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Sarde a beccafico alla palermitana

16 Dicembre 2008 By Giovanni Cardella 49 commenti

sarde a beccafico all palermitana

Le sarde a beccafico è una delle tante ricette tramandateci dai domestici delle cucine baronali siciliane. Infatti, questo piatto è la modifica di un piatto prelibato nel quale, gli ingredienti principali erano degli uccelletti, i beccafichi.

Ingredienti

1 chilo di sarde
Olio extravergine d’olive
10 cucchiai di pangrattato
100 grammi di passoline (in mancanza si può usare l’uva sultanina)
100 grammi di pinoli
1 cucchiaio di zucchero
Sale e pepe q.b.
Foglie di alloro
Un ciuffo di prezzemolo
Succo di limone (ancora meglio succo di arancia)

Procedimento

Pulire le sarde, diliscarle e privarle delle teste. Sciacquarle, asciugarle e aprirle a libro.
Preparare la “muddica atturrata” (pangrattato abbrustolito): mettere in una padella il pangrattato, farlo dorare (facendo attenzione a non bruciarlo). Quando sarà ben colorato togliere la padella dal fuoco,  unirvi un filo d’olio e amalgamare bene.
In una scodella unire la “muddica atturrata” con le passoline e pinoli, lo zucchero, il sale e pepe ed il prezzemolo tritato finemente. Amalgamare bene questi ingredienti, quindi adagiare su ogni sarda un poco del ripieno appena ottenuto. Arrotolare le sarde farcite, in modo da ottenere degli involtini. Disporli allineati in una teglia oliata, l’uno accanto all’altro, alternandoli con foglie di alloro. A questo punto innaffiare con un filo d’olio e poco succo di limone o arancia. Infine spolverarle con pangrattato e mettere in forno caldo per circa venti minuti.
Nel catanese vengono preparate nella seguente maniera:
Mettere a marinare le sarde, aperte a libro, in due bicchieri di aceto per circa due ore. Trascorso il tempo, versare il ripieno e qualche dadino di caciocavallo fresco su una sarda alla quale ne sovrapporremo un’altra. Procedere così fino all’esaurimento degli ingredienti. Passare queste coppie di sarde ad uovo battuto e poi ad un misto di farina e pangrattato, quindi friggerle in olio bollente.

Curiosità

Le sarde a beccafico sono, appunto, una modificazione del piatto nobile. In realtà, questi uccelletti, particolarmente apprezzati dagli aristocratici, venivano sistemati nei piatti con le piume della coda rivolte all’insù, così da poterli prendere e sbocconcellarli a piacimento. L’origine del nome sta nel fatto che, le sarde a beccafico, una volta servite sul piatto assumevano le sembianze dei beccafichi. È da evidenziare che, anche in questa ricetta, come nella pasta con le sarde, troviamo l’impiego dei pinoli, allora ritenuti il rimedio alle intossicazioni alimentari, in considerazione del fatto che, il pesce, nelle cucine povere, non sempre era del tutto freschissimo.

Archiviato in: Sarde, Secondi Etichettato con:Giovanni Cardella, Ricette Siciliane

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Commenti

  1. liliana dice

    11 Giugno 2009 a 11:45

    ciao sono di palermo e posso dire ke la ricetta delle sarde a beccafico è deliziosa mi ricorda i sapori di quando ero piccola.ciao

    Rispondi
  2. Giovanni dice

    12 Giugno 2009 a 07:20

    Ciao Liliana
    Le ricette dell’antica tradizione siciliana possono suscitare ricordi legati alla nostra infanzia. Uno dei nostri intenti, nel postare le ricette, è quello di far conoscere proprio questo legame che esiste fra il siciliano e l’unicità di alcune ricette della sua cucina. Sarai sempre benvenuta nel nostro sito e ti assicuriamo che altre ricette ti daranno la possibilità di esprimere le tue deduzioni. Ti aspettiamo, grazie e a presto.

