La pasta con i ricci è una leccornia per chi ama i piatti a base di pesce. Infatti questo primo semplice e sontuoso piatto, esalta con semplicità il gusto e il profumo del mare. Non a caso i ricci, indicatori biologici dello stato di salute del mare, garantiscono tutto il sapore del Mediterraneo.
Il riccio di mare commestibile è (quello che comunemente si dice) la femmina, riconoscibile dai caratteristici colori che variano dal marrone rossiccio al violaceo. È bene tuttavia chiarire che i ricci non sono ne maschi ne femmine in quanto ermafroditi.
La ricetta per sei persone
600 grammi di spaghetti
60/70 ricci di mare
2 spicchi d’aglio
Olio extravergine d’oliva
½ bicchiere di vino bianco
sale, pepe bianco macinato al momento q.b.
un mazzetto di prezzemolo.
Procedimento
Tagliare i ricci di mare e raccogliere con delicatezza le uova in una ciotola.
Soffriggere, in una padella, in abbondante olio bollente l’aglio tritato privato del germoglio, quando l’aglio sarà appena imbiondito aggiungere qualche cucchiaio di uova di ricci, sfumare con il vino e togliere il dal fuoco.
Lasciare raffreddare l’olio; lessare gli spaghetti, scolarli al dente e condirli in una zuppiera con l’olio soffritto, pepe abbondante, le rimanenti uova dei ricci e una manciata di prezzemolo tritato. Servire subito
A proposito di ricci
Il riccio che si usa in cucina, come dicevamo, e quello con le spine colorate (paracentrotus lividus) diverso da quello nero, non commestibile, che oltre ad appartenere ad un’altra specie (arbacia lixula) ha abitudini diverse. Infatti, osservando il fondale marino, quelle colorate vivono nascoste, e se vanno allo scoperto facilmente si ricoprono con sassolini, alghe o piccole conchiglie, mentre i ricci neri se ne stanno tranquillamente in piena luce.
Le parti commestibili sono i particolari spicchi di colore arancione, disposti a raggiera, che troveremo dopo aver aperto i ricci con molta cautela.
Per l’uso che ne faremo, è molto più semplice acquistarli dai venditori autorizzati sia interi che puliti, cioè nettati dagli aculei.
I ricci marini, indicatori biologici dello stato di salute delle acque in cui vivono, nel nostro caso, garantiscono tutto il sapore caratteristico di un piatto marinaro.
francesco dice
così il sapore ètroppo forte infatti a tanti nonj è piaciuto… ma se si aggiungono un pò di pomodori datterini il gusto si alleggerisce un pò e sono eccezionali…
Carmelo dice
Non é uno spaghetto ai Ricci ! Mangiare la pasta ai ricci é un flash di bontá . Se imparerai a mangiarli toccherai il cielo con le mani. Parola di Chef
Giovanni Cardella dice
Ciao Carmelo, condivido in pieni. Parola di buongustatio
Giovanni dice
Salve Francesco
La cucina è anche creatività. Qualsiasi accorgimento o variazione sul tema è sempre ben accetto. Dalle nostre parti, a proposito, diciamo “mancia a gustu tuo e vesti gustu r’avutri” ossia “mangia secondo il tuo gusto e vestiti seguendo il consiglio di altri”. Per quanto mi riguarda, ti confesso che, per i piatti in cui è previsto l’uso del pesce (ricci compresi)preferisco non snaturali. L’importane è che, in ogni caso, il gusto predominante resti quello del pesce.
Quindi complimenti per il tuo accorgimento, che comunque proverò, e ti aspettiamo con altri commenti o suggerimenti. A presto.
nevaxx dice
nooooooooooooooooooooooo i pomodori nei ricci no!!!!!!!
Giovanni dice
Ciao nevaxx (?) in linea di principio sono d’accordo con il tuo fragoroso noooooooooooo. Intanto penso ti riferisca alla pasta con i gamberetti e ricci, perché nella pasta con i ricci da noi pubblicata (dove inserisci il commento) non è presente il pomodoro. Per quanto concerne invece la pasta con i gamberetti e ricci, l’ingrediente che indichiamo è il pomodoro ciliegino Pachino I.G.P., per giunta spellato. Quindi non risulta predominante il gusto del pomodoro.
Come dicevo, anch’io ero scettico quando ho provato questa ricetta, tuttavia il risultato è ottimo. Provala.
