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Salsiccia alla brace con cavuliceddi

16 Novembre 2011 By Giovanni Cardella 10 commenti

Salsiccia alla brace con cavuliceddi

La salsiccia alla brace con i cavuliceddi è un piatto tipico della cucina siciliana. I cavuliceddi sono   piante spontanee circoscritte in alcune zone dell’area mediterranea, e soprattutto nelle regioni centro-meridionali dove, fra l’altro, non cresce in maniera uniforme perché attecchisce in suoli particolari.

Ingredienti

Salsiccia
Cavuliceddi
Olio extravergine d’oliva
Aglio q.b.
Sale q.b.

Procedimento

Pulire bene la verdura avendo cura di scegliere le parti tenere, quindi metterla in acqua fredda con abbondate sale e lasciarla riposare per un’oretta. A questo punto procedere alle necessarie sciacquature con acqua corrente, fin quando non saranno più presenti residui di terra al fondo del recipiente dove si esegue quest’operazione. Intanto avrete messo a bollire a fuoco vivace, in una pentola provvista di coperchio, abbondante acqua e il sale necessario. Non appena l’acqua raggiunge il bollore versare la verdura, mettere il coperchio e, quando fuoriesce il vapore acqueo dal coperchio, abbassare la fiamma e far cuocere per circa cinque minuti (dipende dalla qualità dei cavuliceddi).
Nel frattempo mettere in una padella capiente un po’ d’olio e farvi soffriggere l’aglio tritato e poi saltarvi la verdura ben scolata dall’acqua di cottura.
Preparate la brace (per chi non ha la possibilità di allestire la brace va bene anche una griglia casalinga) arrostire la salsiccia e servirla ancora calda accompagnata dai cavuliceddi.

NOTA

Questa verdura è buonissima da gustare anche come piatto singolo, saltata con l’aglio soffritto, oppure così com’è dopo la cottura condendola con olio extravergine d’oliva e una spremuta di succo di limone.

A proposito di cavuliceddi

In Sicilia i cavuliceddi sono particolarmente diffusi nelle zone con terreni silicei, come i Peloritani,  o sulle vulcaniti come le isole di Ustica, Linosa, le Eolie e sull’Etna dove è particolarmente diffusa.
Nella nostra isola, oltre nei luoghi sopra detti, questa verdura, viene consumata anche in altri territori dove è conosciuta con svariate e simili denominazioni: calucedddu, caliceddu, cauricellu, cavuricellu, coricellu, quaricellu, cauliceddu, rapudda, rapuzzra, rapuddu, caluzzi e cavuliceddi (come viene chiamata anche nel palermitano).
In siciliano c’è un detto che dice : “irisinni a cauliceddi” (andare a raccogliere i cauliceddi e in genere a raccogliere verdure selvatiche) attribuito alle persone meno abbienti,  che possono così procurasi il cibo gratuitamente, appunto andando a raccogliere verdure spontanee.
In Sicilia, “ù cavuliceddu” è, in ogni caso, il contorno principe per la salsiccia arrostita dove, il gusto particolare di questa verdura selvatica, si accoppia magnificamente con la succulenta salsiccia cotta alla brace.

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Commenti

  1. Calogero dice

    17 Novembre 2011 a 00:34

    Ma sapete che i cavuliceddi mi sono davvero nuovi?

    Rispondi
  2. mariabianca dice

    1 Dicembre 2011 a 00:42

    A Trapani chiamiamo questa verdura “qualeddru”; è ottimo il risotto con gamberi e qualeddru ma un classico è con le uova “arriminate” (mescolate).
    Auguri per il nuovo sito (vi seguo da tempo).

    Rispondi
    • Giovanni dice

      7 Dicembre 2011 a 18:29

      Ciao Mariabianca, non sapevamo del risotto e neanche del classico con le uova arri minate. La cosa ci incuriosisce, tanto che presto proveremo.
      Grazie per le tue informazione e, soprattutto per essere una nostra amica. A presto.
      Ricette di Sicilia

      Rispondi
  3. gigia dice

    10 Settembre 2013 a 18:14

    mio nonno cucinava questo piatto il 24 dicembre

    Rispondi
  4. paolo dice

    27 Settembre 2013 a 18:39

    ciao a tutti,
    a casa mia si è soliti fare questo piatto in un modo un pò diverso. Rimane invariata la preparazione dei cavulicieddi, dopodichè invece di cucinare la salsiccia nella brace, la si spoglia dal budello e la si fà saltare insieme ai cavulicieddi fino alla completa cottura della stessa, in questo modo mangerete la verdura condita interamente di salsiccia, io personalmente preferisco questa versione perchè mi permette di assaporare insieme la salsiccia e i cavulicieddi.
    Bravi per il bel sito, penso proprio che prenderò spunto da voi per riprendere molte ricette ormai dimenticate da tempo.

    Rispondi
    • Giovanni dice

      29 Settembre 2013 a 19:08

      Ciao Paolo, il tuo suggerimento mi invita a provare il tuo metodo che, sono certo, diverrà anche il mio. Secondo me il piatto si potrà apprezzare ancora di più. Facci sapere delle prossime ricette. A presto

      Rispondi
  5. antonio dice

    30 Aprile 2015 a 00:32

    sono contento per aver trovato tante persone che apprezzano i CAVULICEDDI !!!!! la verdura selvatica che tanti invidiano perche’ cresce soltanto nella nostra terra di SICILIA !!!!

    Rispondi
  6. nino siciliano dice

    30 Aprile 2015 a 00:38

    PROVATE A FARE LA PIZZA CON CAVULICEDDI E BOTTARGA DI TONNO….UNA VERA LECCORNIA!!! PROVARE X CREDERE!!! CIAO E BUONA RACCOLTA DI CAVULICEDDI….APPROFITTIAMO PERCHE’ STANNO FINENDO !!!

    Rispondi
  7. Gianfranco dice

    9 Aprile 2016 a 17:22

    Gianfranco dice 09 Aprile 2016 at 16.45
    Cara Mariabianca ,grazie per la ricetta del risotto con i gamberetti e i cavuliceddi. Permettimi però una osservazione di carattere ortografico. La parola con la quale chiamate a Trapani i cavuliceddi si deve scrivere qualeddu senza la -r- dopo
    la doppia -d- così come si scrivono altre parole che hanno lo stesso suono,per esempio: cavaddu,beddu,picciriddu.
    . Questo suono determinato dalla doppia -d- seguita da vocale si chiama Cacuminale.Per saperne di più basta consultare un buona grammatica Siciliana.

    Rispondi
    • Giovanni Cardella dice

      15 Aprile 2016 a 19:29

      Ciao Gianfranco, grazie per averci fatto conoscere il suono cacuminale. Personalmente, pur scrivendo come tu suggerisci, non conoscevo questa regola grammaticale siciliana. A presto

      Rispondi

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