    Rispondi
  3. Fausto dice

    26 Agosto 2009 a 16:39

    Ciao Giovanni, sono “terrone” non siculo ma innamorato della Trinacria in generale e della sua cucina in particolare. Ho letto co attenzione la ricetta che -noto- è scritta con l’amore di chi apprezza le cose buone (vade retro Mac D.e similari!!!!). Mi permetto di suggerire di irrorare le sarde non solo con olio e succo limone o arancia, bensì con l’emulsione di olio e succo degli agrumi. Aggiungo anche nel miscuglio di “muddica atturrata” anche dell’aglio (q.b.) tritato finemente. Cosa ne dici?
    Per quelle alla catanese non trovo variazioni.
    Complimenti ancora, Fausto slow food.

    Rispondi
  4. Giovanni dice

    27 Agosto 2009 a 18:21

    Ciao Fausto
    Siamo anche noi, oltre che siculi, terroni orgogliosi di esserlo e siamo contenti di trovare estimatori del sud. Siamo d’accordo sul “vade retro Mac D. e similari, i nostri antichi rosticcieri sono i veri inventori dei fast food, e anche oggi non temono confronti.
    Nel ringraziarti per i suggerimenti, che trovo interessanti e che al più presto proveremo, ti invitiamo a seguirci ancora. Ti aspettiamo con altri commenti o suggerimenti. A presto.

    Rispondi
  5. antonina dice

    5 Novembre 2009 a 21:26

    mi sembra di essere nella mia terra adorata mi manca tanto, preparare i cibi siciliani mi fanno stare bene. grazie di cuore.

    Rispondi
  6. vito dice

    14 Novembre 2009 a 13:14

    Ricetta come tradizione vuole, aggiungerei soltanto un profumo di aglio appena percettibile. anche io quando atterro nella mia terra la prima cosa che faccio è inspirare profondamente per sentirne i profumi. Purtroppo ci rendiamo conto di quanto è bella la nostra Sicilia soltanto quando dobbiamo allontanarcene., Saluti a tutti

    Rispondi
    • Giovanni dice

      14 Novembre 2009 a 19:14

      Ciao Vito hai detto bene: “come tradizione vuole”. Mi trovi d’accordo con il profumo di aglio appena percettibile perché l’aglio è un gusto stuzzicante, tuttavia bisogna anche dire che non a tutti piace. Il tuo consiglio resta comunque validissimo per chi vuol provare. Certamente, come diciamo dalle nostre parti, “zucchero non guasta bevanda!”.
      Per quanto concerne i profumi e la bellezza della nostra terra, apri una porta aperta. Mi spiego: anch’io sono stato lontano per parecchi anni dalla Sicilia e le tue sensazioni erano le mie. Posso dirti con certezza che queste emozioni, alla fine, contribuiscono in maniera determinante a farti apprezzare questa terra in maggior misura. Un grande affettuoso saluto. A presto.

      Rispondi
    • Francesca dice

      10 Settembre 2014 a 16:11

      Viva la Sicilia e la sua cucina, la sua cultura, la sua arte…tutto quanto. Sono una Brianzola che ama la Sicilia alla follia, specie i suoi fantastici dolci! in Sicilia mi sento sempre davvero a casa!

      Rispondi
  7. carlo dice

    6 Marzo 2010 a 19:42

    Carissimi,
    non ho suggerimenti di sorta, ma approfitto per intromettermi e solo per dire che ho conosciuto la Sicilia poco tempo fa (a 45 anni… sic!).
    Ne conosco solo un parte e sono rimasto senza parole; anzi, una ce l’avrei: sublime. Un saluto.

    Rispondi
    • Giovanni dice

      8 Marzo 2010 a 09:47

      Ciao Carlo grazie per il tuo significativo commento. Siamo parte interessata per elogiare ulteriormente la nostra isola, tuttavia possiamo dirti che questa splendida terra, piena di difetti e contraddizioni è, ciò nonostante, capace di affascinare tutti, soprattutto chi la conosce per sentito dire. I commenti come il tuo sono l’eccezione che confermano la regola. Un abbraccio e a presto.

      Rispondi
  8. gabriella dice

    27 Aprile 2010 a 11:27

    NON SONO SICIANA DI ORIGINE PERO’ MI SENTO TALE.CI ABITO DA 37 ANNI E SONO INNAMORATA DI OGNI ANGOLO,DELLA CUCINA E ANCHE, IN PARTE, DELLA SUA GENTE.MI PIACE MOLTO CUCINARE E PREFERISCO LA PRIMA RICETA ALLA PALERMITANA!CIAO!