Eugenio dice
Io di spaghetti ai ricci ne mangio tanti. Qui a Olbia abbiamo il buon vizio di condire anche con una cucchiaiata di bottarga di muggine. Le sentite le onde del mare pulito? io si. buon appetito.
francesco dice
io sono un racoglitore di ricci professionista, e i ricci di mare li o gustati in tutte le ricette con esisito in delusione , poi avendo la possibilita o provato ditesta mia a inventare ricette con esito positivo,vi lascio cuesta ricetta provatela per 4 persone cincue cuchiai di olio estra vergine sei spichi di aglio sofrigere e agiungere un pizzico di sale , lasciare per almeno due ore in padella per fare insaporire lolio,tritare un po diprezzemolo non abondante , 1 chilo di spaghetti ardenti cottura con sale un bichiere di uova di ricci da 200 cc , cotta la pasta scolatela bene e buttatela in padella per con olio e aglio mescolate a fuco medio per 4 minuti poi versate versate i ricci a crudo mescolate agiungete un po di brodo di pasta mettete ai piatti un po di prezzemolo crudu sopra e servite , in cuesto modo avrete tutto il gusto del riccio co la esaltazzione del aglio provate, e gusterete il vero sapore di ricci velo garantisco
farom dice
1 kg di spaghetti per 4 persone? Per caso sono a dieta?
francesco dice
lo sapevate che i ricci di mare sono dotati di grandissima iteligenza essendo io racoglitore di ricci professionista o icominciato a studiarlli e o capito che il riccio varia a secondo delle correnti marine se il mare non tiene le circostante giuste il riccio non sale sopra la posidonia e prendere ricci e impossibile perche tra la notte del primo maggio i ricci buttano via tutte le uova come se fossero tutti messi dacorddo ???? e il due di maggio ovuncue vada li trovo tutti vuoti ????? e incominciano a riempire ma solamente in certi punti di mare a mata agosto ????? se avete la possibilita di trovare uova di ricci di mare selezzionati il rosso e dock larancione e piu rozzolano e il raro uovo giallo che fa il vero piatto di spaghetti perche indubbiamente con carateristiche afrodisiache di frutto di mare si perche un conto e tenere tutte i tipi di uova a sieme e un altro conto e tenere le uova selezzionate provate a gustare i ricci per cualita e vedrete carateristiche diversse
Giovanni dice
Ciao Francesco Grazie per la ricetta e la descrizione della tua esperienza sui ricci. Ti aspettiamo con altri commenti. A presto
Peppe dice
Ciao a tutti. I ricci di mare sono il mio piatto preferito da sempre, li mangerei tutti i giorni.. Ho imparato a conoscerli all’eta di 7 anni circa e quello che posso dirvi è che entrambe le ricette saranno deliziose… quelle con ricci soltanto…..!!! Non dico che quelle con pomodorino non lo saranno ma il riccio è il top per gustare il mare e nel mare non ci sono pomodorini!! Voglio dire che per gustarlo infondo, bisogna tirarlo fuor d’acqua aprirlo e mangiarlo subito!
Ah.. occhio ai cicli della luna alle maree e al periodo, è un peccato mortale togliere dei ricci al mare per ricavare uno scarso cucchiaio di uova.. anche a causa della gente che va con le bombole a prenderli per i ristoranti non ci sono piu i ricci di una volta e se non stiamo attenti rischiamo di estinguerli come in certe zone è gia avvenuto.
è un piacere.. ciao ciao..
Giovanni dice
Ciao Peppe
È un piacere per noi accumulare conoscenze da “studiosi” dell’argomento!
Ciao. A presto
EMMA dice
CIAO SONO DI PALERMO E VOGLIO DIRVI KE LA PASTA CON I RICCI Và GUSTATA COME LA NATURA CREA CON IL SUO SAPORE DI MARE E SE TANTO VOGLIAMO DIRE NN METTEREI NEMMENO UN CUCCHIAIO DI RICCI NELL OLIO BOLLENTE PERCHè SI CREANO QUEI PEZZETTI DI POLPA DI RICCI COME SE FOSSE FRITTATA E NN Và BENE DEVE ESSERE MACCUSA SI DICE DALLE NS PARTI………..IL MIO CONSIGLIO SOFFRIGGERE L AGLIO SFUMANDO CON IL VINO AGGIUNGETE UN PIZZICO DI SALE PEPE FRESCO SPEGNETE LA FIAMMA E FAR COLARE DENTRO TUTTA L ACQUA CHE TROVATE NEI RICCI …..ADESSO METTETE TUTTO DA PARTE CUCINATE LA PASTA ARDENTE METTETELA NELLA PADELLA DOVE PRIMA AVETE SOFFRITTO L AGLIO E AMALGAMATELA CON LA POLPA DEI RICCI SENZA METTERLA SUL FUOCO UNA BELLA SPRUZZATA DI PREZZEMOLO SOPRA E BUON APPETITO CON IL GUSTO DEL MARE DI SICILIA…………..
