Il krapfen, bombe, bomboloni o semplicemente graffe in siciliano, fanno parte della rosticceria–pasticceria siciliana, anche se l’origine è austriaca (e bavarese: Berliner o Pfannkuchen). Il dolce, molto comune in Italia, si differenzia, da zona a zona, sia nella denominazione e, in alcuni casi, anche negli ingredienti per la pasta e il ripieno.
Ingredienti
400 grammi di farina 00 (oppure ½ 00 e ½ manitoba)
100 grammi di strutto
30 grammi di lievito di birra
100 grammi latte tiepido
3 tuorli
15 grammi di zucchero
1 cucchiaino da tè di sale
Crema pasticciera per guarnire (clicca qui)
Zucchero semolato per guarnire
Olio di arachidi per friggere
Procedimento
In poco latte tiepido diluire il lievito e amalgamarlo con 130 grammi di farina (se vi è possibile usate una planetaria oppure procedete nella maniera tradizionale). Tagliare a croce la pasta e metterla a lievitare in luogo tiepido fin quando il suo volume non sarà raddoppiato. Trascorso il tempo unire i rimanenti ingredienti e lavorare accuratamente fino ad ottenere un impasto consistente, liscio e asciutto. A questo punto rimettere l’impasto in una scodella, ricopritelo con pellicola da cucina, e rimetterlo a lievitare per circa due ore.
Con l’impasto lievitato formare delle palline grandi quanto una piccola arancia (circa 50-60 grammi) oppure, se volete ottenere le ciambelle, ricavate dei bastoncini e dategli la forma di anello. Ricopritele e farle lievitare ancora per un’ora.
Prima di procedere alla frittura è bene ricordare che si possono farcire prima, usando il metodo per le arancine, oppure friggerle intere e poi farcirle. Io vi consiglio e vi descriverò il secondo criterio.
Friggere le “graffe” in olio non troppo caldo (170°) e, una volta dorate, adagiarle su carta assorbente da cucina. Una volta completata la frittura, passarle a zucchero semolato ed infine praticare un taglio al centro di ogni krapfen. Aiutandovi con una saccapoche, nella quale avrete versato la crema pasticciera, riempite le graffe fino a far fuoriuscire la crema (vedi foto). Per le ciambelle invece, una volta fritte, passarle nello zucchero semolato e sono pronte.
Curiosità
Le chiamano bombe o bomboloni nelle regioni centro-meridionali, e col nome d’origine al nord. Ricordo che, da ragazzino, mangiavo spesso le bombe, a Porto San Giorgio (AP), farcite con crema pasticciera.
Noi vi proponiamo la ricetta che prepariamo dalle nostri parti che prevede, per la pasta, gli ingredienti della ricetta ufficiale e cioè farina, lievito, latte, uova e zucchero. Il ripieno classico, a Palermo è la crema pasticciera, anche se oggi è facile trovarle con la “moderna” Nutella o con crema di ricotta. Resta a voi l’imbarazzo della scelta.
Per fare i bomboloni si puo mettere la margarina al posto dello strutto……. grazie
Ciao Vanessa non abbiamo mai provato la margarina al posto dello strutto. Puoi provare. Nella pasticceria è spesso usata al posto dello strutto o del burro, ma non conosciamo il risultato. A presto.
Ho una ricetta nella quale al posto della margarina/burro si mette l’olio.
…inoltre dopo aver fatto lievitare, si stende l’impasto in fogli, si mette con il cucchiaino la crema, si ricopre con un altro strato di impasto e poi con un bicchiere si fa la sagoma delle bombe, facendo poi successivamente rilievitare anche per far unire le due parti. In questo modo si friggono le bombe con tutta la crema dentro.
Ciao Anna ti ringraziamo per i tuoi consigli. Tutto ciò che tende a facilitare gli amici che ci frequentano è sempre da noi ben accolto. Il nostro scopo principale è sempre stato quello di mettere a disposizione di tutti le nostre conoscenze ed esperienze personali che, unite alle vostre, arricchiscono ancor più chi ne vuole usufruire; pertanto se vuoi puoi comunicarci la tua ricetta che resterà fra i nostri commenti e potrà così essere utilizzata dai nostri amici sparsi per il mondo. Ti ringraziamo ancora e ti aspettiamo. A presto
ragazzi vi posso dare un consiglio nn usate la margarina perchè non è purtRoppo vegetale come si pensa ma è fatta di GRASSI VEGETALI IDROGENATI che abbassano il colesterolo buono causando placche nelle arterie…..USATE IL BURRO OLIO O CIò CHE VI PARE MA NN LA MARGARINA!!!!!
