messi da parte in precedenza. A questo punto scegliere il contenitore dove confezionare il tiramisù: potrete utilizzare una pirofila quadrata o rettangolare oppure uno stampo da plum cake; noi abbiamo utilizzato una pirofila rettangolare (cm. 22 x 16). Versare un po’ della crema contenuta nella sac à poche sul fondo del contenitore che avete deciso di utilizzare e adagiarvi sopra uno strato di savoiardi che avrete inzuppato nel latte ai pistacchi. Mettere sui savoiardi un altro strato di crema e poi ancora uno stato di savoiardi imbevuti di latte ai pistacchi e così via fino ad esaurimento degli ingredienti, avendo cura di terminare con uno strato di crema. Infine, diamo al tiramisù una nota croccante e molto piacevole decorando la superficie del tiramisù con la granella di pistacchi.
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