ASSUNTA dice
PER 6 PERSONE QUANTI RICCI CI VOGLIONO? GRAZIE DELLA RICETTA !
Giovanni dice
Ciao Emma d’accordissimo su tutto! Anche sull’acqua dei ricci; tuttavia, ti assicuro che la cucchiaiata di ricci, poi sfumata con il vino, non diviene una frittata sempre se hai l’accortezza di non farla raggrumare. Infine, quando spadelli la pasta al dente, aggiungi un paio di cucchiaiate dell’acqua dove hai cotto la pasta ed esalterai ancor più quel “maccuso” caratteristico di questa pasta.
A presto
sebastiano dice
Ciao a tutti
volevo solo precisare che non esistono ricci maschi o femmine in quanto tutti i ricci sono ermafroditi. La specie con spine colorate (dal marrone rossiccio al violaceo) si chiama Paracentrotus lividus, mentre che il presunto riccio maschio (quello nero) è semplicemente un’altra specie dal nome Arbacia lixula. Le 2 specie oltre al colore hanno anche forma e abitudini diverse, la prima, quella commestibile, vive nascosta negli anfratti tra gli scogli e, se allo scoperto, tende a coprirsi con alghe o altro, l’arbacia lixula invece sta nella parte alta degli scogli in piena luce.
saluti
Giovanni dice
Ciao Sebastiano ti ringraziamo per le tue precisazioni che pubblichiamo in calce alla ricetta (commenti) in modo da informare tutti i nostri fans che volessero ampliare le loro conoscenze su questo splendido esemplare del mare.
Ciao. A presto
Ricette di Sicilia
francesco dice
ciao atutti eccomi dinuovo tra voi e vi lascero delle domande sul riccio di mare nella mia espierenza trascorssa con i ricci di mare o notato che le uova che noi prelibiamo sono in realta parte di una inteligenza e non del tutto semplice uova come noi pensiamo perche tra gli studi che io o fatto sul riccio di mare o modo di dirvi che luovo in realta e il cervello che da, da due funzione cioe un difficile da spiegare ma io ci provo sperando che voi ci potete capire in realta tenendo conto e studiando il guscio del riccio vi si puo notare che dopo aver toltto il cosiddetto uovo sul guscio rimane la coformita del uovo ma soprattutto ci sono dei picchilissimi buchi studiate al micro scopio ed osservate in tutte le fasi di decomposizione del guscio vi e chiaro rapporto di comando da partte del uovo come che in realta svolgge piu funzione da cervello da organo riproduttivo da chuore ed essenddo luovo collegato con la funzione meccanica di difesa cioe le spine e con centinaia di piccole ventose organi vitali per la difesa e il movimento di esse in pratica
francesco dice
e un organo vivente che usufluisce di una menbrana internna che da impulssi eletrici di direzzione al cervello cioe cquesto complicato ed affascinante complesso . vi siete chiesti come fa a cibarssi il riccio di mare semplice cquando aprite il riccio di mare vi noterete una menbrana di colore nero o marro scuro bene la menbrana che collegata alla superffice delle uova a il compito di mandare impulssi alla bocha che a differenza di cuanti pensano che il riccio di mare tiene un apparato digestivo si sbagliano in realta rientra in funzione un mecanismo meccanico straordinario vi siete mai chiesti perche nel vuoto tra un uovo e laltro ci sta tutto il cibo bene per il momento vi potrei dare solo due teorie una che luovo assorbbe direttamente dal cibo le vitamine di cqui a bisognio laltra e che le vitamine vengono separate da una funzine libera ed assorbite dal uovo al momento della espulssione organica i miei studi continueranno per dare risposte sulla vita del riccio di mare nel frattempo buon appettitto
francy dice
ciao a tutti… io sono di Trapani e proprio ieri sera ho preparato a casa mia un delizioso piatto di pasta con i ricci…. leggendo le vostre ricette, mi è venuta l’acquolina in bocca, ma credetemi, provate a farla come faccio io e nn ve ne pentirete…. =) =) in una terrina, mettete 1 spicchio d’aglio a testa e 1 o 2 peperoncini interi… aggiungete l’olio di oliva extravergine (5 o 6 cucchiai circa, io vado ad occhio…) e poi un bicchiere da 200 ml di uova d ricci… fate insaporire il tutto per un’oretta… mentre cuocete la pasta, scolatela al dente, emulsionate il composto di ricci e olio e versatelo sulla pasta, ricordandovi di tenere da parte un pò di ricci per metterne una cucchiaiata su ogni piatto, insieme ad una spolverata di prezzemolo appena tritato…. ecco fatto…..!!!! è buonissima, e poi nn c’è nulla di soffritto, quindi nn fa male e nn appesantisce…. BUON APPETITO!!!!
