I classici, come le Sarde a Beccafico, sono tali per definizione. È vero. Ed è altrettanto vero che i nostri palati si sono abituati al loro inconfondibile sapore, tramandato immutato negli anni da mamme, nonne e zie. Ma se provassimo a giocarci un po’? Invertendo l’ordine di utilizzo degli ingredienti sarà possibile realizzare piatti creativi ma dal ricordo familiare.
In linea con questo spirito, il nostro chef, Gaetano Billeci, ci propone oggi la sua Inversione di Sarda : una ricetta semplice ma corposa ed aromatica. Resa fresca dalla presenza degli agrumi e stuzzicante per la croccantezza del pane, è sicuramente un antipasto di grande effetto.
Rosolare a fuoco lento della cipolla tagliata finemente. Aggiungere un goccio d’acqua e cuocere per 10 minuti. Aggiungere pinoli,uvetta sultanina precedentemente ammollata e menta tritata. In un terrina mescolare i filetti di sardine, il pane ammollato nel succo d’arancia, un tuorlo d’uovo, sale, pepe, cubetti di caciocavallo e la preparazione di cipolla “maturata”. Impastare fino a renderlo un composto omogeneo.
Tagliare da un filone, delle fettine di pane piuttosto lunghe e sottili (circa mezzo centimetro). Incidere una delle estremità di ogni fettina di pane cercando di ricreare la forma della codina delle sarde a beccafico.
Adagiare il ripieno all’interno di ogni fettina di pane, avvolgere e spennellare di olio extra vergine di oliva.
Cuocere in forno preriscaldato per 5 minuti a 180 gradi.
Servire con spicchi di limone e di arancia pelati a vivo e della semplice misticanza.
piero geraci dice
Wow! grande idea chef! Mi piace!
Flaminia dice
Un pò brigosa da realizzare ma ci voglio provare perchè originale e di effetto! Grazie!
Tiziana dice
Grandioso piatto una spettacolare rivisitazione da provare assolutamente
Bell’impiattamento
LUISA dice
MANCANO GLI INGREDIENTI
Giovanni Cardella dice
Ciao Luisa, lo chef ha dato questa sua ricetta non indicando le quantità. Trattandosi però di una “inversione” puoi prendere a campione gli ingredienti delle sare a beccafico tradizionali (clicca qui per la ricetta). A presto
Taty dice
Ma che meraviglia è mai questa?? *__*
Giovanni Cardella dice
Ciao Taty, E’ un’invenzione del nostro caro amico chef Gaetano Billeci!