    Rispondi
    • Giovanni dice

      30 Aprile 2010 a 00:31

      Ciao Gabriella da siciliano, leggendo le tue righe, mi sento orgoglioso di esserlo e mi trovi perfettamente in linea con il tuo pensiero, sia sulla gente ed in particolare sulle sarde a beccafico alla palermitana.
      Grazie per il commento. A presto

      Rispondi
  9. GIOIA dice

    31 Ottobre 2010 a 13:56

    Buon giorno amici della sicilia e non
    stamattina avevo un pò di nostalgia della sicilia
    abito lontano ….le sensazioni che provate voi li provo anche io
    quando arrivo in sicilia non vorrei mai chiudere gli occhi
    per guardare e sentire quello che lascerò dopo ,per fortuna quando trovo amici come voi che mi trasmettono il calore della mia terra mi sento molto orgogliosa

    Rispondi
  10. Giovanni dice

    4 Novembre 2010 a 18:00

    Ciao Gioia, buonasera a te ovunque ti trovi.
    Leggendo il tuo commento mi vien da affermare quello che spesso penso, vale a dire: “i siciliani sono unici al mondo”. E lo dico con cognizioni di causa!
    Anche noi, quando troviamo amici come te, ci sentiamo gratificati del lavoro che facciamo e a continuare su questa strada.
    Grazie Gioia, quando sentirei il bisogno di respirare un po’ d’aria di casa tua.. noi siamo qui.
    A presto

    Rispondi
  11. mrPipposiculo dice

    13 Gennaio 2011 a 20:05

    Sono un siciliano trapiantato da decenni in Puglia.

    Qui non apprezzano le sarde anzi non le vendono neanche, anche se li pescano!! In compenso c’è abbondanza di verdura.

    Ci sono invece molte alici e così invece delle sarde a beccafico , mia moglie mi prepara le alici a beccafico!!
    Un caro saluto.

    Rispondi
  12. Giovanni dice

    15 Gennaio 2011 a 18:15

    Ciao mr Pippo, le alici hanno un gusto più delicato, tuttavia vedo che tua moglie non si scoraggia! Buon sangue non mente!! Un abbraccio dalla Sicilia.
    Ricette di Sicilia

    Rispondi
  13. Aristide dice

    14 Maggio 2011 a 19:41

    Sono un siciliano orgoglioso di esserlo anche se da moòto tempo sono stato trapiantato prima a Milano e adesso alla fine della seconda età a Reggio Calabria, ho letto la ricetta per sincerarmi di ricordarla bene, come la faceva mia mamma che era verace palermitana, complimenti ottima descrizione.
    Saluti a tutti Aristide

    Rispondi
    • Giovanni dice

      20 Maggio 2011 a 19:18

      Ciao Aristide, siamo orgogliosi di ricevere i complimenti da un siciliano verace. Il sito è stato creato soprattutto per voi lontani dalla nostra terra, e siamo felici di essere vicini ai nostri conterranei che, con questo mezzo, hanno la possibilità di rivivere i ricordi. Un abbraccio
      Ricette di Sicilia

      Rispondi
  14. bennardo dice

    6 Luglio 2011 a 14:48

    ho vissuto in sicilia 45 anni fa e la sensazione che più mi manca oltre alla vivacità e simpatia dei siciliani è il profumo e i sapori della cucina, la caponata, gli arancini, u pane co la miusa, le sarde a beccafico, la pasta con le sarde, e ancora, ancora, ancora, tante belle e buone cose.
    siete grandi