Ciao Ilaria perfettamente d’accordo. È giusto ricordare che esistono alcune case che producono margarina vegetale non idrogenata, basta leggere attentamente le informazioni indicate sul prodotto.
ma queste dosi per quante graffe/bombolnI sono??
Ciao Jessica, con queste dosi ne puoi fare una decina.
ciao vorrei capire meglio se la dose del latte e quella proposta o per il lievitino e a parte dimenticavo peri impastare bastano 100 gr di latte ciao aspetto vostra risposta
Ciao Loredana, la dose di latte è per tutta la ricetta. Inizialmente ne userai un po’ per il lievitino ed il resto lo utilizzerai quando unirai gli altri ingredienti. A presto
Ricette di Sicilia
Ho seguito passo passo la ricetta: purtroppo son venute dure, quasi biscottose.
Forse ci voleva più latte?
Vorrei riuscire ad ottenere le “ciambelle di Mondello” …
Grazie
Ho provato a fare questa ricetta, sia krapfen che ciambelle: son venuti duretti, quasi biscottosi.
Mi pare che i liquidi, rispetto la farina, siano pochini.
Mi piacerebbe ottenere le ciambelle di Mondello 🙂
Ciao Daniela L’inconveniente potrebbe esser stato causato dai tempi di lievitazione. Sei sicura di averli rispettati? Facci sapere. A presto
Ciao volevo chiedere se è possibile fare i bomboloni anche con il lievito in bustine per dolci, perchè ho provato con il lievito di birra, ma ha un sapore strano.Se sì quanto devo usarne?
Grazie
Ciao Serena per questa ricetta è necessario il lievito di birra. Per il sapore strano di cui parli possiamo soltanto suggerirti di accertarti della buona qualità del lievito di birra; in ogni caso puoi usare il lievito di birra disidratato facilmente reperibile nei grandi magazzini (una bustina corrisponde ad un cubetto di 25 grammi).
ho provato a farle per ben 2 volte seguendo attentamente la ricetta compreso i tempi di lievitazione, ma restano crude dentro e si bruciano esternamente. non so dove sbaglio.
Ciao Angelo, premesso che sarebbe opportuno usare una planetaria, procedi impastando farina, lievito, zucchero e latte, fin quando si forma una massa (glutinica). A questo punto fai assorbire all’impasto, poco per volta, i tuorli. Sempre poco per volta fai assorbire lo strutto ed i sale ed infine metti a lievitare. Confeziona delle forme non troppo grandi, oppure procedi come ci suggerisce Anna: “…inoltre dopo aver fatto lievitare, si stende l’impasto in fogli, si mette con il cucchiaino la crema, si ricopre con un altro strato di impasto e poi con un bicchiere si fa la sagoma delle bombe, facendo poi successivamente rilievitare anche per far unire le due parti. In questo modo si friggono le bombe con tutta la crema dentro. Un altro accorgimento fondamentale è la temperatura dell’olio che nella ricetta indichiamo in 170°, insomma olio caldo ma non bollente. Facci sapere.
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grazie per le ulteriori istruzioni e complimenti per le gustosissime ricette pubblicate.
vi sono riconoscente perchè grazie a voi posso gustare i miei dolci preferiti quando voglio e non una volta l’anno quando vado in vacanza a casa in sicilia. ho già preparato i dessert e i cannoli e sono venuti buonissimi!
Ciao Angelo, quando abbiamo dato vita a questo sito, speravamo di sentirci dire le tue parole. Il nostro scopo era e rimane quello di dare qualche momento di Sicilia a chi, come te, è lontano dalla propria terra. Facci sapere sempre delle tue imprese culinarie. A presto Ricette di Sicilia
Ma solo 15 grammi di zucchero? Forse si tratta di un errore di battitura…o è per compensare con lo zucchero semolato che andrà aggiunto alla fine?
Ciao Turi, non si tratta di un errore di battitura. Questo è un dolce molto zuccherino (crema pasticcera e zucchero per la guarnizione finale).
sono d’accordo sul non utilizzo dei garssi idrogenati in cucina, ma oggi ci sono dei prodotti tipo ” vallè” che non utilizz grassi idrogenati.
ciao, scusa sono di napoli
e la mia mamma le faceva con metà farina e metà patate
e vengono buonissime posso farle con metà farina e meta’ patate
Ciao Tania, quella che noi abbiamo pubblicato è la versione senza le patate, tuttavia esiste anche la versione di cui parli, cioè metà farina e metà patate. In questo caso devi amalgamare 500 gr di farina, 500 gr di patate lessate e passate al setaccio, 30 gr lievito di birra sciolto in poca acqua tiepida, una presa di sale, un cucchiaino di strutto morbido e due uova leggermente sbattute. Fai lievitare (deve raddoppiare il volume) e quindi procedi come descritto nella nostra ricetta. A presto
Giovanni
Ciao,anch’io come Angelo vivo lontano dall’amata Sicilia e queste ricette mi fanno sentire a casa a chilometri di distanza!!! Fino ad ora ho provato molte ricette riscuotendo molto successo =D e sono davvero contenta!!!stasera mi cimenterò con le ciambelle speriamo bene!vi farò sapere!! Grazie
Ciao Cristina, e allora, com’è andata?
