Il variegato mondo delle polpette è così vasto che risulta difficile partire da un punto fermo.
Questo alimento sempre stuzzicante e poliedrico, sembra avere origini dalla lontanissima e gloriosa Roma imperiale. Quasi sempre di carne o di pesce venivano accompagnate con condimenti alquanto strani per i nostri tempi.
Chissà perché, nella mia mente, la polpetta è sempre stata sinonimo di riciclo. Cosa che oggi non si verifica più. Di solito la polpetta è composta da unico ingrediente come la carne, il pesce o svariati vegetali. e viene servita spesso come antipasto. Tuttavia, la mia polpetta di riciclo sembra invece essere stata in uso in tempi antichi quando gli scarti delle banchettate degli aristocratici, venivano utilizzati dai servi che, selezionando fra ciò che era destinato alla pattumiera, riuscivano a ricavare delle succulente “polpette della serva” (così erano definite).
L’idea era di creare degli antipasti di pesce, infatti nella nostra ricetta abbiamo unito pesce spada e cozze due ingredienti che nella cucina siciliana rappresentano un must per la preparazione di piatti eccellenti.
Involtini di pesce spada alla siciliana, ‘mpanata di pesce spada, pasta con pesce spada e melanzane o cozze cucinate in mille modi, sono alcuni esempi significativi. Anche se i nostri ingredienti sono in uso in tutta la Sicilia, proprio cozze e pesce spada sono tipici del messinese e, a tal proposito non possiamo fare a meno di ricordare la famosa Cozza di Ganzirri (frazione di Messina) per la quale, negli ultimi giorni di settembre, si svolge una sagra con degustazioni e piatti del luogo.
Nella nostra ricetta abbiamo aggiunto le cozze alle più tradizionali polpette di pesce spada. I risultato è stato sorprendentemente eccellente.
Basta cimentarsi con queste polpette per apprezzarne la bontà.
Ingredienti
500 grammi di pesce spada in fette
1 kg di cozze da sgusciare
uno spicchio d’aglio
2 uova
scorza di un limone non trattato grattugiata (soltanto la parte gialla)
50 grammi caciocavallo semi stagionato grattugiato
50 grammi circa di pangrattato più quello che servirà per panare le polpette
un bel ciuffo di prezzemolo
pepe bianco q.b. e poco sale fino (l’acqua di cottura delle cozze e il caciocavallo sono sapidi)
olio evo q.b.
qualche foglia di lattuga per guarnire
Procedimento
Prima di passare alla realizzazione della ricetta è fondamentale spendere qualche parola sull’attenzione che bisogna prestare per la pulizia delle cozze.
Prima di tutto asportare il filamento esterno delle cozze. È la parte che permette alle cozze di attaccarsi agli scogli che tecnicamente viene chiamato bisso. Poi passare alla pulitura sfregando energicamente una spugnetta d’acciaio sulle parti delle cozze che presentano incrostazioni; sciacquarle e risciacquarle abbondantemente con acqua corrente e metterle a sgocciolare su un colapasta.
In un tegame capiente, con un filo d’olio evo mettere uno spicchio d’aglio intero schiacciato e appena sfrigola unire le cozze, il pepe macinato al momento e del prezzemolo tritato.
Coprire il tegame e farlo andare a fiamma vivace, scuotendolo spesso.
Non appena le cozze saranno tutte aperte (eliminare quelle rimaste chiuse), togliere l’aglio scartare i gusci e mettere separatamente da parte le cozze e il liquido di cottura filtrato.
Porre il pesce spada su di un tagliere e triturarlo con un coltello ben affilato. Triturare grossolanamente anche le cozze e, assieme al pesce spada, depositarle in una ciotola capiente. Unire un poco del liquido di cottura delle cozze, le uova, il caciocavallo grattugiato, il prezzemolo tritato, il pangrattato, la scorza di limone grattugiata, aggiustare di pepe bianco ed amalgamare per bene il tutto. Si deve ottenere un composto compatto. Se necessario aggiungere pangrattato o liquido di cottura delle cozze a seconda se l’impasto ottenuto sia asciutto o molto umido.
A questo punto formare le polpette rotonde con le mani unte d’olio, passarle a pangrattato e friggerle in padella con abbondante olio evo. A frittura ultimata adagiarle su carta paglia per eliminare l’olio in eccesso e servire le polpette ben calde ponendole su foglie di lattuga e posizionate su un piatto di portata.
Giovanna dice
domani vado a fare spesa e faccio questa ricetta 🙂
Giovanni Cardella dice
Ciao Giovanna, fammi sapere
Francesca dice
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Giovanni Cardella dice
Hi Francesca, thank you for your comment. Unfortunately we had to remove the e-mail newsletter because of a technical issue. You can write us a comment whenever you want. We’re here to help you