Giovanni dice
Ciao Francy, ci sembra un’ottima idea che proveremo. Il tuo suggerimento, che mettiamo a disposizione dei nostri amici visitatori, potrà servire a quanti volessero provare e resta parte integrante della nostra ricetta.
Grazie e presto.
Ricette di Sicilia
maurizio dice
Una domanda sul riccio di mare
Vorrei sapere con 400 grammi di polpa di riccio di mare quanti ricci si debbono pescare?
Non vorrei incorrere a multe visto che si possono pescare solo 50 ricci a pescatore diportista.
Ringrazio anticipatamente
Giovanni dice
Ciao Maurizio, sinceramente non ho mai fatto questo calcolo. Ti posso dire che con sessanta-settanta ricci puoi condire la pasta per sei persone. Posso darti un suggerimento da me sperimentato favorevolmente. Man mano che raccogli i ricci, accantoni le uova congelandole fin quando non raggiungi il peso.
Spero di esserti stato utile
Carla dice
Domenica scorsa io e il mio ragazzo abbiamo preso un bel pò di ricci, ora abbiamo le scorte sino al prossimo anno! Io preferisco mangiare i ricci in riva al mare, il mio compagno con la pasta, ma, sinceramente, non riesco a trovare il modo per fare una buona pasta ai ricci……troppo ascitta di solito! da buona sarda seguiro la ricetta siciliana. Ciao a tutti….
Giovanni dice
Ciao Carla ti do un ulteriore consiglio che renderà ancora più gustoso questo piatto. Prendi le uova ricci che devi utilizzare (mettendone da parte un poco, che metterai sulla pasta prima di servirla) ed emulsionali con poco olio extavergine d’oliva (magari in un barattolino di vetro ben chiuso). Ciò ti consentirà di ottenere una salsetta con la quale condirai la pasta. A questo punto metti sulla pasta le uova di ricci messe da parte. Buon appetito e……fammi sapere.
A presto
Ricette di Sicilia
mario dice
ciao ragazzi io sono un pescatore dilettante, pesco ricci da una vita oramai ed il modo migliore per assaporarli con la pasta è di non cuocerli affatto la migliore delle modalità è quella di lasciare olio aglio e prezzemolo a bagno nei ricci qualche ora e spadella re a fuoco spento con un po’ di acqua di cottura, come tutte le uova di mare se cotte perdono completamente il sapore . no pomodoro , no vino , no pepe.lasciare qualche minuto a riposo in padella con coperchio per finire di insaporire ed amalgamare, la pasta è meglio se spaghetti di numero piu’ piccolo possibbile… ciaooooo!!!!
Giovanni dice
Ciao Mario, accettiamo volentieri il tuo consiglio da esperto pescatore e…mangiatore di pasta con i ricci. Il tuo commento lo mettiamo a disposizione di tutti gli amanti della nostra cucina.
Ricette di Sicilia
Jack dice
CIAO A TUTTI
Amo la polpa di riccio e quando trovo i ricci appena pescati non perdo occasione di comprarli per mangiarli raccogliendo il prezioso frutto con piccoli pezzi di pane casereccio,innaffiando con un buon vino bianco fresco.
Spesso mi trovo a metterne un po negli spaghetti con le cozze rigorosamente in bianco ed è un sapore da sballo.
L’altro giorno mi sono fatto “tirare” da una confezione di polpa di riccio ,trovato in un ipermercato.A parte il prezzo,abbasatanza oneroso,ho visto che si tratta di polpa di riccio del pacifico!!