Buone feste
oggi compro tutti gli ingredienti e speriamo bene…!
Ciao, vorrei provare a fare questa ricetta ma volevo un chiarimento. Perché il procedimento dell’aggiunta degli ingredienti nella ricetta è descritto diversamente da come l’hai poi rispiegato all’utente Angelo? Nella ricetta c’è scritto di unire il lievito e la farina e di far lievitare, mentre a lui hai detto di aggiungere farina, lievito, zucchero e latte e poi i tuorli e solo in quel momento mettere a lievitare… Grazie per la risposta in anticipo.
Ciao Viky, perché questo procedimento è consigliato per l’uso della planetaria.
Ciao Giovanni
Oggi ho provato i bomboloni e ho fatto anche qualke ciambella , ho seguito alla lettera il metodo della ricetta (ma non quello che hai consigliato ad Angelo) mi sono venuti duretti. Li ho disfatti e li ho trasformati in struffoli ho riscaldato del miele a cui ho aggiunto pizzico di cannella e bucce di arance candite fatte con le mie mani e tagliuzza te finemente. Ho messo il miele sugli struffoli mescolati per bene ho messo granella di pistacchio e codette colorate. Rimescolato il tutto e così l’ho recuperato brillantemente l’ impasto.
Con il metodo che hai consigliato ad Angelo vengono bene?
A presto ninfa
Ciao Ninfa, la ricetta pubblicata da i rissultati che puoi notare dalla foto. Il suggerimento dato ad Angelo è semplicemente per la lavorazione dell’impasto (che consiglio di seguire). Poi ti ricordo che per i fritti è essenziale la temperatura dell’olio. Per le fritture, in genere, è bene sapere che la temperatura dell’olio deve essere inversamente proporzionale alla dimensione di ciò che si vuol friggere. In poche parole temperatura alta (180/190°) per fritture di piccolo formato. Mentre per formati più grandi la temperatura deve essere più bassa, ciò perchè, si cuocerebbero subito all’esterno mentre l’interno resterà non cotto. A presto
Complimenti per queste ricette…. finalmente un sito serio.
Volevo chiederle se poteva pubblicare la ricetta della pasta sfoglia .
Mi piacerebbe tanto fare le sfogliatine oltre a queste la sfoglia ė la basa per fare oltre i dolci anche il salato.
In attesa di un suo riscontro le invio i più cordiali saluti complimentarmi ancora per la vostra serietà.
Se avete la possibilità pubblicate altre ricette
Ciao Valentina, intanto grazie per i tuoi apprezzamenti. Per quanto concerne la ricetta della pasta sfoglia devo dirti che non l’abbiamo pubblicata per due motivi.
Il primo è perchè oltre ad essere molto laboriosa da realizzare, richiede molta manualità e dimestichezza con le ricette di pasticceria, dove il minimo errore compromette il risultato finale.
Il secondo motivo è perchè, considerate le difficoltà appenna accennate, è molto più facile e conveniente affidarsi a ciò che trovi già pronta nei banchi frigo o congelata di qualunque market L’IMPORTANTE E’ AFFIDARSI A MARCHI DI PRIMARIA IMPORTANZA. Mi permeto questo suggerimento perchè, ti assicuro, anche le paaticcerie ne fanno uso.
In ogni caso posso suggerirti di guardare l’esecuzione di questa ricetta del mio pasticciere preferito, Luca Montersino, che, bontà sua, l’ha messa in rete. Questo è il link: http://www.peccatidigola.tv/video/ricetta-pasta-sfoglia-luca-montersino/
Spero di esserti sato utile e, se continuerai a seguirci, troverai ancora tante nuove ricette. A presto
Grazie infinite per i tuoi suggerimenti.
Per me sarà un immenso piacere continuarvi a seguire, primo perché le ricette sono ottime e poi so che posso contare su di voi.
A presto
Ciao Valentina, mi piace saperti una nostra seguace. Noi, nelle nostre possibilità, siamo sempre disponibili con tutti voi amanti di ricette di sicilia.net. A presto