Pasta a picchi pacchio
Il picchi pacchio, abbreviato anche con o pic pac, è un condimento originario e tipico della cucina palermitana, oggi diffuso in ogni angolo della Sicilia.
Solitamente questo condimento viene utilizzato per arricchire le minestre, come ad esempio la pasta con i tenerumi, quella con le borragini e la pasta con patate zucchina e pomodoro.
Ingredienti per quattro persone
400 grammi di spaghettoni o margherita (comunque pasta lunga)
Kg 1,500 di pomodori per salsa (da spellare)
Una piccola cipolla
Due spicchi d’aglio
Basilico q.b.
Sale e pepe q.b.
Olio extravergine d’oliva q.b.
Caciocavallo semistagionato grattugiato (o parmigiano)
Procedimento
Procedere a pelare i pomodori, eliminare i semi e tagliarli a cubetti (consiglio di dare un’occhiata a questo buon suggerimento per pelare i pomodori: clicca qui).
Tagliare finemente la cipolla e soffriggerla in un tegame con poco olio e unire l’aglio tritato (si può anche metterlo in camicia e poi eliminarlo), aggiungere i cubetti di pomodoro e qualche foglia di basilico. Aggiustare di sale e pepe e far cuocere finché il pomodoro appassisce. Cuocere la pasta al dente e condirla con il “picchi pacchio”, una spolverata di formaggio grattugiato e qualche foglia di basilico fresco. Servire.
NOTA:
Come dicevamo nell’introduzione, la variante agrodolce prevede gli stessi ingredienti sopra indicati con l’aggiunta, a mezza cottura, di chiodi di garofano in polvere, vaniglia in polvere (meglio pochi semi di bacca di vaniglia), un po’ di cannella grattugiata, una spolverata di zucchero e infine sfumare il tutto con un cucchiaino di aceto.
A proposito di picchi pacchio
È anche l’intingolo delle zuppe di pesce o del baccalà, ma è anche il condimento di una famosissima pietanza palermitana: “i babaluci (lumache) a picchi pacchiu”. Quest’ultimo piatto, che rappresenta una leccornia estiva, i palermitani lo consumano soprattutto nel periodo del festino (10-15 luglio) e che si svolge in onore di Santa Rosalia patrona della città, va ad arricchire la festa assieme a “cubaita” e “gelo di mellone”.
Per completare l’argomento diciamo pure che esiste anche la versione in agrodolce, che prevede gli stessi ingredienti della ricetta che vi descriviamo con l’aggiunta di spezie varie, zucchero e aceto, della quale diamo qualche suggerimento più avanti.
Infine cerchiamo di capire il significato originario del termine “picchi pacchio”. Il nome, simpaticamente strano, ha comunque una precisa connotazione. Infatti, pacchio in siciliano indica il sesso femminile e proprio questa analogia sta ad indicare qualcosa di buono, di eccitante!
Ehi ma che bella ricettina veloce veloce! non sentivo più il termine pic pac da anni ormai. Complimenti come sempre. Sonia
Cia Sonia ti ringraziamo sempre per la tua attenzione. Questa ricettina, magari dimenticata nel nome, è quella che spessissimo prepariamo proprio per la sua semplicità e velocità nell’esecuzione. Ciao e a presto
Nella mia cittadina questa salsa si chia ma “a carrittera”,ed e’ la mia preferita in assoluto!!!Grazie per la magnifiche ricette che ci donate!
Dimenticavo….la mia citta ‘ e’ Rosolini(SR)e io vivo in germania da tantissimo tempo.ciao
Ciao Angela ci fa tanto piacere ricevere commenti, tuttavia quando ci pervengono dalla Germania e da parte di una nostra conterranea il piacere diviene gioia. Continua a seguirci e facci sempre sapere la tua opinione. Ciao e a presto
CHE BELLO, QUI TROVO TUTTE LE RICETTE CHE MI FA LA MIA MAMMA PALERMITANA!!!! Adoro la picchipacche (io la chiamo così)! 🙂
Ciao Fiorella, hai proprio ragione questa pasta è semplicemente buona e molto facile da preparare, soprattutto nei momenti in cui devi improvvisare. Ciao
nelle parti di agrigento la pasta a pic pac invece viene chiamata, o (carrettiera) o ( pasta infracchiata )rigorosamente grattugiata con ricotta salata, buone entrambe sia la palermitana con la tenerume e zucchine sia la carrettiera mbracchiata, mangi bene e con poco.
salve a tutti,volevo aggiungere un commentino, nulla togliendo alla vostra saggezza, ma pacchio è più un modo di dire catanese e non palermitano, quindi forse l’origine del nome è da attribuire a qualcos’altro, come forse allo sfrigolare dell’aglio nell’olio bollente (pic-pac)? comunque il vostro sito è per me fonte di ispirazone, ciao
pasta-a-picchi-pacchio….. quando mia zia me lo diceva ho sempre pensato fosse un modo di dire e invece esiste davvero!!!!
Si cate, esiste davvero!!
La pasta ‘pic pac’ rimane la mia preferita in assoluto. Da noi in famiglia si chiamava “Vinny’s Sauce” per onorare un amico di mia nonna che sempre la preparava. 😛
Ciao Giovanni,
da palermitana amante della cucina e pure food blogger ti voglio dire bravo!
Mi piace la pacatezza con la quale racconti. Un saluto dall’Inghilterra
Ciao Giorgia. Da conterranei e food blogger grazie di cuore. Un abbraccio dalla Sicilia. A presto
Cio Giovanni. Grazie della ricetta. Il mio pappa e palermitano , ha 92 anni si chiama Giovanni e vive da molto qui in Brasile. Io ho appena aperto un picollo spazio di cucina per amici dove questo sabato preparo Il Pic Pac. Dopo ti racconto come é andata. Grazie
Ciao Giancarlo, intanto complimenti per il tuo papà; poi sono certo del buon risultato della ricetta. Fammi sapere. Un grande abbraccio dalla Sicilia
Ciao caro Giovanni. Ho fatto la pasta ed é uscita buonissima anche se non abbiamo tutti i prodotti come da voi. Il nostro pomodoro per esempio non c`e lo stesso sapore….
Ciao Giancarlo, l’importante è il risultato finale! A presto
Caio caro Giovanni. A propósito del significato. Picchio vuoi dire prendere?
Ciao Giancarlo, il termine picchipacchi è, in sostanza, una creazione espressiva formata da piccinìcu, che sta per piccino, dallo spagnolo pequeño, e pacchìu che sta per cibo. Ma quest’ultimo termine, in senso osceno, intende pure il sesso femminile. E qui si torna al vecchio gioco dell’osccenità glisseé che tanto piaceva ai nostri nonni.
Grazie per la ricetta. Sono palermitano ma vivo in Olanda, ho cucinato ( e sono un pessimo cuoco) per mia moglie polacca e grazie a voi ho fatto una bella figura. Adesso che vi ho scoperto mi sa che la dieta la rimando alla prossima estate. Ahah
Ciao Nicola, felicissimo di sapere di esser stato utile ad un mio concittadino. Quando vuoi siamo a tua disposizione. Un caro saluto dalla tua città. A presto