Ovviamente non ha nulla a che vedere con la polpa fresca e molto mi ha deluso.Certamente non la comprerò mai più!
C’è qualcuno che l’ha provata?Qual è stato il risultato?
massimo dice
ciao io l’ho provata , se stai pensando di mangiare pasta coi ricci del pacifico è buona, se il pensiero è il sapore del nostro riccio di mare allora la delusione sarà immensa. P.s. ho appena finito di mangiare pasta coi ricci pescati da me stamattina.
Giovanni dice
Ciao Jack non l’abbiamo mai provata pertanto possiamo soltanto dire: diffidare dalle… imitazioni. Un abbraccio
Ricette di Sicilia
Peppe dice
Ciao a tutti, è ormai da più di vent’anni che ho il privilegio di passare, parte delle mie vacanze in un villaggio turistico sito ai margini del parco dello zingaro nei pressi di San Vito Lo Capo (TP) dove ricci di mare se ne possono pescare a sazietà anche se solo fino alla prima metà di luglio. Anche io li pesco, rigidamente in apnea e rispettando il limite numerico imposto dalla legge (ahimé non tutti lo fanno).
Ma veniamo alla ricetta:
(premessa importante) dopo aver finito di pescare i ricci mi immergo un ultima volta portando con me un barattolino di vetro vuoto con chiusura ermetica, scendo giù per quattro-cinque metri e lo apro in modo da farvi entrare acqua di mare (150 cc circa) sicuramente PULITA (fine della premessa).
puliamo i ricci, circa una trentina e li mettiamo dentro il barattolino con l’acqua di mare prima raccolta
– due o tre pomodori rossi ma non troppo maturi
– tre-quattro spicchi d’aglio
– olio extravergine d’oliva (cinque cucchiai circa)
facciamo cuocere con coperchio per pochi minuti, pestando i pomodori di tanto in tanto.
-spegnamo il fuoco ed aggiungiamo le uova dei ricci uniti all’acqua di mare
– mischiamo bene in modo da fare amalgamare
– aggiungiamo una manciata di prezzemolo tritato
– uniamo agli spaghetti appena scolati e al dente.
Il condimento così creato per quattro persone sarà poco denso, molto delicato, quindi anche più digeribile (il riccio spesso non lo è)
Mery dice
Io adoro i riccci, li mangerei sempre e quando li trovo è festa.
Io con mio marito li mangiamo col pane, ma anche la pasta è buonissima, se con aglio olio prezzemolo aggiungi due pomodorini poco sale e spegni, cotta la pasta in padella con i ricci! Che squisitezza!
giuseppe dice
Io ho sempre mangiato tutti e tre i tipi di riccio (viola, nero e a punte bianche) e sono tutti squisiti e quindi commestibili. Per la pasta e ricci e indispensabile disporre di ricci freschissimi e un po’ di bottarga di muggine.Ciao.-
valter dice
ottima la ricetta ai ricci, qui in sardegna abbiamo un innumerevole
quantita’ di ricci che parte da novembre ad aprile, sono gustosissimi e semplici da cucinare……
giuseppe dice
ciao a tutti i ricci di mare sono buoni e vanno a buon prezzo e cio fa si che racoglitori sensa scuproli usano sui i fondali di posedonia il potassio liquido per far modo che essi i poveri ricci colpiti dall effetto micidiale salgono sopra tra la posedonia e cosi i sub li vedono e li racolgono senza tanta fatica ma questo e niente se pensiamo ai micidiali angamelli vietatissimi per legge ma li usano in tanti pensate che dove sto io in un area di 4 chilometri una zona molto ricca di posedonia e di ricci ci stanno 80 inbarcazioni e tutti usano langamello per racogliere i ricci che se pensiamo che i piu furbi sono riusciti ad ottenere la licenza per il rasrello da ricci cioe un angamello lergemente modificato che viene trainato da un bastone a mano e con limbarcazzione allancora cosi in realta non crea danno aleco sistema ma con la licenza in tasca e un motore da quatrocento cavalli e duecento chili di angamello che a un diametro di unmetro e ottanta scusate se velo dico ma dove ci passa lui per anni difficilmente il fondo di posedonia riesce a ripristinarsi per non contare i sotto taglia picoli pesci che vanno da 1 a 5 centimetri fate voi il conto da 20 a trenta chili a imbarcazione per ottanta ogni notte sono centinaia di chili che non rinascono piu e non anno dato nessun contributo per leco sistema perche non ne anno il tempo e cosi vi lascio al pensiero di tanta dolcezza ma non dimenticate che dietro ci sta tanto orrore
Giovanni dice
Ciao Giuseppe, ti ringraziamo per le tue dettagliate informazioni sulla pesca dei ricci che mettiamo a disposizione di chi ci legge. Tuttavia la nostra ricetta vuole essere un invito ad un buon piatto da gustare e non certamente una istigazione a fare dei ricci uno scempio che non possiamo condividere.