    Rispondi
  15. Amgu dice

    22 Settembre 2011 a 11:46

    Nn posso esimermi dal farvi i complimenti per questo sito GODURIOSO, colorato, allegro 🙂
    Sn entrata per la rosticceria e mi ritrovo a spasso tra timballi e rizzuole…matre santissima! Complimenti!!
    Ho scorso i commenti ma nn ho visto nessun suggerimento…allora approfitto dell’occasione per darvi la mia personalissima variante : il pangrattato trova un ottimo sostituto nel pancarrè sbriciolato (ma ne serve un bel pò!) mantiene la preparazione bella morbida, lo zucchero invece lo metto (abbondante) nel succo d’arancia, che poi verso direttamente sul condimento (con pinoli e uva passa rinvenuta in poco vino liquoroso) e manteco con le mani; la panatura degli involtini la faccio sempre con il pan carrè (questa volta nn tostato ovviamente) e irroro con un filo d’olio ; infine alterno le foglie d’alloro con fettine sottili d’arancia: in forno sprigionano un profumo che nn vi dico…provare per credere!Piccoli accorgimenti che possono riservare piacevoli sorprese…

    Rispondi
  16. Giovanni dice

    3 Ottobre 2011 a 10:53

    Ciao Amgu, intanto grazie per le tue gratificanti parole, poi grazie ancora per i suggerimenti che mettiamo a disposizione dei nostri amici. A presto
    Ricette di Sicilia

    Rispondi
  17. piera dice

    6 Febbraio 2012 a 18:24

    cari amici siciliani e non (ma estimatori),

    in Italia non c’è regione più completa e ricca e bella e sensuale della Sicilia. Ci sono tornata tante volte per vacanze e non mi stanco mai di rivederla. tanto fanno la cucina e gli abitanti.
    purtroppo abito molto lontano da essa ma appena posso cucino cibo siciliano e scappo appena ne ho l’occasione…..
    potessi ci vivrei ciao grazie delle belle ricette

    Rispondi
    • Giovanni dice

      28 Febbraio 2012 a 11:17

      Ciao Piera, ci emoziona leggere le tue parole che suscitano riconoscenza a chi sa apprezzare la nostra terra, al di là di luoghi comuni e pregiudizi.
      Sarai sempre ospite gradita. A presto
      Ricette di Sicilia

      Rispondi
  18. liliana dice

    25 Marzo 2012 a 16:10

    Ciao!
    vi confesso che sono rimasta molto sorpresa per qullo che mi avete scritto perchè io non sapevo che voi sapevate che stavo guardando questo sito. Come avete fatto a scoprirlo?
    Stavo guardando delle ricette siciliane, benchè io stessa sia siciliana, per avere nuove idee per preparare delle cose a mio figlio che ha aperto una pizzeria d’asporto con anche specialità siciliane.

    Vi ringrazio molto per l’accoglienza, siete stati molto gentili

    A presto
    Liliana

    Rispondi
  19. liliana dice

    25 Marzo 2012 a 16:13

    Ops! mi sono accorta ora che il commento per “liliana” non era per me, che mi chiamo con lo stesso nome, ma per un’altra amica che scrisse nel 2009!

    L’avevo detto io che sono inesperta. Scusatemi

    Ciaooooo

    Rispondi
    • Giovanni dice

      31 Marzo 2012 a 23:13

      Ciao Liliana, come hai ben potuto verificare, non siamo chiaroveggenti!!!!
      Riportiamo il tuo simpatico commento perché può succedere a tutti!
      Continua a seguirci.
      Con affetto
      Ricette di Sicilia

      Rispondi
  20. Loredana dice

    18 Aprile 2012 a 12:44

    ….Ah! che boccata di ossigeno! Respiro i profumi che inebriano le case e le strade della mia terra. La sicilia è sempre presente con inconsapevole prepotenza nel mio cuore. Grazie delle ricette, saporite, decise e accattivanti! Ottime per stupire i fiorentini!

    Saluti

    Loredana

    Rispondi
    • Giovanni dice

      25 Aprile 2012 a 18:40

      Ciao Loredana, che bel commentino! Lo dico sempre: i siciliani sono splendidi per l’attaccamento che hanno per questa nostra splendida terra, a volta piena di contraddizioni ma sempre presente nei nostri cuori ovunque ci troviamo.
      Grazie per le tue belle parole. A presto
      Ricette di Sicilia

      Rispondi
  21. lomonaco giusy dice

    27 Febbraio 2013 a 21:50

    ciao, sono buonissimi io li preparo spesso xchè mi fanno ricordare quando abitavo a Palermo.

