La sfoglia con crema pasticcera o lingua di bue è uno di quei dolci tipici e molto comuni della pasticceria siciliana. La lingua di bue è una di quelle leccornie della pasticceria che, fra cornetti, danesi, crostatine e sfoglie di ogni tipo, imbarazza la scelta degli avventori mattutini, in cerca di una semplice prima colazione.
La grande peculiarità di questo invitante dolce è quella della facilità di esecuzione della ricetta. Infatti, il connubio di due sfoglie farcite da crema pasticcera o crema di ricotta, fanno della lingua di bue un indimenticabile, dolce e prelibato bocconcino da non perdere.
È d’obbligo ricordare la lingua di bue di Procida (nell’arcipelago campano), molto simile alla nostra che prevede la farcitura di crema pasticcera, o la più tipica crema al limone ricavata con l’ausilio dei famosi agrumi di quella zona.
Ingredienti
500 grammi di pasta sfoglia
Crema pasticcera (clicca qui per la ricetta)
Oppure crema di ricotta (clicca qui per la ricetta)
Zucchero a velo o semolato
Procedimento
Preparare la crema pasticcera, farla raffreddare e metterla in una saccapoche, quindi riporla in frigo.
Stendere la pasta sfoglia ad uno spessore di circa 3 mm. E ricavare 8 forme ovali lunghe circa 10 cm. (noi abbiamo usato un coppa pasta rotondo). Prendere quattro delle forme e, dopo aver tagliato la punta della sacca poche, depositarvi un po’ di crema pasticcera facendo attenzione a lasciare liberi i bordi che devono essere spennellati con pochissima acqua. A questo punto ricoprire con le altre forme di pasta sfoglia facendo aderire bene i bordi. Spennellare con poca acqua la parte superiore e spolverare con lo zucchero.
Preparare un placca foderata con carta da forno e adagiarvi le lingue di bue.
Mettere in forno preriscaldato a 200° per circa venti minuti e comunque finché lo zucchero inizia a caramellare.
grazia surace dice
Questo sito lo trovo abbastanza interessante e molto preciso nel descrivere i vari passaggi delle ricette.Complimenti!
rosy dice
mi piaccerebbe avere la ricette delle taralle che si trovano in provincia di Agrigento. grazie
Giovanni dice
Ciao Rosy, non conosciamo questa ricetta. Facci avere qualche dettaglio in merito e vedremo di accontentarti. Intanto, se voi, puoi dare uno sguardo a questa nostra ricetta (clicca qui). A presto
rosy dice
Assomigliano molto a quelle che ho mangiato in Sicilia. Provero a farle. Grazie per tutte le bellissime ricette.
gaetano dice
Ciao a tutti, e’ da un po che seguo questo sito , e stasera mi sono convinto a fare questa magnifica leccornia della nostra amata terra.Vi ammiro e apprezzo per il lavoro che fate.Grazie a tutti voi.vi prometto che uno alla volta ripetero tutte le vostre ricette, e vi sgupiro’con i miei risultati:) amo la cuciba, l’arte culinaria in ogni suo genere, sono stato per anni panettiere, malgrado oggi mi occupo di altro. Viva vii, viva la cucina di tutto il mondo, viva l’Italia, la sicilia e tutti voi che state leggendo::))
lenny dice
Buona la lingua di bue:-)
Rosa dice
Io sono siciliana e li adoro, con crema di ricotta e gocce di cioccolato, una squisitezza unica