alessandro firenze dice
per me le ricette migliori sono quelle che prevedono l’emulsione di riccio olio ed aglio in padella..accendere il fuoco al momento della scolatura pasta e saltate con aggiunta di poca acqua per 2/3 minuti.una volta nel piatto un po di ricci freschi..peperoncino..poco..un tocco in piu’? se volete 3/4 scagliette di bottarga fresca. buon..riccio a tutti.
Giovanni dice
Ciao Alessandro, i tuoi consigli li mettiamo a disposizione di chi ci legge. Grazie
Ricette di Sicilia
Enzo Vanarelli dice
Possibile variante ( ma penso a questo punto che le varianti siano infinite):
sciogliete grossolanamente la polpa dei ricci a crudo in un barattolo di vetro con coperchio in un’emulsione 1/2 e 1/2 di olio eccellente e acqua di mare (quella dei ricci, prima; se non bastasse, aggiungerne altra);
mettete in padella aglio tritato finissimo ed olio, non troppo (sopra quello cotto si aggiungerà quello crudo); quando alza il profumo aggiungete una cucchiaiata scarsa di di pan grattato a testa e rosolate; il fondo deve essere quasi asciutto;
lessate la pasta ben al dente, preferibilmente linguine o spaghetti sottili, se possibile in acqua mista, mare/rubinetto; scolatela al volo, gettatela ad insaporire saltandola brevemente in padella;
spegnete il fuoco ed aggiungete l’emulsione di ricci.
Essenziale la tempistica: se il fondo col pangrattato resta crudo non dà sapore nè croccantezza; se brucia diventa amaro e puzzolente; deve essere rossiccio, e arrivare al colore esattamente quando la pasta è pronta.
Per chi gradisce, si può mettere sul fondo dei piatti a gusto dei singoli poco pochissimo prezzemolo crudo tritato ben fine, e/o qualche rondella di peperoncino piccante verde tagliata trasversalmente, su cui riversare la psta già condita e calda (personalmente sono per il peperoncino sì, il prezzemolo no).
Se l’olio non è mostruosamente buono, non provateci. Deve essere fresco d’annata, mediamente amaro e piccante. Un olio scadente, o insipido, o troppo forte, rovina l’equilibrio.
Provate; e buon appetito
Enzo
alessandro firenze dice
per jack e tutti..hoprovato diverse confezioni di ricci..no confronti con il fresco..unica alternativa.. aggiungere qualke scaglia di bottarga..sono piu che passabili..
pastificio il castello dice
La pasta con i ricci di mare, a mio modesto parere, è una delle golosita’ assolute della cucina italiana. Io sono di Trapani e non credevo che fosse cosi’ conosciuta a livello anche Nazionale. Grazie Giovanni
Matteo dice
Salve a tutti,
complimenti per le ricette… Volevo solo precisare, in quanto biologo, che non esistono ricci ermafroditi e che, come già scritto in precedenza, il loro sesso non dipende dal colore; sono effettivamente due specie diverse, come lo è l’altra specie con la punta degli aculei bianchi, e ogni morfologia è caratteristica di una sola specie, indipendentemente dal sesso dell’esemplare. Inoltre volevo farvi notare che non sono le uova ad essere mangiate, ma le gonadi (maschili e femminili) che sono di colore arancio interne al corpo dell’animale.
Se qualcuno volesse divertirsi può osservare le vere uova, prendendo l’animale vivo e facendogli una iniezione di acqua di mare (o meglio soluzione in acqua di cloruro di potassio) e presto vedrà apparire un liquido rosso-arancio dalla parte superiore del corpo, se femmina, e bianco se maschio.
Spero di essere stato di aiuto e non avervi annoiato…
Matteo 🙂
Giovanni dice
Ciao Matteo, ti ringraziamo per i chiarimenti da noi particolarmente graditi. Non si smette mai di imparare! A presto
Ricette di Sicilia
Beppe dice
condivido la ricetta di EMMA. anch’io faccio rosolare l’aglio con l’EVO
e poi aggiungo del vino rosso amabile che lascio evaporare. spengo il fuoco e lascio freddare per poi unire ai ricci in una terrina. a questo punto vi verso la pasta e niente altro.