    Rispondi
  22. Giorgio dice

    19 Aprile 2013 a 16:27

    Ciao a tutti sono figlio di Palermitani,i miei non ci sono più,e ogni volta che leggo le nostre ricette mi ricordano le domeniche in famiglia e percepisco i sapori e i profumi della nostra terra grazie a Voi che le divulgate Mi avete commosso

    Rispondi
    • Giovanni dice

      23 Maggio 2013 a 08:55

      Ciao Giorgio, intanto ci scusiamo per il ritardo e poi, leggendo il tuo commento, oltre a sentirci orgogliosi per i sentimenti che suscitano in te le nostre ricette, diciamo che…. ci siamo commossi anche noi! Un abbraccio e a presto
      Ricette di Sicilia

      Rispondi
    • sebastiana dice

      30 Settembre 2014 a 02:35

      che stretta al cuore dovere vivere,soprattutto un giorno,con la nostalgia e il ricordo di persone,profumi,sapori,cieli,tramonti a noi cari, che avremmo potuto tenere stretti a noi e che,volutamente, ci siamo lasciati dietro le spalle,senza provare a voltarci indietro..
      Cosa c’entra con le ricette e con le sarde?!……………
      C’entra,c’entra

      Rispondi
      • Giovanni Cardella dice

        1 Ottobre 2014 a 19:13

        Ciao Sebastiana, dispiace leggere la nostalgia dei tuoi ricordi. Che tenerezza! Un abbraccio
        Ricette di Sicilia

        Rispondi
  23. piero dice

    24 Aprile 2013 a 18:32

    In questa ricetta c’è ub poco della mia terra; il sole, il mare, l’odore degli agrumi, il profumo dell’alloro e la sapienza dei nostri Avi.
    Cordialità
    piero

    Rispondi
  24. alessandro dice

    27 Maggio 2013 a 21:22

    ricetta assolutamente meravigliosa,il desiderio di assaggiarne ancora un pò è indescrivibile,a breve spero di poterne cucinare un pò insieme alla mia ragazza tra l’altro di orgini siciliana,sono anni che non tocco la mia bellissima terra e spero che con questo meraviglioso pasto potrò almeno sentirne il sapore!

    Rispondi
  25. pietro dice

    22 Settembre 2013 a 20:54

    comprato sarde, preparate, STREPITOSE

    Rispondi
  26. Calogero dice

    27 Settembre 2013 a 21:02

    Amo la Sicilia, mia terra, forte e travagliata.
    La ricetta “ìSarde beccafico” sublime, bella quella Palermitana ma tutte. Io metterei tre firi di Gelsomino perché dà un profumo e un sapore delicato e poi un pizzico di cannella da versare nel pan grattato, mi richiama le ricette arabe. Buon gusto, grazie, Calogero

    Rispondi
  27. valerio dice

    30 Settembre 2013 a 17:57

    cari “terroni orgogliosi”, sono tornato l’atro ieri da Catania dopo un bel giro partito da San Vito Lo Capo… grandi!! orgogliosi e fate bene! direi che ho mangiato tutto quello che la Sicilia offre, i vini poi… e non c’è nulla da fare, la caponata va mangiata in Sicilia e le trofie al pesto a Genova, sennò il sapore cambia! un Ligure orgoglioso ma aperto…(Valerio)

    Rispondi
    • Giovanni dice

      6 Ottobre 2013 a 12:00

      Ciao Valerio, è proprio così! Malgrado il senso dispregiativo, che qualcuno intende indicare con questo aggettivo, siamo profondamente fieri di essere “terroni”. Poi, un orgoglioso ligure che capisce il nostro essere “terroni” non può che inorgoglirmi ancora di più. Un abbraccio da un terrone aperto….
      Giovanni

      Rispondi
  28. walter dice

    21 Gennaio 2014 a 22:27

    “scendere” la padella dal fuoco?? =D

    Rispondi
    • Giovanni dice

      22 Gennaio 2014 a 00:59

      Abbiamo corretto “scendere” con togliere la padella dal fuoco!!! Così è più chiaro?

