Lo sfoglio delle Madonie è un dolce caratteristico della cucina siciliana e, come suggerisce il nome, della gastronomia dei paesi montani delle Madonie.
Ingredienti per la pasta frolla
400 grammi di farina
200 grammi di burro
200 grammi di zucchero
4 tuorli d’uovo
3 cucchiai di marsala
La scorza di un limone grattugiata
Un pizzico di sale
Ingredienti per il ripieno
400 grammi di tuma grattugiata
200 grammi di zucchero
25 grammi di cannella in polvere
200 cioccolato fondente
100 grammi di zuccata tagliata a piccoli cubetti
2 albumi montati a neve
Zucchero a velo
Procedimento
Preparare la pasta frolla amalgamando bene gli ingredienti, facendo attenzione di non lavorare troppo la pasta per evitare che il burro la faccia troppo morbida. Una volta ottenuto l’impasto formare una palla, avvolgerla in un panno o nella pellicola e riporla per 15 – 20 minuti in frigo (se potete, preparatela il giorno predente).
Intanto grattugiare la tuma e unirvi gli albumi con lo zucchero montati a neve, la cannella, il cioccolato fondente a pezzetti e la zuccata. Amalgamare bene gli ingredienti e mettere da parte.
Spianare la pasta frolla, in modo da ottenere due dischi. Il primo, più grande, servirà per foderare la teglia e i bordi (vi consiglio di stenderlo direttamente sulla carta da forno), il secondo per ricoprire.
Adagiare la pasta frolla, con la carta da forno, sulla teglia, versarvi il ripieno preparato in precedenza e ricoprire con la rimanete pasta frolla, curando di saldarla bene con quella dei bordi, e mettere in forno preriscaldato a 180° per 40 – 50 minuti. Passato il tempo di cottura sfornare e spolverare con zucchero a velo.
Questo è un dolce che va mangiato freddo.
A proposito di sfolgio
La tradizione fa risalire la sua invenzione alle suore di un convento benedettino nel comune di Polizzi Generosa. La particolarità di questo dolce sta nel suo ingrediente principe, il formaggio, che però, sapientemente abbinato con gli altri ingredienti, è veramente un trionfo per la gola, fidatevi. Il formaggio utilizzato per il ripieno è il “Tuma”. Il Tuma è il “primo” formaggio che si ottiene dalla lavorazione del latte, per intenderci dopo salatura e un mese di stagionatura cambia il nome in Primosale.
Ma per quante porzioni sono questi ingredienti?
Ciao C. gli ingredienti ti permettono di confezionare uno sformato di circa 20 cm di diametro, pertanto potrai ottenere circa sei porzioni. Poi tutto dipende dai commensali!!
grazie per il messaggio su facebook , la trovo un ‘ottima idea ,vi seguo sempre con molta attenzione e le vostre ricette riescono sempre .
Ciao, che formaggio si può usare in alternativa al tuma?
Ciao Pamela grazie a te per essere una di noi. A presto
Ciao Antonella, mi spiace dirti che la particolarità di questo dolce sta proprio in questo tipo di formaggio che, fra l’altro, dovrebbe essere lo “scaldato”. Quest’ultimo, che si presenta in forma granulosa, è ricavato dalla prima fase di lavorazione della tuma vera e propria, pertanto mi riesce difficile indicarti un prodotto simile. Non so dove ti trovi, ma penso che nei supermarket non sia così difficile da reperire. Facci sapere, a presto
Grazie Giovanni!! Amo la cucina siciliana!!!Provero’ a realizzarla presto..ti faro’ sapere!! Grazie ancora!
….ho abitato tanti anni a Gangi e Polizzi Generosa……quanto ne ho mangiato….è buonissimo!!!!!
Questo dolce più che madonita è prettamente polizzano. è un dolce antichissimo inventato da una suora che viveva a Polizzi Generosa in uno dei numerosi conventi che vi sorgevano . Ha una preparazione complessa che richiede molta dimestichezza,difficile che riesca bene la prima volta!
Ciao Elisabetta, infatti, come tu dici, in premessa alla ricetta scriviamo: “È un dolce caratteristico della cucina siciliana e, come suggerisce il nome, della gastronomia dei paesi montani delle Madonie. La tradizione fa risalire la sua invenzione alle suore di un convento benedettino nel comune di Polizzi Generosa. La particolarità di questo dolce sta nel suo ingrediente principe, il formaggio, che però, sapientemente abbinato con gli altri ingredienti, è veramente un trionfo per la gola, fidatevi”.
Io ho trovato solo la tuma persa , ma credo sia diverso da quel formaggio che indicate,
Ciao Patrizia, la tuma di cui parliamo è il formaggio ottenuto in una fase della lavorazione del pecorino.
– Subito dopo la cagliata, e senza sale, la lavorazione viene interrotta. La massa granulosa, opportunamente filtrata viene messa nelle forme che poi vengono messe nel siero bollente per circa tre ore (è in questa fase che viene ricavato lo scaldato usato per confezionare lo sfoglio delle Madonie. Non è altro che il formaggio ancora in forma granulosa).
La tuma persa è sempre una tuma che, diversamente viene invece stagionata secondo la casualità che la fece venire alla luce. A presto
Miii, che buono… ogni volta che ritorno al mio paese devo per forza comprare e mangiare “u sfuagghiu”
è possibile sostituire la tuma affettata per la tuma persa? Sono in America e non ho visto tuma che può essere grattugiato.
Ciao Vincenzo, sinceramente non so cosa sia la tuma persa; in ognì caso, la tuma morbida per consisstenza, puoi tranquillamenta grattugarla con una normale grattugia.
Vedo. Non lo sapevo. Grazie, Signore!
Fugurati Vincenzo!
Grazie a te per essere un amico del nostro blog!
A presto
La tuma persa è un formaggio stagionato e infine salato; non credo possa andare bene per questo dolce perchè la tuma fresca ha la consistenza molle e non è salata
Sfoglio Polizzano
Come si conserva e x quanto tempo può conservarsi. Grazie
Ciao Paolo, si conserva in frigo e si può consumare entro due tre giorni
A presto
Ciao Paolo, si conserva in frigo e puoi consumarla entro 2, 3 giorni
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Scoperto da poco e già lo desidero! Dev’essere buonissimo!
Potrei usare la ricotta fresca artigianale al posto del tuma? Grazie
Ciao Maria, il dolce è buonissimo tuttavia la ricotta fresca non si presta e pregiudicherebbe il risultato.