Antonio dice
Buonasera a tutti.
Felice di leggere quanta passione ci sia nel cucinare il semplice riccio di mare!!!
Felice anche di aver imparato qualcos’altro di utile leggendo qui(grazie Matteo).
La mia versione, varia di poco.
Mettere 4 spicchi di aglio schiacciato con la lama di un coltello e mezzo peperoncino tagliato finemente a bagno con 4 cucchiai di olio extravergine di oliva per almeno 1 ora e mezzo(occhio alla qualità dell’olio, ma anche dell’aglio!). Prendere uno spicchio di aglio, sempre schiacciato con la lama di un coltello e soffriggere con un cucchiaio di olio extravergine di oliva in una padellina a fuoco bassissimo, partenza a freddo.
L’aglio non deve brunire, appena comincia a dorare spegnere il fuoco e togliere lo spicchio di aglio.
Unire all’olio crudo con l’aglio e il peperoncino.
Tagliare molto finemente il prezzemolo, quando gli spaghettini( nel vero senso della parola) sono al dente, scolare e versare in padella molto ampia con 3 o 4 cucchiai di acqua di cottura. Mantecare a fuoco basso per 60 secondi versando le uova di riccio, l’olio(senza l’aglio crudo, ma con il peperoncino se gradito) e il prezzemolo tritato, servire caldo.
E’ poesia!!!
Un saluto a tutti gli amanti delle cose semplici e a tutti i sardi.
salvatore dice
Ciao ha tutti,voglio ringraziare tutti voi x le vostre ricette.
Stavo cercando un sito x come cucinare la pasta coi ricci,mms grazie a voi credo di aver apprezzato questi magnifico piatto.
Un saluto da Palermo ciaooio!!!
Giovanni dice
Un abbraccio a te Salvatore. Grazie per essere uno di noi. A presto
Gianluca dice
I ricci che noi chiamiamo “femmina”, quelli appunto marroncini o violacei o con gli aculei più colorati, diversamente dal riccio nero, in realtà sono sia femmine che maschi (di varie specie), poiché sono animali ermafrodita. Il riccio nero è un’altra specie, che comunemente viene chiamata “maschio” perché all’interno non si trovano le gustosissime uova arancio/rosse che sono tipiche delle altre specie che noi usiamo per condire la pasta. Come scritto nella ricetta sopra, la vera pasta è così, senza l’aggiunta di pomodorini o, sacrilegio, bottarga (in un sito ho addirittura trovato anche questo e in altre ricette cose simili che confondono il gusto di mare che danno le uova). Fatevelo dire da un Palermitano che questa pasta, quando può, la fa buonissima e secondo tradizione (il vino per sfumare non lo metto ma non esiterei a provarlo, ma credo che non lo farò mai perché è una fatica immensa raccogliere tanti ricci in apnea, come faccio io, , e purtroppo la pasta è buona solo se il condimento è abbondante e non come al ristorante dove ti fanno appena sentire il “profumo”). Devono essere freschissimi e poi sono animali protetti, che si possono pescare solo in alcuni periodi dell’ anno e in quantità limitata. Inoltre si trovano spesso in posti di mare pulitissimo (il riccio vive solo nei mari puliti) e pertanto è spesso nelle riserve naturali dove è vietatissimo prelevarli)
Giovanni dice
Ciao Gianluca, grazie per le informazioni dettagliate sui ricci di mare che metto a disposizione di chi ci legge. A presto
Gianluca dice
Inoltre volevo fornire alcuni suggerimenti, nell’eventualità siate voi a pescarli: innanzitutto lasciate stare gli esemplari più piccoli, che seppur, a volte, contengono uova, spessissimo invece non ne contengono o ne hanno pochissime. Dopo averli tagliati in 2 semisfere (il taglio deve essere un po’ più vicino alla parte con i denti, quelli con cui rovista negli scogli e vicino ai quali si trovano delle piccole e lunghe ventose con la quale sta attaccato) con un coltello raschiate tutto l’interno stando attenti a non toccare le uova; sciacquateli in maniera non troppo energica direttamente a mare con l’acqua stessa di mare (non perderanno il sapore; spesso chi li vende li sciacqua in acqua dolce rovinandone consistenza e bontà); quando immergerete il riccio in acqua per pulirlo rilascerà tutta la parte non commestibile (precedentemente “raschiata” da voi, fatta di sabbia e di parti molli marroncine e/o scure e amarognole). mentre uova resteranno attaccate, tranquilli. Con l’aiuto di un coltello a punta tonda sarà facilissimo staccarle poiché tenute da un sottile filamento (basta portare la punta tonda del coltello sotto di esse e risalire verso il centro e fino al filamento finale). Mettetele in un barattolo o in un bicchiere (qualche goccia di acqua di mare contribuirà a non farle seccare e ad incrementare il “sughetto” quando le andremo a versare crude direttamente sulla pasta). Trasportarle fino a casa il prima possibile, magari con l’ “aiuto” di una borsa frigo. Per chi ha paura di mangiare i frutti di mare crudi voglio tanquillizzarlo dicendogli che il riccio di mare è l’unico animale in grado di filtrare perfettamente l’acqua senza far entrare al suo interno organismi patogeni o parassiti. Si trova solo in acque molto pulite. L’unico problema potrebbe essere se, mentre lo sciacquate in acqua di mare, come faccio io, è presente qualche forma di inquinamento che potrebbe venire in contatto con le uova, ma ripeto, è difficile poiché si trova in acque solitamente pulitissime. Mi è capitato di andare in zone dove si trovano ricci e di vedere sulla superficie dell’acqua qualche bollicina che non sono della comune schiuma del mare, perché persistenti (in quel caso non ne ho presi perché li pulisco solo con acqua di mare e ho spiegato sopra il perché). Giovanni, grazie tante della tua ricetta, originale, e non stravolta come fanno molti altri.
Gianluca dice
Ciao Matteo, ho scritto un precedente commento in cui sostenevo che i ricci sono ermafroditi. A me risultano tali e di specie diverse. Vorrei maggiori informazioni in merito visto che sei biologo. Grazie
Davide dice
Salve a tutti.sono un biologo sardo e vado matto per la pasta ai ricci.
volevo dire la mia,o meglio volevo precisare che gli echinoidei (ricci di mare) non sono ermafroditi, il maschio e la femmina sono praticamente uguali.per accoppiarsi rilasciano spermi e uova nell’acqua e la fecondazione avviene perciò all’esterno.non possiedono un cervello ma hanno un sistema nervoso abbastanza semplice.Inoltre ciò che noi mangiamo e che ci piace tanto NON sono le UOVA bensì le gonadi(ovvero gli organi genitali)
Gianluca dice
Grazie Davide. Su internet si trova di tutto. Grazie per la precisazione e per avermi inegnato qualcosa in più rispetto a ciò che prima, erroneamnete, sapevo.
Giovanni Cardella dice
Ciao Gianluca, abbiamo approvato e pubblicato il commento di Davide proprio perché da delle informazioni esaustive. A presto
Fiorello dice
I ricci del nostro mare, specie del basso Tirreno e della costa meridionale della Sicilia, hanno un gusto molto delicato, con lieve retrogusto di flora marina e non andrebbe snaturato con cottura o condimenti.
Ottimo olio EVO e prezzemolo fresco.
Al limite, come letto più sopra: indorare qualche spicchio d’aglio d’aglio e toglierlo; spegnere il fuoco e aggiungere i ricci.
Se non piacciono, non si mangino: a che serve spendere soldi per poi coprirne il gusto con il pomodoro o qualsiasi altro ingrediente coprente?
Gino61 dice
Oggi, presso un ristorante , di cui non faccio nome x questione di correttezza,ho mangiato un piatto di linguine con i ricci . Non vi dico la delusione che ho provato a non sentire il gusto dei ricci che conosco bene in quanto nativo di Trapani ed pescatore di ricci in apnea.
Ho fatto notare al personale inserviente che il mancato gusto dei ricci era dovuto sicuramente alla cottura del riccio ,mentre sono del parere che questi non devono essere cotti ma bensì vanno versati a crudo dopo la cottura dello spaghetto o linguine naturalmente con la preparazione che ne consegue
Giovanni Cardella dice
Ciao Gino, d’accordisssimo con la tua osservazione. Noi quando la prepariamo, aggiungiamo un cucchiaio di ricci al soffritto di aglio; con il resto (che è quasi tutto) a crudo condiamo la pasta con il soffritto, prezzemolo tritato e pepe