      Rispondi
  29. virginia dice

    20 Aprile 2014 a 08:56

    ho assaggiato le sarde a beccafico quest’estate sono rimasta deliziata! era una gara di piatti di pesce e similari dato che stavo lontana dalla mia ospite, ho portato un tegame d’impepata di cozze, sono state divorate (tutte), ma per uno strano caso nessuno le ha votate, in seguito ho provato a rifare questa ricetta così strana (l’alloro con il pesce?) ma il gusto d’arancia una volta infornate le sarde va via tutto, allora lo rimetto prima di servire perché mi piace! Forse qualche siciliano storce la bocca o sa darmi qualche suggerimento? buona pasqua

    Rispondi
    • Giovanni dice

      20 Aprile 2014 a 12:09

      Ciao Virginia, nulla da dire. E’ soltanto questione di gusto.

      Rispondi
  30. virginia dice

    20 Aprile 2014 a 08:58

    un’alternativa delle sarde è farle alla griglia con i semi di finocchio selvatico!
    (ma questa versione di che origine è io le ho mangiate così all’Isola d’Elba!)

    Rispondi
  31. Elena dice

    21 Dicembre 2014 a 23:20

    Buongiorno,vorrei chiedere un consiglio.Dovrei preparare questo piatto il giorno di Natale ,posso preparare le sarde il giorno prima e cuocerle poi il 25?Se questo non è possibile perché comprometterebbe la riuscita del piatto e’ possibile pulire le sarde ( togliere la lisca e sciacquarli) il giorno prima,metterle in frigo e riempirle il 25?Grazie

    Rispondi
    • Giovanni Cardella dice

      22 Dicembre 2014 a 11:45

      Ciao Elena, questo piatto lo puoi preparare e cuocerlo direttamente il giorno prima e riscaldarle (per esempio al microonde) prima di servirle il 25; oppure pulisci le sarde come tu dici e conservale in frigo in modo che possano sgocciolare per bene (io ad esempio metto le sarde adagiate si di un piatto capovolto e poi, lo stesso piatto, lo poggio normalemte su un altro piatto avvolgendo il tutto in pellicola da cucina. Questo ti consentirà di lavorarle l’indomani tranquillamente. Con l’occasione ti auguro Buon Natale e felice Anno Nuovo

      Rispondi
  32. GRAZIA LOMBARDO dice

    9 Giugno 2015 a 07:57

    yo naci en sicilia pero me trajeron muy pequeña, entiendo bien el italiano y el dialecto siciliano, pero se me dificulta un poco para escribirlo, porque mis estudios lo hice en Venezuela y nunca fui a Italia y en la casa se hablaba el dialecto, pero lo entiendo bien.
    me metí en un grupo de italianos y descendientes de italianos, para rescatar un poco mis costumbres, ya que mis padres murieron y ninguno de mis hermanos, se casaron con italianos, varios de mis hermanos han muerto y despues que murieron mis padres perdí el contacto con mi familia que está en italia, me gusta la comida italiana, y a pesar de que aprendí hacear muchas cosas, por lo menos le sarde a la beccafico, me encantan, pero nunca los he hecho, tengo años que no los como, ahora vi la foto y la receta y retrocedí muchos años atrás, a mi infancia…cuanto daría por volver el tiempo, cuando nos reuniamos toda la familia y los paisanos y preparaban cantidades…. LE DOY GRACIAS A DIOS QUE EXISTEN ESTOS MEDIOS QUE ME HACEN REVIVIR ESOS MOMENTOS!!

    Rispondi
    • Giovanni Cardella dice

      14 Giugno 2015 a 12:18

      Ciao Grazia, spero tanto di aver capito che leggi l’italiano. Siamo contenti di averti raggiunto in un posto così lontano dalla Sicilia, e siamo altrettanto felici di sapere che le nostre ricette ti fanno rivivere momenti a te molto cari. Quando vuoi scrivi e saremo sempre ben lieti di scambiare quattro chiacchiere. Un abbraccio dalla Sicilia
      Ricette di Sicilia

      Rispondi

Trackbacks

  1. Di mare aperto. « Curiosando ha detto:
    6 Novembre 2009 @ 10:40

    […] “superiore a molti, pari a chiunque.”. Spesso mi sento una sorta di ambasciatore della sarda a beccafico nel mondo e, quando anch’io atterro a Palermo, la prima cosa che faccio e inspirare con forza […]

    Rispondi

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